24 November, 2024
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In Sardegna una nuova impresa su tre è guidata da un under 35. Attività per edifici e paesaggio, servizi alla persona, ristorazione, servizi agli uffici, attività finanziarie e commercio sono i principali settori nei quali i giovani investono i pochi, risparmi, e le tante, energie, non arrendendosi alle difficoltà del mercato, ad un credito asfittico, alla tanta burocrazia e alla concorrenza sleale, italiana e straniera.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati di Unioncamere-Infocamere di giugno 2018.

Le realtà under 35 attive in Sardegna al 30 giugno di quest’anno, tra tutti i comparti produttivi, sono ben 15.563. Le nuove iscrizioni, nel secondo trimestre, sono risultate 777 con un saldo (aperture-chiusure) tra aprile e giugno di 518 attività.

La “young economy” isolana, con il 29,7%, è al nono posto in Italia per le quote di iscrizioni under 35 sul totale delle iscrizioni agli albi delle imprese delle Camere di Commercio. Al primo posto la Calabria con il 40,9%, al secondo la Campania con il 40,8% contro una media italiana del 30,8%.

Nel complesso, il peso dell’imprenditoria giovanile sarda sul totale delle imprese regionali è del 9,2%, percentuale che appare determinante per assicurare il ricambio della base produttiva regionale.

Rispetto alla media delle imprese, quelle giovanili scontano però una fragilità maggiore dal punto di vista patrimoniale. Con riferimento alle imprese costruite in forma di società e con un capitale dichiarato, la quota di imprese under 35 con capitale sociale superiore ai 10mila euro è nettamente inferiore alla media di ognuna delle classi.

Quanto alla rappresentatività della società italiana, rispetto alla media generale l’imprenditoria giovanile vede una presenza relativamente  maggiore di imprese femminili (il 28,9% contro una media generale del 21,9%) e della componente straniera di provenienza extra UE (il 15,9% contro il 7,7%).

«Il momento dell’avvio di un’impresa, per un giovane, è molto delicato – afferma Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Sardegna – oltre alle tante difficoltà burocratiche, ai dubbi su come reagirà il mercato, all’investimento economico iniziale, a una concorrenza sleale di chi invece decide comodamente di rimanere nel sommerso, si aggiungono dei costi importanti che il giovane deve sostenere, a partire da quelli previdenziali e fiscali. La fase di start up dovrebbe essere quella più tutelata – aggiunge Stefano Mameli – quella nella quale lo Stato interviene per aiutare l’impresa a germogliare e a camminare poi da sola, con tutti i risvolti positivi che derivano poi all’intera società.»

Per questi motivi, Confartigianato Sardegna ha chiesto anche alla Commissione Speciale per l’Artigianato e il Commercio, istituita in Consiglio regionale «l’impegno a intervenire su due fronti, con veri incentivi utili ad avviare una nuova impresa

«Un primo intervento proposto da Confartigianato va nella direzione di puntare sui giovani che vogliano avviare un percorso sull’artigianato, abbattendo del 50% il costo previdenziale per almeno due anni per le imprese artigiane di nuova costituzione. La seconda proposta – conclude Stefano Mameli – prevede degli sgravi contributivi e fiscali per le imprese interessate da passaggio generazionale.»

 

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A seguito dei tristi avvenimenti che hanno coinvolto la Città di Genova, in occasione della giornata di lutto nazionale proclamata per la giornata di oggi, sabato 18 agosto, nella quale si svolgeranno le esequie solenni delle vittime, il comune di Carloforte ha disposto la sospensione, per la durata dell’intera giornata, di tutti gli spettacoli musicali pubblici e privati programmati all’interno del territorio comunale.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato oggi l’arrivo in maglia biancoblu del giovane talento Ousmane Diop, che sarà legato per i prossimi quattro anni al club sassarese. Classe 2000, senegalese di passaporto italiano, Ousmane Diop arriva alla corte di coach Vincenzo Esposito dopo l’esplosione in A2 a Udine.

