19 November, 2024
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Un evento dal sapore di estate andrà in scena nella sfavillante cornice di Cattolica, in piena riviera romagnola, dal 23 al 27 luglio.

È «Circus – Lo Show delle Emozioni», il primo evento dedicato allo sviluppo ed al potenziamento personale che promette la possibilità di intervenire sul modo di pensare per modificare l’esito delle proprie azioni improduttive o sbagliate.

Punta di diamante dell’evento è la possibilità di imparare a costruire la timeline della propria esistenza. «Circus» promette infatti di far uscire i partecipanti pienamente consapevoli del proprio passato e spronati a modificare il proprio presente per aggiudicarsi un futuro diverso dalle premesse dell’oggi, perché la vita è proprio un circo fatto di mille emozioni.

«Il termine “Circus” non é stato scelto a caso: il circo é da sempre l’ambiente in cui gli artisti regalano divertimento, indipendentemente dallo stato in cui versa la loro anima e dai tumulti che la muovono. Il Circo è stato per noi ispirazione: vogliamo trasformare le lacrime in sorrisi e lo vogliamo fare rendendoli consapevoli dei propri contenuti emotivi» spiega Francesca Setti, realizzatrice del progetto.

Sul palcoscenico due artisti principali: Stefano Benemeglio e Max Antonelli, suo collaboratore da oltre 20 anni. La rivelazione degli studi condotti da Stefano Benemeglio, psicologo e ricercatore nel campo del comportamento umano da oltre 50 anni, é relativa alle modalità con cui questa stessa timeline viene costruita: applicando specifici calcoli e coefficienti matematici é possibile portare alla luce e spiegare gli arcani del sentire dell’individuo ed i motivi profondi che guidano le proprie scelte.

«Si tratta di due elementi opposti tra loro: emozioni e matematica. La possibilità di avvalersi di strumenti scientifici per spiegare e trovare un senso al sentire emotivo della persona é un traguardo per l’intera umanità» dichiara Giusy Mariani, vice presidente dell’Istituto CID CNV, organizzatore dell’evento.

In fascia serale il “Circo” si tinge di rosso: a dominare le scene é il mondo delle relazioni affettive e passionali, con un percorso proposto dal brand LoveLiars che si occupa in maniera specifica di amore e passione.

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«Il decreto dignità approvato dal Governo penalizza fortemente la Sardegna.» A sostenerlo è Tore Piana, coordinatore regionale di “Energie per l’Italia”.

«Con il decreto dignità il governo intende scoraggiare la fuga di attività produttive dalla Sardegna ed dall’Italia. Cioè, molti furbacchioni fatto collezione di agevolazioni pubbliche previste dalla Regione Sardegna, appena possono sbaraccano e si trasferiscono dove il costo del lavoro è più conveniente. Che il fenomeno sia grave ed inaccettabile, è evidente. Ma si può contrastare l’esodo di attività verso posti e porti più attrattivi punendo, con sanzioni da 2 a 4 volte l’incentivo ottenuto, le imprese che delocalizzano? Così facendo, non si rischia di allontanare dall’investimento In Sardegna, tutti coloro che sono ben disposti ad aprire il portafoglio? Servono altre norme, che incoraggino a fare investimenti in Sardegna, diverse da queste contenute in questo Decreto, afferma Tore Piana. Come può un’impresa garantire che nei dieci anni successivi l’occupazione rimarrà invariata e così pure non cambieranno i programmi di crescita? Se un’impresa dovesse trovare in altre parti opportunità interessanti per trasferire un ramo d’attività, ecco in tal caso che dovrebbe fare?, innestare la retromarcia, danneggiando lo stesso conto economico del Gruppo? No. La Sardegna deve trovare norme attrattive per gli investimenti che diano tranquillità e sicurezza, sia nelle norme che nella fiscalità di vantaggio.

Assodato che non si crea lavoro per decreto, la strada migliore per generare un’occupazione rimane quella di rendere più fertile il terreno per chi investe. Di sicuro è preferibile alla strategia della punizione, che deprime chiunque.
Intendiamoci, chi vara provvedimenti restrittivi, come quelli contro le delocalizzazioni, è animato dalle migliori intenzioni. Che spesso, però, possono rivelarsi controproducenti e beffarde, specie in un’area, come quella della Sardegna, affamata di iniziative economiche e lavoro. Si immagini alle aree di crisi come quella di Porto Torres, quella di Ottana, quella del Sulcis, ma a tutte le zone interne della Sardegna, oggi investite da un inesorabile e infrenabile fenomeno di spopolamento.

Anche la stretta normativa sui contratti a termine può produrre effetti autolesionistici, in particolare per la Sardegna, Isola gravata da problemi di trasporti e di lontananza dalla terra ferma, opposti a quelli desiderati.»

«Anche in questo caso, il mondo delle Imprese della Sardegna vuole meno burocrazia, semplificare sarebbe meglio che complicare – sottolinea Tore Piana -. Si potrebbe fissare la durata massima dei contratti a termine. Si potrebbe stabilire, in un’azienda, il limite massimo di assunti a tempo determinato. Si potrebbe aggiungere un contributo addizionale, per fini previdenziali, per tutti i contratti temporanei.

Anche per i contratti a termine, i vincoli troppo restrittivi danneggerebbero prevalentemente la Sardegna, le cui imprese medio-grandi sono concentrate solo in poche zone, Porto Torres, Cagliari, Ottana.»

«A questo punto alla Sardegna, rimane  un’unica e sola strada, quella di  rivendicare con forza e con voce forte e decisa, l’istituzione della Zona Franca per la Sardegna, unico vero e reale strumento di rinascita e ripresa economica del tessuto produttivo Sardo. Il contrario, sarà un declino inaffrenabile e una notte fonda irreversibile per la nostra Sardegna», conclude Tore Piana.

