24 November, 2024
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Il maltempo ha provocato il rinvio del primo appuntamento della rassegna “Notti a Monte Sirai”, in programma questa sera alle ore 21.30, a venerdì 10 agosto. Il comune di Carbonia, organizzatore dell’evento con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna, ha diffuso una nota per annunciare il rinvio, nella quale si scusa per l’inconveniente, con tutti coloro che avevano prenotato o acquistato il biglietto. Date le previsioni per domani, anche lo spettacolo Galanias di Valeria Pilia e Actores Alidos, è stato rinviato a mercoledì 8 agosto, alle 21.30.

La manifestazione, denominata “Notti a Monte Sirai: Di-Vino Show” consiste in quattro serate (ora 8, 9, 10 e 11 agosto) dedicate alla cultura del vino del Sulcis e alle sue influenze nella letteratura, nel teatro, nel musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio tra due isole sorelle: Sardegna e Corsica. La direzione artistica è curata da Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opere liriche. 

L’appuntamento odierno, rinviato a venerdì 10 agosto, avrebbe dovuto avere come protagonista l’attrice Caterina Murino, nell’interpretazione di Dioniso in “Dioniso & Figlie: Premiata Vineria”. Il dio del vino e del teatro inebrierà le Baccanti con danze e riti sfrenati. 

Caterina Murino venerdì prossimo reciterà insieme a Orlando Forioso (Cadmo), Simeone Latini (Tiresia e il Messaggero), Cristina Maccioni (Agave) ed Andrea Tedde (Penteo). Lo spettacolo è a cura della Compagnia TeatrEuropa di Corsica.

Il primo appuntamento di “Notti a Monte Sirai” è previsto ora mercoledì, 8 agosto, alle ore 21.30, con Galanìas: Canti delle donne sarde, con Valeria Pilia, Elisa Marongiu, Diana Puddu, Roberta Locci e Tore Agus. La regia sarà a cura di Gianfranco Angei e la Compagnia Actores Alidos.

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Il Matrimonio Mauritano, a Santadi, domenica 5 agosto arriva ad un traguardo importante, la 50ª edizione, mezzo secolo di storia. Ad unirsi in matrimonio secondo il tradizionale rito, saranno Gessica Garau, 28enne di Narcao, e Michele Arceri, 37enne di Santadi.

La giornata inizierà alle 8.00, al Museo Etnografico “Sa Domu Antiga”, in Via Mazzini, con il rito della vestizione degli sposi. Alle 9.00 prenderà il via il corteo nuziale con la partecipazione di 30 gruppi folk, con traccas, launeddas, cavalieri, autorità e sposi, che da via Cagliari si svilupperà attraverso il paese, per arrivare davanti alla chiesa di San Nicolò.

Alle 11.00, sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Nicolò, la celebrazione liturgica del Matrimonio, con omelia in lingua sarda cantata da Sandra Ligas con Massimo Perra e Daniele Cuccu. Al termine, il rito de “Sa Gratzia” e la distribuzione al pubblico del pane tradizionale.

Alle 16.00, nel Centro Culturale Polivalente, in Piazza Marconi (fianco Chiesa San Nicolò), sarà possibile visitare la mostra dell’abbigliamento popolare sulcitano, curata dall’Associazione Culturale L.A.A.N. Gruppo Folk Sant’Elia di Nuxis; e “Sonus de sa terra nosta“, mostra degli strumenti musicali tradizionali e di rielaborazione a cura di Mondo Usai.

Alle 20.00, in Piazza Marconi, fronte Chiesa, “Su cumbidu”, invito alla popolazione con la torta nuziale e i dolci tipici degli sposi.

La giornata di festa per il 50° Matrimonio Mauritano, si concluderà sul Palco centrale di Piazza Marconi, dalle 20.30, con la Festa della tradizione – speciale Sardegna in festa: i canti, balli rituali e le danze di corteggiamento della Sardegna. Presenterà Ottavio Nieddu.

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E’ in corso, nelle spiagge italiane, un’intensa attività di controllo denominata operazione “spiagge libere”, disposta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Le spiagge sono di tutti. Il mare è di tutti. E ciascuno ha diritto a fruirne liberamente, nel rispetto delle regole e anche delle prerogative dei concessionari che generano ricchezza grazie al demanio marittimo – ha scritto poco fa il ministro Danilo Toninelli in un post pubblicato nella sua pagina Facebook -. La legalità, però, non ammette deroghe. Nessun abuso sarà più tollerato. E con il MoVimento 5 Stelle al governo si sta cambiando musica anche sui nostri splendidi litorali.»

