18 July, 2024
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Il coordinamento di Rete Sarda Sulcis Iglesiente questa sera ha diffuso una nota nella quale denuncia “i disservizi creati all’ospedale Santa Barbara di Iglesias con lo smantellamento del Laboratorio Analisi colpendo come sempre in primis gli utenti, in particolare coloro affetti, da patologie a rischio con eccessivi ritardi e quant’altro!“.

Una situazione che ha raggiunto livelli di allerta con il c’è e non c’è del laboratorio – si legge nella nota -. Il collasso del funzionamento del servizio avviene qualche mese fa dopo il crollo del soffitto.

Facciamo severo riferimento agli ultimi accadimenti dello spostamento del Laboratorio Analisi in altra sede. Rimaniamo basiti di fronte alla logica non esistente che permette tale trasferimento. È, comunque, priva di logica la situazione Sanità ad oggi. Ritorniamo al grosso problema del Laboratorio, abbiamo rilevato con grande meraviglia che il trasferimento si stia svolgendo per volontà della Primaria Responsabile del laboratorio Analisi con il lasciapassare del Direttore di Area. Il responsabile del laboratorio Analisi, una figura che dovrebbe adoperarsi per riattivare l’emergenza urgenza nell’immediato ha in questo caso lavorato controcorrente”.

Ad oggi si perpetua lo smantellamento attraverso lo spostamento di attrezzature e personale verso altre strutture, che, peraltro, presentano problematiche di sicurezza e impiantistica – sottolinea ancora il coordinamento – che rimarca e si domanda quali eventuali propositi ha spinto il Dirigente Responsabile del Laboratorio Analisi peraltro con ulteriore spesa di denari Pubblici allo suddetto spostamento! Le provette urlano al disagio per i viaggi a cui vengono sottoposte prima ancora di venire esaminate, con il rischio che alcune analisi non siano attendibili!

Visto e considerato la possibilità di collocare il laboratorio Analisi del Santa Barbara dopo il crollo, nell’immediato, nei locali adiacenti, un tempo occupati dall’ex Radiologia. A tale proposito stabiliti i regolari controlli per normativa è stata stabilita l’idoneità allo spostamento dai professionisti di competenza! Non riusciamo a comprendere i reali motivi che hanno spinto la Dirigente a tali decisioni.

A tal proposito ci poniamo dei quesiti:

La dirigente sta andando contro gli interessi dall’azienda?

L’Azienda ATS ASSL ha espresso in toni soft accordi creando ulteriori disservizi?

Il coordinamento di Rete del Sulcis sollecita ad azioni e chiarimenti i Capi Gruppo, invitando anche il Consiglio Comunale ad agire nell’immediato, senza attendere il 4 settembre ( vedi comunicato stampa) per ulteriori dettagli e chiarimenti sull’accaduto. Attendiamo la riattivazione del laboratorio Analisi al Santa Barbara, in attesa che vengano ultimati i locali al CTO di Iglesias. Il coordinamento Sulcis Iglesiente è disponibile ad affiancare coloro che prenderanno posizione immediate nei confronti di tale scempio. Rimarchiamo che la città non ha bisogno di false rivoluzioni, che peraltro hanno sapore amaro.

Sicuramente chi governa possiede gli strumenti per incidere con determinazione a ostacolare e fermare queste azioni inqualificabili. A meno che – conclude il coordinamento – non siano da mettere in una scala di valori come loro scelte!

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La Commissione “Governo del Territorio” ha approvato in tarda serata la nuova legge urbanistica.

Domani, mercoledì 8 agosto, alle ore 9.00, nella sala stampa del Consiglio regionale, il presidente della Commissione Antonio Solinas e l’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, presenteranno ai giornalisti il testo finale della legge .

A seguire, sullo stesso argomento, si terrà una conferenza stampa del gruppo di Forza Italia e dei consiglieri di minoranza componenti della Quarta Commissione.

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Grande successo di pubblico giovedì 26 luglio, a Cagliari, in Piazza Repubblica, per la prima edizione di “Smile Summer Festival”, un evento gratuito organizzato dagli odontoiatri Nicola Arena ed Alessandro Calvino per ringraziare i loro tanti pazienti e non solo, che hanno creduto e continuano a credere in loro. Intrattenimenti per i più piccoli con animazione di strada e giochi che hanno poi lasciato spazio alle performance del musicista Moses Concas di Carbonia, vincitore di Italia’s Got Talent 2016; del comico sassarese Marco Bazzoni in arte Baz, da Colorado e Made in Sud e del gruppo musicale The Kolors, vincitori di Amici di Maria De Filippi del 2015.