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«Anche quest’anno i risultati di Goletta Verde e Legambiente sulla qualità delle acque, presentati a Olbia, certificano l’impegno di Abbanoa nel preservare l’ambiente dei litorali sardi: sono quasi 340 gli impianti di depurazione (per 146 milioni di mc di reflui depurati l’anno)  che garantiscono ogni giorno la qualità delle acque rilasciate nell’ambiente. Un’attività continua e controllata che quest’anno ha dovuto fronteggiare anche l’ondata di piogge che a causa della commistione presente in Sardegna tra reti bianche e reti nere ha costretto gli impianti a lavorare spesso in condizioni critiche, con portate eccezionali di acque meteoriche in arrivo. Fattore, quello legato agli eventi meteorologici, che va ad aggiungersi all’attività incisiva svolta da Abbanoa sul fronte della lotta agli scarichi abusivi: quasi 900 le denunce presentate dal Gestore dal 2010 a oggi.»

Lo scrive in una nota il gestore unico integrato Abbanoa.

«La stragrande maggioranza dei litorali sardi gode di ottima salute. In tutta l’Isola solo 5 punti su 29 sono risultati “critici” (carica batterica molto elevata) a cui se ne aggiungono 2 con “carica batterica elevata”, ma nessuno di questi fa riferimento all’attività di Abbanoa – si legge nella nota di Abbanoa -. A finire nel mirino sono località non servite dal Gestore oppure località dove sono presenti sistemi autonomi di smaltimento dei reflui (Rio Cuggiani, San Pietro a Mare, a Valledoria). Ancora: zone urbane dove sono presenti scarichi abusivi nelle reti delle acque piovane (San Giovanni ad Alghero per esempio) o direttamente negli alvei dei fiumi (è il caso del rio Foxi a Quartu). I campionamenti di Legambiente hanno rilevato forti criticità anche presso la foce del canale che sfocia sulla spiaggia di Santa Margherita di Pula: in questo caso si tratta di una zona dove sono presenti sistemi di smaltimento (depuratori) privati non gestiti da Abbanoa. A Sorso il punto indicato carica batterica molto elevata non ha a che vedere con Abbanoa, che non rilascia i reflui trattati nel rio indicato (rio Silis). Due le zone con cariche batteriche elevate: il riu Mannu, Portixeddu, a Fluminimaggiore (zona non servita dal Gestore). Per quanto riguarda la spiaggia Olbia-Pittulongu il problema è purtroppo relativo agli scarichi abusivi.

Per quanto riguarda Valledoria Abbanoa sta investendo 17 milioni di euro per la realizzazione sia del nuovo depuratore consortile sia dei nuovi collettori al servizio della fascia costiera e dei centri abitati vicini. Altri 12 milioni di euro sono investiti per realizzare la rete fognaria nel litorale di Quartu. Tutte opere già appaltate i cui cantieri inizieranno nei prossimi mesi. A Pula due anni fa è stato inaugurato il nuovo depuratore con un investimento di 4 milioni di euro che in futuro potrà accogliere anche i reflui provenienti da Santa Margherita. Ad Alghero (San Giovanni), punto ritenuto sempre critico, in collaborazione col Comune è stata avviata un’attività di ricerca proprio degli scarichi abusivi.»

«Inarrestabile è stata la lotta agli scarichi abusivi, anche in riferimento alle attività produttive. Dal 2010 Abbanoa ha censito 4.878 attività produttive; ha eseguito 3.020 ispezioni;  ha richiesto 674 controlli sulla qualità dei reflui al laboratorio di competenza, di cui 52 nel 2018; ha presentato 893 denunce (attività che non hanno presentato richiesta di regolarizzazione e scarichi di reflui non conformi). Una importante criticità che Abbanoa sta affrontando con forza è costituita dalla presenza di eccessivi scarichi produttivi che, non rispettando le norme di riferimento, sono causa di disservizi a scapito dell’intera collettività. L’azione di verifica e denuncia, con messa in mora dei soggetti interessati è continua e portata avanti per garantire la piena funzionalità dei depuratori a servizio dell’intera collettività.

Anche quest’anno Abbanoa ha dovuto far fronte a una vera emergenza: nei depuratori sono finiti dagli scarti di macellazione ai residui della lavorazione delle olive o della vinificazione, mentre nelle zone a più alta produzione di prodotti caseari (autorizzati all’esercizio e non) i danni maggiori sono stati causati dalle rimanenze liquide oleose del processo di trasformazione del latte. A questi si sommano gli scarichi di oli minerali (oli di macchina) o gli idrocarburi liberamente rilasciati nelle fognature (relativi per esempio ai lavaggi delle cisterne dei condomini) oppure, ancora, i residui di vernici (carrozzerie). Tutti inquinanti che impattano sul normale funzionamento degli impianti di depurazione. Nella “migliore” delle ipotesi creano un sovraccarico degli impianti, nei casi più frequenti possono essere addirittura inibitori del processo depurativo.

Oltre ai consueti stabilimenti industriali (industrie chimiche, meccaniche, alimentari, ecc), devono però essere autorizzati i reflui provenienti da alberghi, ristoranti, lavanderie a secco, autofficine, cliniche mediche, stazioni di servizio, come pure da attività altamente inquinanti come caseifici, oleifici, mattatoi e cantine vinicole che con i loro scarichi incontrollati compromettono il funzionamento degli impianti di depurazione. In base alla tipologia di attività, le aziende sono obbligate a installare alcuni strumenti di pretrattamento nei propri scarichi, come degrassatori o disoleatori. Grassi e oli esausti in massicce quantità hanno effetti devastanti sui depuratori e il rischio per l’ambiente è altissimo. Non a caso – conclude Abbanoa – la legge ha previsto sanzioni penali (chi ha sistemi differenti di raccolta degli inquinanti come vasche asettiche o trucciolato assorbente è comunque tenuto a comunicarlo).»

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Caldo o freddo, dolce o salato, tradizionale o 4.0, sardo, italiano o estero. Lo street food, soprattutto negli ultimi 5 anni, anche in Sardegna è riuscito a conquistare sempre più sostenitori, tra i produttori e tra i consumatori.

