24 November, 2024
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aeroporto Cagliari

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha firmato il decreto di imposizione degli oneri di servizio pubblico per la continuità territoriale aerea della Regione Sardegna. Il decreto darà vita al nuovo bando per l’assegnazione delle rotte e rappresenta un importante passo in avanti per salvaguardare il diritto a una mobilità adeguata per i sardi e per tutti i viaggiatori, portando a conclusione la procedura di definizione del nuovo regime degli oneri di servizio pubblico per gli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia con Roma e Milano.

Il decreto sostituirà dal 1 aprile 2019 il precedente decreto ministeriale del 2013, che attualmente regola gli oneri di servizio pubblico vigenti a seguito di proroga, rideterminandone il contenuto. Il nuovo dm verrà ora inviato alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea con una nota con la quale si informa la commissione Europea dell’intendimento dello Stato di imporre gli oneri di servizio, come già anticipato dal ministro Danilo Toninelli alla commissaria dell’Unione europea Violeta Bulc nel corso del loro incontro al Ministero. Quindi verrà chiesta la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del bando.

La nuova continuità territoriale aerea della Regione Sardegna prevederà l’imposizione di tetti massimi di spesa per i non residenti e tariffe agevolate equiparate a quelle dei residenti per i viaggiatori disabili, i giovani studenti universitari, gli under 21 anni e gli over 70.

La firma del decreto da parte del Ministro conferma l’impegno del Governo a garantire parità di trattamento per la mobilità di tutti i cittadini dell’Unione, anche di chi si deve spostare sulle isole. L’Esecutivo e questo Ministero fanno ora affidamento sulla collaborazione degli uffici della Commissione europea per accelerare al massimo la definizione della procedura che porterà al nuovo regime degli oneri di servizio.

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La Giunta regionale ha approvato il piano stralcio per il 2018 delle attività di comunicazione istituzionale integrata del Sistema Regione, che si occuperà di rendere note ai cittadini le principali attività istituzionali dell’Amministrazione regionale. Con 100mila euro sarà finanziata la manifestazione “Futura Sassari”, con cui l’istituto agrario Pellegrini di Sassari rappresenterà il progetto Iscol@ all’interno del piano nazionale di scuola digitale: un evento di tre giornate di incontri e seminari con gli esperti del settore, con spazi dedicati alle scuole della Sardegna, per evidenziare quanto realizzato nel settore dell’edilizia scolastica e dell’innovazione didattica. Sempre all’interno di Iscol@, è stato deciso di utilizzare per il nuovo piano di edilizia scolastica le somme derivanti dalle sanzioni per gli interventi in ritardo di attuazione, 330mila euro, per il nuovo piano di edilizia scolastica. Sono stati inoltre rimodulati 32 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e coesione su una serie di interventi con scadenza di spesa ravvicinata e approvata la ripartizione fra i comuni della Sardegna dei contributi alle Regioni maggiormente oberate da vincoli e attività militari per gli anni 2015-2018.

