24 November, 2024
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La cerimonia era stata fissata per le ore 17.00, ma alle 15.30 i banchi della chiesa di San Ponziano erano già pieni. Tanti, tantissimi parrocchiani, ma anche amici e conoscenti, arrivati a Carbonia anche da lontano, non sono voluti mancare all’ultimo appuntamento con Amilcare Gambella, il loro parroco dal 6 ottobre 2013, che in questi quasi cinque anni ha dato tutto se stesso alla parrocchia, alla città e all’intero territorio.

Alle 17.00, quando il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, circondato da tutti i sacerdoti delle chiese della Diocesi, ha dato il via alla cerimonia funebre, la chiesa era piena in ogni ordine di posti e molti che non hanno trovato posto, hanno seguito la cerimonia dal sagrato della chiesa.

Amilcare Gambella, scomparso improvvisamente nella notte tra lunedì e martedì all’età di 69 anni (era nato il 27 dicembre 1948), non era un semplice sacerdote. Uomo di grande cultura e autore di diversi libri, ordinato sacerdote il 30 maggio 1981, in tutte le sue esperienze (le più recenti e lunghe, prima di quella di San Ponziano, sono state quelle trascorse alla parrocchia San Narciso di Serbariu, durata 8 anni, e quella alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Cortoghiana, durata 12 anni), aveva dedicato tutte le sue risorse (non solo fisiche) ad alleviare le sofferenze dei più deboli e poveri che in città e nel territorio, negli ultimi lustri sono andati via via crescendo. Non a caso, oggi tra i fedeli, erano presenti tanti lavoratori del polo industriale di Portovesme e tante di quelle persone che, in un discreto anonimato, aiutava quotidianamente in tutte le loro necessità primarie. E sono state tante anche le persone che hanno voluto dargli l’ultimo saluto ieri pomeriggio e stamane, fino alle 12.00, nella camera ardente, allestita in chiesa. La sua espressione era assolutamente serena, sembrava riposare, in viso non aveva alcun segno dell’avvenuto trapasso, a conferma della serenità che ha caratterizzato la sua morte, giunta improvvisa, per un infarto cardiaco che lo ha colto nel sonno. È stato uno dei fratelli, Angelo, a trovarlo disteso sul letto della sua casa di via Brigata Sassari apparentemente addormentato, alle 7.30, accorso dopo aver appreso che non era arrivato in chiesa di primo mattino, come faceva ogni giorno. Dopo di lui la sorella ed il cognato. La sua morte, presumibilmente, risale a qualche ora prima, intorno alle 2.00.

Da qualche tempo Amilcare Gambella accusava dei problemi di salute che lo hanno parzialmente debilitato e preoccupato ma non fermato nella sua azione quotidiana a sostegno dei più deboli. Aveva tanti progetti per i quali si è speso fino alla sera prima, anteponendo sempre le esigenze degli altri alle proprie.

Amilcare Gambella lascia tanti segni del suo instancabile lavoro quotidiano che, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di operare al suo fianco giorno dopo giorno, non potrà mai dimenticare.

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L’associazione culturale Sardinian Events, in collaborazione con Centostazioni S.p.a. Roma, Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. D.T.P. Cagliari, Trenitalia S.p.a. Direzione Regionale Sardegna Cagliari, ha allestito presso la stazione di Cagliari, Vetrina delle Ferrovie dello Stato una mostra dedicata ad un vecchio mestiere “C’era una volta il Barbiere…”, strumenti di lavoro in mostra che raccontano la loro storia dal 1920 al 1980. Una collezione privata di Salvatore Cristaldi per una mostra dedicata alla figura di Zi Angelinu Angioni, barbiere e fotografo di Portoscuso, comune che offre il proprio patrocinio per l’evento svoltosi dal 18 giugno al 22 luglio scorso.

La mostra appare come un vero e proprio tuffo nel passato, allestita con vivacità di particolari, soddisfa anche la più piccola curiosità… dal giornale che si leggeva nell’attesa del proprio turno, al modo di arredare un salone dove da sempre il barbiere ha rappresentato un punto di riferimento importante per un taglio di barba e capelli sempre curato ed alla moda.

