5 November, 2024
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Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori ex Alcoa che contestano il metodo ed il merito attuati per le assunzioni Sider Alloys. 

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Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori ex Alcoa che contestano il metodo ed il merito attuati per le assunzioni Sider Alloys.

«Dopo le nostre richieste finalmente in data 29.06.18 abbiamo incontrato per la prima volta la Sider Alloys Italia presso la Confindustria di Cagliari – si legge in una nota delle segreterie territoriali FSM, FIOM, UILM e CUB -. Abbiamo così potuto conoscere i piani  operativi dell’Azienda e ci è stato comunicato che non è stato possibile fare l’accordo con l’Azienda che dovrà effettuare il revamping dei reparti, in quanto una delle Aziende non ha ancora presentato il progetto definitivo. Questo comporterà sicuramente un ritardo sul piano presentato al Mise il 3.05.2018.»

«In questa riunione siamo entrati in merito anche alla operatività di Sider Alloys Italia nello stabilimento anche rispetto alle assunzioni decise  dalla dirigenza – si legge ancora nella nota sindacale -. Non ci è sembrata, quella addotta dalla controparte, una giustificazione plausibile considerato il fatto che alcune scelte sono state effettuate in quanto la Sider Alloys non conosceva il numero di telefono di alcuni tecnici che hanno gestito lo stabilimento sino alla sua chiusura. Scuse queste che riteniamo inaccettabili. Tutto ciò nonostante gli accordi fossero molto chiari in merito al personale da assumere alla rioccupazione dei lavoratori ex Alcoa licenziati a dicembre 2014. In riferimento ai quali il ministro Carlo Calenda più volte ha rimarcato l’impegno del Governo di trovare una occupazione ai lavoratori ex Alcoa.

Nella riunione in Confindustria abbiamo sostenuto con forza che prima di assumere personale esterno deve tassativamente essere fatta la selezione sui Tecnici ed Operai che sono stati licenziati da Alcoa. Invece lunedì 2 luglio abbiamo constatato ai cancelli dello stabilimento che quanto concordato al Mise non è stato rispettato. Per questo siamo fortemente convinti che sia necessario un accordo quadro che evidenzi le regole precise a cui devono attenersi tutti.»

«Pertanto, respingiamo fortemente le puerili accuse che il sindacato voglia fare i nomi delle assunzioni. La verità è che la proposta del sindacato è semplicissima in particolare alla richiesta che le assunzioni siano fatte tra il personale che ha perso il posto di lavoro nello stabilimento di alluminio primario a Portovesme nel dicembre 2014. E ove non esistesse una figura professionale tra il personale ex Alcoa la Sider Alloys, logicamente, potrà rivolgersi all’esterno – concludono le segreterie territoriali FSM, FIOM, UILM e CUB -. Per questi motivi chiediamo che il presidente Pigliaru convochi celermente una riunione al fine di trovare una soluzione a questa vicenda.»

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