Saranno destinati alle azioni per le politiche giovanili quasi 280mila euro dei quali 200 di fondi regionali e quasi 80mila del Fondo nazionale Politiche giovanili, in base all’APQ tra l’Amministrazione regionale e la Presidenza del Consiglio dei ministri. Ha stabilito così l’esecutivo su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena. Le risorse saranno utilizzate nell’attività di programmazione di interventi mirati alla realizzazione di forme di aggregazione giovanile, per migliorare le occasioni di incontro e ancora ci sarà un finanziamento dedicato ai progetti alla promozione delle attività di orientamento e placement ed alla prevenzione del disagio e il sostegno dei giovani talenti.
Sono stati inoltre finanziati i comuni di Cagliari e Sassari per l’assegnazione di posti gratuiti di studio per convittori e semiconvittori al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele” di Cagliari e “Canopoleno” di Sassari con risorse per 222mila euro: 97,5mila saranno assegnati a Cagliari, e 125mila a Sassari. L’esecutivo ha dato inoltre il nulla osta all’esecutività della deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’E.R. S.U. di Sassari per l’approvazione del rendiconto 2017, indicando quale destinazione della quota di avanzo di amministrazione disponibile la copertura del fabbisogno finanziario dell’intervento “ERSU_TT” per un importo di 6.783.895,68, di cui euro 5.775.643,00 per l’area San Lorenzo, e 1.008.252,68 euro per l’area ex Fondazione Brigata Sassari e per la restante parte per l’erogazione di borse di studio e altri contributi e servizi per gli studenti. Approvati, infine, criteri e modalità di ripartizione delle risorse per l’annualità 2018 sulle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Su proposta dell’assessore Lugi Arru, è stato approvato l’atto di programmazione dei servizi necessari per l’attuazione del REI 2018-2020, finanziati nei limiti delle risorse della quota per la Sardegna del Fondo Povertà (poco più di 9 milioni). Con 200mila euro viene rifinanziato il programma d’interventi per favorire l’inclusione sociale e abitativa delle famiglie appartenenti alle popolazioni nomadi, mentre 500.000 euro rifinanziano il progetto Overdenture, realizzato dall’Aou di Cagliari, per apparecchi dentali a cittadini economicamente svantaggiati.
Come proposto dall’assessora Donatella Spano, l’Esecutivo ha deliberato che la sede della stazione del Corpo forestale per la giurisdizione su Assemini, Capoterra, Decimomannu, Decimoputzu, Uta e Villaspeciosa sarà spostata da Capoterra a Uta, in locali più adeguati alle attività lavorative.
Espressa l’intesa con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte sull’aggiornamento, per il periodo 2018-2021, del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto di Carloforte e del porto turistico di Villamarina. E’ stata prorogata, con totale richiamo delle prescrizioni, l’efficacia temporale della delibera 16/21 del 9 aprile 2013, relativa all’intervento “Opere idrauliche a protezione dell’abitato – Canale diversivo a monte dell’abitato”, proposto dal comune di Nuraminis. Approvata, infine una modifica all’articolo 10 delle Prescrizioni regionali antincendi: in caso di sopraggiunte variazioni delle condizioni meteorologiche o di previsione di pericolosità a codice arancione o rosso, può essere disposta una temporanea sospensione delle autorizzazioni all’uso del fuoco già rilasciate dandone tempestivo avviso agli interessati.
Via libera alle direttive di attuazione per l’avvio della procedura di costituzione in Sardegna della DMO, Destination Management Organization. Sempre su proposta dell’assessora Barbara Argiolas sono stati programmati una serie di interventi di promozione della destinazione Sardegna.
Via libera su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras al piano industriale di Igea per il triennio 2017-2021 e alla legge di semplificazione 2018. I dettagli di entrambe saranno resi noti in conferenza stampa dopo la pausa estiva.
Come annunciato ieri mattina a Ottana dall’assessore Virginia Mura, sono state approvate due delibere per i lavoratori dell’area di crisi. La prima, per i 130 ex lavoratori del Polo industriale non sostenuti dagli ammortizzatori sociali ordinari e in deroga, e che si trovino in una situazione di ridotta occupazione successiva al licenziamento, è finanziata con la legge regionale 25 approvata a fine luglio dal Consiglio e stanzia 2 milioni e 315mila euro. Prevede che i 130 possano usufruire di una delle seguenti misure: un contributo economico una tantum a compensazione della ridotta rioccupazione successiva al licenziamento, la partecipazione ad interventi di politica attiva del lavoro, l’impiego nei cantieri comunali. La seconda delibera riguarda invece i lavoratori dell’intera area vasta, stanzia 2 milioni per tre tipi di misure: bonus occupazionali e incentivi assunzionali (per soggetti con alto livello di occupabilità e over 55); assegni formativi (formazione rivolta a soggetti con basso livello di occupabilità, tirocini per soggetti con basso livello di occupabilità ma con competenze facilmente spendibili in azienda, percorsi formativi per l’autoimprenditorialità); servizi per l’avvio d’impresa. La suddivisione delle risorse e i dettagli degli interventi sono stati perfezionati con il contributo del territorio raccolto durante l’incontro di questa mattina.
Su proposta dell’assessore Pier Luigi Caria, la Giunta ha concesso il nulla osta all’esecutività della determinazione del direttore generale dell’Agenzia Agris Sardegna, Roberto Zurru, con la quale è stato approvato il bilancio di previsione per gli anni 2018-2020 dell’Agenzia.

