24 November, 2024
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Hanno preso il via nei giorni scorsi, nell’area PIP del comune di Sant’Antioco, i lavori per la realizzazione del capannone destinato ad accogliere i mezzi del Comune, l’officina, il magazzino e il deposito del servizio tecnico e per la Protezione Civile. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci è riuscita a sfruttare 300mila euro derivanti dall’avanzo di amministrazione dell’esercizio finanziario 2016: fondi che rischiavano di andare perduti ma che, grazie alla richiesta avanzata l’estate scorsa al ministero dell’Economia e delle Finanze, sono stati “salvati” come spazio finanziario aggiuntivo.

Questa operazione non solo doterà la città di una struttura per il ricovero e la cura dei mezzi comunali al passo coi tempi, ma consentirà di liberare gli spazi della scuola di “via Bologna”, attualmente impegnati dal deposito provvisorio. Con i bandi regionali Iscola, infatti, si potrà completare definitivamente l’edificio scolastico e dedicarlo interamente alla funzione per la quale nasce: quella dell’istruzione.

La struttura assolverà a un compito decisamente importante, considerato che il personale della squadra tecnica del Comune attualmente utilizza come deposito/officina un locale ormai del tutto inadeguato allo scopo in un immobile originariamente destinato a servizio del plesso scolastico di “via Bologna”. Il nuovo capannone, invece, risponderà a tutti i requisiti richiesti dalla normativa al fine di un corretto esercizio delle diverse attività lavorative previste.

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Marco Mattu, portacolori dell’Atletica Uta, in campo maschile e Sara Carta del Cus Pavia in campo femminile, hanno vinto la settima edizione della Palmas Corre, secondo trofeo Giovanni Lai, gara di corsa sulla distanza di 7 km, organizzata dall’associazione culturale Palmas Vecchio, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu e la Uisp comitato di Cagliari.

Marco Mattu ha tagliato il traguardo, sistemato come la partenza in piazza Chiesa, a Palmas, in 23’32”, ed ha preceduto Mattia Gelso (Atletica Santadi) di 52″ e Palmiro Tedde (Atletica Santadi) di 1’07”.

Sara Carta (Cus Pavia) ha chiuso i 7 km in 29’14”, 47″ prima di Simona Pipitone (ASD Marathon Athletic Avola) e 1’03” prima di Patrizia Bernardini (Atletica Sulcis Carbonia.

I vincitori nelle varie categorie.

Maschili:

UM35: Roberto Eula (Sisport SSD)

M35: Luca Pirosu (ASD Zitto e Corri Maste Team)

M40: Salvatore Garau (Atletica Sulcis Carbonia)

M45: Massimiliano Nocco (ASD Zitto e Corri Master Team)

M50: Giuseppe Palmas (Atletica Pula)

M55: Enrico Eula (Polisportiva Novatletica Chieri)

M60: Pietro Uras (Atletica Orroli Mariano Leoni)

M65: Pasquale Zedde (Atletica Sulcis Carbonia)

M70: Antonio Mastinu (Uisp Cagliari)

M75: Giovanni Buonsanti (GPDM Lecce).

Femminili:

UF35: Carlotta Avagnano (Atletica Edoardo Sanna Elmas)

F35: Anila Arapi (Isolarun)

F40: Stefania Fais (Atletica San Sperate)

F45: Monica Alberti (Atletica Edoardo Sanna Elmas)

F50: Marinella Curreli (Atletica Siurgus Donigala)

F55: Maria Lucia Tarallo (ASD Cagliari Atletica Leggera)

F60: Paoletta Schirru (Atletica Santadi)

F65: Giovanna Peddis (Atletica Santadi).

La gara ha registrato un record di iscritti, oltre 100 nella categoria competitiva, oltre 600 in quella non competitiva.

Al termine sono state effettuate le premiazioni sul sagrato della chiesa, ostacolate nella parte finale dall’imminente arrivo della pioggia.

Hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione, per l’ordine pubblico vigili urbani, carabinieri e protezione civile; per il servizio di soccorso, la Misericordia di San Giovanni Suergiu. E ancora le associazioni di volontariato Auser, Volontariato Palmas, Acli Mani Amiche, S’Arriu de is Fainas ed Equilibristi. E, infine, numerosi sponsor.

  

 

 

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Con la celebrazione della Messa, della processione lungo le vie del villaggio minerario di Bacu Abis e dei fuochi d’artificio, si sono concluse le storiche manifestazioni di culto in onore di Santa Barbara.
La grande partecipazione popolare che ha accompagnato anche quest’anno la statua di Santa Barbara, rappresenta una delle tante manifestazioni in onore della patrona dei minatori che si svolgono in tante località e per decine di km lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.
La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara sostiene queste storiche manifestazioni di culto per conservare e tramandare il profondo e secolare sentimento religioso che caratterizza il Cammino Minerario di Santa Barbara.

