Inizieranno nei mesi di ottobre e novembre 2018 le operazioni di esumazione ordinaria nel cimitero di Carbonia.
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Inizieranno nei mesi di ottobre e novembre 2018 le operazioni di esumazione ordinaria di 304 fosse situate all’interno dei campi decennali 3, 13, 14, 18 e 19 nel cimitero di Carbonia. Dopo 10 anni dalla data dell’inumazione, la legge, infatti, impone di esumare dalla terra i resti delle salme, affinché essi possano essere ricollocati in altri spazi cimiteriali.
I cittadini interessati, entro il 30 settembre, potranno rivolgersi all’Ufficio Servizi Cimiteriali (tel. 0781 694430) per dare indicazioni in merito alla destinazione dei resti risultanti dalle operazioni. L’Amministrazione comunale, nel caso in cui non sia stata richiesta dai familiari dei defunti diversa destinazione in sepoltura privata, procederà nel rispetto delle disposizioni del regolamento comunale di Polizia Mortuaria e provvederà a raccogliere e depositare i resti ossei nell’ossario comune.
«Questi interventi rientrano nell’ambito di un ampio piano di gestione cimiteriale improntato sui criteri dell’efficienza dei servizi, dell’economicità dei costi per i cittadini e sull’ottimizzazione degli spazi disponibili», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.
L’assessore delle Manutenzioni e dei Servizi di pubblica utilità Gian Luca Lai, ha precisato che «tale lavoro è disciplinato dall’articolo 85 del vigente regolamento comunale di Polizia mortuaria, il quale sancisce che l’esecuzione dell’esumazione ordinaria debba avvenire dopo 10 anni dall’inumazione. La realizzazione di questo intervento è in linea con gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione comunale: offrire ai familiari la possibilità di scegliere dove conservare le spoglie dei propri cari, anche in funzione dei differenti costi previsti dalle diverse opzioni: 1.301,50 euro per la concessione trentennale di un loculo nuovo, con prezzo ridotto del 30% per coloro che invece opteranno per i loculi di risulta, ovvero oggetto di una precedente concessione; 196 euro per la sepoltura a terra (inumazione) per un periodo di 10 anni».
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