Panadas, focacce, pizzette sfoglia, culurgionis, sebadas ma anche pani frattau, fregula condita, gnocchetti, raviolini di ricotta oppure i più “trendy” prodotti gourmet bio o vegani di nuova concezione. Ormai quasi ogni prodotto tradizionale sardo può essere trasformato in un piatto da degustare passeggiando e, per fortuna dei palati, le proposte crescono e cambiano di giorno in giorno per la gioia dei numerosi aficionados del gusto che cercano e trovano, con sempre maggiore frequenza, i colorati “ristoranti” su quattro ruote., spesso legati a manifestazioni ed eventi.

«Tutto con il massimo rispetto delle materie prime e delle tecniche di lavorazione tradizionali, oltre a una continua attenzione verso le esigenze alimentari dei consumatori – commenta Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – che sono le caratteristiche principali delle nostre produzioni artigiane, da sempre riconosciute per la loro genuinità e specialità.»

Nell’Isola, secondo i dati rielaborati dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte UnionCamere-Infocamere, nel 2018 le imprese registrate come “Attività di ristorazione ambulante” sono 156 e sono cresciute del 56% nell’ultimo quinquennio, contro un totale di 2.729 e una crescita media nazionale del + 58,9%.

«Ovviamente i numeri reali di questo fenomeno sono molto maggiori – continua Stefano Mameli – perché sono ormai tantissime le attività di produzione, ristorazione e somministrazione presenti  “on the road”In ogni caso siamo molto contenti della crescita di questo nuovo settore dell’alimentazione – aggiunge il segretario – perché è sinonimo di opportunità sia per le imprese tradizionali che innovano e diversificano, sia per le nuove realtà che propongono innovativi stili gastronomiciLo street food è una realtà viva e creativa – sottolinea Stefano Mameli – fatta di cuochi, fornai, pizzaioli e rosticcieri, di imprenditori giovani e meno giovani ma tutti accomunati dall’orgoglio di conservare tradizioni familiari o di proporre nuovi sapori. Insomma, è l’artigianato che esprime i valori più veri e autentici della nostra e di altre culture.»

I dati raccontano anche di 38 attività gestite da under 35 nel 2018 (24,4% sul totale delle imprese) e di 4 imprese gestite da stranieri (2,6%).

Tra le province, 56 sono registrate a Cagliari, 48 a Sassari, 15 a Nuoro e 14 a Oristano.

Il cibo di strada, oltre ad essere un elemento basilare della storia regionale dell’arte culinaria, è anche un elemento che, più di altre realtà consumate “al piatto”, permette letteralmente di “gustare il territorio”, osservarlo e goderselo mangiando un prodotto che ne è l’espressione socioculturale.

Secondo Confartigianato Sardegna «per il settore della ristorazione ambulante e itinerante è necessaria una maggiore semplificazione delle procedure di adeguamento alle norme sanitarie e del commercio, per consentire al patrimonio storico cultural-gastronomico regionale, rappresentato da una miriade di cibi di strada, sia sempre più forte e competitivo e riesca a contrastare l’avanzata di cibi apolidi capofila di un’errata tendenza a globalizzare i sapori».

«Il cibo di strada e le tipicità sono due aspetti vitali di una importante cultura agroalimentare artigiana sarda che non si devono escludere ma integrare a vicenda . conclude Stefano Mameli – imprese, consumatori e prodotti sono le tre realtà attorno a cui si esplica il cibo di strada italiano ed è importante individuare le strade da seguire per l’interdipendenza e collaborazione fra queste realtà

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La commissione Trasporti presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha approvato all’unanimità una risoluzione sulla vicenda di Air Italy (ex Meridiana), che ha deciso recentemente in modo unilaterale di trasferire a Malpensa una quota di addetti amministrativi in servizio in Sardegna.

Nel documento, che sarà illustrato questo pomeriggio al Consiglio regionale dal presidente Antonio Solinas, si impegna fra l’altro la Giunta a convocare con urgenza il tavolo “di crisi” costituito presso i ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture per verificare il mantenimento degli impegni assunti dall’azienda a chiusura della vertenza.

La seduta è stata aperta da una relazione dei Trasporti Carlo Careddu (che venerdì 6 luglio prossimo a Cagliari incontrerà con il presidente Francesco Pigliaru i vertici della compagnia) che ha ripercorso le principali tappe della vicenda, dall’accordo del 2016 all’acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte della Qatar Airways. «Nel piano industriale del nuovo azionista – ha ricordato fra l’altro Carlo Careddu – sono contenuti precisi impegni sullo sviluppo della società, il potenziamento della flotta ed il radicamento della compagnia in Sardegna, per questo contestiamo una sorta di delocalizzazione che va in senso opposto e non è motivata nemmeno da ragioni industriali perché il personale in procinto di essere trasferito potrebbe tranquillamente continuare a svolgere le sue mansioni restando in Sardegna».

«E’evidente che il management di Air Italy non ha onorato questi impegni e non è attendibile», ha concluso Carlo Careddu annunciando per mercoledì a Milano un incontro (già in calendario per il problema della continuità territoriale) con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. «Noi riteniamo – ha detto, infine, l’assessore dei Trasporti – che Air Italy non possa pensare di fare ciò che crede e, come abbiamo detto fin dall’inizio, siamo convinti che la compagna debba continuare a mantenere testa e cuore in Sardegna, per cui faremo la nostra parte fino in fondo, esercitando ogni pressione sul Governo perché svolga per intero il suo ruolo».

Nel dibattito, hanno preso la parola i consiglieri regionali Antonello Peru (Forza Italia), Paolo Dessì (Misto), Pierfranco Zanchetta (Cps) Giuseppe e Valerio Meloni (Pd), Giovanni Satta (Psd’Az-La Base).

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Scadono lunedì 9 luglio due bandi di contributi alle imprese pubblicati dalla Camera di Commercio di Nuoro.

