22 November, 2024
HomeSpettacoloEventiGrande successo, alla stazione ferroviaria di Cagliari, per la mostra “C’era una volta il Barbiere…”, organizzata dall’associazione culturale Sardinian Events.

Grande successo, alla stazione ferroviaria di Cagliari, per la mostra “C’era una volta il Barbiere…”, organizzata dall’associazione culturale Sardinian Events.

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L’associazione culturale Sardinian Events, in collaborazione con Centostazioni S.p.a. Roma, Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. D.T.P. Cagliari, Trenitalia S.p.a. Direzione Regionale Sardegna Cagliari, ha allestito presso la stazione di Cagliari, Vetrina delle Ferrovie dello Stato una mostra dedicata ad un vecchio mestiere “C’era una volta il Barbiere…”, strumenti di lavoro in mostra che raccontano la loro storia dal 1920 al 1980. Una collezione privata di Salvatore Cristaldi per una mostra dedicata alla figura di Zi Angelinu Angioni, barbiere e fotografo di Portoscuso, comune che offre il proprio patrocinio per l’evento svoltosi dal 18 giugno al 22 luglio scorso.

La mostra appare come un vero e proprio tuffo nel passato, allestita con vivacità di particolari, soddisfa anche la più piccola curiosità… dal giornale che si leggeva nell’attesa del proprio turno, al modo di arredare un salone dove da sempre il barbiere ha rappresentato un punto di riferimento importante per un taglio di barba e capelli sempre curato ed alla moda.

Il salone di Zi Angelinu era il  luogo dove potevi sentire gli ultimi pettegolezzi sugli abitanti del paese spesso sulle donne. Il barbiere poi era impeccabile come il suo salone tirato a lucido dall’apprendista, i prodotti esposti su una mensola davano il senso dell’ordine e dell’attenzione che metteva nel suo lavoro. Un ampio telo bianco intorno al collo del cliente garantiva la protezione, il rasoio affilatissimo che solo mani abili e competenti come le sue potevano adoperare, era per Zi Angelinu lo strumento di un lavoro che amava tanto e a cui si dedicava con passione. La sua passione però era anche un’altra…la fotografia! Spesso in paese lo chiamavano per catturare attimi magici ed irripetibili di feste familiari importanti ed anche in quelle occasioni dava il meglio di sé.

L’obiettivo di questa mostra è sicuramente ricordare un grande uomo ma anche valorizzare e conservare nel tempo gli antichi mestieri, far conoscere alle nuove generazioni il cammino compiuto nel settore della barberia, come le cose sono cambiate, si sono evolute, senza però perdere le caratteristiche del passato…il piacere di farsi “coccolare” da un abile maestro del capello!

Speriamo di poter vedere a breve la stessa mostra anche a Portoscuso, dove Zi Angelinu è sempre nominato con affetto ed ammirazione da quei bimbi che ora sono cresciuti ma che portano ancora nel cuore il suo ricordo.

Nadia Pische

  

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