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Con la benedizione del vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, e con la guida di Suor Teresa, responsabile della Pastorale Giovanile Diocesana, 36 giovani della Diocesi di Iglesias sono partiti ieri alle ore 16.30 dalla Cattedrale Madonna di Monserrat dell’antico borgo di Tratalias per il Cammino di fede che li condurrà fino a Roma, dove la sera dell’11 agosto, al Circo Massimo, incontreranno Papa Francesco.
Come comunicato da Suor Teresa, la Pastorale Giovanile della diocesi di Iglesias ha proposto di effettuare il pellegrinaggio lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara percorrendo per quasi 100 km le ultime tappe del Cammino  religioso del territorio.
Intorno alle ore 22.30, i giovani pellegrini sono arrivati nella basilica di Sant’Antioco, dove hanno ricevuto la benedizione dal parroco, don Mario Riu, ed il timbro della credenziale da parte dell’assessore comunale Rosalba Cossu.

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Arpas, emissione bollettini di previsione indice UV

Una previsione oraria e una giornaliera dell’indice di ultravioletti (UV) che informa i cittadini dei potenziali rischi di un’esposizione prolungata alle radiazioni solari su pelle, occhi e sistema immunitario in Sardegna: è il nuovo servizio fornito dal Dipartimento MeteoClimatico dell’Arpas che elabora per alcune località isolane i dati forniti dal Deutscher Wetterdienst (l’ufficio metereologico tedesco), ora a disposizione sul sito istituzionale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna.

«L’indice UV è un valido strumento per individuare il rischio associato alla radiazione solare a cui siamo esposti quotidianamente e specialmente d’estate. Avere a disposizione bollettini specializzati di Arpas, anche su fenomeni importanti in questo periodo dell’anno, rafforza, infatti, la cultura di consapevolezza promossa dal nostro Sistema regionale di Protezione civile per diffondere comportamenti corretti e prestare particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili – spiega l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano -. Nei prossimi giorni è previsto un indice di esposizione molto alta, cioè un valore 7 oppure 8 per domani e di 8 per dopodomani, sia con il cielo sereno che nuvoloso salvo eventuali temporali che potrebbero verificarsi nelle zone interne sui rilievi», avverte il direttore del Dipartimento MeteoClimatico Giuseppe Bianco.

Sul sito istituzionale di Arpas sono a disposizioni le tabelle giornaliere e orarie con le previsioni dell’indice UV massimo giornaliero in una scala da 1 a 11. Più è alto il valore, maggiore è il danno potenziale alla pelle e agli occhi e minore è il tempo necessario perché tale danno si produca. La previsione giornaliera viene realizzata per le giornate di oggi, domani e dopodomani in condizioni di cielo sereno o in base alla nuvolosità prevista su Alghero, Cagliari, Iglesias, Lanusei, Macomer, Nuoro, Olbia, Oristano, Orosei, Sassari e Tempio. Il bollettino riporta differenti colorazioni a cui corrispondono diverse categorie di esposizione – bassa, moderata, alta, molto alta ed estrema -, dalla meno sino a quella che richiede una protezione supplementare. Il bollettino di previsione oraria considera l’indice per le ore di luce, sia in condizione di cielo sereno che nuvoloso in giornata e per l’indomani.

L’indice UV misura l’intensità della radiazione solare ultravioletta sulla superficie terrestre e costituisce un indicatore del potenziale danno che l’esposizione al sole può provocare sulla pelle. L’indice è uno standard internazionale concepito per accrescere la consapevolezza tra la popolazione sui rischi per la salute associati all’esposizione alle radiazioni UV e stimolare l’uso di adeguate misure protettive. La sua formulazione si deve all’iniziativa congiunta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) con la collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (WMO), del Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP), della Commissione Internazionale sulla Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) e dell’Ufficio Federale Tedesco per la Protezione dalle Radiazioni (BfS).

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Peste suina, controlli ATS

Consumare carni di maiale e salumi negli agriturismo e nei punti di ristorazione banquetting di Nuorese, Ogliastra e Gallura è sicuro. Il dato emerge da una campagna di controlli promossa nell’ambito delle attività di contrasto alla Peste suina africana dove le verifiche hanno messo in luce un comportamento in larghissima parte virtuoso degli operatori degli agriturismo, in particolare nel rispetto delle norme sulla tracciabilità dei prodotti a base di carne suina. In Sardegna sono circa 690 gli agriturismo e 500 i locali di ristorazione che fanno banqueting (attività di preparazione di cibi e bevande per banchetti).

