17 August, 2024
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Sono state concluse le operazioni di ricerca da parte dei tecnici del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) della Sardegna, con il ritrovamento, purtroppo senza vita, dell’anziano di Sirri, disperso da ieri nelle campagne del piccolo borgo a pochi chilometri da Carbonia.

L’uomo, F.B. di 94 anni è stato ritrovato intorno alle 15.30 da alcuni volontari che hanno partecipato alle operazioni di ricerca e che hanno dato immediatamente l’allarme ai carabinieri della stazione di Carbonia.

L’uomo si era allontanato dalla sua abitazione ieri mattina molto presto, lasciando a casa i suoi effetti personali. Al sopraggiungere della sera, il mancato rientro ha spinto i familiari a dare l’allarme contattando le forze dell’ordine.

Profondo conoscitore della zona e solito alle passeggiate in campagna, caratteristiche che hanno fatto sì che le ricerche venissero indirizzate e concentrate proprio nelle aree al di fuori del centro abitato, particolarmente impervie e caratterizzate da fitta vegetazione.

Le operazioni di recupero della salma sono state effettuate dal servizio di Elisoccorso della base di Cagliari, in collaborazione con le squadre a terra dei tecnici del CNSAS e del C.N.VV.FF, per l’imbarco della barella che è stata poi trasferita presso un presidio sanitario.

Le ricerche, iniziate nella giornata di ieri e protratte anche durante la notte, hanno coinvolto circa 30 tecnici del CNSAS Sardegna delle Stazioni Alpine e Speleo di Cagliari, Medio Campidano e Iglesias, un’unità cinofila da ricerca di superficie del CNSAS. Sul campo anche il supporto dell’Associazione Shardana e di numerosi altri volontari.

L’intervento è stato svolto in collaborazione con le squadre del C.N. dei Vigili del Fuoco, con i Carabinieri della Stazione di Carbonia, con l’Aereonautica Militare che ha coadiuvato alle operazioni con un elicottero dell’80° Centro Search And Rescue (Ricerca e Soccorso) 15° stormo di Decimomannu, che ha effettuato dei sorvoli nell’area oggetto di ricerca con a bordo anche un tecnico del CNSAS Sardegna.

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«La Confederazione Sindacale Sarda – CSS per la prima volta è presente nelle strutture dell’AIAS e della Fondazione S. Randazzo della Sardegna con la costituzione della Rappresentanza Sindacale Aziendale il cui segretario è il dipendente Carlo Piras del Centro AIAS di Sestu.»

Lo annuncia con una nota, il segretario nazionale Giacomo Meloni.

«Questa scelta è motivata principalmente per la difesa dei posti di lavoro e degli stessi lavoratori e per mettere in sicurezza la stessa azienda che eroga servizi indispensabili all’interno di tutto il territorio dell’isola a soggetti portatori di handicap e bisognosi di assistenza 24 ore su 24 – aggiunge Giacomo Meloni -. E’ nostra convinzione che l’indebolimento dell’Azienda è dovuta alla elevata entità del credito che essa vanta nei confronti della Regione Sardegna che non paga da diversi anni gran parte delle prestazioni sanitarie dovute.

Il credito è consistente ed è pari a oltre 5 milioni per le quote sociali in capo ai comuni; mentre è di 6,9 milioni per le prestazioni sanitarie effettuate in capo all’ATS e di circa mezzo milione per le spese di trasporto, questi soldi servono immediatamente per evitare il serio rischio del blocco totale delle attività.

Vi è inoltre il contenzioso nei confronti delle vecchie Asl che ammonta a oltre 39 milioni di € di cui si sta in parte occupando il tribunale amministrativo e anche l’autorità giudiziaria che ha emesso i relativi decreti ingiuntivi a cui la Regione oppone resistenza immotivata.

La CSS nel rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori – conclude Giacomo Meloni – chiede all’Assessorato competente di rendere esigibili i crediti nei confronti dell’AIAS e Fondazione S. Randazzo della Sardegna, superando le attuali inaccettabili resistenze e di prorogare almeno al 31/12/2018 le convenzioni in atto.»

