Il padiglione Eugenio Tavolara di Sassari riaprirà al pubblico dal 20 settembre.
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Il padiglione Eugenio Tavolara di Sassari riaprirà al pubblico dal 20 settembre e in tempi brevissimi saranno definiti i provvedimenti necessari alla realizzazione, nell’ex convento del Carmelo, del museo regionale per l’arte del Novecento e del contemporaneo.
La notizia della riapertura delle due importanti istituzioni culturali regionali è stata data dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore Giuseppe Dessena, durante il sopralluogo effettuato questa mattina nei due istituti culturali, in compagnia del sindaco Nicola Sanna e degli assessori regionali dell’Industria, Maria Grazia Piras e dell’Ambiente, Donatella Spano.
Istituito dalla Giunta regionale nel 2013, il museo dell’artigianato e del design Eugenio Tavolara è stato oggetto di importanti interventi di restauro. Dopo il completamento degli interventi di recupero e riqualificazione funzionale, il primo corrispondente a quasi 3,5 milioni di euro, conclusosi nel 2014, ed il secondo pari a 1,3 milioni per il completamento dei lavori di restauro, compreso le aree esterne, ultimato nel 2015, sono attualmente disponibili 1,8 milioni per il restauro delle opere artistiche che si trovano all’esterno del Padiglione e per l’allestimento museale, per il piano di gestione e di comunicazione. Con una prossima delibera, sarà disposto il comodato d’uso finalizzato ad attribuire la gestione al comune di Sassari.
A seguito di apposito restauro, risanamento conservativo e rivisitazione degli impianti, l’ex struttura conventuale del Carmelo si avvicina a diventare la sede del Museo per l’Arte del ‘900 e del Contemporaneo, destinato all’esposizione del “Fondo Biasi”, parte rilevante dell’opera del pittore sassarese Giuseppe Biasi. Finanziati con oltre 2,8 milioni di euro, gli interventi hanno riguardato anche il restauro delle opere pittoriche del pittore sassarese, che in Sardegna costituiscono la collezione pubblica più importante del primo 900. Nelle prossime settimane, la Giunta delibererà per un accordo di programma e un comodato d’uso attraverso cui si definiscono soggetti, risorse e modalità. La Regione, che si occuperà dell’allestimento, assegnerà poi le risorse alla Provincia, proprietaria del bene, per la manutenzione e l’adeguamento necessario.
La notizia della riapertura delle due importanti istituzioni culturali regionali è stata data dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore Giuseppe Dessena, durante il sopralluogo effettuato questa mattina nei due istituti culturali, in compagnia del sindaco Nicola Sanna e degli assessori regionali dell’Industria, Maria Grazia Piras e dell’Ambiente, Donatella Spano.
Istituito dalla Giunta regionale nel 2013, il museo dell’artigianato e del design Eugenio Tavolara è stato oggetto di importanti interventi di restauro. Dopo il completamento degli interventi di recupero e riqualificazione funzionale, il primo corrispondente a quasi 3,5 milioni di euro, conclusosi nel 2014, ed il secondo pari a 1,3 milioni per il completamento dei lavori di restauro, compreso le aree esterne, ultimato nel 2015, sono attualmente disponibili 1,8 milioni per il restauro delle opere artistiche che si trovano all’esterno del Padiglione e per l’allestimento museale, per il piano di gestione e di comunicazione. Con una prossima delibera, sarà disposto il comodato d’uso finalizzato ad attribuire la gestione al comune di Sassari.
A seguito di apposito restauro, risanamento conservativo e rivisitazione degli impianti, l’ex struttura conventuale del Carmelo si avvicina a diventare la sede del Museo per l’Arte del ‘900 e del Contemporaneo, destinato all’esposizione del “Fondo Biasi”, parte rilevante dell’opera del pittore sassarese Giuseppe Biasi. Finanziati con oltre 2,8 milioni di euro, gli interventi hanno riguardato anche il restauro delle opere pittoriche del pittore sassarese, che in Sardegna costituiscono la collezione pubblica più importante del primo 900. Nelle prossime settimane, la Giunta delibererà per un accordo di programma e un comodato d’uso attraverso cui si definiscono soggetti, risorse e modalità. La Regione, che si occuperà dell’allestimento, assegnerà poi le risorse alla Provincia, proprietaria del bene, per la manutenzione e l’adeguamento necessario.
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