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assessorato lavoro sede

È stato prorogato al 20 settembre 2018 l’avviso pubblico CA.R.P.E.D.I.EM per la costituzione del catalogo regionale dei progetti eleggibili di inclusione e di empowerment, a supporto del Reddito di Inclusione Sociale della Sardegna (REIS).
L’innovatività del bando, le istanze emerse dai dieci incontri, molto partecipati, promossi dall’assessorato del Lavoro, e la presenza nel medesimo arco temporale di più avvisi pubblici con analoghe finalità e con tempi di scadenza quasi coincidenti, hanno indotto ad offrire alle organizzazioni del Terzo settore, ai soggetti autorizzati allo svolgimento di attività di intermediazione, ai soggetti sociali solidali, agli Enti di gestione pubblico-privata e alle Agenzie formative accreditate, il tempo utile per la presentazione delle proposte progettuali, che andranno a comporre il Catalogo CA.R.P.E.D.I.EM.
L’Avviso CA.R.P.E.D.I.EM costituisce uno strumento innovativo, capace di attivare una integrazione tra pubblico e privato, con il coinvolgimento delle organizzazioni del terzo settore, delle forze produttive e delle parti sociali, tutte impegnate ad arginare e combattere la condizione di povertà, sperimentando un modello capace di istituire una rete territoriale dei servizi sociali a beneficio delle comunità di riferimento.
Obiettivo dell’avviso regionale è la costituzione di un catalogo formato da un insieme di interventi integrati con finalità non solo di inclusione sociale, ma soprattutto lavorativa, rivolti alle famiglie e alle persone in condizioni di disagio economico e sociale.
Le domande di partecipazione al bando devono essere presentate, entro le ore 12.00 del 20 settembre, attraverso il SIL al link http://www.sardegnalavoro.it/agenda/?p=93654.

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La Giunta regionale ha stanziato oltre 4 milioni di euro per favorire la raccolta differenziata e recuperare le aree comunali degradate per abbandono di rifiuti che la Giunta ha programmato su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. «I Comuni, in coerenza con il Piano regionale dei rifiuti, riceveranno queste risorse per abbattere ulteriormente il quantitativo dei rifiuti prodotti e migliorare la raccolta per raggiungere l’obiettivo dell’80 per cento», ha detto l’assessore dell’Ambiente.
Risorse per più di 960mila euro, ripartite secondo la popolazione residente, sono state programmate tra 16 Comuni per nuovi ecocentri o per completarne la costruzione: Aglientu, Arbus, Laerru, Curcuris, Gonnosnò, Dorgali, Gonnoscodina, Albagiara, Giave, Pattada, Telti, Teti, Scano Montiferro, Ovodda, Valledoria e Oristano. E su richiesta da parte di quest’ultima amministrazione è stata approvata la rimodulazione del finanziamento di 120mila attribuito 2017, al fine di completare il centro di raccolta principale.
A nove Amministrazioni andranno finanziamenti, pari a 200mila euro, per gli interventi di raccolta e trasporto di rifiuti a recupero/smaltimento e secondo la seguente ripartizione: Barisardo, Sindia, Uri, Musei, Ittiri, Teti, Nulvi, Seui e Padru. Stessa cifra, ma destinata a ulteriori centri di raccolta comunali, viene ripartita tra Siamaggiore, Ales ed Ozieri.
Altri 100mila euro al Consorzio industriale provinciale di Cagliari per la realizzazione di interventi di recupero ambientale nello stagno di Santa Gilla. Invece il Consorzio industriale provinciale di Nuoro riceverà 290mila euro per rimuovere i rifiuti contenuti nelle vasche S59 e S22-A e nella zona F1 del depuratore consortile.
Le risorse residue di 2,415 milioni sono mirate alla realizzazione di interventi di recupero ambientale di aree degradate da abbandono di rifiuti, compresa la raccolta e il conferimento ad appositi di impianti di recupero o smaltimento nonché la realizzazione di investimenti che consentano di dissuadere da ulteriori abbandoni.