Il salone di Zi Angelinu era il  luogo dove potevi sentire gli ultimi pettegolezzi sugli abitanti del paese spesso sulle donne. Il barbiere poi era impeccabile come il suo salone tirato a lucido dall’apprendista, i prodotti esposti su una mensola davano il senso dell’ordine e dell’attenzione che metteva nel suo lavoro. Un ampio telo bianco intorno al collo del cliente garantiva la protezione, il rasoio affilatissimo che solo mani abili e competenti come le sue potevano adoperare, era per Zi Angelinu lo strumento di un lavoro che amava tanto e a cui si dedicava con passione. La sua passione però era anche un’altra…la fotografia! Spesso in paese lo chiamavano per catturare attimi magici ed irripetibili di feste familiari importanti ed anche in quelle occasioni dava il meglio di sé.

L’obiettivo di questa mostra è sicuramente ricordare un grande uomo ma anche valorizzare e conservare nel tempo gli antichi mestieri, far conoscere alle nuove generazioni il cammino compiuto nel settore della barberia, come le cose sono cambiate, si sono evolute, senza però perdere le caratteristiche del passato…il piacere di farsi “coccolare” da un abile maestro del capello!

Speriamo di poter vedere a breve la stessa mostra anche a Portoscuso, dove Zi Angelinu è sempre nominato con affetto ed ammirazione da quei bimbi che ora sono cresciuti ma che portano ancora nel cuore il suo ricordo.

Nadia Pische

  

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L’agosto più pazzo che si ricordi non vuole sentirne di abbandonare pioggia, vento, tuoni e fulmini che stanno rovinando le vacanze a tanti villeggianti e provocando gravissimi disagi in varie zone della Sardegna. E, anzi, il nuovo bollettino di criticità ordinaria, allerta di colore giallo per rischio idrogeologico, diramato oggi dal Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile per la giornata di domani, giovedì 23 agosto, dalle ore 12.00 alle ore 21.00, è stato esteso a tutta la Sardegna: Iglesiente, Campidano, Montevecchio-Pischilappiu, Flumendosa-Flumineddu, Tirso, Gallura, Logudoro.

 

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Giornata fitta di impegni, domani (giovedì 23 agosto), a Nuoro Jazz. Alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, dove martedì sono iniziate le lezioni del trentesimo Seminario jazz, prende il via (per andare avanti fino a sabato 25) la masterclass internazionale di Peter Bernstein: nel bagaglio di esperienze del chitarrista newyorkese, classe 1967, un centinaio di dischi compresa una quindicina da leader, collaborazioni con jazzisti come Lou Donaldson, Jimmy Cobb, Larry Goldings, Joshua Redman, Diana Krall, Dr. Lonnie Smith e apparizioni nei gruppi di Nicholas Payton, Sonny Rollins, Lee Konitz, Tom Harrell, tra gli altri.

Quattro diversi appuntamenti fanno da corollario alle attività didattiche. Il buongiorno si vede dal mattino con una nuova “Colazione Jazz” che, dopo quella di lunedì scorso al caffè I Grani, trova ospitalità, alle 9.00, al Grand Bazaar Cafè in via Satta: di scena, in questa occasione, un ensemble formato da quattro dei dieci musicisti che partecipano alla residenza dell’Intercultural Creation Session in corso a Nuoro (dal 16 al 30 di questo mese) nell’ambito dell’OJM, l’Orchestra Giovanile del Mediterraneo, e della rete Medinea (Mediterranean Network for Emerging Artists), che sostiene l’inserimento professionale di giovani musicisti dell’area del Mediterraneo. Si tratta di Ezgi Elkirmis (Turchia) alla darbuka, Leïla Soldevila (Francia) al contrabbasso, Aya El Dika (Libano) al canto, e Lucie de Saint Vincent (Francia) al pianoforte.