«È per questo che ho voluto dare particolare impulso a una preziosa attività che la Guardia Costiera compie ogni anno, in veste di polizia giudiziaria – ha aggiunto Danilo Toninelli -. Sto parlando dell’operazione “spiagge libere”. Un grande sforzo che parte dal Comando generale delle Capitanerie di Porto, che coinvolge i 15 Comandi regionali e i circa 300 uffici territoriali della Guardia Costiera. Quest’anno, dall’ultima settimana di luglio fino ai primi giorni di agosto, gli uomini e le donne di questo prezioso corpo hanno messo in atto oltre 5mila controlli, per quasi 170mila euro di sanzioni amministrative, 385 illeciti riscontrati e 12mila attrezzature balneari sequestrate. In pratica, circa 250mila metri quadri di spiagge libere sono state restituite alla fruizione gratuita dei cittadini.»

«L’operazione, da me fortemente voluta, si inserisce nelle attività di “Mare Sicuro 2018” che la Guardia Costiera porta avanti, in estate, a tutela della sicurezza e della legalità, per garantire una corretta e serena fruizione del mare da parte di tutti. E assicurare in ogni momento un pronto intervento in caso di emergenze.

Oltre a ciò, per accrescere la consapevolezza del cittadino circa i propri diritti rispetto all’uso delle spiagge, a breve partirà una campagna di comunicazione istituzionale da parte del mio ministero – ha concluso il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -. E con una modifica legislativa, rafforzeremo ulteriormente le informazioni che tutti devono avere per poter beneficiare al meglio delle nostre splendide coste e del nostro mare cristallino.

Buona estate a tutti!»

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.

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L’alcool e nello specifico la birra è visto in molti eventi sportivi come “norma sociale” e in sport come il rugby, il calcio, il calcio gaelico, il cricket, è molto diffuso anche tra gli atleti nel post partita. Senza negare gli evidenti danni che apporta un consumo smoderato e continuo di alcool, soprattutto negli atleti, ma approfondendo gli studi che legavano questa bevanda all’assunzione nel post esercizio, un giovane di Carbonia, Filippo Mattu, specialista dell’esercizio fisico e dell’alimentazione sportiva, ha pensato di sfatare il tabù che lo sportivo non potesse assumere alcool. In questa impresa è stato assistito da Franco Pittau, originario di Portoscuso ma trapiantato a Milano, dietista ed esperto di fitness. I due giovani, uniti da sempre dalla passione per lo sport e l’alimentazione, hanno studiato e prodotto una birra adatta ad integrare zuccheri e minerali, dopo un intenso allenamento.

Com’è nata la KORNER BEER? «L’idea è nata per caso, durante un convegno a Coverciano dove, il medico nutrizionista della Nazionale di Calcio, Luca Gatteschi, fece una relazione sull’utilizzo della birra nello sport – spiega Filippo Mattu -. Considerando che nella nostra regione la birra è particolarmente apprezzata ma, essendo alcolica, è sempre stata ritenuta non idonea per gli sportivi e i cultori della forma fisica, ho iniziato a raccogliere tutto il materiale sull’argomento, per iniziare a lavorare a un progetto: realizzare una birra con tutte le caratteristiche per essere assunta come integratore post esercizio per gli sportivi».

Un anno di ricerche, sperimentazioni, analisi e test, compiuti da un laboratorio di Bologna accreditato dal ministero della Salute, come afferma Filippo Mattu, hanno finalmente portato al risultato sperato. «Una birra viva, non denaturata, a bassa gradazione alcolica, un ottimo bilanciamento dei nutrienti, sali minerali, e sostanze vitaminiche e ad azione antiossidante, che le conferiscono proprietà  rimineralizzanti  e protettive. In realtà non ci siamo inventati niente di nuovo, alcune qualità integrative di questa bevanda erano già note, sopratutto tra i maratoneti, ma noi, con le nostre ricerche, abbiamo messo a punto un prodotto nutriente, ricco di minerali, aminoacidi essenziali e vitamine, che possa essere bevuto consapevolmente, senza sensi di colpa, dopo un intenso allenamento sportivo, unendo le qualità organolettiche necessarie al recupero, alla convivialità».

Questa birra, prodotta in un laboratorio artigianale sulcitano, sarà presentata, il 7 e 8 agosto, in occasione della manifestazione Beer & Sport Expo 2018, che si terrà nei locali dell’Antica Tonnara Su Pranu, a Portoscuso. La birra, vera protagonista dell’evento, verrà spiegata da medici e nutrizionisti di fama internazionale, tra i quali anche Luca Gatteschi, nel convegno che si terrà nella sala Alcoa della Biblioteca comunale, in via Fermi. Filippo Mattu conclude affermando: «Questo convegno è un’occasione per far passare un giusto messaggio di educazione alimentare, ma ricordiamo sempre di bere con moderazione e che se poco fa bene, molto fa male!!!».