Considerato uno dei migliori prospetti in Italia, con i suoi 204 centimetri per 100 chilogrammi, Diop è un’ala di grande energia e atletismo in grado di giocare sia spalle sia fronte a canestro. Grazie alla sua rapidità può difendere sugli esterni e sui lunghi: Ousmane si è dimostrato un giocatore in grande crescita che può garantire minuti e consistenza nella massima serie. Lo scorso anno tra le file del GSA Udine ha chiuso la stagione regolare del Girone Est di A2 con 6.1 punti con il 55% da due e 5 rimbalzi di media a referto con un utilizzo medio di 19 minuti a partita.

La società guidata dal presidente Stefano Sardara, ha ringraziato la Virtus Feletto e Apu GSA Udine per la collaborazione prestata nella chiusura dell’accordo.

Ousmane Diop è arrivato in Italia nel 2013 dopo aver lasciato la sua città natale Roufisque, in Senegal, per finire gli studi ed inseguire il suo sogno: giocare a basket. Arrivato in Friuli non è passato inosservato grazie al suo atletismo e nella stagione 2016-2017 ha mosso i primi passi in maglia GSA Udine, con lo storico capitano biancoblu Manuel Vanuzzo nei panni di mentore. Lo scorso anno in A2, Ousmane Diop è esploso guadagnandosi sempre più minuti sul campo: per lui al termine della stagione regolare 6.1 punti con il 55% da due e 5 rimbalzi di media a referto, con un utilizzo medio di 19 minuti a partita.

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Un percorso di gusto, eventi, emozioni, tradizioni, folclore, con il meglio che il territorio può presentare a livello artistico ed enogastronomico. Un evento, insomma, che per il quarto anno ha scelto di allestire un grande palcoscenico all’aperto. Mirtò arriva alla quarta edizione con l’abito della festa. Il festival internazionale del mirto è partito oggi, da Porto Rotondo, per un’anteprima suggestiva nel borgo capitale del turismo, per spostarsi poi a Olbia, lungo una direttrice che coinvolgerà tutto il centro storico della città. Da domani, sabato 18 agosto a lunedì 20 agosto, un percorso che si snoda da piazza Elena di Gallura, davanti al Comune e a ridosso del Molo Brin, passando per gli stand di Corso Umberto, fino a raggiungere le piazze Regina Margherita e Matteotti. Un insieme di isole tematiche, dall’Isola del Mirto a quella del Gusto, a quelle degli Artigiani e del Miele, che rappresentano vetrine delle eccellenze enogastronomiche, artistiche e culturali. Un’idea di festival che rompe i confini locali, per diventare festa di tutta la Sardegna, all’interno di una vocazione sempre più regionale, di valorizzazione del meglio delle produzioni dell’Isola.

All’interno di un format innovativo, ecco una serie di eventi a loro modo unici per Olbia. A partire dal concerto del grande chitarrista Marino De Rosas, che si esibirà domenica 19 agosto, dalle 21,30, nella terrazza del Museo Archeologico. Per chiudere con il concerto di Piero Marras, che ha deciso di festeggiare i 40 anni di una straordinaria carriera proprio all’interno del Festival Mirtò, durante il quale suonerà brani del suo incredibile repertorio lunedì 20 agosto, dalle 22.00, in piazza Elena di Gallura, all’interno dell’Isola del Gusto.

«Si tratta di eventi nell’evento, siamo felici che Mirtò sia l’occasione per portare a Olbia grandi artisti e questo grazie al patrocinio dell’assessorato comunale alla Cultura e di quello al Turismo, con in prima fila il sindaco, Settimo Nizzi e gli assessori Marco Balata e Sabrina Serra – sottolinea Salvatore Azzena, presidente di Mirtò -. Con l’anteprima di Porto Rotondo e l’evento di Mirtò ad Olbia completiamo un percorso iniziato ad aprile a Porto Cervo, con l’evento organizzato grazie alla grande disponibilità del Consorzio Costa Smeralda. Si conferma così l’obiettivo di Mirtò, quello di promuovere tutta la Sardegna in tutti i territori e tutto l’anno.»