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Inizieranno nei mesi di ottobre e novembre 2018 le operazioni di esumazione ordinaria di 304 fosse situate all’interno dei campi decennali 3, 13, 14, 18 e 19 nel cimitero di Carbonia. Dopo 10 anni dalla data dell’inumazione, la legge, infatti, impone di esumare dalla terra i resti delle salme, affinché essi possano essere ricollocati in altri spazi cimiteriali. 

I cittadini interessati, entro il 30 settembre, potranno rivolgersi all’Ufficio Servizi Cimiteriali (tel. 0781 694430) per dare indicazioni in merito alla destinazione dei resti risultanti dalle operazioni. L’Amministrazione comunale, nel caso in cui non sia stata richiesta dai familiari dei defunti diversa destinazione in sepoltura privata, procederà nel rispetto delle disposizioni del regolamento comunale di Polizia Mortuaria e provvederà a raccogliere e depositare i resti ossei nell’ossario comune.

«Questi interventi rientrano nell’ambito di un ampio piano di gestione cimiteriale improntato sui criteri dell’efficienza dei servizi, dell’economicità dei costi per i cittadini e sull’ottimizzazione degli spazi disponibili», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.

L’assessore delle Manutenzioni e dei Servizi di pubblica utilità Gian Luca Lai, ha precisato che «tale lavoro è disciplinato dall’articolo 85 del vigente regolamento comunale di Polizia mortuaria, il quale sancisce che l’esecuzione dell’esumazione ordinaria debba avvenire dopo 10 anni dall’inumazione. La realizzazione di questo intervento è in linea con gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione comunale: offrire ai familiari la possibilità di scegliere dove conservare le spoglie dei propri cari, anche in funzione dei differenti costi previsti dalle diverse opzioni: 1.301,50 euro per la concessione trentennale di un loculo nuovo, con prezzo ridotto del 30% per coloro che invece opteranno per i loculi di risulta, ovvero oggetto di una precedente concessione; 196 euro per la sepoltura a terra (inumazione) per un periodo di 10 anni». 

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Decolla anche nel 2018 il progetto Multi, lo scambio culturale fra i giovani della città di Carbonia ed il comune tedesco di Oberhausen. Da sabato 11 agosto a domenica 26 Agosto 11 ragazzi, di età dai 14 ai 17 anni, residenti a Carbonia, accompagnati da due guide, saranno ospiti dei loro colleghi tedeschi, dando vita così a un’esperienza che fa il paio con quella vissuta l’estate scorso nel Sulcis dai giovani di Oberhausen. Gli aspetti organizzativi relativi alla partenza dei ragazzi in Germania e al loro rientro in Sardegna sono curati dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Girasole di Carbonia.

Si tratta di un’iniziativa meritoria che l’Amministrazione comunale di Carbonia supporta nella ferma convinzione che «la contaminazione di saperi, valori ed esperienze diverse possa contribuire notevolmente all’arricchimento culturale dei giovani ragazzi di Carbonia e di Oberhausen. Il confronto, la condivisione e la capacità di aprirsi a culture differenti dalla nostra consolidano il bagaglio esperienziale e formativo dei giovani di Carbonia», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.

Il gemellaggio tra le due città è sempre più saldo, anche alla luce della visita compiuta in Germania nel giugno scorso dal sindaco di Carbonia Paola Massidda e dall’assessore della Cultura e del Turismo Sabrina Sabiu, che hanno partecipato ad alcuni proficui tavoli tecnici con il sindaco di Oberhausen Daniel Schranz, l’assessore della Cultura Apostolos Tsalastras e la rappresentante dell’Ufficio Intercultura Desbina Kallinikidou.

Come segno di gratitudine per la splendida accoglienza ricevuta in Germania, il sindaco Paola Massidda e l’assessore Sabrina Sabiu, invieranno ai loro colleghi tedeschi, un piccolo omaggio dal forte significato simbolico: un’immagine panoramica di Carbonia al momento della sua nascita.

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Entra nel vivo la decima edizione del “Nurarcheofestival – Intrecci nei teatri di pietra”, la rassegna, organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri, che ha come palcoscenico alcuni fra i siti archeologici, e musei, di maggior pregio in Sardegna, dislocati fra Ogliastra, Sulcis, Nuorese, Oristanese, Cagliaritano.