A presentare l’evento Matteo Bruni e Diana Guindina.

Apre la serata il musicista sardo Moses e subito il pubblico si accende…

A voi un po’ della sua storia.

Moses sin da piccolo mostra un vivo interesse per la musica, a 6 anni comincia a studiare solfeggio per poi proseguire più grande con lo studio del pianoforte. Nonostante gli studi classici però preferisce sperimentare avvicinandosi al Rap e al Beatbox e comincia a scrivere testi in rima. Durante l’adolescenza inizia a suonare il didgeridoo, antico strumento a fiato suonato dagli australiani aborigeni e più avanti l’armonica, regalo di sua nonna quando era ancora un bambino. Dopo diverse esibizioni in Sardegna, lascia l’isola per andare a Londra dove comincia la sua carriera di artista di strada catturando l’attenzione di tv e stampa britannica. Con “I Wanna Breathe” nel 2014 riscuote un grande successo che si consolida con l’uscita di “Cannonau” nel 2015. Nel 2016 con “Cannonau Spirits” intraprende un viaggio tra il tango e l’hip pop, arrivando ad abbracciare la musica reggae e tradizionale.

Ma i viaggi lo portano a suonare oltre che in Italia, in tantissime città del mondo, tra le quali Dubai, Las Vegas, Porto Rico, Bulgaria, Croatia, Egitto e Germania. Nel 2017 arriva persino al cinema, con il film “Moglie e marito” e “Il permesso”. Oggi l’artista Moses ha una sua etichetta personale che lo sta facendo volare in alto. Per lui, la musica è lo strumento perfetto per divulgare un messaggio di felicità e speranza: «Ricercare la felicità in sé stessi e inseguire con fermezza i propri obiettivi».

Dalla musica il passo va’ alla comicità di Baz…il bontempone sassarese!

Ma conosciamolo meglio…

Marco Bazzoni, in arte Baz, nasce come animatore turistico, studia recitazione e canto ed inizia ad esibirsi nei cabaret milanesi arrivando a ricevere diversi riconoscimenti. Nel 2007 entra a far parte del cast di Colorado su Italia 1 e da quel momento porta in giro i suoi personaggi in numerosi programmi comici televisivi. Ad un certo punto, si trasferisce a Los Angeles, per approfondire gli studi di canto. Nel 2011 pubblica il suo primo romanzo e poi vola in alto sino a recitare nel tempio della comicità mondiale l’Hollywood Comedy Store.

Una carriera che lo promuove agli occhi di un pubblico che lo ama e lo segue in tutte le sue performance che trattano ironicamente argomenti propri di un mondo sempre più artefatto e ambiguo…Racconta esasperandola la necessità di essere falsi per piacere alle donne e agli “amici” dei social sino ad arrivare a non distinguere più la realtà dal mondo virtuale. Risate a non finire in una piazza gremita di gente che lo applaude senza pausa.

Dopo di lui luci e musica per un gruppo salito alla ribalta grazie al potente mezzo di comunicazione: la televisione e, nel particolare, i Talent show…The Kolors!

Il trio napoletano nasce nel 2010 ed è formato da Antonio Stash, voce e chitarra, Alex Fiordispino, batteria e percussioni e Daniele Mona sintetizzatore e percussioni.

Si esibiscono in un noto locale di Milano, poi pubblicano un primo inedito e cominciano ad aprire concerti di cantanti famosi. Ma il trionfo arriva con la partecipazione alla quattordicesima edizione di Amici, che li vede imporsi nella serata del 5 giugno 2015. Da lì tanti successi che arrivano a decretarli la band del momento, seguitissimi da un vasto pubblico di giovani. Questo ultimo Sanremo hanno presentato con Frida, il loro primo brano in lingua italiana, “Mai mai mai”, ed è l’ultimo loro successo quello realizzato con J-Ax “Come le onde”.

Hanno visto bene gli organizzatori, Arena e Calvino, del Summer Smile Festival… un cocktail siffatto non poteva non funzionare…il quartiere si è animato come non mai… e i sorrisi che loro curano erano in ogni angolo della via, pronti a far dimenticare, anche se per poco, i problemi di tutti giorni… Una magia che la musica e il cabaret sanno ben fare!

