L’Osservatorio di LavoRas ha certificato il Piano da 128 milioni che prevede 258 progetti per nuovi cantieri e 200 assunti con le politiche attive per il lavoro.
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LavoRas entra nel vivo, con 258 progetti presentati da 195 Comuni per la parte cantieri e 160 imprese che hanno assunto le prime 200 persone, la maggior parte a tempo indeterminato, con le agevolazioni della parte politiche attive per il lavoro. L’avanzamento del piano per il lavoro da 128 milioni di euro è stato certificato oggi dall’Osservatorio di LavoRas, che ha il compito di verificarne periodicamente i risultati, riunito nella sala Lussu di Villa Devoto. Con il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore del Bilancio Raffaele Paci, l’assessore del Lavoro Virginia Mura, erano presenti i rappresentanti degli enti locali, le organizzazioni sindacali e datoriali. LavoRas mette in campo 128 milioni per il 2018 e 70 milioni ciascuno per 2019 e 2020. Suddiviso in due macromisure, appunto cantieri (45 milioni per i nuovi e 21 per quelli già operativi) e incentivi occupazionali (61 milioni) conta di ridurre il tasso di disoccupazione di circa un punto percentuale, a condizioni stabili, e di dare lavoro complessivamente a oltre undicimila persone.
I progetti sinora presentati dai 195 Comuni, tutti in forma singola e già considerati ammissibili, sono dunque 258, riceveranno un finanziamento di 17,1 milioni di euro (con un cofinanziamento comunale pari a 311mila e 500euro), creeranno 1.095 posti di lavoro (una media di 4,2 posti a cantiere). Il costo medio per posto di lavoro è di 15mila e 600 euro, per ogni progetto di 66mila e 500. Dei 258 progetti, 202 hanno già superato anche la seconda ed ultima fase istruttoria gestita da Insar. I dati sono aggiornati al 3 agosto, la scadenza per la presentazione dei progetti su richiesta dell’Anci è stata fissata per mercoledì 8 agosto, e pertanto in questi ultimi giorni sono attesi altre centinaia di progetti. A questi 258 che rientrano tutti nel catalogo di 6 tipologie previste dalla Regione (ambiente e dissesto idrogeologico; beni culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali), vanno aggiunti 8 progetti fuori catalogo ma coerenti con le linee di LavoRas, presentati da 7 Comuni con un investimento complessivo di 1 milione e 600mila euro per la creazione di ulteriori 101 posti di lavoro. I progetti fuori catalogo (che riguardano per esempio servizi di inclusione scolastica per bambini disabili, revisione della toponomastica cittadina, eliminazione di barriere architettoniche, aggregazione sociale e sportiva) saranno approvati e dunque certificati ammissibili dalla Cabina di regia mercoledì prossimo, come previsto dalla procedura.
Dei progetti presentati, 121 riguardano l’ambiente (491 nuovi occupati), 57 gli edifici del patrimonio pubblico (265), 36 i beni culturali ed archeologici (182), 32 l’efficientamento delle procedure comunali (104), 10 l’innovazione per la valorizzazione dei beni culturali (36), 2 le reti idriche (17 occupati). Per quanto riguarda la gestione dei cantieri, 170 progetti (il 66%) prevedono l’affidamento a cooperative di tipo b, 76 progetti (il 29%) la gestione diretta da parte dei Comuni e 12 (il 5%) l’affidamento a imprese agricole e forestali.