“Dalla luna al menhir”, è il titolo della nuova produzione del Crogiuolo che domani, venerdì 10 agosto, va in scena alle 20, in prima assoluta nazionale, a Macomer, nell’area archeologica di Tamuli. Il testo è di Bepi Vigna, con Rita Atzeri voce recitante, accompagnata dalle launeddas di Nicola Agus. Un breve viaggio all’inizio della storia, per raccontare la più grande rivoluzione del periodo Neolitico: l’invenzione del linguaggio e quindi del narrare. Il Neolitico è un periodo in cui l’umanità fa importanti passi avanti nella via del progresso: se prima ci si procurava da mangiare soltanto cacciando e raccogliendo i frutti e le radici, ora si inizia a praticare l’agricoltura e l’allevamento degli animali. Inoltre, si impara a lavorare l’argilla e a creare oggetti di ceramica. Non ci si veste più solo con pelli di animali, ma si impara a tessere il lino e altre fibre ricavate dalle piante. «Il Neolitico è quindi la prima grande rivoluzione… è quando il mondo inizia a cambiare veramente per opera dell’uomo», scrive Bepi Vigna. Nelle società matriarcali del Mediterraneo inizia l’avventura dell’umanità, ma presto la Dea lunare e i miti che ad essa si ricollegavano vengono sopraffatti dagli dei della guerra. I valori di un mondo al femminile cedono il passo al patriarcato.

«Tuttavia qualcosa di quell’ancestrale retaggio è ancora vivo». Quello che viene fuori è «un racconto del mondo primitivo in cui il magico ed il fantastico erano una parte importante della realtà quotidiana; un percorso alle origini della civiltà, dalla dea madre ai menhir».

Alle 18.30 seguirà la visita guidata al sito a cura della coop. Esedra.

Il giorno dopo, l’11, alle 19.30, a Villagrande Strisaili, nell’ area archeologica di S’Arcu ‘e is forros, “Donne al bivio” di… Villagrande, un atto unico scritto e diretto da Enzo Parodo, con Anna Pia, Fulvia Ibba, Massimo Muscas, gli  arrangiamenti musicali di Massimo Muscas e i testi delle canzoni di Giampaolo Loddo, Anna Pia, Fulvia Ibba, Massimo Muscas (produzione La Maschera).

Una performance teatrale tra commedia musicale e cabaret. Tre donne, una camionista, una cameriera quasi cieca e una bigotta tutta casa e chiesa, si ritrovano casualmente a un bivio stradale. Tra le tre nasce una amicizia cementata dalla loro condizione di “single”. Questo incontro sarà l’occasione per mettere in luce caratteri molto diversi tra di loro. Uno spettacolo tutto al femminile, dai toni esilaranti, condito da otto parodie canore che danno un tocco di leggerezza.

Alle 18.30 la visita guidata al sito a cura della coop. Irei.

Sempre l’11, alle 20.00, ancora in scena, dopo il debutto lo scorso 3 agosto a Carbonia (nelle Domus de Janas di Cannas di Sotto), “Sa notti de is janas”, a Talana, al Nuraghe Bau ‘e tanca. Protagonista Isella Orchis. Alle 21 seguirà un laboratorio del gusto e una degustazione prodotti tipici.

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«Sui fondi alle periferie chi grida allo scandalo nasconde la verità: perché il decreto milleproroghe ha dovuto prendere atto di una sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale alcuni passaggi della legge del governo Gentiloni. Non a caso, l’emendamento è stato votato al Senato all’unanimità, quindi anche dagli stessi parlamentari del Pd.»

Il senatore del Movimento Cinquestelle Emiliano Fenu interviene sulla vicenda che riguarda i fondi per le periferie e puntualizza l’iter che ha portato ad una decisione «per certi aspetti obbligata».