Le verifiche, coordinate dall’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della PSA e dall’Azienda per la Tutela della Salute (ATS), sono partite lo scorso sabato 28 luglio e continuate oggi: 52 le attività controllate e solo una non conformità riscontrata con il conseguente sequestro di quattro suinetti non timbrati e quindi di origine sconosciuta.

Ad operare sul campo fino a oggi circa 30 uomini dell’ATS suddivisi in 12 squadre operative costituite da Veterinari dei Servizi Igiene Alimenti e Tecnici dei Dipartimenti di Prevenzione provenienti da tutta la Sardegna. Le 12 equipe sono state supportate dal personale del Corpo forestale e di Vigilanza Ambientale di Nuoro, Lanusei e Tempio Pausania. Della campagna in corso sono state informate le Prefetture e le Questure territorialmente interessate.

«L’elemento positivo, che rende onore agli imprenditori sardi del settore, è il forte rispetto delle regole e la garanzia di eccellenza assicurata a turisti e ospiti che possono consumare carni sicure, certificate e di salubrità indiscussa – ha detto il responsabile dell’UdP e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini -. È vero che il virus della PSA non è trasmissibile all’uomo, ma alcune parassitosi quali la Trichinella o patogeni come Salmonelle, Leptospirosi e altri possono danneggiare la salute dei cittadini. Gli imprenditori agrituristici hanno ben chiaro che l’unico modo per assicurare un futuro alle proprie attività passa sempre di più dal rispetto delle norme sulla somministrazione di cibi e alimenti, elemento fondamentale per garantire una filiera agroalimentare su cui la Sardegna ha ancora tanto da offrire in termini di qualità e tipicità. Questi controlli straordinari – ha concluso Alessandro De Martini – sono aggiuntivi rispetto a quelli ordinari svolti dai Servizi territoriali e si inseriscono nelle azioni complessive che puntano all’eradicazione della PSA in Sardegna.»

Il coordinatore unico dell’ATS per la Peste suina africana, Francesco Sgarangella, ha spiegato che «tali controlli improvvisi continueranno anche nelle prossime settimane», con un impegno che a fine campagna coinvolgerà una cinquantina di ispettori ATS.

«Cercheremo di ridurre i disagi e disturbare il meno possibile gli imprenditori interessati dalle verifiche che ringraziamo per la pazienza e la straordinaria disponibilità dimostrata in questi giorni. Dobbiamo tuttavia dare evidenza che la filiera suina in Sardegna sia sotto controllo dell’Autorità sanitaria competente in tutte le fasi: dall’allevamento alla ristorazione, passando per macellazione e commercializzazione. Lo stesso dobbiamo garantire in termini di sicurezza alimentare e tracciabilità nelle tante sagre, sempre più diffuse soprattutto d’estate, e che attirano numerosi consumatori.»

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Una nuova strategia per il settore energetico del Sulcis Iglesiente. Il ridimensionamento deciso dall’Enel in Sardegna, con la chiusura della direzione di Cagliari e dell’unità operativa di Macomer, lascia presagire un futuro incerto anche per la centrale “Grazia Deledda” del polo di Portovesme. La denuncia arriva dal capogruppo in Consiglio regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu, che mette in guardia su possibili ricadute negative sull’occupazione.

«Sono in gioco circa 500 di posti di lavoro – spiega Gianluigi Rubiu -. La situazione è simile ad un castello di carte in precario equilibrio che può crollare da un momento all’altro. Occorre una pianificazione seria da parte dell’Enel, con una politica energetica che guardi al futuro, e non solo ai dividendi degli azionisti, che abbia come fulcro la sinergia con gli altri stabilimenti presenti nell’area industriale del Sulcis Iglesiente, ma anche quelli che sorgeranno con nuove iniziative imprenditoriali. In questa logica la Regione non è mai riuscita ad avere un peso significativo in ambito nazionale, riducendosi per l’indole dei suoi politici a ratificare quanto deciso in sedi non istituzionali e sempre esterne all’Isola medesima. Auspichiamo un cambiamento radicale nei confronti del Governo, con l’apertura di un tavolo istituzionale per esorcizzare l’abbandono dell’Isola da parte dell’Enel, con impatti pesantissimi sull’economia del territorio. La Sardegna, come altre aziende sembra abbiano compreso, costituisce il naturale laboratorio di sperimentazione tecnologica grazie alle sue caratteristiche congiunturali, uniche in ambito europeo. L’Enel dovrebbe investire nell’ambito della ricerca e dello sviluppo delle smart grid in Sardegna – conclude Gianluigi Rubiu -, fino a realizzare un centro pilota internazionale in cooperazione con le Università isolane, sul piano progettuale e della realizzazione.»