Appuntamento alla seconda edizione…

Nadia Pische

           

 

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Sant’Antioco e Calasetta fanno rete all’insegna della promozione culturale e del potenziamento dell’offerta turistica. Nasce il “Biglietto unico”, un innovativo sistema di bigliettazione integrata che, con un solo ticket al costo di 10 Euro, consentirà al visitatore di accedere al MAB – Museo Archeologico Ferruccio Barreca – e al Tofet di Sant’Antioco, nonché al MACC – Museo d’arte contemporanea – e alla Torre sabauda di Calasetta. Un’offerta variegata, dunque, che spazia dalle ricchezze archeologiche presenti nel Comune di Sant’Antioco, all’arte contemporanea del museo calasettano, senza dimenticare la Torre sabauda che domina sulla cittadina dai toni bianchi e celesti. La presidente della Fondazione MACC di Calasetta, Maricarla Armeni, spiega le finalità del progetto: «La Direzione della Fondazione MACC, insieme alla Direzione del Museo MAB, hanno trovato un accordo per proporre ai visitatori un biglietto integrato per i Musei dell’Isola di Sant’Antioco, che non è solo un’opportunità di riduzione dei costi che diamo ai visitatori, ma anche  un’occasione che scegliamo di darci come territorio».

Sulla stessa linea la curatrice del MAB, Sara Muscuso: «Per valorizzare e promuovere l’offerta culturale del territorio è opportuno prevedere azioni specifiche che consentano una maggiore attrattività degli istituti culturali del luogo, attraverso l’avvio di collaborazioni intercomunali che favoriscano la creazione di una rete e la messa a sistema di un’offerta articolata e differenziata». 

Per l’assessore della Cultura e dei Beni archeologici di Sant’Antioco, Rosalba Cossu, «questo è solo il primo tassello di una proficua collaborazione tra i due comuni dell’isola di Sant’Antioco, finalizzata alla valorizzazione delle nostre rispettive ricchezze». Un primo passo, appunto, sui cui frutti certi pone l’accento Efisio Carbone, Direttore del MACC: «L’Isola di Sant’Antioco è un piccolo gioiello su cui si concentra una storia lunghissima e straordinaria: dall’archeologia all’arte contemporanea circondati da un mare cristallino. L’intesa tra la Fondazione MACC e il MAB segna una precisa direzione che, come tutte le cose belle, produrrà ottimi risultati».

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L’assessorato regionale dell’Industria propone un secondo avviso relativo al bando destinato alle micro, piccole e medie imprese della Sardegna. Lo stanziamento è di 3 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di piani di penetrazione nei mercati esteri. Gli aiuti partono da un minimo di 15mila euro a un massimo di 150mila euro.
“In tre anni abbiamo ottenuto ottimi risultati: oltre 200 imprese, in forma singola e associata, hanno risposto ai bandi e molte di queste hanno perfezionato i loro piani commerciali per l’estero o partecipato a missioni istituzionali importanti. Adesso stiamo irrobustendo gli interventi e, là dove è necessario, migliorando gli strumenti messi in campo a favore delle imprese che puntano ai mercati esteri – spiega l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Questo nuovo bando rafforza le politiche a sostegno delle nostre aziende. L’export isolano è in miglioramento e in questi ultimi tre anni numerose aziende sarde, dall’agroalimentare all’ICT, hanno aperto nuovi canali commerciali oltre i confini nazionali o hanno consolidato la loro presenza nei mercati esteri. Riteniamo che tutto ciò sia merito anche del Programma per l’Internazionalizzazione varato nel 2015 e aggiornato nella scorsa primavera per il triennio 2017-2020. Tra le azioni previste, oltre ai nuovi bandi per le imprese singole, mi preme sottolineare l’importanza della seconda edizione dell’Export Lab, attualmente in corso: una misura che nella prima edizione ha consentito di formare centinaia di manager ed imprenditori sulle tematiche dell’internazionalizzazione, favorendo anche l’introduzione in azienda della figura dell’export manager. In questi anni abbiamo lavorato molto per dotare le nostre piccole e medie imprese delle competenze necessarie come pure abbiamo fornito loro servizi utili ad affrontare con successo i nuovi mercati. Tutte attività i cui effetti si vedranno sicuramente nel medio periodo. Inoltre – ribadisce l’assessore Piras – già a partire da settembre e per il prossimo triennio intensificheremo le missioni istituzionali con l’obiettivo di portare alcune delle eccellenze dell’Isola all’estero e attrarre nuovi investimenti.»
Le agevolazioni del nuovo bando, per un totale di 3,5 milioni di euro, verranno concesse per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni, locazione, installazione e gestione stand per partecipare a fiere e mostre, spese per la realizzazione di campagne e strumenti promozionali, spese per l’organizzazione e la realizzazione all’estero di missioni e workshop, spese per la realizzazione di educational tour. Le domande potranno essere presentate a partire dal 20 settembre 2018 e fino al 20 febbraio 2019, attraverso la piattaforma elettronica SIPES https://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml. Tutte le informazioni sono disponibili nell’apposita sezione “Bandi e gare” dell’assessorato dell’Industria al link https://goo.gl/c59UJq .