1) Contributi | BANDO FIERE E MOSTRE REALIZZATE DAL 1 GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2018 – scadenza 9/07/18

Nello specifico, sono finanziabili le iniziative che prevedono l’esposizione e/o la vendita dei beni/servizi di propria produzione/erogazione in spazi predisposti ad hoc in occasione di eventi di particolare rilevanza o la cui partecipazione comporti prioritariamente la promozione della propria realtà imprenditoriale, come ad esempio incontri finalizzati ad acquisire rapporti commerciali. Le domande dovranno essere complete di tutti gli elementi e di tutti gli allegati richiesti, a pena di esclusione e dovranno pervenire entro e non oltre il 9 luglio 2018.

2) BANDO PER L’ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE PROMOZIONALI DAL 1 GENNAIO 2018 AL 31 DICEMBRE 2018 – scadenza 9/07/18

I contributi saranno concessi per l’organizzazione di iniziative promozionali che promuovano il territorio, la cultura e le imprese della circoscrizione della CCIAA di Nuoro. Sono finanziabili esclusivamente le iniziative il cui obiettivo prioritario risulti quello di promuovere il territorio e la cultura propri della circoscrizione territoriale camerale e le cui ripercussioni non diano vantaggio a specifiche categorie di soggetti o a specifici individui, ma piuttosto favoriscano l’intero sistema produttivo locale. Le domande dovranno essere complete di tutti gli elementi e di tutti gli allegati richiesti, a pena di esclusione e dovranno pervenire entro e non oltre il giorno 9 luglio 2018.

 

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D’estate per mostre e musei. Magari cogliendo l’occasione delle aperture serali o degli eventi che in molte sedi vengono proposti per accogliere al meglio vacanzieri e chi se ne resta a casa.

E, in giro per l’Italia, le occasioni davvero non mancano. Si ha anzi la sensazione che mai siano state numerose e di qualità come in questa estate.

Vediamone alcune, lungo un itinerario che prende il via dalla Valle d’Aosta. Qui, al Forte di Bard, luogo che da solo vale un viaggio, Henri Cartier-Bresson. Landscapes/Paysages, una intensa “promenade” tra paesaggi urbani e paesaggi rurali, così come ha saputo catturarli il grande fotografo francese. La medesima sede propone anche Henri Matisse. Sulla scena dell’arte, una mostra che, accanto a celebri dipinti, propone disegni, collages, opere grafiche e fantastici costumi di scena e le scenografie per il teatro.

In Piemonte, Varallo Sesia, in Pinacoteca Civica si ammira una importante sezione della grandiosa mostra Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari che trova in una visita al vicino Sacro Monte la logica, stupefacente conclusione. E l’estate è l’occasione ideale per visitare tutti e sette i Sacri Monti del Piemonte (Varallo, Domodossola, Oropa, Orta, Belmonte, Ghiffa, Crea), Patrimonio dell’Umanità, immersi in boschi e ambienti naturali di grande bellezza.

Per chi ama la fotografia, l’appuntamento d’obbligo è a Camera – Centro Italiano per la Fotografia, naturalmente a Torino. Dove sono esposte le più belle realizzazioni proposte per il Prix Pictet, il premio internazionale di fotografia dedicato al tema della sostenibilità.

In Lombardia si evidenziano le proposte bresciane: ancora fotografia, e di altissimo livello, offerta dalla seconda edizione di Brescia Photo Festival dedicata a Collezioni e Collezionisti, edizione che si estende con le sue proposte, oltre che in diverse sedi a Brescia, anche in Franciacorta, a Garda e a Montichiari.

Intanto la città è “riletta” da Mimmo Paladino che connota con le sue opere le aree ed i monumenti simbolo di Brescia.

Nel Trentino, il polo d’attrazione è il Castello del Buonconsiglio a Trento. Sia per il nuovo allestimento con il quale accoglie i visitatori sia per l’esposizione di un’opera unica com’è la trecentesca Madonna in blu, fresca di restauro.

Molto ampia e variegata l’offerta del Veneto. A cominciare dal bellunese dove, a Feltre, si ammira il rinnovato Museo Diocesano, con opere di grande qualità in un contesto di rara suggestione.

A Vicenza, Il Palladio Museum si mostra arricchito da un eccezionale patrimonio d’arte: sette straordinari strappi d’affreschi di Giandomenico Tiepolo. A pochi chilometri, il Museo Civico di Bassano del Grappa propone la mostra sicuramente più originale della stagione: Abscondita, con una serie di opere esposte, non a caso, faccia al muro.

Imperdibile anche la proposta di Palazzo Zabarella, a Padova. Qui Joan Miró: Materialità e Metamorfosi, 85 opere del grande artista ammirato da Picasso, proposte in esclusiva europea.

Doppio appuntamento a Treviso: con il Museo di Santa Caterina, dove la Pinacoteca è stata oggetto di un nuovo allestimento che valorizza il suo importante patrimonio d’arte. E al Museo Nazionale Salce, con la mostra temporanea riservata a Federico Seneca, il papà del Baci Perugina.

Doppio, grande appuntamento anche a Venezia. Con Magister Canova, alla Scuola Grande della Misericordia: la mostra-installazione che, passo dopo passo, porta a capire la genesi dei più celebrati capolavori del celebre scultore. E a Palazzo Fortuny dove vi è svelata la Collezione Merlini, che allinea i grandi nomi dell’arte italiana del Novecento, con opere di assoluto rilievo, attentamente scelte da un collezionista che ha dimostrato competenza e intuito.

Jesolo non è solo una delle più note spiagge italiane ma è anche un polo culturale, con la mostra Egitto. Dei, faraoni, uomini. Per avvicinarsi all’antico Egitto come mai è stato possibile prima, in un perfetto mix tra preziosissimi reperti originali e spettacolari, rigorose ricostruzioni d’ambiente.

Nella vicina Portogruaro, Luigi Russolo torna protagonista nella casa che nel 1885 lo vide venire alla luce e che oggi da lui prende il nome. Qui, il nuovo Spazio Russolo accoglie l’intero corpus delle sue incisioni oltre ad una selezione di dipinti appartenenti alle Collezioni Civiche.

Monaco, Vienna – Trieste – Roma. Il Primo Novecento al Revoltella, a Trieste, naturalmente a Civico Museo Revoltella. A documentare lo snodo che il capoluogo giuliano rappresentò per l’arte europea tra l’inizio dello scorso secolo e il profilarsi del secondo conflitto mondiale.