Angelo Cucca

L’evento è stato presentato ieri sera, nella sala riunioni della Tonnara Su Pranu, da Filippo Mattu e Franco Pittau, presenti Checco Fele e Giorgio Melis che saranno i moderatori del convegno internazionale che si svolgerà nella Sala Alcoa della biblioteca comunale, il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda e gli assessori della Cultura e Beni Culturali, Turismo e Spettacolo Sara Marrocu e dei Lavori pubblici, Patrimonio e Politiche della casa Attilio Sanna.

Al termine della conferenza stampa, abbiamo intervistato Franco Pittau e Filippo Mattu.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217168481512066/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217168521713071/

 

 

 

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«Nel Mezzogiorno il disagio socioeconomico è indice di una occupazione precaria, conseguenza di politiche territoriali inefficaci. Il fenomeno ‘working poor’ fa da padrone: quelli occupati risultano comunque poveri e hanno difficoltà ad arrivare a fine mese.»

Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, segretario generale UGL in merito al rapporto Svimezin cui emerge che in 16 anni 1 milione e 883mila giovani hanno abbondato il Sud Italia. Nel 2017 la crescita dei posti di lavoro è stata determinata quasi esclusivamente da contratti a tempo determinato con un +61mila, mentre restano stabili quelli a tempo indeterminato con un irrilevante +0,2%.

«Colpa del Jobs Act, per cui finiti gli sgravi fiscali, come era prevedibile, gli imprenditori non hanno rinnovato alcun contratto. Inoltre, dal 2010 al 2018 il numero di famiglie dove tutti cercano un lavoro è raddoppiato sensibilmente – aggiunge il sindacalista –. Segno evidente di una cancrena sociale ormai avanzata. I nostri giovani del Sud sono i più colpiti: studiano, si istruiscono, eppure sono costretti a scappare dalle loro terre, dove non c’è il futuro che si meritano. Pur tenendo conto delle diverse esigenze territoriali con il fine di colmare il gap tra nord e sud, c’è da fare una valutazione più ampia che riguarda i servizi socioassistenziali. Le periferie sono abbandonate a sé stesse, presentano una carenza di servizi, spesso sotto lo standard minimo nazionale. Per non parlare dei trasporti che rendono difficile ogni tipo di spostamento, arrecando danni ai cittadini e al turismo che impatta sull’economia locale.»

«È vero che i privati investono, ma se mancano i finanziamenti pubblici, è difficile colmare tutte le lacune che questi territori presentano. Mi auguro che nell’agenda di Governo rientri al più presto la questione meridionale, affinché s’intervenga con politiche economiche mirate. L’Italia funziona bene – conclude Paolo Capone – solo se si guarda alla sua interezza ed è per questo che lo sviluppo del Meridione deve passare da norme omogenee a livello nazionale.»

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È stato ricordato nell’Aula Consiliare del comune di Cagliari, durante la seduta di mercoledì 1 agosto, Paolo Racugno, campione di equitazione e primo atleta olimpionico della Sardegna, che si è spento all’età di 101 anni lo scorso 26 luglio.

«Se ne va un nostro illustre concittadino che fino all’ultimo ha mantenuto una straordinaria lucidità di pensiero – ha commentato Massimo Zedda nel ricordare la figura dell’atleta cagliaritano -. Ci siamo incontrati in occasione del suo compleanno e successivamente per l’anniversario dei bombardamenti del ’43. Non lo avevamo presentato come sportivo con i titoli e i trascorsi sportivi di altissimo livello, ma come testimone degli eventi tragici, raccontando la sua esperienza di quei giorni. Non possiamo che ringraziarlo per gli onori che ha portato alla nostra città.»

Anche il presidente del Consiglio, Guido Portoghese, ha voluto condividere con i consiglieri dell’Aula il suo ricordo di Paolo Racugno. «In occasione del suo centesimo compleanno, ho ricevuto la delega del Sindaco per portargli un riconoscimento da parte della Città. Ha dato lustro allo sport isolano non solo nell’equitazione perché era uno sportivo a trecentosessanta gradi. Una perdita importante e per questo siamo tutti vicini alla famiglia».