Da un caffè a un altro: al Tettamanzi, al civico 71 del corso Garibaldi, Enrico Merlin tiene alle 16.45 il primo dei suoi “Quattro passi nel jazz”, la serie di conferenze del musicista e musicologo (tra i massimi esperti di Miles Davis) incentrate sul tema del jazz come musica senza confini. Prossimi incontri venerdì 24 e sabato 25 sempre alla stessa ora e aperti gratuitamente al pubblico.

Alle 19.00 Nuoro Jazz entra per la prima volta a Casa Rosas, la gioielleria in via Lamarmora, cornice ideale per il concerto d’arpa di Ottavia Rinaldi: vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, finalista (lo scorso giugno) al ventiduesimo Premio Internazionale “Massimo Urbani” di Camerino (il più importante concorso per solisti jazz italiano), l’arpista nata a Messina nel 1991 è è stata selezionata per far parte del gruppo dell’Intercultural Creation Session della rete Medinea che si sta tenendo in questi giorni a Nuoro.

Altre sonorità e atmosfere, alle 21.00, nel consueto concerto serale nei cortili del Museo del Costume; in programma “Lumină”, progetto ideato e prodotto su disco da Paolo Fresu con la sua etichetta Tŭk Music, che vede in scena cinque giovani musicisti: Carla Casarano alla voce, Leila Shirvani al violoncello, Marco Bardoscia al contrabbasso, William Greco al pianoforte e Emanuele Maniscalco alla batteria e alle percussioni. “Lumină” – come suggerisce il titolo – ruota intorno al tema della Luce, declinato in dieci composizioni musicali diverse, ognuna col titolo “Luce”, appunto, nelle diverse lingue del mondo. Fanno parte del progetto anche quattro testi originali sullo stesso tema, scritti da Erri De Luca, Lella Costa, Marcello Fois e Flavio Soriga, oltre a una poesia di Emily Dickinson. Il concerto, che due settimane fa è stato proposto anche a Berchidda nell’ambito del trentunesimo festival Time in Jazz, è organizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

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Martedì 4 settembre, alle ore 9.00, presso la sala riunioni della Torre Civica, sita in piazza Roma, si terrà il colloquio per l’assunzione a tempo determinato di 1 Istruttore direttivo amministrativo contabile – categoria D1 – che opererà nell’ambito del progetto Sia (Sostegno per l’inclusione attiva).
Dopo il primo step, basato sulla valutazione dei titoli, martedì 4 settembre si svolgeranno i colloqui per i candidati ammessi. 

L’elenco di essi è disponibile al seguente link: http://www.comune.carbonia.ci.it/urbiportal/content/it_IT/11074.html .

Il Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio (Carta SIA) alla famiglie in condizione di povertà nelle quali almeno un componente sia minorenne, oppure sia presente un figlio disabile (anche maggiorenne) o una donna in stato di gravidanza accertata.

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Il sindaco di Teulada Daniele Serra ha convocato il Consiglio comunale per oggi alle 16.00 in prima ed alle 17.00 in seconda convocazione. I punti all’odine del giorno sono sei: l’annullamento di due delibere, la n° 23 e la n° 24, approvate dal Consiglio comunale il 9 luglio scorso, riguardante due variazioni di bilancio; la ratifica di due delibere della Giunta, la n° 70 e la n° 71, approvate il 25 luglio scorso, riguardanti le stesse variazioni di bilancio; l’assestamento generale di bilancio per l’esercizio 2018; e, infine, la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2018.

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Sarà un “Nottinsieme” diverso dal solito quello odierno per la città di Carbonia. E non potrebbe essere altrimenti perché la comunità piange la scomparsa di don Amilcare Gambella ed è fortemente scossa per la dipartita di una persona che si è distinta in città e nell’intero territorio per il suo grande impegno nel campo religioso, sociale e culturale. Il settimo appuntamento stagionale di “Nottinsieme”, il cui regolare svolgimento è stato fortemente caldeggiato proprio dai familiari di don Amilcare, assumerà significati e connotati differenti rispetto ai precedenti sei appuntamenti fin qui tenutisi, soprattutto nella parte iniziale della serata. 

