19 November, 2024
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corpo forestale
Ha avuto inizio a Sassari il ciclo di visite operative dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano nelle strutture centrali e periferiche del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale in vista della campagna antincendi, con i sindaci e con i responsabili delle basi di Sassari, Tempio e Limbara. E’ stata l’occasione per verificare il complesso schieramento e ringraziare gli uomini impegnati ogni giorno nella lotta contro i roghi. L’assessore Donatella Spano ha incontrato, nei tre diversi momenti, i primi cittadini di Sassari e Tempio Nicola Sanna ed Andrea Biancareddu e i sindaci di Cheremule e Ardara, Salvatore Masia e Francesco Dui, in rappresentanza dell’Anci. Erano presenti i commissari superiori Giovanni Tesei (direttore del Servizio territoriale dll’Ispettorato ripartimentale di Sassari) e Giancarlo Muntoni (direttore del Servizio territoriale dell’Ispettorato ripartimentale di Tempio).

L’assessore dell’Ambiente ha ribadito il valore della collaborazione tra tutte le componenti della macchina antincendio e il ruolo fondamentale dei Comuni nel quadro di un’attività che mira a difendere e preservare i territori. «Ai responsabili del Corpo Forestale – ha spiegato Donatella Spano – ho portato il messaggio di gratitudine e vicinanza della Giunta per quello che donne e uomini stanno facendo quotidianamente sul campo».

L’assessore dell’Ambiente ha visitato anche la base per elicotteri sul Monte Limbara, un altro tassello essenziale nel contesto dell’apparato antincendi regionale.

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pigliaru erriu spanu confstampa videosorveglianza urbana
Sistemi di videosorveglianza in altri 267 Comuni per un finanziamento di oltre 20 milioni di euro. Si va da un minimo di 35mila euro per i Comuni sino a 1.000 abitanti a un massimo di 200mila euro per quelli oltre i 20mila abitanti. Lo prevede il bando ‘a sportello’ promosso dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru a cui potranno partecipare tutti gli enti locali non ancora coperti.

Il nuovo bando, basato su una procedura agile e snella che incentiva le aggregazioni tra Comuni, è stato presentato, dopo il via libera della Giunta, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dagli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu e degli Enti locali Cristiano Erriu. Alla conferenza stampa erano presenti anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, il sindaco della Città Metropolitana di Cagliari Massimo Zedda e l’assessora dell’Industria del comune di Oristano Pupa Tarantini.

«Dai nostri territori arriva una domanda crescente di sicurezza – ha detto il presidente Pigliaru – esigenza che riguarda gli amministratori locali, troppo spesso vittime di intimidazioni come sappiamo bene, e in generale tutti i cittadini. Per questo abbiamo investito molto sulla videosorveglianza, non solo in termini infrastrutturali ma come progetto completo, di rete, su cui oggi stanziamo altri 20 milioni così da coprire tutti i 377 Comuni sardi, nessuno escluso. Se per tutti la videosorveglianza, come strumento di dissuasione e prevenzione, è un essenziale passo in avanti sul fronte della sicurezza, per le zone interne, in particolare, ha un ruolo importante nella lotta allo spopolamento. Insieme a Iscol@, che migliora le scuole di tutta la Sardegna, e con LavoRas, che crea opportunità di lavoro in modo diffuso, è un tassello cruciale nell’attuazione di queste politiche – ha concluso Francesco Pigliaru – che per noi sono prioritarie.»

«Abbiamo fatto tesoro – ha spiegato l’assessore Filippo Spanu nell’illustrare i dettagli del bando – di alcune indicazioni scaturite dal precedente bando. In particolare stiamo valorizzando le associazioni tra Comuni con conseguenti grandi vantaggi per gli enti locali che costruiscono rapporti stabili per realizzare le reti di monitoraggio. È una modalità di collaborazione istituzionale che siamo convinti possa produrre ottimi risultati. Il nuovo bando – ha aggiunto l’assessore degli Affari Generali – risponde alle istanze e alle esigenze più volte manifestate dalle comunità locali e nasce sulla base degli accordi sottoscritti con il Ministero dell’Interno, le Prefetture, l’Anci e il Cal.»

