L’assessore della Sanità stamane ha incontrato i rappresentanti delle associazioni dei pazienti oncologici.
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«Molti dei disservizi che giustamente lamentate – ha detto Luigi Arru – sono affrontabili con una diversa presa in carico del paziente e con modelli organizzativi che mettano l’umanizzazione al primo posto. L’Azienda sta lavorando per riorganizzare l’assistenza e, a livello regionale, stiamo creando percorsi di integrazione tra ospedali, tra Brotzu e Azienda ospedaliera di Cagliari, tra Oncologico e Policlinico. Non è pensabile che le terapie farmacologiche si debbano fare solo al Businco, e non anche sul territorio, o che pazienti vadano fuori Sardegna per essere operate, quando possono esser prese in carico da altre Chirurgie oncologiche nell’Isola.»
Secondo la proposta dell’assessore, il coordinamento Direzione Brotzu, associazioni dei pazienti, operatori dovrà verificare i tempi di diagnosi, prevedendo l’attivazione dei percorsi di presa in carico (con particolare attenzione alla presa in carico olistica, cioè bio-psico-sociale) e l’umanizzazione delle cure. Il coordinamento lavorerà all’attivazione di percorsi integrati tra Azienda Brotzu e altre realtà dell’area metropolitana per gli interventi chirurgici e le chemio e radioterapie; si occuperà del rafforzamento dei percorsi dipartimentali interdisciplinari; verificherà percorsi di cooperazione pubblico-privato nell’assistenza psicologica e sociale. Infine, rappresentanti delle associazioni di pazienti saranno inseriti nella Rete di coordinamento Oncologico regionale.
Sulla proposta dell’assessore, aperta ad integrazioni, le rappresentanti delle pazienti si sono riservate di dare risposta dopo aver riunito le rispettive associazioni.
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