Tre appuntamenti in Toscana, in altrettante città che sono di riferimento per il turismo: Firenze, Viareggio e Montepulciano. Nel capoluogo, in quel contesto unico che è il rinascimentale Palazzo Bartolini Salimbeni, si ammira la Collezione di Roberto Casamonti: capolavori assoluti dell’arte italiana ed internazionale tra fine Ottocento e gli anni ’60 del ‘900. A Viareggio, al Centro Matteucci per l’Arte Moderna, Ghiglia. Classico e moderno: opere importantissime, mai prima esposte che palesano la grandezza del più italiano e allo stesso tempo più europeo dei nostri artisti del primo Novecento.

A Montepulciano, nel senese, al Museo Civico Pinacoteca Crociani, Montepulciano e la Città Eterna. Paesaggi e vedute dall’estetica del Grand Tour alla metà del XX secolo. Quando il “pittoresco” era realtà.

Due grandi mete anche in Umbria. A Città di Castello, per godere del percorso espositivo ora completo della Fondazione Burri, nella doppia sede di Palazzo Albizzini e degli ex Essicatoi, dove da pochi mesi è aperta la innovativa sezione multimediale e documentaria.

A Perugia, in Palazzo Baldeschi al Corso, appuntamento con Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla. Raffaello, Bronzino, Pietro da Cortona, Guercino, Rubens, Wicar, Hayez, Giambologna, Canova, Valadier, Balla, tra i tanti da ammirare.

In Lazio, a Roma, in quello scrigno che molti ancora non conoscono che è il Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, espone Ferruccio Gard, grande protagonista della linea optical-costruttivista della pittura italiana.

Per chi ha scelto la Sardegna per le sua estate, immancabile una visita a San Sperate, nel Campidanese: città museo ce celebra, con un intelligente programma di iniziative, i 50 anni della sua rinascita.

Al di là delle Alpi, in Svizzera, appuntamento con la storia del costume alla Pinacoteca Zust di Rancate (Canton Ticino) dove, con i reperti unici della Collezione Giannelli, si mette a fuoco Il cavallo: 4.000 anni di storia.

Mentre a Verbier, dal 19 luglio al 5 agosto, si festeggiano 25 anni di grande musica classica, con il Verbier Festival diretto da quest’anno da Valery Gergiev. Sono attesi i più importanti artisti internazionali per i 59 concerti in programma.

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Musica, libri, buon cibo e vino del Parteolla per un incontro nel segno dell’ospitalità e della cultura. Sarà una grande festa, nell’incantevole scenario del sagrato della cattedrale di San Pantaleo, ad aprire venerdì 6 luglio a Dolianovala terza edizione del festival Street Books, organizzato dal Circolo dei Lettori Miele Amaro. A partire dalle 21.00, appuntamento con “Viva Street Books (cun Nuragus)!”. Lo scrittore Ricardo Solinas, il duo musicale de Le Pannistesi, gli alunni della 3C della scuola Primaria di Dolianova, il giornalista Piersandro Pillonca, tutto il cast di Street Books 2018 daranno vita ad una grande festa popolare, organizzata in collaborazione con i maestri dell’accoglienza parteollese de Is Bixinaus. Un appuntamento nel segno della condivisione e dell’allegria per presentare al pubblico il programma del Festival e incontrare Ricardo Solinas con il suo nuovo romanzo, “Nuragus”

Quella di venerdì sarà la prima di dieci serate che, con il tema “Le storie siamo noi”, fino a domenica 15 luglio animeranno i paese del Parteolla alle porte di Cagliari, con nomi di prestigio della letteratura, della musica, della cultura e dello spettacolo, tra cui lo scrittore Stefano Benni, il cantautore Mimmo Locasciulli, l’attore comico Francesco Paolantoni, in scena con lo showman Demo Mura e l’attrice Manuela Zero, e gli scrittori Sara Bilotti, Francesco Abate, Andrea Melis, Cristina Caboni, Vanessa Roggeri e Piergiorgio Pulixi.

La giornata di sabato 7 partirà invece nel segno della musica. A Villa de Villa dalle 19.00 il tema del viaggio e del sogno animeranno “I musicanti di Brema”, la fiaba dei fratelli Grimm musicata da Angelo Sormani e messa in scena dal Circolo Musicale Parteollese diretto dal maestro Filippo Ledda e con le letture di Andrea Atzori. Un’ora di musica e narrazione dedicata ai più piccoli.

Alle 20.45, nello spazio food&drink, primo appuntamento con i Racconti DiVini. Protagonista sarà Arenada, un vino Monica di Sardegna DOC delle Cantine di Dolianova.

La serata entrerà nel vivo con un doppio appuntamento nel segno della letteratura e del teatro. Alle 21.00 la scrittrice Cristina Caboni dialogherà con Elisabetta Fois sul suo ultimo libro “La rilegatrice di storie perdute”. Successo dopo successo, Cristina Caboni è diventata una delle autrici italiane più amate dalla stampa e dai lettori. Dopo “Il sentiero dei profumi” e “Il giardino dei fiori segreti”, bestseller sempre in classifica, la scrittrice proporrà a Dolianova un nuovo romanzo sul potere dei libri e in cui grazie ad essi due donne coraggiose, così lontane nel tempo, si incontrano diventando una la forza dell’altra, nella ricerca della libertà e di un futuro migliore.

Cristina Caboni vive in provincia di Cagliari, con il marito e i suoi tre figli. Oltre a dedicarsi alla scrittura e alla coltivazione di rose, lavora nell’azienda apistica di famiglia. “Il sentiero dei profumi” (Garzanti 2014) è il suo romanzo d’esordio ed è stato un caso letterario, cui sono seguiti “La custode del miele e delle api” (Garzanti 2015), “Il giardino dei fiori segreti” (Garzanti 2016, Premio Selezione Bancarella 2017), ed il recente “La rilegatrice di storie perdute” (Garzanti 2017).