Tra i consiglieri è stato Alessio Mereu a tracciare un profilo di Paolo Racugno. «Ha fatto dello sport la sua ragione di vita. L’elenco delle sue vittorie, circa ottocento in sessant’anni, è lungo, ma da sottolineare è soprattutto la durata della sua attività sportiva. Sessant’anni di attività a livello internazionale non sono certo una cosa comune a tutti gli sportivi».

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Si chiude oggi e domani, a Sestu, la 14ª edizione dell’International Folk Fest, con un programma ricco di spettacoli nel corso del weekend. Le serate conclusive della kermesse, promossa dall’associazione gruppo folk “I Nuraghi” e patrocinata dall’assessorato regionale al turismo, si terranno oggi e domani a Sestu, con inizio alle 21.30, nel parco Efisio Marcis, tra via Fiume e via Sardegna. Sul palco dell’oasi ambientale al centro del paese si alterneranno la Colombia rappresentata dalla Fundacion cultural “Aires de Pubenza”, il Folk Group “Plomiene” per la Polonia e la formazione “Kresala Basque dance group” dai Paesi Baschi. Spazio anche ai balli caratteristici dell’Isola, con i padroni di casa de “I Nuraghi” ed il gruppo folk “Janas” di Monastir. Domani, sempre alle 21.30 nel parco di via Fiume, la giornata finale della rassegna con “Il concerto della pace”: uno spaccato delle sonorità proposte durante le giornate del festival dai musicisti delle formazioni folcloristiche.

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Otto consiglieri regionali di Forza Italia hanno presentato un’interrogazione, primo firmatario Marco Tedde, sulle procedure di realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale.

Marco Tedde, Alessandra Zedda, Stefano Coinu, Mariano Contu, Giuseppe Fasolino, Antonello Peru, Edoardo Tocco e Stefano Tunis, chiedono di interrogare il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per conoscere quali siano le azioni che l’Amministrazione regionale intende avviare presso l’ATS affinché la grave crisi finanziaria nella quale versa la società Condotte controllante della società INSO, aggiudicataria del bando per la progettazione e realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale, non determini la sospensione degli interventi per la realizzazione del nuovo nosocomio per un valore di oltre 40 milioni di euro.

 

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Prosegue a Baratili San Pietro il cammino della ventesima edizione di Dromos, il festival ideato ed organizzato dall’omonima associazione che fino alla prima metà d’agosto tiene banco tra Oristano e diversi centri della sua provincia. Questa sera, alle 21.30, la manifestazione approda in Pratza de ballusu (ingesso gratuito) per il concerto del Pedrito Martinez Group. L’appuntamento, con ingresso gratuito, vedrà il percussionista e cantante originario di L’Avana (dove è nato nel 1973) alla testa del suo gruppo composto da Jhair Sala (percussioni e cori), Sebastian Natal (basso, percussioni e cori) e Jassac Delgado Jr. (tastiere e cori). Da quando si è stabilito a New York, nell’autunno del 1998, Pedro Pablo “Pedrito” Martinez ha registrato e suonato con artisti del calibro di Wynton Marsalis (che non ha esitato a definirlo un “genio”), Paquito D’Rivera, Paul Simon, Bruce Springsteen, Sting e partecipato a oltre cinquanta album. La sua voce perfettamente intonata combina agevolmente influenze popolari e folcloristiche con un’energia e un carisma contagiosi che lo fanno apprezzare tanto come front-man quanto come percussionista. Tra i membri fondatori della band afro-cubana/afro-beat Yerba Buena, ha ricevuto il Thelonius Monk Award, Sphinx Award for Excellence ed è stato nominato più volte “Percussionista dell’anno” dalla Jazz Journalists Association. Abbinata alla serata, un’esposizione e un assaggio di vini e prodotti locali promossi dall’agenzia Laore Sardegna nell’ambito delle iniziative che sta portando avanti già da qualche anno per valorizzare e far conoscere le principali produzioni tipiche regionali a marchio, in questo caso in particolare la vernaccia baratilese.

Domenica 4 agosto, un doppio appuntamento (in entrambi i casi con inizio alle 21.30 e ingresso gratuito) caratterizzerà la giornata di Dromos: a San Vero Milis proseguono gli appuntamenti della rassegna cinematografica “Gli anni ’68” a cura dall’Associazione Lampalughis: nel Giardino del Museo Archeologico verrà proiettato “Qualcosa nell’aria” (“Après mai”), film del 2012 del regista francese Olivier Assayas. A Morgongiori, in piazza Chiesa, sarà invece di scena Guy One, il cantante e suonatore di kologo (un liuto a due corde) con una formazione che vede Florence Adooni e Lizzy Amaliyenga ai cori, Claudio Jolowicz e Bastian Duncker ai sassofoni e ai flauti, Johannes Wehrle alle tastiere e Max Weissenfeldt alla batteria.