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Un coordinamento che veda insieme operatori e rappresentanti delle associazioni di pazienti per affrontare nell’immediato le principali criticità dell’assistenza al Businco di Cagliari: lo ha proposto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, al termine del lungo confronto svoltosi questa mattina con le rappresentanti della Fondazione Taccia, Fidapa, progetto Mai più sole contro il tumore ovarico, Socialismo Diritti e Riforme. L’assessore, affiancato dalla direttrice generale dell’Azienda Brotzu, ha ascoltato le segnalazioni e le proteste delle pazienti, presenti alcuni medici e infermieri delle oncologie.

«Molti dei disservizi che giustamente lamentate – ha detto Luigi Arru – sono affrontabili con una diversa presa in carico del paziente e con modelli organizzativi che mettano l’umanizzazione al primo posto. L’Azienda sta lavorando per riorganizzare l’assistenza e, a livello regionale, stiamo creando percorsi di integrazione tra ospedali, tra Brotzu e Azienda ospedaliera di Cagliari, tra Oncologico e Policlinico. Non è pensabile che le terapie farmacologiche si debbano fare solo al Businco, e non anche sul territorio, o che pazienti vadano fuori Sardegna per essere operate, quando possono esser prese in carico da altre Chirurgie oncologiche nell’Isola.»

Secondo la proposta dell’assessore, il coordinamento Direzione Brotzu, associazioni dei pazienti, operatori dovrà verificare i tempi di diagnosi, prevedendo l’attivazione dei percorsi di presa in carico (con particolare attenzione alla presa in carico olistica, cioè bio-psico-sociale) e l’umanizzazione delle cure. Il coordinamento lavorerà all’attivazione di percorsi integrati tra Azienda Brotzu e altre realtà dell’area metropolitana per gli interventi chirurgici e le chemio e radioterapie; si occuperà del rafforzamento dei percorsi dipartimentali interdisciplinari; verificherà percorsi di cooperazione pubblico-privato nell’assistenza psicologica e sociale. Infine, rappresentanti delle associazioni di pazienti saranno inseriti nella Rete di coordinamento Oncologico regionale.

Sulla proposta dell’assessore, aperta ad integrazioni, le rappresentanti delle pazienti si sono riservate di dare risposta dopo aver riunito le rispettive associazioni.

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Dopo il successo della tournée all’estero “Raices”, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno torna in Sardegna con una nuova produzione “Alma de Cuba” che dal 10 al 14 agosto coinvolgerà varie location dell’isola. Si tratta di un inedito progetto che vede protagonisti due artisti cubani ormai ampiamente affermati a livello internazionale: Netsy Navarro e Sixto Marquez, entrambi musicisti, danzatori e vocalist.

“Alma de Cuba” è molto più che un concerto. E’ un vero e proprio viaggio sonoro alla scoperta di una cultura fortemente contrassegnata dalla storia del popolo cubano, in cui si intrecciano richiami etnici, contaminazioni e ricerca per un risultato performativo di grande impatto. In campo il suono ma anche la fisicità coinvolgente del movimento e della danza, la potenza delle percussioni a scandire un crescendo ritmico quasi ipnotico, i colori dei costumi e i canti, che sapientemente mixano momenti di puro virtuosismo a frizzanti   e scatenate improvvisazioni liriche.

L’obiettivo di questa nuova produzione è generare una no-stop musicale di quasi due ore, all’insegna della mescolanza, dove la matrice caraibica sorprendentemente si declina continuamente al rock, alla dance music, al pop, in una sorta di totale riscrittura melodica del tutto inedita, emozionante, coinvolgente e godibile dal pubblico più eterogeneo. 