Dopo l’appuntamento con Dario Cosseddu e il suo racconto dello scrittore James Ellroy, la serata si concluderà alle 22.30 con Elio Turno Arthemalle e Rossella Faa protagonisti della commedia “Predi Antiogu e sa perpetua”Tratto da “Sa scomuniga de predi Antiogu”, uno dei testi più conosciuti della tradizione letteraria campidanese, lo spettacolo racconta la storia di un prete derubato che lancia sull’intero paese di Masullas un anatema tanto terribile da muovere al riso e tanto comico da mettere paura. La drammatica invettiva del parroco si trasforma in una commedia, con l’introduzione del personaggio di una petulante e furba perpetua (interpretata da Rossella Faa) che oltre a recitare canta, a modo suo, alcuni brani sacri. Il testo, diretto e rielaborato dalla stessa Rossella Faa, diventa così uno spassoso spettacolo ricco di preziosi riferimenti storici e linguistici, ma comunque godibile da un pubblico di tutte le età.

Da sabato, per ogni giorno del festival, sarà attivo il servizio Bibliositting (grazie al quale anche i più piccoli potranno scoprire il piacere della lettura con Eliana Aramu e Lara Zanda), così come il Bibioterapista Giorgio Polo prescriverà in maniera ironica la lettura di libri ai suoi “pazienti”, tutti i giorni dalle 20.15 alle 21.00, a Villa de Villa.

La serata sarà arricchita dall’Intervallo (con le foto edite e inedite di Dolianova), e verrà chiusa dall’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e dai i Titoli di coda a cura di Video Vision.

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“Estate Sicura” per chi decide di trascorrere le proprie ferie nelle principali località di vacanza del Sulcis Iglesiente: da domenica 1° luglio fino al 31 agosto, infatti, è attivo il servizio delle guardie mediche turistiche di ATS ASSL di Carbonia, nelle seguenti sedi:

Carloforte h. 24,00 – Via don Pagani, 59

Calasetta dalle 8,00 alle 22,00 – Via Sant’Antioco, 36

Sant’Antioco h. 24.00 – Via della Rinascita, 23

Sant’Anna Arresi h. 24,00 – Via Cesare Battisti, snc

Buggerru dalle 8,00 alle 22,00 – Via Cagliari, 16

Funzionerà tutti i giorni con un medico per turno e verrà effettuato mediante prestazioni ambulatoriali e visite domiciliari. Nelle sedi di Calasetta e Buggerru, dalle ore 22,00 alle ore 8,00 il servizio sarà comunque assicurato dalla Guardia Medica.

Come funziona il servizio

Il medico del punto guardia consegna all’assistito il bollettino di c.c.p. intestato alla ASSL con l’importo dovuto. L’assistito compila un modulo con il quale si impegna a versare l’importo dovuto entro 5 giorni dalla data in cui ha ricevuto la prestazione.

I costi delle prestazioni a carico dell’utente sono così definiti:

visite ambulatoriali: 16,00 euro, rimborsabili agli aventi diritto;

visite domiciliari: 30,00 euro, rimborsabili agli aventi diritto;

prescrizioni di ricette: 8,00 euro, non rimborsabili.

Nel caso in cui gli assistiti non residenti in Sardegna appartengano alle sotto indicate categorie, potranno richiedere alla loro ASSL di residenza il rimborso dell’importo versato:

  • minori di 12 anni
  • cittadini di età superiore agli anni 60
  • lavoratori e studenti domiciliati, per ragioni connesse all’attività lavorativa o di studio, fuori dal proprio comune di residenza
  • cittadini portatori di handicap il cui grado di menomazione è superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.

Solamente i cittadini residenti in Sardegna che appartengono alle sopra indicate categorie non devono pagare il servizio, ma devono presentare apposita certificazione.

 

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Il Consiglio regionale ha approvato la risoluzione della Quarta Commissione sulla vicenda Air Italy. Il presidente Ganau ha aperto la seduta con la commemorazione dell’on. Gesuino Muledda, scomparso ieri a 76 anni. Nato a Oniferi, laureato in lettere, Muledda per oltre cinquant’anni è stato uno dei protagonisti della vita politica sarda, dapprima da apprezzato sindaco di Gairo. Poi il salto: consigliere regionale del Pci nella VII e poi ancora per altre tre legislature oltre che assessore regionale nella giunta di Franco Rais e poi nelle giunte di Mario Melis. Alla fine degli anni ’90 l’approdo, sempre da sinistra, sulle rive del sardismo fino alla costituzione del Partito Rossomori.

Sull’ordine dei lavori, il consigliere Edoardo Tocco ha poi ricordato che «oggi si sarebbe dovuta tenere l’audizione dei parenti dei pazienti della clinica di Decimomannu. Ma vista l’urgenza e i trasferimenti continui dei pazienti chiedo che al presidente Ganau che si faccia carico di incontrarli». Il presidente Gianfranco Ganau ha accolto la richiesta.

Sempre sull’ordine del lavori, l’on. Franco Sabatini (Pd) ha sollevato il problema dei trasporti marittimi: «Siamo in piena stagione turistica e il trasporti marittimi soffrono di grandi difficoltà. Mi preme segnalare che è negato il diritto alla mobilità dei sardi e i prezzi per i turisti sono troppo alti. Per questo chiedo se non sia il caso di valutare la convocazione sul punto di una conferenza dei capigruppo e una convocazione straordinaria del Consiglio da dedicare soltanto a questo tema, addirittura anche a Olbia che è un luogo simbolo di questo problema. Ci sono responsabilità di questa maggioranza ma c’è una responsabilità diffusa nel tempo che ci costringe a costruire un percorso comune, tutte le forze politiche insieme».

L’on. Pierfranco Zanchetta (Cristiano popolari socialisti) ha ribadito la necessità di «intervenire presso il ministro dei Trasporti perché rischiano di sparire i noleggiatori di imbarcazione con conducente» mentre per l’on. Francesco Agus (Cps) «non è più possibile andare in ordine sparso in questa materia. Se abiti un’isola hai l’obbligo di farti amico il mare e mai come in questo periodo il mare ci sembra ostile. Mi accodo alla proposta dell’on. Sabatini».