Sono significativi i primi risultati delle misure di politica attiva del lavoro, al via col bando che ha come destinatari i giovani under 35 (con una dotazione totale dell’insieme di interventi su questa fascia di destinatari per 22 milioni di euro) e con il successivo avviso pubblicato il Primo agosto per gli over 35 per ulteriori 10 milioni euro. Sono 160 le imprese che dal 23 luglio (data di apertura per l’inoltro delle istanze) al 3 agosto hanno presentato una domanda di agevolazione, per un totale di 200 lavoratori assunti. Servizi di alloggio e di ristorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli, sanità e assistenza sociale e trasporto e magazzinaggio sono i primi 4 macro settori di attività interessati dalle assunzioni. A seguire attività professionali, scientifiche e tecniche, costruzioni, servizi di informazione e comunicazione, attività manifatturiere, fornitura di acqua, di reti fognarie ed attività di gestione dei rifiuti e risanamento, servizi di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e attività finanziarie e assicurative. Conclusi i corsi del catalogo della formazione per gli under 29, al completo di tutti i posti disponibili, con 539 partecipanti.
I progetti sinora presentati dai 195 Comuni, tutti in forma singola e già considerati ammissibili, sono dunque 258, riceveranno un finanziamento di 17,1 milioni di euro (con un cofinanziamento comunale pari a 311mila e 500euro), creeranno 1.095 posti di lavoro (una media di 4,2 posti a cantiere). Il costo medio per posto di lavoro è di 15mila e 600 euro, per ogni progetto di 66mila e 500. Dei 258 progetti, 202 hanno già superato anche la seconda ed ultima fase istruttoria gestita da Insar. I dati sono aggiornati al 3 agosto, la scadenza per la presentazione dei progetti su richiesta dell’Anci è stata fissata per mercoledì 8 agosto, e pertanto in questi ultimi giorni sono attesi altre centinaia di progetti. A questi 258 che rientrano tutti nel catalogo di 6 tipologie previste dalla Regione (ambiente e dissesto idrogeologico; beni culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali), vanno aggiunti 8 progetti fuori catalogo ma coerenti con le linee di LavoRas, presentati da 7 Comuni con un investimento complessivo di 1 milione e 600mila euro per la creazione di ulteriori 101 posti di lavoro. I progetti fuori catalogo (che riguardano per esempio servizi di inclusione scolastica per bambini disabili, revisione della toponomastica cittadina, eliminazione di barriere architettoniche, aggregazione sociale e sportiva) saranno approvati e dunque certificati ammissibili dalla Cabina di regia mercoledì prossimo, come previsto dalla procedura.
Dei progetti presentati, 121 riguardano l’ambiente (491 nuovi occupati), 57 gli edifici del patrimonio pubblico (265), 36 i beni culturali ed archeologici (182), 32 l’efficientamento delle procedure comunali (104), 10 l’innovazione per la valorizzazione dei beni culturali (36), 2 le reti idriche (17 occupati). Per quanto riguarda la gestione dei cantieri, 170 progetti (il 66%) prevedono l’affidamento a cooperative di tipo b, 76 progetti (il 29%) la gestione diretta da parte dei Comuni e 12 (il 5%) l’affidamento a imprese agricole e forestali.
Sono significativi i primi risultati delle misure di politica attiva del lavoro, al via col bando che ha come destinatari i giovani under 35 (con una dotazione totale dell’insieme di interventi su questa fascia di destinatari per 22 milioni di euro) e con il successivo avviso pubblicato il Primo agosto per gli over 35 per ulteriori 10 milioni euro. Sono 160 le imprese che dal 23 luglio (data di apertura per l’inoltro delle istanze) al 3 agosto hanno presentato una domanda di agevolazione, per un totale di 200 lavoratori assunti. Servizi di alloggio e di ristorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli, sanità e assistenza sociale e trasporto e magazzinaggio sono i primi 4 macro settori di attività interessati dalle assunzioni. A seguire attività professionali, scientifiche e tecniche, costruzioni, servizi di informazione e comunicazione, attività manifatturiere, fornitura di acqua, di reti fognarie ed attività di gestione dei rifiuti e risanamento, servizi di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e attività finanziarie e assicurative. Conclusi i corsi del catalogo della formazione per gli under 29, al completo di tutti i posti disponibili, con 539 partecipanti.
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