«È la prima volta che Regione, sistema delle autonomie locali e forze di polizia mettono in piedi un sistema integrato di videosorveglianza che, con un adeguato incentivo economico, punta all’aggregazione dei Comuni – ha sottolineato l’assessore Cristiano Erriu -. Prevenzione dei reati di vandalismo contro il patrimonio pubblico e privato, di episodi di criminalità organizzata o di atti intimidatori contro gli amministratori locali e i cittadini: sono alcuni dei principali obiettivi che ci siamo posti. È un progetto unico in Italia perché in nessun’altra regione tutti i Comuni sono legati in rete per garantire la pubblica sicurezza.»
Il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, ha espresso grande soddisfazione per il bando che apre la strada alla piena operatività di strumenti tecnologici in grado di far crescere notevolmente i livelli di sicurezza nei Comuni e che si aggiunge ad altri progetti, come il Reis e Lavoras, attuati dalla Giunta per dare risposte al disagio sociale. Il valore del nuovo bando, che destina ingenti risorse a un ambito delicato per la vita pubblica, come quello della sicurezza dei cittadini, è stato sottolineato anche dal sindaco della Città Metropolitana di Cagliari, Massimo Zedda. Analogo apprezzamento è stato manifestato dall’assessora Pupa Tarantini intervenuta in rappresentanza del sindaco di Oristano Andrea Lutzu.

La Regione così completa il progetto per la realizzazione di Sistemi tecnologici di sorveglianza finalizzati a garantire migliori condizioni di sicurezza in tutti i Comuni e favorire la prevenzione e il contrasto del fenomeno degli atti intimidatori ai danni degli amministratori locali. Le risorse economiche necessarie per la nuova tranche di finanziamenti agli enti locali, in forma singola o associata, pari a 20 milioni e 200mila euro, sono così suddivise: 16 milioni 930mila euro, comprensivi dell’integrazione alle associazioni-aggregazioni di Comuni che hanno ottenuto il finanziamento sul precedente bando, e 3 milioni 200mila euro per l’estensione della Rete Telematica Regionale. In base al cronoprogramma le opere dovranno essere ultimate entro il mese di luglio del 2020.

Verranno inoltre destinati ulteriori 50mila euro al comune di Macomer per realizzare una rete di monitoraggio e controllo collegata al CPR di imminente apertura.
I protocolli per la sicurezza. Il nuovo bando si è sviluppato in seguito al Protocollo d’intesa tra la Regione, l’ANCI e le Prefetture della Sardegna siglato nel marzo del 2015 e ai successivi accordi per la promozione della sicurezza integrata sottoscritti dalla Regione, nello scorso mese di febbraio, con l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti, con l’Anci, il Cal e le Prefetture.

Nello scorso mese di dicembre la Giunta ha stanziato oltre 7 milioni di euro per il collegamento in fibra ottica alla Rete Telematica Regionale delle 109 sedi comunali in cui è già finanziato il sistema di videosorveglianza con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la funzionalità dell’intero sistema e creare un unico punto di controllo dell’intera rete di monitoraggio e consentire alle forze di polizia di accedere direttamente ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.
Bilancio del primo bando. Con il primo intervento, che non aveva le caratteristiche di bando ‘a sportello’, la Giunta ha finanziato 110 Comuni, dei quali 30 hanno concluso le opere. Per tutti gli altri la conclusione è prevista entro la fine del 2018. In questo caso l’importo complessivo del finanziamento è stato di 7 milioni e 150mila euro, di cui 6 milioni e 900mila euro di finanziamenti per gli enti locali e 250mila euro per la realizzazione del nodo centralizzato di monitoraggio.

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incontro pigliaru paci pivetti

Nuova visita a Villa Devoto, questo pomeriggio, dei rappresentanti di Fondi di investimento governativo della Cina che già erano stati ricevuti in Presidenza della Regione lo scorso aprile. La delegazione, di cui facevano parte Irene Pivetti, (AD Only Italia e membro del Direttivo), Chaney Cheng (AD Fondo di Investimento Governativo) e Alberto Farci (segreteria Only Italia e Responsabile progetti di sviluppo), accompagnati dal Responsabile tecnico di progetti di sviluppo Bonaventura Meloni, ha incontrato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu.