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cozze

L’allarme lanciato dal Consorzio dei mitilicoltori di Olbia per la moria di cozze, che ha colpito gli allevamenti del golfo del centro gallurese a causa dell’innalzamento della temperatura dell’acqua marina, non è caduto nel vuoto. L’assessore dell’Agricoltura con delega su Pesca e Acquacoltura, Pier Luigi Caria, ha subito raccolto l’appello dei pescatori: «È innanzitutto fondamentale che il Consorzio prepari un report su ciò che è successo nelle scorse settimane e lo inoltri al comune di Olbia. A quel punto sarà necessario che la Giunta deliberi sullo stato di calamità naturale, che ha colpito il braccio di mare e quindi le economie delle aziende che vi operano, inviando il provvedimento alla Regione. Completati questi due passaggi – ha proseguito l’assessore – attiveremo l’Agenzia Argea Sardegna per la valutazione dei danniı. 
Pier Luigi Caria ha quindi fatto appello a tutti i parlamentari sardi, di maggioranza e opposizione, affinché si facciano portavoce in Parlamento e nel Governo delle istanze degli imprenditori del mare. «Le risorse finanziarie – ha spiegato Pier Luigi Caria – a disposizione dell’Assessorato anche attraverso il Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), per eventuale ristoro danni da calamità naturali, sono di importo limitato e sono numerose le richieste di intervento per le avversità atmosferiche. Faccio quindi appello a tutti gli eletti sardi a Roma, a prescindere dall’appartenenza politica, perché sia promossa una eventuale azione di lobby per il recupero di finanziamenti ad hoc da inserire nella prossima legge di programmazione finanziaria. La nostra disponibilità a collaborare con chi ha a cuore gli interessi dei sardi è totale».
Relativamente alla richiesta del Consorzio sull’assegnazione di altri specchi acquei (ubicati in prossimità del Lido del Sole), che attraverso le correnti permettono di avere temperature più basse e quindi la salvaguardia del prodotto allevato, l’assessore Pier Luigi Caria si è dichiarato disponibile a trovare una soluzione di ampliamento delle superfici già assegnate. Un passo che comunque andrà discusso e condiviso, nel rispetto delle normative vigenti e con i relativi bandi di assegnazione, con tutti i portatori di interesse coinvolti a vario titolo nelle attività svolte nel golfo di Olbia.

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«Come si evince dalla lettera scritta dal dott. Licheri (Direttore sanitario F.F.), è stato predisposto il trasferimento di tutte le attività del nostro laboratorio analisi, presso l’ospedale Sirai di Carbonia. A nulla sono valse le promesse effettuate in tutti questi mesi, alla fine lo scopo è chiaramente uno, distruggere pian piano la sanità Iglesiente.»

Lo scrive, in un post pubblicato su Facebook, Federico Garau, candidato sindaco e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale.

«Oggi abbiamo accolto con piacere l’intervento del sindaco di Iglesias, che ha deciso di recarsi personalmente presso l’ufficio dell’assessore regionale della Sanità, il dott. Luigi Arru, per chiedere spiegazioni e provare un intervento diretto, proprio come abbiamo stabilito nell’ultima conferenza capigruppo del Consiglio comunale di Iglesias (con gli stessi partecipanti disposti a presenziare a qualsiasi iniziativa) ma, soprattutto, come riportato sulla lettera a lui inviata dal gruppo consiliare del M5S di cui il sottoscritto, insieme alle colleghe consigliere Bruna Moi e Francesca Tronci, fa parte – aggiunge Federico Garau -. Ricordiamo al nostro primo cittadino, così come già detto più volte, che ci riteniamo pronti ad affiancarlo in qualsiasi azione che abbia come primo obiettivo quello di salvaguardare la situazione sanitaria della nostra città.»