A Oristano, intanto, è possibile visitare tutti i giorni (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30) la mostra “68/Revolution – Memorie, nostalgie, oblii” aperta alla Pinacoteca comunale “Carlo Contini” fino al prossimo 7 ottobre. Curata da Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu, coprodotta dal Comune di Oristano – Assessorato alla Cultura, e da Dromos in collaborazione con AskosArte, con il contributo della Fondazione di Sardegna, la mostra propone un approccio originale rispetto alle tante iniziative dedicate al ’68, interrogandosi sul retaggio attuale e nella coscienza delle nuove generazioni di quel periodo che voleva rivoluzionare il mondo portando al potere l’immaginazione. In esposizione le opere di artisti del panorama internazionale, nazionale e sardo, tutti piuttosto giovani, che, per ragioni anagrafiche, non hanno vissuto direttamente il ’68 e i suoi dintorni: Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo Di Gotto, ME, Alessandra Baldoni (Perugia), Emanuela Cau (Cagliari), Pierluigi Colombini (Oristano), Melania De Leyva (Venezia), Roberta Filippelli (Alghero, SS), Roberto Follesa (Donori, CA), Federica Gonnelli (Firenze), Rebecca Goyette (New York), Gut Reaction (Giulia Mandelli e Marco Rivagli, Berlino), Michele Marroccu (Oristano), Tonino Mattu e Simone Cireddu (Oristano), Narcisa Monni (Sassari), Federica Poletti (Modena), Carlo Alberto Rastelli (Parma), Valeria Secchi (Sassari), Nicko Straniero (Oristano), Terrapintada (Bitti, NU). Attraverso le più spericolate ricerche estetiche contemporanee, che si nutrono di ibridazioni crossmediali col fine di liberare i diversi ambiti artistici dai loro consueti recinti e dalle loro funzioni canoniche, la mostra in corso a Oristano propone un confronto non lineare e per nulla univoco su un controverso momento storico, culturale e sociale, tra memorie, nostalgie e oblii.

 

2017 Detroit Jazz Festival2017 Detroit Jazz Festival2017 Detroit Jazz Festival

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«Se il servizio di Elitrasporto in Sardegna migliora grazie all’estensione del soccorso alle ore notturne e l’ampliamento del numero delle basi da due a tre (Olbia, Alghero-Fertilia e Cagliari-Elmas), esistono ancora tanti nodi da sciogliere e che fatichiamo a capire.»

Lo sostengono Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi, e Michele Solinas, coordinatore del partito a Sassari, sulla recente attivazione dell’Helicopter Emergency Medical Service (HEMS).

«La Giunta Pigliaru ha definito come fiore all’occhiello una riforma Sanitaria che nei fatti non c’è – spiegano Michele Cossa e Michele Solinas – e i teorici del sistema, l’Assessore, il Direttore Generale dovrebbero chiarire alcuni aspetti:

– a chi giova l’istituzione di un servizio di Elitrasporti che, oltre ad un aggravio di costi, nei fatti  taglia fuori i Vigili del Fuoco, e in alcuni casi si sovrappone alle  competenze di Guardia Costiera, Protezione Civile e degli stessi Vigili del Fuoco?

– se il trasferimento delle patologie tempo-dipendenti agli Hub di riferimento è doveroso, quale autorità stabilisce patologie e grado di gravità debbano essere riferite ai centri principali e quali trattenute nelle periferie?

– Ancora, essendo l’AREUS un’azienda neonata ed in totale divenire, da dove provengono le risorse materiali e soprattutto quelle umane?»

«Non vorremmo – aggiungono Michele Cossa e Michele Solinas – che si tratti di personale già presente nelle Aree di Emergenza-Urgenza delle altre aziende regionali, con la conseguente pericolosità della riduzione di organico in queste strutture, già ridotto all’osso.»

«Insomma – concludono gli esponenti dei Riformatori sardi – sarebbe bastato che la Giunta regionale potenziasse il servizio già attivo, supportato da voli in notturna su piattaforme certificate ed aeroporti, piuttosto che vantarsi di un Sistema Sanitario di elisoccorso frettoloso e con forti criticità ancora prima di iniziare. Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Luigi Arru costruiscono una cattedrale senza pilastri e senza fondamenta, destinata a sgretolarsi al primo soffio di vento, magari a Marzo, quando le responsabilità saranno scaricabili su altri.»