Alle ore 21.30, in piazza Roma, in memoria del parroco di San Ponziano, i cittadini e le autorità politiche e religiose presenti osserveranno un minuto di raccoglimento, a cui farà seguito il lancio in cielo di numerosi palloncini di colore bianco. Il modo migliore per commemorare don Amilcare Gambella, la cui scomparsa ha lasciato un grande vuoto.

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Ancora due giorni densi di appuntamenti per la decima edizione del NurArcheoFestival, la rassegna teatrale organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri.

Domani, giovedì 23 agosto, alle 22.00, sarà “Bianco e Nero” – Lo spettacolo a occupare  la terrazza del Museo dell’Ossidiana di Pau. Opera foto-musicale di Lorenzo Fasolo, con Beppe Dettori (ex voce solista dei Tazenda), la regia di Andrea Lucattelli (produzione KaosLab), le fotografie di Luigi Corda, “Bianco e Nero” racchiude immagini, parole e suoni della Sardegna. Una terra antica, centenaria, così come centenari sono i protagonisti di questo racconto.

Un intero paese al buio, coinvolto in una sperimentazione nata per accogliere le proiezioni dei volti centenari di Sardegna, sulle pareti del museo e gli spazi urbani, con le musiche dal vivo di Beppe Dettori (l’ingresso allo spettacolo è gratuito, è prevista la visita al Museo, alle 20.00, su prenotazione, il biglietto è di 3 €). Le musiche di Beppe Dettori e le fotografie di Luigi Corda si uniscono nell’omaggio ai più longevi testimoni sardi del XX secolo, che, nei loro volti e nelle loro anime segnate dal tempo, custodiscono il segreto dell’elisir di lunga vita. Le immagini e le storie proiettate trovano espressione attraverso la musica e la parola, che emerge sul filo del ricordo.

Lo spettacolo sarà preceduto alle 18.00, nella sala conferenze del Museo dell’Ossidiana, dalla tavola rotonda “I Musei e l’Immaginario” -, immaginare mondi visibili e invisibili, che vedrà protagoniste le voci e le esperienze di alcune tra le strutture museali attive nelle aree della Marmilla e del Sarcidano, territori a cui gli organizzatori, Il Crogiuolo e l’associazione culturale Menabò di Pau, dedicano una particolare attenzione. Per confrontarsi sul tema, ampio e articolato, del rapporto che lega i musei al mondo dell’immagine e delle immagini, alla realtà visiva e visuale, e alla generazione e “abitazione” di immaginari, interverranno i direttori scientifici del Museo dei Menhir di Laconi, Giorgio Murru, del GeoMuseo Monte Arci di Masullas, Luigi Sanciu, del Museo dell’Ossidiana di Pau, Carlo Lugliè. Con loro Marco Spanu, presidente dell’associazione InMediazione di Cagliari, professionista nelle arti visive che da anni si dedica in particolare, con il progetto Paesaggi Visivi e Sonori, al dialogo fra realtà museali e disabilità visive ed uditive.

Sempre il 23 agosto, alle 20.00, “Sa Notti de Is Janas”, con Isella Orchis protagonista, verrà presentato a Villaperuccio, nell’area archeologica di Montessu. Alle 18.30 la visita guidata del sito a cura della coop. Sistema Museo.

Il festival nel festival dedicato ai comuni con meno di tremila abitanti, pensato dal Crogiuolo in accordo con l’Assessorato regionale del Turismo per porre la cultura come baluardo contro il rischio spopolamento, si concluderà venerdì 24 agosto, quando Isabella Carloni, attrice, cantante e autrice teatrale, una amica del NAF, porterà in scena al Menhir Museum di Laconi, alle 22.00, la prima regionale del suo spettacolo “Artemisia”, un viaggio intorno alla figura della pittrice Artemisia Gentileschi a partire dalla “Cleopatra”, appartenente alla collezione Cavallini-Sgarbi. L’opera è del 1620. E’ un ritratto spoglio, la figura è quasi sgraziata rispetto ai canoni tradizionali, niente affatto eroica: un dipinto audace, emblematico della forte personalità della pittrice, del suo genio creativo e, come tutta la sua produzione, della sfida lanciata al suo tempo e ad ogni imposizione.