«In attesa di future ed ufficiali risposte, oltre ogni rivalità e colore politico, ci riteniamo pronti a difendere il diritto alla salute degli abitanti della città di Iglesias – conclude Federico Garau -. Se possibile ci terrei a rimarcare che tali azioni, soprattutto per argomenti di grande importanza come la sanità, non vanno compiuti in solitaria, ma con l’appoggio di tutto il Consiglio comunale.»

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«La nota ATS prot. n. NP/2018/56328 del 13.08.2018 a firma del dott. Licheri certifica la morte del laboratorio analisi del Santa Barbara di Iglesias. Avevamo preannunciato la folle decisione dei vertici ATS, in tempi non sospetti. In campagna elettorale denunciammo lo smantellamento del laboratorio, l’allora candidato sindaco, Mauro Usai, ci disse che eravamo allarmisti e visionari e la portavoce dei 5 stelle cittadina arrivò ad affermare che la nostra era tifoseria da stadio…»

Lo scrive, in una nota, Valentina Pistis (Stai con Noi).

«Nel frattempo, come anticipato, le analisi, non solo quelle urgenti ma anche quelle di routine, verranno effettuate esclusivamente a Carbonia – aggiunge Valentina Pistis -. Nella nota del 13 agosto scritta con la complicità della dott.ssa Giua e della dott.ssa Garau, viene anche precisato che potranno essere presi accordi con Cagliari per il trasferimento di attività diagnostiche specialistiche. Anche in questo caso, la nostra ATS – sebbene ponga la questione in termini di eventualità – ci prepara al peggio, ovvero al trasferimento definitivo di tali attività a Cagliari. Viene inoltre comunicato il trasferimento del personale presso altre strutture in caso di eccedenza presso il Sirai.»

«Le azioni del sindaco sono assolutamente tardive. Le conseguenze della chiusura definitiva del laboratorio analisi del Santa Barbara saranno incalcolabili. Potrebbero portare alla chiusura del CTO e con il trasferimento degli esami specialistici a Cagliari assisteremo al conseguente declassamento del Sirai – sottolinea ancora Valentina Pistis -. NOI siamo pronti ad andare avanti anche da soli. Le nostre azioni, concrete e decise, parleranno da sole. Dedicheremo il mese di settembre alla sanità. Un mese di sensibilizzazione, informazione, incontri e dibattiti. Inizieremo il 4 con il Consiglio comunale, richiesto dai nostri consiglieri.»

Valentina Pistis ricostruisce, infine, quanto è accaduto oggi.

«1) Con una nota l’ATS comunica la chiusura del laboratorio analisi del Santa Barbara; 2) il sindaco Usai occupa, per protesta, una scrivania in regione; 3) Pigliaru lo chiama e risolve il problema. ATTENZIONE… qui viene il bello… La nota divulgata dalla RAS parla solo di urgenze e non di routine. L’attività originaria, che è quella che chiaramente incide maggiormente, resta in capo a Carbonia. E il sindaco che fa? Lascia soddisfatto la sala appena occupata! – conclude Valentina Pistis -. C’è chi lo chiama fumo negli occhi e chi presa per i fondelli… a Voi la scelta.»

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«Martedì prossimo, 21 agosto, nel laboratorio analisi del Santa Barbara, riprenderà l’esecuzione degli esami in urgenza a supporto dell’attività del Pronto Soccorso e dell’Ostetricia e Gineologia.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, che invita tutti a non illudersi e sottolinea che «la retromarcia dell’Azienda Tutela Salute non basta ad esaudire le aspettative del territorio»

«Un dietrofront obbligato – sostiene Gianluigi Rubiu – dopo la levata di scudi del sindaco di Iglesias Mauro Usai, che a fine mattinata ha occupato la sala riunioni dell’assessorato della Sanità per protestare contro la chiusura del centro incastonato nel presidio di Iglesias. Una promessa destinata a naufragare, perché sull’interruzione del laboratorio analisi al Santa Barbara non sono bastate interrogazioni, mozioni, innumerevoli interlocuzioni con gli stati generali della sanità sarda. La realtà è che le attività sono state dirottate nel presidio sanitario del Sirai, a seguito del crollo del controsoffitto. Il servizio non è stato mai riattivato.»