«Chi alimenta le polemiche lo fa senza conoscere a fondo la questione. L’emendamento 13.2 al decreto milleproroghe provvede soltanto ad adeguare la normativa (art. 1, comma 140 della legge di stabilità 2017) a quanto stabilito dalla Consulta. La sentenza 74 del 7 marzo 2018 ha infatti dichiarato incostituzionale la legge nella parte in cui non prevede un’intesa con gli enti territoriali in relazione ai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardanti settori di spesa rientranti nelle materie di competenza regionale. La questione è complessa – aggiunge Emiliano Fenu – tuttavia il governo ha salvato i primi 24 progetti che hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100 ed erano immediatamente esecutivi. Gran parte dei progetti invece presentavano molte carenze, non erano esecutivi e mai avrebbero potuto diventarlo. In ogni caso, il decreto milleproroghe non annulla l’efficacia delle convenzioni già concluse che riguardano i bandi per le periferie, ma le differisce al 2020, destinando nel frattempo le risorse già previste per le annualità 2018 e 2019 agli investimenti dei comuni attraverso gli avanzi di amministrazione degli esercizi precedenti, risorse che altrimenti non potevano essere utilizzate.»

Da una parte, dunque, si adegua la legge alla sentenza della Corte Costituzionale e, facendo salvi i primi 24 interventi, il Governo posticipa gli investimenti al 2020, rimanendo ferme le risorse e verificando meglio i progetti; dall’altra, quelle risorse vengono liberate da subito e messe a disposizione di tutti i Comuni virtuosi per investimenti di opere pubbliche.

«Chi oggi protesta dovrebbe fare uno sforzo di onestà intellettuale e ammettere che esiste una sentenza della Corte Costituzionale da rispettare e che l’efficacia delle convenzioni è stata soltanto differita, proprio per evitare che quelle risorse andassero perdute – conclude Emiliano Fenu -, chi del Pd oggi protesta dovrebbe ammettere che l’emendamento è stato votato all’unanimità anche dagli stessi esponenti del Pd al Senato, proprio perché si trattava di un atto dovuto».

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La notte scorsa i carabinieri della stazione di Gesturi hanno arrestato per resistenza​ e minacce a pubblico ufficiale O.P., classe 1964, disoccupato con precedenti di polizia. I militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, verso le ore 2.00 del mattino, hanno notato l’uomo a bordo della propria Ape Piaggio in giro per le vie del paese e, vista la guida incerta, hanno deciso di procedere al controllo. L’uomo non si è fermato immediatamente all’alt dei militari, rischiando di travolgerli. Sottoposto a controllo alcolemico, gli è stato riscontrato un valore ben al di sopra dei limiti consentiti. Non contento, durante il controllo lo stesso, ha proferito frasi ingiuriose e minacciose all’indirizzo dei militari. Questa mattina il processo per direttissima presso il Tribunale di Cagliari.

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Nell’ambito dei rinforzati controlli nelle aree litoranee (specie quelle ad alta vocazione turistica) già annunciati nei giorni scorsi sia a livello nazionale che provinciale, finalizzati anche al contrasto del diffuso fenomeno dell’abusivismo commerciale, nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri della stazione di Teulada, a conclusione di una mirata attività d’indagine, svolta anche attraverso numerosi servizi di osservazione e controllo, hanno arrestato in flagranza di reato S.J.C., nato in Argentina nel 1981, residente in Spagna, venditore ambulante con precedenti, di fatto domiciliato a Domus De Maria, in quanto responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo, già oggetto di attenzioni da parte dei carabinieri per le sue frequentazioni ed i movimenti sospetti, nel pomeriggio di ieri è stato fermato dai militari mentre si trovava in spiaggia, intento a vendere bracciali e collanine.
Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa 4.500 euro suddivisi in banconote di vario taglio. I militari hanno così deciso di estendere la perquisizione prima al veicolo in uso all’uomo, nel quale hanno rinvenuto modica quantità di hashish e di marijuana, già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, per poi proseguire le operazioni di ricerca presso il suo domicilio. Coadiuvati dai carabinieri della stazione di Domus De Maria, i militari hanno rinvenuto nell’abitazione ulteriori 25 grammi circa di marijuana.
La sostanza stupefacente ed il danaro, ritenuto provento dello spaccio, sono stati sequestrati, mentre il venditore ambulante che aveva già precedenti per spaccio è stato arrestato e sottoposto a detenzione domiciliare, in attesa di direttissima, in corso.