Nell’incontro di oggi, nel quale è stato ribadito che il settore di maggiore interesse per il Fondo nel dialogo con la Sardegna è quello dell’industria turistica, i rappresentanti della Fondazione hanno spiegato di aver visitato diverse località dell’Isola, sempre con l’obiettivo di strutturare un costante flusso turistico dalla Cina mirato a target specifici, interessati ad ambiente, qualità della vita, longevità e agroalimentare d’eccellenza.

«È un mercato turistico di qualità, imponente e in continua espansione – ha detto al termine dell’incontro il presidente Francesco Pigliaru – e per la Sardegna sarebbe un’ottima opportunità diventare una tappa nei tour italiani, da visitare subito dopo le città d’arte. Se poi ci fosse la possibilità di collegamenti diretti, tutto diventerebbe più semplice. Ci interessa accelerare questa connessione tra Sardegna e Cina e per questo abbiamo ascoltato con attenzione l’ipotesi di inserire l’Isola nelle crociere di lungo periodo che i cinesi fanno abitualmente, così come quella di lavorare sulla possibilità di una linea aerea diretta. Per quanto riguarda eventuali investimenti infrastrutturali, abbiamo gradito molto sentire l’enfasi sul riutilizzo delle cubature esistenti, senza alcun interesse alla costruzione di nuove. Naturalmente – ha concluso Francesco Pigliaru, sottolineando che la riunione di oggi rientra negli incontri che la Giunta fa regolarmente con quanti, dall’estero, siano interessati ad investire in Sardegna – qualunque opzione su questo fronte passerà per bando pubblico.»

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Il comune di Carbonia a breve invierà ai cittadini gli avvisi di pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, riferiti all’anno 2018.
La scadenza per il pagamento della prima rata è fissata per lunedì 16 luglio.
L’Amministrazione comunale rassicura i cittadini, comunicando che, nel caso in cui l’invio a mezzo posta della bolletta da pagare dovesse arrivare nelle abitazioni dei cittadini oltre la data del 16 luglio, non verrà applicata alcuna sanzione né tantomeno alcun interesse.

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Sabato 7 e domenica 8 luglio la città di Carbonia sarà la sede del 7° Raduno Vespa nazionale del Sulcis Iglesiente, organizzato dal Vespa Club Carbonia, dal Bar Torino di piazza Ciusa, con il patrocinio del comune di Carbonia. 

All’iniziativa parteciperanno circa un centinaio di vespe provenienti dalla città di Carbonia e da località della Penisola quali Firenze e Ancona, unitamente a motoveicoli in arrivo da centri della Sardegna come Olbia, Paulilatino, Cagliari, Dolianova e Macomer.
Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza dell’intera manifestazione è stata disposta la chiusura del traffico veicolare in piazza Ciusa, nel tratto compreso tra via Nuoro e il civico 58 della stessa piazza, in direzione via San Ponziano, nei seguenti giorni e orari:
• Sabato 7 luglio, dalle ore 17.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo;
• Domenica 8 luglio, dalle ore 7.00 alle ore 11.00.

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Grande successo, a Sant’Antioco, per la seconda edizione di “Una Giornata d’Amare”, una giornata interamente dedicata alle persone speciali.

Alcuni numeri: partecipanti circa 450, imbarcati 160 diversamente abili, 10 in sedia a rotelle e 2 affetti da SLA. Sono stati serviti pasti per 390 persone.

Per ogni partecipante è stato distribuito uno zainetto contenente alcuni gadget (tra cui magliette, portachiavi e cappellini) e snack di benvenuto.

La santa messa officiata da don Elio Tinti, parroco di Sant’Antioco e don Carlo Cani. della Curia di Iglesias.

Evento patrocinato dalla Fondazione di Sardegna e dall’Amministrazione comunale di Sant’Antioco.

Hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento alcuni sponsor: La Marina di Sant’Antioco, Cancedda Assicurazioni, Cantina Sardus Pater, Circolo velico di Calasetta.

Tra tante presenze, il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, il vice sindaco di Narcao Andrea Tunis, il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras e l’assessore del Demanio e degli Affari generali del comune di Sant’Antioco Renato Avellino.

Hanno partecipato, con le motovedette, la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza, i Carabinieri. A terra, erano presenti la Polizia, la Polizia locale, i Barracelli, la Protezione Civile Assosulcis di Sant’Antioco e Radio Club S.E.R. di Carbonia, personale del volontariato e del pronto intervento con le ambulanze dell’AVAS di Sant’Antioco e ASVOC di Carbonia.

Carabinieri in pensione, diversi medici e amici che hanno collaborato con l’ASD Diportisti Marina di Sant’Antioco per la grande solidarietà legata a questo secondo evento, dedicato a tante Onlus, tra le quali l’associazione Le Rondini guidata dalla presidente Franca Boi.

 

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Lunedì 9 luglio si terrà a Cabras l’incontro di avvio del progetto “Carciofo Biologico: innovazione e sostenibilità di filiera” (CarBio), promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e condotto dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, in collaborazione con l’unità operativa di Sassari dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR e con il coinvolgimento di 15 aziende agricole.

Il progetto ha l’obiettivo di introdurre nella filiera produttiva del carciofo spinoso sardo un prodotto fresco o semilavorato ottenuto in regime biologico. L’approccio progettuale prevede il confronto tra le coltivazioni di carciofo spinoso sardo condotte in regime biologico e convenzionale. Nello specifico, le produzioni saranno confrontate in funzione di produttività, aspetti qualitativi, nutrizionali, nutraceutici e di conservabilità del prodotto fresco.

L’appuntamento è alle 17.00, nel Centro polivalente del comune di Cabras (via Tharros, 121). Saranno presenti il responsabile scientifico del progetto, Luigi Ledda, i ricercatori dell’Università di Sassari e del CNR che collaborano alle attività, i referenti di Sardegna Ricerche e i rappresentanti delle imprese già coinvolte nel cluster, che avranno modo di presentarsi e di portare il loro contributo alla discussione.

L’obiettivo dell’incontro, oltre alla presentazione e alla discussione del progetto con le imprese aderenti al cluster, è quello di coinvolgere tutti coloro che potrebbero essere interessati a partecipare al progetto.

CarBio è uno dei 35 progetti cluster promossi da Sardegna Ricerche attraverso il programma “Azioni cluster top-down” e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche per CarBio vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese interessate a partecipare possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.

Sul sito web di Sardegna Ricerche è disponibile la scheda di progetto con una sintetica descrizione delle attività previste e l’elenco delle imprese a tutt’oggi coinvolte, oltre al modulo per le nuove adesioni.

 

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Maria Amelia Lai è la nuova presidente provinciale di Confartigianato Imprese Sassari.

Prima donna alla guida dell’associazione artigiana sassarese, è stata nominata per acclamazione dai delegati provinciali all’assemblea associativa.

Lai, 54enne imprenditore di Ozieri nel campo delle costruzioni stradali, sarà a capo degli Artigiani sassaresi per il prossimo triennio.

Nel suo incarico verrà affiancata da Marco Rau, in qualità di vicepresidente vicario, e supportata da Francesco Fiori (vice presidente), Roberto Poddighe, Roberto Nieddu (vice presidente e rappresentante del Goceano), Walter Manos (di Osilo in rappresentanza dell’Anglona), Giantonello Moro (referente del Coros) e Marzio Sotgiu e Carmelo Cano (per Alghero).

La neo presidente, nel discorso di insediamento, sottolineando l’importante responsabilità che la attende fino al 2021, convinta della necessità di supportare il comparto che rappresenta, ha voluto analizzare la situazione economico-imprenditoriale della provincia, e dell’intera regione, e le prospettive per le realtà produttive. Ha per questo, più volte, rimarcato il proprio impegno e quello di Confartigianato Sassari a continuare il dialogo politico-istituzionale a tutti i livelli per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle quasi 13mila imprese artigiane sassaresi e agli oltre 21mila addetti.

Quella di Sassari, infatti, è una provincia che, dal punto di vista del comparto artigiano, fatica a riprendersi.

I dati, elaborati dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT-MISE-UNIONCAMERE per gli anni 2016-2017, descrivono un tessuto produttivo con 57.706 realtà di cui il 22,6%, ben 13.070 attività, sono artigiane. Quest’ultimo settore è stato duramente colpito anche nell’ultimo anno, avendo perso altre 282 unità rispetto al 2016 quando se ne registrarono 13.352.