Un progetto quindi, che evidenzia e conferisce ulteriore energia alla mission dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno, da trent’anni impegnata nella diffusione capillare di una cultura che attraverso l’aspetto ludico possa arrivare ovunque e a chiunque. Punti cardine: intrattenere e divertire, ma anche divulgare storie e tradizioni di paesi lontani per uno scambio/confronto/contaminazione sempre più necessari ed urgenti, considerato anche l’attuale momento storico, sociale e politico.

Forte di questi obiettivi, già da dodici anni Palazzo d’inverno realizza in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna il progetto “Sardegna e Cuba si incontrano” con manifestazioni che esaltano il valore della multiculturalità. Un confronto e scambio che da Cuba si estende poi alla più ampia conoscenza del mondo latino, dal sincretismo religioso alle tradizioni magiche e misteriose, fino alla musica e alle danze dei vari popoli. Un progetto che ha dato enormi soddisfazioni e sempre più motivazioni ad approfondire l’interesse per la musica e le culture del mondo, attraverso l’organizzazione di grandi eventi in Sardegna e all’estero, nonché la gestione di relazioni internazionali. 

Il tour “Alma de Cuba”realizzato sotto l’egida della Regione Sardegna, si svilupperà secondo il calendario seguente:

10 agosto Assemini – Parco di Santa Lucia 

11 agosto Olbia – Onda Latina Disco

12 agosto Siniscola La Caletta – “Crema y Cioccolato” Via Cagliari 1 

13 agosto Cagliari – Palm Beach

14 agosto Pula – Piazza del Popolo

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21,30.

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Gli indennizzi statali destinati a comuni sardi gravati da servitù militari non sono ancora disponibili nelle casse comunali.

Sul problema hanno presentato un’interrogazione (in allegato) al Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il consigliere regionale Francesco Agus (Campo Progressista Sardegna) – primo firmatario – e i consiglieri Franco Sabatini, Roberto Deriu, Pietro Cocco, Piero Comandini, Rossella Pinna, Valerio Meloni, Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia, Emilio Usula.

Le risorse previste per il quinquennio 2010-2014 sono ancora in attesa di essere trasferite dallo Stato, per il tramite della Regione, ai 10 comuni interessati agli indennizzi. Ma già nel corso del 2017 il problema era emerso nella sua gravità: i soldi statali non sono stati trasferiti perché non più disponibili nel bilancio statale. 

«Da anni i comuni attendono queste risorse – spiega Francesco Agus –  una manna dal cielo per i bilanci comunali delle comunità di poche migliaia di abitanti, come Arbus o Perdasdefogu. Ma non si tratta di risorse da richiedere o concordare, bensì di indennizzi, dovuti per legge, dallo Stato alle comunità che da decenni subiscono gli effetti, anche negativi, dell’elevata presenza militare nell’isola. Con questi soldi i comuni realizzano opere pubbliche e mantengono attivi servizi sociali indispensabili, perciò non è più tollerabile che lo Stato eviti di affrontare il problema.»

L’art. 300 del D.Lgs. 15/03/2010, che ha sostituito la precedente legge n. 104 del 1990, stabilisce che alle Regioni maggiormente oberate dai vincoli e dalle attività militari, comprese la dimostrazione e la sperimentazione di sistemi d’arma, individuate ogni quinquennio con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro della difesa, lo Stato corrisponde un contributo annuo da destinarsi alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali nei comuni nei quali le esigenze militari, compresi particolari tipi di insediamenti, incidono maggiormente sull’uso del territorio e sui programmi di sviluppo economico e sociale. La Regione Sardegna, per propria decisione, ha stabilito di trasferire direttamente queste risorse statali ai comuni.

Per i consiglieri regionali firmatari dell’interrogazione, i tempi con cui prima sono stabilite le percentuali di occupazione – nell’ultimo decreto ministeriale del 2017 alla Sardegna è stato riconosciuta un’incidenza dei vincoli e delle attività militari del 58,64% sul totale delle regioni a statuto speciale – e, successivamente, vengono trasferite le risorse dovute alle Regioni, sono troppo lunghi e non accettabili, in considerazione anche del problema, più generale, dei tagli statali agli Enti locali sardi.