«La soppressione del laboratorio, punto di riferimento del nosocomio per gli esami diagnostici, è un progetto da tempo inseguito dall’azienda unica che impoverisce ulteriormente le prestazioni sanitarie del Sulcis Iglesiente – aggiunge Gianluigi Rubiu -. C’è un disegno regionale che mette a rischio le attività mediche all’interno dei presidi ospedalieri di Iglesias e dintorni, con la chiusura del laboratorio analisi che rappresenta l’ulteriore tappa di uno smantellamento e mira a lasciare in piedi solo i centri del Santissima Trinità di Cagliari, del Zonchello di Nuoro, del San Martino di Oristano e del San Giovanni Paolo di Olbia.»

«Si tenga conto che sono state spese parecchie risorse per rendere funzionali le macchine per l’attività d’urgenza, salvo poi chiudere l’impianto. Una situazione che sarà segnalata alla Corte dei Conti per fare chiarezza sugli sprechi della sanità isolana. I campioni dei prelievi fatti ad Iglesias – conclude Gianluigi Rubiu – vengono trasportati quotidianamente al Sirai di Carbonia attraverso un’agenzia di trasporto (con regolare gara) e, in questo periodo, i costi sono lievitati pesantemente, quindi oltre al disservizio si incrementa la spesa.»

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«La Giunta Pigliaru esprime tutta la sua vicinanza in questo momento così tragico alle famiglie delle vittime del disastro di Genova e a tutta la cittadinanza. La Protezione civile della Sardegna è pronta ad aiutare chi sta operando in queste difficili ore, in piena collaborazione con il Dipartimento nazionale e tutte le autorità locali.»
Lo ha detto Donatella Spano, assessore della Difesa dell’ambiente della Regione Sardegna con delega alla Protezione civile che, il 14 agosto, immediatamente dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, ha scritto all’omologo assessore regionale della Liguria, Giacomo Raul Giampedrone, e al capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli, per dare piena disponibilità a prestare soccorso.

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aeroporto di Elmas
Ulteriori incrementi di capienza sono stati previsti durante i giorni a cavallo di Ferragosto sui collegamenti aerei in continuità territoriale da e per la Sardegna. Dal 15 al 21 agosto, sulle rotte tra i principali aeroporti isolani e Roma e Milano, sono disponibili complessivamente più di 94mila poltrone.

La compagnia Alitalia ha previsto aumenti di posti sulla Alghero-Linate-Alghero sino a circa il 150% in più rispetto alle disponibilità ordinarie stabilite dal decreto. Su questa rotta, al momento, i posti in vendita da Ferragosto sino a martedì 21 agosto sono stati quasi 8.000 con otto voli quotidiani. Sulla Cagliari- Fiumicino-Cagliari l’aumento di poltrone rispetto al numero minimo imposto è anche in questo caso di circa il 150% con oltre 30mila posti in vendita e almeno 24 voli quotidiani.
La rotta Cagliari-Linate-Cagliari invece aumenta la capienza di oltre il 160% con in vendita più di 27mila poltrone alle tariffe previste dalla continuità territoriale e 22 voli al giorno. Sempre dal 15 al 21 agosto sulla Olbia-Linate-Olbia la compagnia Air Italy ha disposto aumenti pari al 36,8% con quasi 16000 posti in vendita e 12 voli quotidiani operativi. Le poltrone sulla Olbia-Fiumicino-Olbia incrementano di oltre il 21% sino a 13.500 e con almeno 10 voli al giorno.
«A fronte del costante monitoraggio da parte degli uffici regionali, non si escludono ulteriori interventi per fare fronte alla massiccia domanda del controesodo dall’isola verso il continente», fa sapere l’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu.