Riformatori sardi: «I dati sulla sanità sarda del CREA dell’Università di Roma Tor Vergata, confermano che il livello dell’assistenza sanitaria in Sardegna è scadente».
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«I dati sulla sanità sarda del CREA dell’Università di Roma Tor Vergata, divulgati oggi, confermano ciò che gli operatori sanitari sardi ed i loro pazienti sanno già benissimo e cioè che il livello dell’assistenza sanitaria in Sardegna è ormai scaduto in modo inaccettabile!»
Lo dichiarano i consiglieri regionali dei Riformatori sardi che si dicono addolorati, ma non certo stupiti per l’ennesima “maglia nera” collezionata dalla sanità sarda.
«Con arroganza e presunzione – aggiungono i consiglieri regionali dei Riformatori sardi – si è provveduto allo smantellamento della rete assistenziale sarda, ignorando qualsiasi misurazione e razionalità della spesa, riempiendosi la bocca di roboanti annunci, che in nessun modo soddisfano le esigenze di qualità della nostra sanità.»
«Gli indicatori di performance utilizzati dal CREA stroncano impietosamente la prosopopea di questa maggioranza regionale che da quattro anni e mezzo colleziona disastri e incapacità: nel contesto di un sistema di Welfare nazionale che è, purtroppo, in sofferenza dappertutto, la Sardegna è ultima tra gli ultimi, persino dopo la Calabria, ancora più penalizzata dalla condizione di insularità che le impedisce di chiedere soccorso ad altre realtà regionali in migliori condizioni -. Un’autentica tragedia per i cittadini sardi – concludono i Riformatori sardi – che non può certo essere ancora tollerata: gli incapaci che governano la sanità della Sardegna devono andare via al più presto, prima che i danni siano ancora più irreparabili!»
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