 

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Sulla dura presa di posizione assunta questa mattina dalle organizzazioni sindacali sulla assunzioni Sider Alloys, prende posizione il consigliere regionale del gruppo Art. 1 – Sdp Luca Pizzuto.

«Mi schiero al fianco del sindacato e dei lavoratori della Sider Alloys (ex Alcoa) di Portovesme che nella mattina di martedì 3 luglio si sono riuniti davanti ai cancelli della fabbrica per far conoscere a tutti le scelte aziendali – dice Luca Pizzuto -. Durante la riunione i lavoratori sono stati informati dell’assunzione di diversi tecnici, di cui alcuni non fanno parte del bacino degli ex dipendenti Alcoa. Insieme ai sindacati contesto il metodo ed il merito attuati per le assunzioni Sider Alloys, che stanno avvenendo senza il rispetto dei protocolli e degli accordi firmati a livello ministeriale e/o regionale. Prima di tutto è necessario inserire i dipendenti diretti ex Alcoa. La battaglia dei lavoratori è la nostra battaglia – conclude Luca Pizzuto -, la Sider Alloys salvaguardi tutti i lavoratori, partendo ovviamente da coloro già interni alla fabbrica.»

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Giunta del 17 aprile 2018

La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Gesuino Muledda, ex assessore regionale scomparso ieri mattina.

Su proposta dell’assessora Donatella Spano, la Giunta ha deciso di prorogare per altri cinque anni l’autorizzazione relativa all’intervento finalizzato al trattamento della torbida fangosa che fuoriesce dallo stabilimento Versalis nel territorio del comune di Sarroch. L’Esecutivo ha stabilito che la campagna di trattamento dovrà essere completata entro il quinquennio che decorre dalla pubblicazione della delibera nel sito istituzionale della Regione. Via libera all’aggiornamento delle intese con la Capitaneria di Porto di Porto Torres e con l’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci sui Piani di gestione dei rifiuti dei porti dell’isola Rossa (Trinità d’Agultu), Castelsardo e Marina di Porto Cervo. Le intese costituiscono l’attuazione della direttiva dell’Unione europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico. E’ stato inoltre deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico nella zona industriale di Macchiareddu, in località “Campu Suergiu”, nel territorio dei comuni di Uta ed Assemini.

La Giunta, su proposta dell’assessore Filippo Spanu, ha approvato l’Accordo di programma quadro “Trasformazione digitale della Regione Autonoma della Sardegna” da sottoscrivere con l’Agenzia per l’Italia Digitale. L’obiettivo dell’intesa è quello di rendere più forte la sinergia tra il livello nazionale e le strategie locali. L’accordo è inserito nel quadro degli obiettivi dell’Agenda digitale della Sardegna e mira all’attuazione delle linee d’azione del Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione attraverso l’evoluzione delle infrastrutture materiali, l’integrazione a piattaforme abilitanti, l’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico e l’adeguamento alle misure per la cybersecurity. Le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti saranno individuate nel Pon Governance, nei fondi del bilancio regionale e nel Por Fesr-Agenda Digitale della Sardegna.

E’ stato approvato l’atto di indirizzo concernente l’esenzione dal pagamento dell’Irap per le Onlus in regime di aiuti di Stato, con il quale si applica la legge nazionale che per questa esenzione prevede il de minimis. L’assessore Raffaele Paci ha spiegato che in questo modo è stata adeguata la legge regionale del 2003 alle direttive europee che prevedono un tetto a quella esenzione, massimo 200mila euro nel triennio.

Come proposto dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha incaricato l’Agenzia Laore Sardegna per l’istituzione e la tenuta dell’elenco regionale degli organismi associativi tra apicoltori. Tali organismi, per poter essere accreditati nell’elenco regionale, devono avere almeno 50 apicoltori professionisti, 2.500 alveari denunciati e una produzione minima di 500 quintali di miele.