«Puntare sulle piccole imprese, non è solo una speranza di sviluppo – ha affermato la neo Presidente Lai – ma una preziosa opportunità che abbiamo a portata di mano e che dobbiamo riuscire a cogliere in tempi stretti. Lo chiediamo come imprenditori e lo chiediamo come Confartigianato SassariPretendiamo un sistema economico “normale” – ha aggiunto Maria Amelia Lai – pretendiamo una Politica all’altezza del suo ruolo, che possa creare le condizioni per cui fare impresa in Sardegna e in provincia di Sassari possa diventare paragonabile al fare impresa negli altri paesi industrializzati”. “Perché le realtà che rappresentiamo sono la spina dorsale dell’economia a tutti i livelli e in tutti i territori – ha sottolineato – e proprio per questo pretendiamo, da chi ci governa, più incisività sulla riduzione della pressione fiscale, sulla semplificazione del sistema tributario e sull’accesso al credito non dimenticando di creare le opportunità per stare sul mercato”. “Solo con un fisco meno esoso, un mercato del lavoro più flessibile, uno Stato sociale più moderno e meno costoso – ha rimarcato Maria Amelia Lai – il nostro sistema imprenditoriale potrà affrontare la questione cruciale del lavoro sommerso, fattore particolarmente grave nell’Isola. Per questo la nostra scelta e chiara: l’economia sommersa non è solo sfruttamento dei lavoratori, non è solo evasione fiscale, ma è anche concorrenza sleale per le imprese

Per la neo Presidente, inoltre, “la Sardegna dovrà sempre avere come obiettivo principale quello di  diventare una Regione che sappia valorizzare le sue enormi potenzialità, le straordinarie risorse umane, la capacità di lavorare e il ricco e ineguagliabile patrimonio d’imprenditorialità, rappresentato dalle imprese artigiane. Tutto ciò, dovrà aprire un periodo che possa consentire all’Isola di riprendere velocità sulla via dello sviluppo per offrire, alle attuali e future generazioni, prospettive di lavoro, di crescita, di benessere individuale e collettivo”.

Poi una sottolineatura verso le Istituzioni locali: «In questo momento è urgente un loro risoluto impegno per attivare tutti gli strumenti che possano agevolare una ripresa sostanziale dell’economia. Quindi, è fondamentale una nuova fase di opere pubbliche, alla quale possano partecipare, in maniera più concreta e attiva, soprattutto le realtà di piccole e medie dimensioni».

La Presidente ha poi anticipato l’azione dell’associazione per i prossimi mesi: “«Confartigianato Sassari, nella nuova stagione che si è aperta con queste elezioni associative, rafforzerà sempre più il rapporto con i decisori pubblici per sostenere lo sviluppo delle imprese e favorire l’azione tra la produzione e le Istituzioni, rapporto spesso eccessivamente lento e troppo burocratizzato verso chi deve produrre».

«Come Organizzazione Artigiana e come esperti di imprese, saremo di fianco a tutti coloro che affrontano, quotidianamente, mercati sempre più complessi e che necessitano di “fare sistema”- conclude – supportandoli anche nel cambiamento di cultura e un linguaggio, con regole condivise, con sistemi informativo omogenei, mettendo “in rete” le esperienze di eccellenza. Il “gioco di squadra” è la strada per consentire a ogni categoria artigiana di cogliere le migliori opportunità di sviluppo.»

Nell’intera provincia di Sassari, nel totale delle imprese, 30.924 sono attive nel settore Servizi, 9.076 nelle Costruzioni mentre 4.134 sono quelle Manifatturiere.

Nell’artigianato, le Costruzioni sono quelle più rappresentate con 5.164 realtà (il 39,5% di tutte le attività artigiane), in calo di 150 unità rispetto al 2016 quando se ne registrarono 5.314. Seguono i Servizi con 5.126 (39,2% sul totale artigianato), anche questo in calo (di 56 unità) rispetto alle 5.182 del 2016. In calo anche il Manifatturiero: con 2.606 realtà, in rappresentanza del 19,9% dell’artigianato, il settore ha registrato una decrescita di 70 unità, contro le 2.676 registrate nel 2016.

L’insieme delle attività del territorio danno lavoro a 102.134 persone di cui ben 21.316 sono addetti dell’artigianato, per una dimensione media d’impresa artigiana di 2,3 (lavoratori per azienda).

