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«Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio, in nome di una stretta alleanza con il Partito sardo d’azione, viene a dirci che farà ripartire la Sardegna, ma dove e come? Non sono sufficienti due dichiarazioni messe in fila per imbrogliare i sardi, servono fatti concreti, serve coerenza tra quello che si dice è quello che si fa. Il leader di un partito che ha difeso da sempre i soli interessi del Nord, che ha da sempre messo in discussione le regioni autonome oggi non può venirci a dire che si occuperà di noi e che ci vuole bene.»
Lo scrive, in una nota, Franco Sabatini, consigliere regionale del Partito democratico, presidente della commissione Programmazione, bilancio e politiche europee.
«Matteo Salvini, ormai da mesi vice premier, deve spiegare alcune decisioni del governo Lega-5stelle, e le mancate prese di posizione su molti temi – aggiunge Franco Sabatini -.
Mettiamole in fila.
1) METANO
Il piano per la metanizzazione in Sardegna non può essere messo in discussione a meno che non ci siano altri interessi occulti da tutelare. E’ una infrastruttura fondamentale per rilanciare l’industria e il manifatturiero e per abbassare i costi energetici a carico delle famiglie sarde.
Oggi il progetto viene messo in discussione dal governo rallentando di fatto un’opera strategica che i sardi aspettano da decenni.
2) PIANO PER LE PERIFERIE
Il Governo ha deciso di cancellare 130 milioni di investimenti nell’isola, proprio nel momento in cui ripartono gli investimenti attivati dalle Regione con 494 bandi pubblici per un totale 378milioni di lavori. Lo Stato invece cancella i fondi per le periferie, risorse attese dai comuni di Nuoro, Sassari, Carbonia e Tempio per la riqualificazione dei quartieri più a rischio. Inaccettabili le giustificazioni addotte: di fronte a sentenze avverse della Consulta non si rimedia cancellando finanziamenti per la Sardegna.
3) CONTINUITA’ TERRITORIALE.
Su Air Italy il ministro Salvini dovrebbe spiegarci come la pensa il governo. La sua sede deve stare ad Olbia o a Milano Malpensa?
4) RAPPORTO STATO-REGIONE
Il governo di cui Salvini è vicepresidente pensa bene di impugnare la legge sul reclutamento del personale continuando nella linea di azzerare ogni principio autonomistico della Sardegna e bloccando le nuove assunzioni.
Sul tema lavoro è di qualche giorno fa la decisione del governo Lega – 5 stelle di bocciare gli ammortizzatori sociali per gli operai di Ottana. Qualche solerte amico dei leghisti e dei 5stelle cerca di giustificarli dicendo che ci vuole un piano di rilancio organico: belle parole, ma intanto chi ha perso il lavoro cosa fa? Aspetta il piano di Di Maio?
5) VERTENZA ARAS
Siamo in attesa oramai da tre mesi di una risposta sulla possibilità di trasferire il personale Aras a LAORE. Anziché cincischiare con mille scuse convochino un tavolo risolutore e mettano fine ad inutili perdite di tempo.»
«Insomma, non servono parole e dichiarazioni. Servono fatti che al momento non si vedono. Le decisioni assunte dal Governo vanno contro i nostri interessi. È sui temi veri che si dimostra quello che effettivamente si vuol fare per la Sardegna. Credo che un leghista, e penso di non mancare di rispetto a nessuno con queste parole, abbia poco da dire e da raccontare sulla Sardegna e sui sardi. Tutti noi dovremmo prendere posizione in difesa degli interessi della Regione sarda. La storia dimostra – conclude Franco Sabatini – che non ci sono governi amici, solo una presa di coscienza collettiva potrà fare da argine a chi continua a mettere in discussione i diritti e a ferire la dignità del popolo sardo.»