Su proposta della titolare del Lavoro Virginia Mura, sono stati approvati i criteri di priorità per procedere all’iscrizione del personale già operante nel comparto della Formazione Professionale nella Lista Speciale ai sensi della Legge regionale n.1 del 2016. Via libera, dopo il passaggio alla commissione consiliare, alle Linee Guida che disciplinano i tirocini formativi e di orientamento e recepiscono l’Accordo del 25 maggio 2017 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, con decorrenza 1 ottobre 2018.

Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha programmato 2,8 milioni di euro – di competenza del bilancio dello stesso assessorato – per la realizzazione dell’intervento di progettazione, sistemazione strutturale e impiantistica dei locali dell’ex CIFDA di Elmas. Confermato Area (Agenzia regionale edilizia abitativa) quale soggetto attuatore dell’intervento pari complessivamente a 3,7 milioni di euro. E’ stato concesso il nulla osta all’immediata esecutività della deliberazione dell’Amministratore unico dell’Ente Acque della Sardegna (ENAS) al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2020 e al Bilancio di previsione di Cassa 2018, richiamando l’attenzione dell’Ente sulla necessità di dar seguito alle raccomandazioni dell’assessorato della Programmazione. Sono stati inoltre rimodulati gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza del collegamento stradale tra Gonnostramatza e la strada 131 e quelli di razionalizzazione della viabilità di accesso alle città in viale Marconi, nel territorio del comune di Quartucciu, e sempre in Viale Marconi, nel territorio del Comune di Quartu Sant’Elena individuando quale soggetto attuatore per il primo intervento l’Unione dei Comuni Parte Montis, per gli altri due la Città Metropolitana di Cagliari. Dopo il parere positivo ottenuto oggi dalla quarta Commissione del Consiglio regionale (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità), la Giunta ha infine approvato in via definitiva i criteri dell’Avviso pubblico per la realizzazione, il completamento, la manutenzione straordinaria e la messa a norma e in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e sovracomunale. Lo stanziamento, previsto dalla legge regionale di stabilità 2018, è di 26 milioni di euro, ripartiti sulle annualità 2018 (1 milione di euro), 2019 (10 milioni di euro) e 2020 (15 milioni di euro).

Con 87.500 l’Azienda Brotzu potrà costituire una struttura temporanea – composta da cinque unità a tempo determinato – per l’attività ricognitiva sulle perdite pregresse nel bilancio 2017: lo ha stabilito la Giunta accogliendo la proposta dell’assessore Luigi Arru. L’esecutivo ha adeguato gli obiettivi dei Direttori generali, correggendo degli errori materiali, approvato le Linee di Indirizzo per la definizione dei modelli di reti integrate di cura e quelle per la prevenzione, la sorveglianza e il controllo del rischio delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e quelle per la lotta all’antimicrobico resistenza (AMR). Via libera anche alla modifica delle disposizioni in tema di randagismo nella parte che riguarda la nuova Banca dati dell’anagrafe canina: gli inserimenti potranno essere effettuati anche da veterinari liberi professionisti e dai Comuni e non più soltanto dai professionisti pubblici.

Destinati 3milioni di euro alla gestione del servizio di trasporto scolastico. L’ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena. Le risorse serviranno a garantire il trasporto degli studenti sino ai luoghi di studio, agevolando la frequenza e combattendo anche in questo modo il fenomeno della dispersione scolastica. Le risorse saranno così ripartite: 2 milioni 200mila euro saranno assegnate ai Comuni nei quali non è presente la scuola primaria e/o la scuola secondaria di primo grado e/o la scuola dell’infanzia statale o paritaria. 500mila euro andranno ai Comuni nei quali sono presenti le frazioni geografiche in cui in passato erano presenti delle scuole e allo stato attuale sono residenti studenti che frequentano in età scolare. Altri 300mila euro sono previsti per i Comuni che gestiscono il servizio di trasporto scolastico in forma associata.

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Legambiente ha presentato oggi i risultati del monitoraggio di Goletta Verde delle spiagge e delle foci della Sardegna.

Su ventinove punti monitorati, cinque sono risultati con cariche batteriche molto elevate, due con cariche batteriche elevate. E sono in particolare i fiumi a continuare a riversare in mare scarichi non depurati, che rischiano di compromettere la qualità del mare in quei precisi tratti di costa, con conseguenze non soltanto per l’ecosistema marino ma anche per la stessa salute dei bagnanti. È questo il bilancio del lavoro svolto lungo le coste sarde dall’équipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al sostegno di CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, e dei partner Novamont e Ricrea (Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio). L’istantanea regionale sulle acque costiere è stata presentata stamane nel corso di una conferenza stampa a Olbia, alla quale hanno partecipato Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente, Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna e Marta Battaglia direttrice regionale di Legambiente.

«Anche quest’anno la Goletta Verde naviga lungo tutta la costa italiana per la tutela del mare e degli ecosistemi marini e costieri – ha commentato nel corso della conferenza stampa Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente – promuovendo le eccellenze e l’immenso patrimonio naturalistico, e denunciando azioni, interventi e fenomeni che ne minacciano lo stato di salute, dalla presenza delle plastiche e dei rifiuti in mare e lungo le spiagge, al cemento.»

«Proprio questo è l’obiettivo del nostro monitoraggio scientifico, che si concentra sui punti maggiormente critici della costa, andando ad individuare la presenza di scarichi fognari che arrivano in mare – ha evidenziato Giorgio Zampetti – ancora oggi infatti, nonostante siano passati 37 anni dall’approvazione della direttiva europea sulla depurazione, soprattutto attraverso fiumi, fossi o canali, riscontriamo la presenza di inquinamento da mancata depurazione o per la presenza di scarichi abusivi che minacciano la salute del mare e a volte ne compromette anche la fruizione da parte dei bagnanti stessi. La segnalazione di queste situazioni e la richiesta alle autorità competenti di intervenire per risolverle sono gli obiettivi principali del nostro monitoraggio.»

Un’attenzione particolare la meritano gli scarichi illegali o i depuratori ancora non conformi, spesso alla base dell’inquinamento registrato dai nostri tecnici, su cui occorre intervenire quanto prima per rimuovere le cause dell’inquinamento. A questo proposito già dal 2016 sono diversi gli interventi e le situazioni risolte grazie all’applicazione della legge sugli ecoreati, la n. 68/2015, che inserisce i reati ambientali nel codice penale e che può e deve essere applicata anche a queste situazioni.

«Anche in Sardegna quest’anno abbiamo maggiormente concentrato il monitoraggio sulle foci di fiumi e dei fossi che arrivano a mare – ha dichiarato Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna – riteniamo, infatti, importante andare ad individuare le situazioni maggiormente critiche lungo la costa regionale e quelle che mettono a rischio la salute del mare e della costa circostante.»

«I risultati del nostro monitoraggio – ha aggiunto Annalisa Columbu – ci confermano che alla radice del controllo degli scarichi ci sono i corsi d’acqua che partono dalle aree interne e sfociano a mare. Infatti, anche nella nostra regione, il mare è ricettore di scarichi, per questo l’attenzione di Legambiente è sempre più alta verso queste fonti di inquinamento. Importante segnalare, infine, che spesso le foci dei fiumi attraversano anche la spiaggia, e chi va a fare il bagno non è sempre consapevole della non balneabilità delle foci, anche perché abbiamo riscontrato delle gravi carenze nella cartellonistica informativa.»

In nessuno dei 29 punti monitorati, infatti, è stata riscontrata dai tecnici la presenza della cartellonistica informativa sulle condizioni del mare, i rischi da inquinamento, lo stato di qualità delle acque, obbligatoria per legge da anni e a carico dei Comuni costieri. I cittadini e i bagnanti purtroppo continuano a navigare in un mare di disinformazione anche in Sardegna.

Nella classifica delle illegalità compiute nel 2017 ai danni del mare, contenuta nel dossier Mare Monstrum, basato sul lavoro delle Forze dell’ordine e delle Capitanerie di Porto, e presentato da Legambiente alla partenza nazionale della Goletta Verde da Legambiente, la Sardegna è la migliore regione in Italia, con un tasso di 0,6 infrazioni per chilometro, con numeri in media con la classifica generale per quanto riguarda le illegalità nel ciclo dei rifiuti e del cemento, la pesca di frodo e le violazioni al codice della navigazione. Come numeri assoluti la Regione occupa invece l’ottavo posto (su quindici regioni) con 1070 infrazioni accertate (il 6,3% del totale nel Paese), 1403 persone arrestate e denunciate e 175 sequestri effettuati. La regione, invece, si piazza al quinto posto nella graduatoria dei prodotti ittici sequestrati. In generale, Mare Monstrum ci consegna una situazione mediamente positiva, considerando l’importanza che ricopre il turismo in regione.

Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde

Il monitoraggio di Goletta Verde è stato eseguito dalla squadra di tecnici di Legambiente tra il 18 e il 21 giugno scorsi in ventinove punti (di cui quindici a mare), e prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Per questo vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che attraverso i corsi d’acqua arrivano in mare. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli); abbiamo considerato come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (D.lgs. 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

Tra i ventinove punti monitorati, cinque sono stati giudicati “fortemente inquinati”, di cui tre in provincia di Sassari e due in provincia di Cagliari.

In provincia di Sassari i punti giudicati “fortemente inquinati” si trovano tutti vicino a tratti di spiaggia libera: in località San Giovanni ad Alghero, sulla foce del corso d’acqua nei pressi di via Garibaldi, dove è stato riscontrato forte odore di zolfo; sulla foce del fiume Silis, presso la discesa a mare numero 9, nel territorio comunale di Sorso e, infine, sulla foce del Rio Cuggiani, a San Pietro a Mare, nel comune di Valledoria. In quest’ultimo caso il prelievo è stato ripetuto anche nel tratto di mare nei pressi della foce, risultando entro i limiti.

In provincia di Cagliari due i punti monitorati e successivamente giudicati come “fortemente inquinati”: sulla foce del canale presso la spiaggia di Santa Margherita di Pula e sulla foce del Rio Foxi, nell’omonima località del comune di Quartu Sant’Elena.

Due anche i punti risultati “inquinati” in regione: sulla spiaggia presso via Tramontana a Pittulongu di Olbia, in provincia di Sassari, e sulla foce del Rio Mannu in località Portixeddu a Fluminimaggiore, nella provincia del Sud Sardegna.

Risultati entro i limiti di legge per gli altri ventidue punti rimanenti lungo le coste sarde.

Per quanto riguarda la provincia di Sassari, entro i limiti le spiagge La Marmorata, in località Rena Bianca a Santa Teresa di Gallura, Cala d’Ambra di San Teodoro, Isola Rossa a Trinità D’Agultu; Scoglio Lungo a Porto Torres, Maria Pia ad Alghero e Lu Bagnu a Castelsardo. In provincia di Nuoro nessun problema per Li Cucutti di Budoni, Mattaperu di Posada, Santa Maria di Orosei, sulla foce del Rio Siniscola a Siniscola, sulla foce del rio Foddeddu a Tortolì e a Iscrixedda di Lotzorai.

Entro i limiti di legge anche tutti i sei punti monitorati in provincia di Oristano: a Marceddì di Terralba; sullo sbocco a mare dello stagno di Corru S’Ittiri; sulla foce del fiume Tirso in località Torre Grande, a Oristano, sulla foce del canale di stagni di Cabras, a Marina di Torre Grande, sempre nel capoluogo; sulla spiaggia fronte Rio Jana a Porto Alabe, nel territorio comunale di Tresnuraghes, e a Bosa, dove sono stati analizzati i punti sulla spiaggia fronte foce del ruscello Modolo e sulla foce del fiume Temo.

Nella provincia del Sud Sardegna tre i punti monitorati che non hanno evidenziato criticità: la spiaggia di Porto Pino, di fronte allo Stagno del Corvo a Sant’Anna Arresi; la foce del Rio Chia, nei pressi della Spiaggia Su Portu a Domus De Maria e la spiaggia fronte fiume Flumendosa a Porto Corallo, nel territorio comunale di Villaputzu. Infine, nessun problema per la spiaggia fronte villaggio dei pescatori in località Giorgino, a Cagliari.

Quest’ultimo, allo sbocco dello stagno di Santa Gilla, assieme ai punti sullo stagno di Corru S’Ittiri e sulla foce del canale di stagni di Cabras a Marina di Torre Grande, sono stati scelti perché avevano presentato delle particolari criticità dopo le intense piogge dello scorso maggio. Ci fa piacere constatare che in occasione del nostro monitoraggio non sono emerse criticità per quanto riguarda l’inquinamento da presenza di scarichi fognari.

Anche quest’anno il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati è main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo dal 1984, il CONOU garantisce la raccolta e l’avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale: lo scorso anno in Sardegna il Consorzio ha recuperato 3.175 tonnellate di questo rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente. L’olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa perché può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 98% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa.

«La difesa dell’ambiente e in particolare del mare e dei laghi – spiega il presidente del CONOU, Paolo Tomasi – rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. L’operato del Consorzio non solo evita una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese.»

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Questa mattina il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità Luigi Arru, accompagnati dal DG Giorgio Lenzotti e dal sindaco Andrea Soddu hanno visitato, a Nuoro, la sede dell’Areus, il servizio di elisoccorso per l’emergenza-urgenza da ieri operativo per garantire non solo tempi brevi ma anche cura e rianimazione già durante il trasporto. Dopo i primi due interventi di ieri, quest’oggi l’elisoccorso di Olbia ha trasportato un paziente con arresto cardiaco da Bosa all’Unità coronarica di Nuoro in 16 minuti. Da Carloforte un paziente con trauma cranico è stato trasportato all’Ao Brotzu di Cagliari ed un paziente con Ictus è stato trasferito da Seui alla Stroke unit di Nuoro, in 20 minuti.

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Ritorna il Festival della Letteratura di Viaggio D.H. Lawrence. Dal 6 all’8 luglio tre giornate dense di appuntamenti dalla mattina alla sera per l’undicesima edizione della manifestazione culturale di Mandas dedicata allo scrittore britannico, poeta, drammaturgo, saggista e autore del celebre libro “Sea and Sardinia”.

Un nuovo viaggio che si arricchisce di alcune novità per ripercorrere le storiche orme dello scrittore inglese in Sardegna, tra presentazioni di libri, reading, musica, mostre, gastronomia e tradizioni. Si parte delle date: il primo fine settimana di inizio luglio si candida a diventare l’appuntamento fisso, con l’auspicio che si possa dare continuità e stabilità al festival. Altra novità, il programma, organizzato come sempre in collaborazione con l’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo con il coordinamento artistico di Giovanni Follesa, si articolerà non solo nel suggestivo borgo storico del comune di Mandas, sede e promotore da anni dell’evento, ma anche nel bellissimo parco Aymerich (e nell’omonimo castello) del comune di Laconi. Una bella notizia che sigla la nascita di una rete di collaborazione tra i due Comuni, quale momento importante di crescita culturale e turistica e per promuovere il territorio attraverso la lettura delle opere di autori sardi e non solo, come strumento di conoscenza e di rilancio dei territori. Altra novità importante di questa edizione sono le attività collaterali con il laboratorio per i piccoli lettori e un workshop di fotografia di viaggio tenuto da un autorevole esperto dello scatto.

Filo conduttore tra le due trame di Mandas e Laconi sarà naturalmente l’immancabile Trenino Verde ed il viaggio affascinante fra i tesori inediti dell’isola, i colori e i profumi dei boschi e della macchia mediterranea tra meravigliosi panorami, storia e bellezze ambientali. Un’occasione imperdibile per chi non è solito viaggiare in treno e per attraversare e conoscere diversi aspetti del paesaggio interno.

Il viaggio come colonna portante verrà declinato in queste giornate dell’undicesimo Festival della Letteratura di Viaggio D.H. Lawrence attraverso il tema delle “migr/Azioni”. Migrazioni intese come azioni, spostamento, inclusione, emigrazione, viaggio interiore o viaggio in un contesto futuro. Così la scelta degli autori percorre questo itinerario che attraversa epoche diverse ma in cui le dinamiche e i problemi sono ancora oggi più che mai attuali.

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Per consentire lo svolgimento in sicurezza dei lavori necessari per effettuare un’estumulazione straordinaria (ai sensi dell’art. 88 del D.P.R. n. 285 del 10/09/1990), il Cimitero Comunale di Medadeddu, a Carbonia, domani mercoledì 4 luglio resterà chiuso dalle ore 7.30 alle 12.30.
Lo ha stabilito il sindaco Paola Massidda con un’ordinanza, la n. 266 del 3 luglio 2018.

L’estumulazione è finalizzata alla traslazione di una salma in un’altra sepoltura.

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In apertura della seduta odierna, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha commemorato l’on. Gesuino Muledda.

Ecco il testo integrale.

Colleghi,

oggi il Consiglio regionale commemora l’on. Gesuino Muledda, consigliere regionale dall’VIII alla X legislatura scomparso ieri mattina all’età di 76 anni.

Nato a Oniferi il 27 marzo del 1942 da una famiglia di umili origini, madre casalinga e padre pastore, per oltre 50 anni è stato uno dei principali protagonisti della vita politica isolana.

Subito dopo la laurea in lettere e filosofia a Sassari, a metà degli anni ’60 si trasferì in Ogliastra dove insegnò per diversi anni nelle scuole medie di Tortolì e Gairo. Una passione per le “belle lettere” alla quale affiancava quella per la politica. Giovanissimo si iscrisse al Partito Comunista Italiano dove presto diventò punto di riferimento per la Federazione ogliastrina. Nei primi anni ‘70 il suo ingresso ufficiale nelle istituzioni con l’elezione a sindaco di Gairo. L’amministrazione da lui guidata diede un contributo decisivo per il completamento della ricostruzione del paese della Valle del Pardu ancora ferito della terribile alluvione del 1951.

Dopo l’esperienza amministrativa, il salto nella politica regionale con la prima elezione in Consiglio nel 1974, nella settima legislatura. Da quel momento iniziò la sua lunga esperienza nell’Assemblea Sarda andata avanti per quattro legislature consecutive e caratterizzata da un impegno costante nella difesa dei diritti dei lavoratori e per la costruzione di una Sardegna migliore. 

Nella suo primo mandato nel Parlamento sardo è stato componente delle Commissioni Sanità e Agricoltura e vicepresidente della Commissione Urbanistica. 

Ma è l’VIII legislatura a segnare la svolta nella sua vicenda politica. Vicepresidente del gruppo comunista entra a far parte del primo esecutivo regionale di sinistra della storia autonomistica guidato dal socialista Franco Rais. Dal 1980 al 1982 ricopre l’incarico di assessore agli Enti locali, Finanze e Urbanistica.

Un’esperienza di governo premiata alla successive elezioni regionali del 1984 nelle quali soffiò forte il vento sardista che portò alla guida della Regione il leader dei Quattro Mori Mario Melis.

Nelle tre Giunte Melis, sostenute prima dall’accoppiata Pci-Psd’Az e successivamente anche dal Psi e dal Partito Repubblicano, Muledda ricoprì per 5 anni la carica di assessore dell’Agricoltura.

A quell’assessorato Gesuino Muledda legò indissolubilmente il suo nome con interventi finalizzati allo  svecchiamento dei sistemi di produzione e all’internalizzazione delle imprese. A lui si devono i primi piani di modernizzazione degli ovili e l’impulso decisivo alla nascita delle associazioni dei produttori. Sua la campagna di marketing per la valorizzazione dei formaggi sardi con il marchio delle produzioni casearie stampato sulle maglie del Cagliari Calcio. 

Un’esperienza che contribuì ad aumentarne il consenso popolare. Nelle elezioni del 1989 Muledda fu, in percentuale, il candidato più votato nelle fila del partito Comunista italiano, con oltre 12mila preferenze personali raccolte nel collegio di Nuoro.

Nel 1994 chiuse la sua esperienza in Consiglio, al termine della X legislatura. L’uscita dall’Assemblea sarda segnò anche l’allontanamento dalla sinistra erede del Partito Comunista Italiano scioltosi nel ’91 dopo la svolta della Bolognina.        

Cominciò allora un lento avvicinamento al sardismo con lo sguardo però rivolto sempre a sinistra. Nel 1999 appoggiò la nascita del Nuovo Movimento di Nicola Grauso e nel 2004 entrò nel Partito Sardo d’Azione che abbandonò nel 2009 a seguito dell’accordo firmato dai Quattro Mori con il centrodestra per le elezioni regionali.

L’uscita dal Psd’Az segnò la nascita di una nuova formazione politica, i Rossomori, nella quale Muledda ricoprì prima la carica di segretario e successivamente di presidente. 

Negli ultimi anni della sua vita, condizionati dalla malattia affrontata con spirito da guerriero, ha continuato a sognare una Sardegna migliore. Le sue battaglie erano orientate alla costruzione di una nuova consapevolezza di popolo, fondata sull’istruzione e la modernizzazione della società sarda.

In una delle sue ultime interviste indicò tre punti sui quali fondare un nuovo progetto di Rinascita dell’Isola: la riscrittura dello Statuto (convinto che la Carta Costituzionale della Sardegna andasse rivista ma non cancellata); l’accumulazione di saperi (per il riscatto economico e culturale) e un grande progetto di giustizia sociale.

Questo è il suo messaggio per i più giovani e per tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra terra.

Nel formulare le sentite condoglianze alla moglie, ai figli e ai nipoti esprimo il profondo cordoglio dell’intero Consiglio e mio personale.

Sospendo la seduta per cinque minuti in segno di lutto.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216919735933582/

«Abbiamo puntato molto sulla mobilità ciclabile, un lavoro complesso e articolato che è diventato un Piano di grande valore e che ha già conquistato riconoscimenti internazionali importanti. La Sardegna è un posto perfetto per fare turismo sostenibile e vogliamo che sempre più persone lo sappiano e ne apprezzino anche questa caratteristica: oggi facciamo il punto sul percorso avviato e presentiamo strumenti utili per trasmettere al meglio questo messaggio.»

Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Francesco Pigliaru aprendo, nella sala Lussu di Villa Devoto, la conferenza stampa sul tema, nel corso delle quale sono stati presentati il portale e l’applicazione ‘sardegnaciclabile’, nuovi strumenti tecnologici a servizio di quanti vorranno scoprire l’isola pedalando. Pensati per i percorsi che saranno realizzati come da progetto, danno indicazioni anche per gli itinerari già esistenti, illustrando le specifiche tecniche e i dettagli paesaggistici: permettono l’interazione, sono personalizzabili e saranno continuamente aggiornati seguendo gli stati d’avanzamento del Piano. 

Portale e App sono stati realizzati nell’ambito della collaborazione tra l’Arst, soggetto attuatore del Piano regionale della mobilità ciclabile, e l’equipe di Italo Meloni del Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità (CIREM). Nei giorni scorsi il Piano si è aggiudicato il Premio urbanistica 2018, concorso della rivista scientifica dell’Istituto nazionale di urbanistica che seleziona i progetti preferiti dai visitatori di Urbanpromo dopo selezionato tra le 9 proposte preferite dai visitatori della scorsa edizione di Urbanpromo alla Triennale di Milano.