Favorevole anche il gruppo dei Riformatori sardi con l’on. Michele Cossa. «E’ un tema strategico, non possiamo non aderire». Sì anche dal sardista on. Angelo Carta: «Il Consiglio regionale prenda in carico il problema e produca risultati concreti». Per Forza Italia è intervenuto l’on. Giuseppe Fasolino: «Non possiamo non essere d’accordo con la proposta Sabatini e mi trattengo a sforzo nel non criticare il fatto che sono passati quattro anni e mezzo prima di certificare il fallimento di questa modello di continuità territoriale». La capogruppo di Forza Italia, on. Alessandra Zedda, ha detto: «Non ci siamo mai sottratti davanti a un problema ma deve essere chiaro che per tutto questo tempo avete tenuto in ostaggio i sardi, impedendo loro di relazionarsi con il resto del mondo».

Per l’Udc l’on. Gianluigi Rubiu ha «condiviso la proposta dell’on. Franco Sabatini. Oggi l’Unione Sarda evidenzia che la Corsica ha 4 volte il numero di aerei e navi pagati dalla Francia, nonostante la popolazione sia di poco superiore alle 350 mila persone. Mi sembra che non ci sia nulla da aggiungere perché si tratta di un’offesa al popolo sardo».

Favorevole al dibattito sui trasporti anche il gruppo Fratelli d’Italia. «E’ l’occasione buona per fare il punto sulla situazione dei trasporti, ricordo che due anni fa dal palco della Leopolda fu annunciato che i sardi avrebbero pagato soltanto 14 euro in nave. Mi risulta che i prezzi siano ben altri», ha detto l’on. Gianni Lampis.

Per l’on. Giovanni Satta (Psd’Az) «è giusto, anche simbolicamente, tenere il Consiglio regionale straordinario a Olbia perché è la città simbolo di questo sfascio e dello sfascio di Air Italy, senza che la regione controlli e impedisca il danno che subiscono i sardi».

Dello stesso avviso anche l’on. Pietro Cocco, capogruppo Pd: «La richiesta dell’on. Sabatini aveva il senso di evidenziare il problema. Ma il problema esisteva da molto, non è recente di sicuro. Cosa dire della flotta sarda, quando fallì miseramente? Nessuno qui può sollevare la voce, troviamo un momento di unità e in un luogo simbolico». 

Il capogruppo Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha puntato il dito contro le dichiarazioni del capogruppo Pd («dà sempre le colpe agli altri») e ha lamentato la mancata convocazione in sede di Consiglio dei ministri del presidente della Regione sulle questioni di interesse regionale. L’esponente della minoranza ha criticato anche l’atteggiamento politico tenuto dalla Quarta commissione consiliare in occasione dell’audizione con Cin-Tirrenia («sono stati trattatati con i guanti, è una vergogna!»). Giuseppe Meloni (Pd) ha auspicato una forte unità delle forze politiche presenti in Consiglio sul tema chiave dei trasporti ma e si è detto contrario alla convocazione dell’assemblea in seduta straordinaria a Olbia.

Il presidente della Quarta commissione, Antonio Solinas (Pd) ha quindi illustrato la risoluzione approvata in commissione «sulle problematiche legate al rispetto agli accordi da parte della compagnia aerea Air Italy». Antonio Solinas ha ricordato la decisione unilaterale della compagnia con sede a Olbia, acquisita dalla Qatar Airways, di trasferire altri 51 lavoratori del settore amministrazione dalla Sardegna a Malpensa. «Con tale decisione – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – il management si  dimostra inaffidabile e disattende gli accordi a suo tempo sottoscritti con il governo». La risoluzione impegna la Giunta regionale proseguire con la richiesta della convocazione di un “tavolo di crisi ex Meridiana” e a richiedere la corretta applicazione degli impegni  assunti con l’accordo del 2016 nei confronti dei lavoratori e per il potenziamento delle attività in Sardegna. Un ulteriore impegno è rivolto ai parlamentari sardi per chiedere al governo il rispetto degli accordi che prevedono la permanenza in Sardegna delle attività della compagnia Air Italy.

L’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, ha ricordato la complessa trattativa per il passaggio del pacchetto di controllo dell’ex compagnia Meridiana alla Qatar Airways e i diversi incontri con i nuovi vertici della compagine qatarina per scongiurare qualunque forma di delocalizzazione e ribadire l’impegno per lo sviluppo delle attività della ex Meridiana in Sardegna e soprattutto a Olbia. L’assessore ha quindi riaffermato la volontà della Giunta perché siano rispettati accordi e impegni assunti con i lavoratori e la Regione ed ha confermato l’incontro, nella giornata di domani, a Roma, con il neo ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.

A favore della risoluzione si sono espressi il consigliere Angelo Carta (Psd’Az-La Base) e il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu («i trasferimenti di Cin-Tirrenia e Air Italy sono un’offesa per i sardi»). Favorevole anche il consigliere di Fi, Giuseppe Fasolino; il capogruppo Psd’Az-La Base, Gaetano Ledda e il capogruppo Upc, Pierfranco Zanchetta che ha criticato apertamente l’operato del ministro dello Sviluppo e vice premier, Luigi Di Maio. Hanno preannunciato disco verde anche Luigi Crisponi (Riformatori sardi), Giuseppe Meloni, Pd («il cambio del governo non può significare un cambio di rotta sugli accordi fatti con Air Italy»); Marco Tedde, Fi, («ci sarebbe piaciuto riscontrare le sensibilità che si registrano oggi anche quando Ryanair ha abbandonato il Nordovest») e Gianni Lampis, Fratelli d’Italia («dobbiamo interrogarci anche sul fatto del perché la Sardegna sia considerata non idonea a garantire competitività a Air Italy»).

Il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu, favorevole, ha sottolineato l’ampiezza del mandato conferito all’assessore Carlo Careddu, relativo cioè alla dignità della comunità regionale, non solo quindi la rivendicazione del rispetto di un contratto ma la riaffermazione della dignità della Sardegna che vuole svolgere nel panorama europeo ed internazionale il ruolo naturale di hub dei trasporti.

La capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, riprendendo le argomentazioni di Congiu, ha affermato che domani l’assessore «porta a Roma il diritto dei sardi alla mobilità contro ogni delocalizzazione di cui purtroppo è piena la storia recente dei rapporti fra grandi imprese e la Sardegna; il governo nazionale ha annunciato provvedimenti contro le delocalizzazioni ed ora avrà l’occasione di dimostrare questa sua volontà, mentre la Sardegna dovrà battere i pugni sul tavolo con la forza della Sardegna unita».

Il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco ha ricordato che il personale sardo ha fatto tanto per Meridiana, compagnia che per i sardi negli anni è sostanzialmente diventata la compagnia di bandiera; «oggi il mondo dei trasporti è cambiato e l’azienda ha strategie diverse, e forse in materia di trasporti non siamo molto credibili perché altrimenti non saremmo a questo punto, comunque il mandato pieno dà all’assessore la forza di invertire finalmente questa tendenza negativa».

Sempre per Forza Italia il consigliere Antonello Peru ha accusato Air Italy di essersi rimangiata «quello che aveva detto e scritto nei tavoli dell’accordo per salvare Meridiana e la Sardegna deve costruire perciò le condizioni perché le società private abbiano interesse ad insediarsi ed a restare in Sardegna, dicendo però basta ai vertici Ue che bloccano la continuità aerea ed allo stallo dei trasporti marittimi». «Battere i pugni sul tavolo sì – ha aggiunto – ma purché cessino i litigi interni, come si sta facendo sulla legge urbanistica che invece contiene messaggi importanti per rilanciare vocazioni storiche della Sardegna come turismo ed agricoltura; anche questo significa stimolare le imprese a scegliere la Sardegna».

Ancora per Forza Italia il consigliere Stefano Coinu, favorevole, ha detto che «il mandato per l’assessore va oltre la vertenza per arrivare alla continuità territoriale mancata cioè per cambiare una politica che cura il male senza aggredire i sintomi; Air Italy è una società privata e gli strumenti a disposizione della Regione non sono tanti al di là del convincimento, ma resta centrale il dovere di assumere davanti ai Ministeri un atteggiamento forte per ricordare la necessità di tutelare il diritto della Regione ad essere considerata al pari delle altre». «La delocalizzazione dalla Sardegna verso il continente – ha concluso – è per molti aspetti uguale a quelle che colpiscono l’Italia e vanno contrastate».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione la risoluzione che il Consiglio ha approvato all’unanimità con 45 voti.

Successivamente l’Assemblea ha iniziato la discussione della Proposta di legge n. 508 (Lotto e più) in materia di turismo.

Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha annunciato il ritiro della sua firma dalla proposta perché, ha spiegato, «sono venuti meno alcuni principi di riferimento».

Ritiro della firma anche da parte di Luigi Crisponi, dei Riformatori, che si è riservato di motivare il suo dissenso, del capogruppo del Psd’Az Gaetano Ledda, di Mariano Contu e Marco Tedde di Forza Italia. Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco, invece, ha aggiunto la sua firma alla proposta.

Il consigliere del Pd Piero Comandini, sostenendo le ragioni del progetto di legge, ha affermato che «si tratta di dare gambe  alla legge regionale 16 sul turismo prevedendo un ruolo incisivo per i privati, peraltro richiesto dalle imprese di settore che rischiano risorse proprie». «La nuova classificazione alberghiera molto discussa in conferenza Stato-Regioni – ha concluso – può essere una risposta ulteriore alla domanda degli operatori turistici consentendo a realtà residenziali ed alberghiere di convivere in uno stesso Comune, per diversificare l’offerta».

Luigi Crisponi, dei Riformatori sardi, ha dichiarato che il ritiro della sua firma è dovuto ad alcune parti non convincenti della legge, «che appare adatta a Regioni come Emilia Romagna, Veneto o Trentino Alto Adige, molto diverse dalla nostra; in pratica ogni destinazione alberghiera può venire a cadere aprendo la strada a speculazioni di seconde case occulte, con camere di hotel che si trasformano in quote condominiali, insomma in Sardegna c’è un rischio grave di distorsioni».

Il consigliere di Fdi Gianni Lampis ha affermato che  i problemi della legge nascono «dal conflitto di competenze mai risolto fra Stato e Regioni in materia di turismo e sarebbe meglio arrivare ad una competenza concorrente, definendo la cornice a livello centrale e lasciando alla Regioni la normativa di dettaglio». «Le preoccupazioni di Crisponi devono richiamare la nostra attenzione – ha aggiunto – ma è pur vero che non bisogna cedere alla paura e che per certi aspetti la norma può aiutare le realtà più deboli migliorando l’esistente, recuperando porzioni dei centri storici e dando più liquidità ad imprenditori che potrebbero trovare opportunità di crescita e di posizionarsi sul mercato».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha sottolineato che la scelta di ritirare la firma nasce «dalla consapevolezza che una nuova struttura turistica potrebbe determinare contraccolpi negativi sulla realtà regionale e del resto non è una novità che ogni volta che la Sardegna legifera in materia di turismo e trasporti sbaglia, perché non si tratta di adeguarsi ad una evoluzione naturale della normativa nazionale di settore quanto di applicabilità, posto che i privati vanno coinvolti con procedure ad evidenza pubblica che però non possono essere attivate perché mancano i provvedimenti attuativi, attesi da un anno e ancora non emanati dalla Giunta». Tedde si poi espresso in modo molto critico sul recente bando per la destagionalizzazione «per il quale si è partiti a luglio scorso per fare in fretta ma non è accaduto nulla ed il bando è sostanzialmente fermo mentre qualche compagnia comincia a minacciare l’abbandono e poco fa, ad Alghero, si è dimesso il direttore generale dell’aeroporto:  significa che il problema c’è eccome».

Al termine dell’intervento di Marco Tedde, il presidente Gianfranco Ganau ha tolto la seduta riconvocando il Consiglio per domattina alle 10.00.