Edoardo Tocco (Forza Italia) sulla migrazione passiva nella sanità sarda: «Viaggi della speranza in aumento nelle patologie oncologiche».
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In fuga verso i presidi ospedalieri del nord Italia per curare le patologie tumorali. L’Istituto Europeo di oncologia di Milano è tra le mete prescelte dai pazienti sardi per tentare di uscire dall’inferno della malattia. Sempre nella città meneghina, l’indice di gradimento dell’Istituto nazionale dei tumori è in rialzo. Ad accendere i riflettori sulla mobilità passiva è il vicepresidente della commissione Salute Edoardo Tocco (Forza Italia) che lancia l’allarme sulla migrazione sanitaria.
«Abbiamo deciso di puntare l’attenzione verso il fenomeno – spiega Edoardo Tocco – perché ci risulta che siano lievitati i costi che la Regione rifonde ogni anno per le cure tumorali e le terapie oncologiche fuori dalla Sardegna. In tantissimi partono anticipando le spese per i viaggi ed il soggiorno, salvo poi richiedere un rimborso dalle casse della Regione. E’ necessario avere dei numeri certi su questo fenomeno preoccupante, perché segnala la mancanza di strutture adeguate per le patologie neoplastiche. Una spia del malessere verso le condizioni dell’assistenza socio sanitaria nei presidi ospedalieri della Sardegna – aggiunge Edoardo Tocco – con liste di attesa lunghissime per i check-up relativi ad alcune malattie e un’organizzazione largamente inadeguata del sistema di offerta per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie oncologiche. Si pensa a depotenziare i presidi ospedalieri, senza comprendere che il rafforzamento dei centri oncologici isolani (con medici e personale all’avanguardia) porterebbe ad un risparmio enorme della spesa regionale. Si dovrebbe investire di più nelle nuove tecnologie – conclude Edoardo Tocco -, con dotazioni avanzate nei presidi sardi, per restringere il gap con le regioni del Nord Italia.»
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