«E’ evidente che il forte ritardo già accumulato per il trasferimento di tutti gli indennizzi dovuti per le servitù militari – sottolinea Francesco Agus – si aggiunge al grande problema dei tagli dello Stato alle entrate comunali su cui stiamo lavorando, anche in Consiglio regionale, con i parlamentari sardi. I comuni gravati da servitù militari hanno dovuto attendere quasi 10 anni per avere il saldo del quinquennio 2005-2009. Se consideriamo che negli stessi ultimi 10 anni, parallelamente, lo Stato ha tagliato circa 300 milioni di entrate a tutti i comuni sardi, la situazione rischia seriamente di diventare esplosiva, perché i comuni non potranno più garantire i servizi essenziali e indispensabili per le proprie comunità.»  

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L’architetto Francesca Tronci, portavoce e consigliera comunale del M5S al comune di Iglesias, ha scritto una lettera ai cittadini sui tempi legati all’approvazione del Piano Particolareggiato del Centro Matrice.

«A seguito delle novità nel Settore III – Programmazione, Pianificazione e Gestione del Territorio riferite alla realizzazione del Piano Particolareggiato del Centro Matrice e sperando di fare cosa gradita – scrive Francesco Tronci -, vi comunico, a scopo puramente informativo, che quest’ultimo sarà l’unico strumento attuativo utilizzabile per questioni urbanistico-edilizie nel centro matrice. Questo strumento è stato realizzato in modo puntuale, individuando per ogni unità abitativa una scheda di riferimento in cui vengono sintetizzati: l’inquadramento, i dati urbanistici, i vincoli, le proprietà e destinazioni d’uso, l’ortofoto recente, l’inquadramento tipologico e catastale storico, la documentazione fotografica recente, le linee guida progettuali e le classi di trasformazione e sedime preferenziale nuovi corpi di fabbrica. Come reso noto dal dirigente del Settore III, dott. ing. Lamberto Tomasi, in data 07/05/2018 con deliberazione di Consiglio comunale n. 34 è stato adottato il “Piano Particolareggiato del Centro Matrice [PPCM]”.»

«Questo Piano – aggiunge Francesca Tronci – è stato pubblicato nel Buras in data 28/06/2018 e chiunque abbia interesse potrà prenderne visione e formulare le proprie osservazioni entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sull’Albo Pretorio online del comune di Iglesias e sul Buras, ai sensi dell’art. 20 e 21 della legge regionale n. 45/89 così come modificati dalla legge regionale n. 8/2015, come richiamato nell’avviso allegato alla presente. Sappiate quindi che è vostro diritto prendere visione della scheda che riguarda la vostra unità abitativa e se necessario presentare osservazioni entro il 27 agosto 2018. Qualora aveste bisogno di ulteriori informazioni – conclude Francesca Tronci -, non esitate a contattarci.»

 

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L’iniziativa dell’UGL “Lavorare per Vivere” arriva a Marcinelle, in Belgio, per commemorare le 262 vittime, di cui 136 italiani, che persero la vita nell’incendio in miniera, l’8 agosto del 1956. È questo il tema scelto dal sindacato che, dopo l’Italia, oltrepassa i confini nazionali per sensibilizzare le autorità europee sul fenomeno delle “morti bianche” Inoltre, in virtù di questa ricorrenza l’8 agosto è stata proclamata la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”. 

«Il dramma di Marcinelle, avvenuto 62 anni fa, invita a riflettere sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di un impegno prioritario anche in ambito europeo con il fine di contribuire al miglioramento delle condizioni lavorative – ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, presente all’evento che si sta tenendo a Marcinelle in Rue du Cazier -. Mentre si parla di robot pronti a sostituire gli operai, si continua a morire nelle fabbriche e sui cantieri, soprattutto perché la formazione rimane, spesso, solo sulla carta e, a causa della crisi, le imprese hanno sempre meno fondi da investire in sicurezza. Anche per tale ragione, e con l’obiettivo di divulgare una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro, il sindacato UGL quest’anno ha ricordato i 1029 decessi del 2017 con due manifestazioni, svoltesi a Roma e Milano, con l’installazione di altrettante sagome di cartone per commemorare le ‘morti bianche’. Oggi siamo a Marcinelle con 262 sagome bianche, in ricordo dei minatori che persero la vita, a causa di un incendio in una miniera di carbone. Investire nella prevenzione e nella sicurezza sul lavoro è un dovere civico a livello globale, che deve coinvolgere le Istituzioni, le parti sociali, le aziende e i loro dipendenti. Infatti, con la condivisione e la diffusione di best practice, si può salvare la vita ai dipendenti, soprattutto di chi svolge lavori a rischio.»