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Elisoccorso

Sono stati 145 gli interventi totali effettuati dai mezzi dell’elisoccorso nel primo mese di attività del nuovo servizio. L’elicottero di stanza a Elmas ne ha effettuato 52, 46 primari (soccorso in emergenza) e 6 secondari (trasporto del paziente all’ospedale): 47 in codice rosso, 4 in codice giallo. Trentuno pazienti sono stati portati al San Michele di Cagliari, otto al San Francesco di Nuoro, quattro al San Martino di Oristano. Il mezzo di stanza a Olbia ha effettuato 93 interventi, 72 primari e 21 secondari, 79 in codice rosso e 11 in codice giallo. I pazienti sono stati portati principalmente al Santissima Annunziata (50), poi al San Francesco di Nuoro (8), al San Michele di Cagliari (4), all’ospedale Marino di Cagliari (3) e tre al Giovanni Paolo II di Olbia.

Sono i numeri del primo mese di attività del servizio di elisoccorso, gestito dalla Airgreen per conto dell’Areus, in collaborazione con il Soccorso Alpino della Sardegna.

«Sono dati che confermano come sia cambiato il sistema di emergenza-urgenza grazie al nuovo servizio e la stessa organizzazione dell’assistenza – commenta l’assessore della Sanità, Luigi Arru -. I mezzi hanno raggiunto praticamente tutta la Sardegna, coprendo le zone più critiche, come l’Ogliastra, Carloforte e La Maddalena, dove sono stati fatti sei interventi, uno in notturna, nei giorni scorsi.»

Ha espresso soddisfazione anche il direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti, che in questi giorni sta lavorando con i Vigili del Fuoco per un protocollo condiviso sulle modalità di intervento congiunto e coordinato. Identiche procedure verranno attivate, a breve, anche con la Guardia costiera.

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Assessorato Agricoltura
Si completa oggi il fascicolo per la presentazione formale dell’istanza di riconoscimento dell’Organismo pagatore regionale (Opr) della Sardegna. L’ultimo atto sarà, infatti, la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il settore Coordinamento dell’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) e l’Agenzia Argea Sardegna sull’utilizzo del Sistema informativo agricolo nazionale. Il prossimo mercoledì 8 agosto il report sarà formalmente presentato al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), organismo deputato al rilascio del riconoscimento, che attraverso una struttura indipendente effettuerà un’audizione prevista dalla nuova normativa comunitaria in materia. La stessa norma, applicata per la prima volta in Italia, impone vincoli rigorosi per il riconoscimento di organismi pagatori autonomi in virtù dell’esigenza di tutelare gli interessi finanziari dell’Unione europea.

«Con il passaggio di domani si completa la prima impegnativa fase di costruzione dell’Organismo pagatore sardo che ha preso avvio nel febbraio del 2017 con l’approvazione da parte della Giunta Pigliaru del progetto presentato da Argea e del nuovo Statuto divenuto esecutivo nel successivo mese di marzo dopo il parere favorevole espresso dalla Commissione Attività produttive del Consiglio regionale – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria -. A dicembre 2017 la Giunta aveva quindi individuato le risorse finanziarie per consentire l’avvio della realizzazione del nuovo Sistema informativo dell’Organismo pagatore e per procedere alla definizione delle convenzioni con i CAA (Centri di assistenza agricola) e con altri soggetti delegati. Dal primo luglio di quest’anno – ha concluso Pier Luigi Caria – Argea ha adottato la nuova struttura organizzativa capace di assicurare il rispetto delle disposizioni europee che prevedono una rigorosa segregazione delle funzioni di autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione del pagamento degli aiuti per i fondi FEASR e FEAGA.».
Il fascicolo che verrà inoltrato al ministero delle Politiche agricole l’8 agosto si compone di decine di atti approvati dall’Esecutivo e dalla direzione generale di Argea, di numerosi manuali sulla regolamentazione dell’attività gestionale di competenza dell’Opr, sul trattamento dei dati personali e sull’assenza di conflitti d’interessi. Il fascicolo è anche frutto di una corretta collaborazione tra uffici regionali e nazionali, in particolare Agea Coordinamento, e con la competente direzione generale del Mipaaf che avrà il compito di valutare l’istanza presentata da Argea e di rilasciare l’atteso riconoscimento. È prevista, intanto, per il prossimo settembre la visita nelle sedi di Argea della struttura indipendente di valutazione individuata dal ministero. L’appuntamento sarà una tappa fondamentale nell’iter istruttorio del fascicolo regionale, poiché l’esito dell’audit sarà determinante per la definizione dell’atto di riconoscimento da parte del Mipaaf.