La drammaturgia firmata dalla Carloni non solo ripensa scenicamente la figura e l’opera della Gentileschi, ma si interroga anche sull’idea stessa di rappresentazione, che coinvolge la pittura quanto l’arte performativa. Nel gioco scenico l’attrice ricerca assonanze e provocazioni nel mondo di Artemisia, nelle sue tele, nella sua storia, nella sua leggenda: entra nell’atelier della pittrice, gioca con la modella che presta il suo corpo all’artista, indaga il soggetto del quadro stesso, la regina d’Egitto. Una raffinata messa in scena, dal forte impatto visivo, un omaggio alla passione per il lavoro artistico, che nella figura di Artemisia si fa strumento di libertà ed espressione di sé.

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Una nuova attrattiva si aggiunge all’ampia gamma di iniziative promosse in seno alla manifestazione “Nottinsieme 2018”, organizzata dall’Associazione Culturale Gruppo Origine con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. Oggi, 22 agosto, e mercoledì prossimo, 29 agosto, l’Info Point turistico-culturale del comune di Carbonia, sito nella Torre Civica di piazza Roma, sarà aperto eccezionalmente anche in orario notturno, dalle ore 21.00 alle ore 24.00.

Un nuovo servizio che si aggiunge a quello già offerto ogni mattina, dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria dalle 9.30 alle 13.00. Gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria, che dal 5 luglio scorso stanno gestendo nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro l’Info Point turistico-culturale del Comune di Carbonia, in occasione di “Nottinsieme” accoglieranno concittadini e turisti, offrendo loro una degustazione gratuita di vini del territorio, e guideranno i visitatori in un tour all’interno dell’edificio della Torre Civica. «L’implementazione degli orari di apertura dell’Info Point turistico-culturale è molto utile per la collettività soprattutto nella stagione estiva, in cui la città annovera la presenza di numerosi turisti, molti dei quali di nazionalità straniera. In questo contesto, il mercoledì, in concomitanza con la manifestazione “Nottinsieme”, abbiamo avuto modo di incontrare ragazzi provenienti da varie nazioni, dalla Francia all’Inghilterra, dalla Polonia alla Svizzera e all’Austria. Ringrazio i docenti e gli studenti che, insieme all’Amministrazione comunale, hanno creduto fortemente in questo progetto di informazione e promozione della nostra città», ha detto il sindaco, Paola Massidda.

I ragazzi della classe 4ª D dell’istituto carboniense – indirizzo Turismo – insieme ad altre colleghe maturatesi lo scorso anno nella medesima scuola, forniranno a cittadini, turisti ed escursionisti, informazioni sulle origini e gli sviluppi di Carbonia e sui principali luoghi di interesse storico, culturale, archeologico e turistico che la caratterizzano.

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“Grazie al Presidente Mattarella che, lasciando La Maddalena, ha voluto ancora una volta ribadire come i diritti di cittadinanza e le opportunità devono essere uguali per tutti gli italiani, anche quando risiedono nelle Isole!»

Lo ha dichiarato Roberto Frongia che, a nome del Comitato per l’insularità in Costituzione, ha scritto direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Matteralla.

«Le Sue parole, pubblicate dai giornali – scrive Roberto Frongia – ci confortano nella nostra convinzione che la richiesta del riconoscimento dei principio di insularità non possa certo rappresentare una rivendicazione contro qualcuno, ma sia invece la conferma della piena appartenenza dei sardi alla comunità nazionale, con pari diritti e pari dignità. E’ per questo che abbiamo scelto di far sottoscrivere la nostra proposta di legge in tutte le principali città del Paese, proprio per sottolineare che l’intera comunità italiana vuole farsi carico dei diritti di cittadinanza degli isolani. Presidente, il traguardo delle 50.000 firme è vicinissimo – conclude Roberto Frongia – saremmo davvero lieti di poterla al più presto incontrare, per illustrarle il dettaglio della nostra proposta, che coincide con i nobili sentimenti di coesione nazionale da Lei espressi.»