Il tutto insiste su una popolazione residente di 493.788 persone, composta da 222.673 famiglie, con un reddito imponibile totale di 5miliardi e 300milioni e un reddito pro capite di 10.778 euro.

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«Il presidente Pigliaru concorda con noi che l’atteggiamento assunto dalla Sideralloy in merito al confronto avuto in Confindustria – ha detto Angelo Diciotti, del sindacato CUB -. Abbiamo rimarcato la volontà delle organizzazioni di avere un confronto costruttivo tra le parti e che l’atteggiamento assunto da Sider Alloys non è quanto previsto e sottoscritto nella cessione dello Stabilimento. Il presidente Pigliaru ha concordato con noi sui contenuti delle nostre rimostranze per questo giovedi sarà convocata una riunione con la presenza di Sider Alloys per definire un accordo quadro che imponga alle parti di seguire un criterio.»

«Un verbale di accordo che vincoli la Sider Alloys ad assumere prioritariamente i 376 lavoratori licenziati da Alcoa nel 2014». E’ la richiesta di Cgil e Fiom portata oggi all’attenzione del presidente della Regione nel corso dell’incontro in viale Trento. Alla Regione il sindacato chiede di farsi parte attiva per sostenere questo accordo, con l’auspicio di arrivare a un’intesa già giovedì prossimo, quando si svolgerà l’incontro tra Regione, azienda e sindacati. Le prime scintille nei rapporti con la Sider Alloys sul tema assunzioni si erano registrate già la settimana scorsa, nel tavolo in Confindustria, quando Cgil e Fiom avevano denunciato la modalità con cui l’azienda aveva fatto le prime assunzioni, senza alcun confronto, bypassando del tutto le relazioni sindacali. L’azienda quindi, non ha rispettato nemmeno un principio che appariva a tutti come assodato, ovvero l’assunzione dal bacino ex Alcoa. «Un atteggiamento inaccettabile – sostengono CGIL e FIOM Regionali e Territoriali -, che ha portato al primo presidio davanti ai cancelli della fabbrica contro la nuova società, e alla richiesta urgente di incontro al presidente della Regione, per richiamare l’azienda al rispetto degli impegni già presi nell’accordo di programma del 22 dicembre scorso, nel quale, in particolare, l’articolo 9 prevedeva esplicitamente il confronto con il sindacato su piano industriale e occupazionale. Sono almeno tre i punti prioritari da fissare nel nuovo accordo auspicato dal sindacato: il bacino a cui attingere, le regole d’ingaggio, la formazione per costruire eventuali competenze che non fossero già presenti nello stesso bacino.
«Abbiamo rimarcato la volontà delle Organizzazioni di avere un confronto costruttivo tra le parti – sostiene la Segreteria UILM del Sulcis Iglesiente – ed abbiamo rimarcato che l’atteggiamento assunto da Sider Halloys non è quanto previsto e sottoscritto nella cessione dello Stabilimento. Il presidente Pigliaru ha concordato con noi sui contenuti delle nostre rimostranze e per questo giovedì prossimo sarà convocata una riunione con la presenza del management Sider Alloys, in modo da definire un accordo quadro, che imponga alle parti di seguire un criterio determinato criterio, che favorisca il personale ex Alcoa. Vi informeremo per tempo su eventuali novità.»

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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha incontrato nella tarda mattinata i lavoratori ex Alcoa che da alcuni giorni manifestano davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme contro i metodi attuati da Sider Alloys per le assunzioni.

«Il presidente si è impegnato a fare da pontiere, sostenendo le nostre ragioni – si legge in una nota della segreteria FSM CISL del Sulcis Iglesiente –, nel nuovo incontro che si terrà a metà della settimana prossima alla presenza della Sider Alloys durante il quale faremo di tutto per sottoscrivere un accordo quadro nell’interesse generale di tutti i lavoratori fuoriusciti dallo stabilimento alla sua chiusura negli anni scorsi. Relazioneremo meglio sull’esito dell’incontro odierno, lunedì mattina alle ore 8.00, davanti ai cancelli, dove è convocata l’assemblea dei lavoratori. Visto il momento delicatissimo e l’importanza degli argomenti da discutere, è indispensabile la massima partecipazione.»

Per facilitare il dialogo, il presidente della Regione ha chiesto lo sblocco delle iniziative ai cancelli.