23 November, 2024
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Sono 5 i Sì di Confartigianato Edilizia Sardegna per sollecitare l’approvazione della Legge Urbanistica.

Sì per dare certezze amministrative e normative a cittadini e imprese, SI per eliminare, ora e in futuro, ogni dubbio interpretativo, SI per affrontare le nuove necessità del mercato, SI per tagliare i tempi di approvazione dei progetti e burocrazia, SI per migliorare e riqualificare, con più facilità, il patrimonio esistente riducendo il consumo del suolo.

«I nostri Sì per la nuova Legge Urbanistica sono forti, concreti, motivati – afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna e li diciamo con convinzione per scongiurare altri anni di incertezze, di impossibilità di lavorare con serenità e per non perdere l’occasione storica, forse unica e ultima, di mettere insieme, seppur nelle rispettive diversità, particolarità e necessità, maggioranza e opposizione, imprese e ambientalisti, cittadini e amministrazioni. Questi SI sono anche un impegno verso le imprese che continuano a soffrire e combattere la crisi verso i lavoratori che, ogni giorno nelle proprie aziende, lottano per il proprio posto di lavoro, e verso i territori che credono in un futuro migliore e in uno sviluppo che non sia fatto solo di promesse e parole

«Vogliamo essere più concreti e ribadire che siamo favorevoli alla proposta dell’Assessore Regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu – aggiunge il presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – che stabilisce regole chiare per un ordinato sviluppo urbanistico. Gli ampliamenti delle strutture ricettive, che necessitano di nuovi e più adeguati servizi da offrire alla clientela – precisa Giacomo Meloni – non comportano, come non lo è stato finora, un automatico deturpamento dell’ambiente o la sua cementificazione. Certamente è necessario rispondere concretamente alle necessità di un turismo chiamato a proporre strutture con standard adeguati alle aspettative di un target medio alto, sempre più esigente. Accogliamo con favore l’approvazione in Commissione Urbanistica dell’articolo che prevede gli incrementi volumetrici nella fascia dei 300 metri dal mare perché prevede delle regole equilibrate e finalizzate alla qualità urbanistica. Siamo inoltre favorevoli all’articolo 43 della Legge che riteniamo non debba essere stralciato

Confartigianato Edilizia Sardegna ricorda i numeri del comparto e della crisi dell’edilizia che continua ininterrottamente dal 2008.

Attualmente nell’Isola sono 22.378 le imprese attive delle costruzioni, di cui il 58,1% sono artigiane (13.011 realtà), che impiegano oltre 40mila addetti. Tra il 2008 e il 2017, il comparto ha perso il 34,4% della sua forza, con oltre 22mila imprese che hanno cessato definitivamente l’attività, lasciando per strada più di 45mila addetti.

Crollo verticale anche del valore aggiunto: tra il 2007 e il 2016 è calato del 27,7%, corrispondente a un mancato giro d’affari di 652 milioni di euro. Infatti, se nel 2007 era di 2 miliardi e 351milioni nel 2015 è passato a 1 miliardo e 657 milioni. Netta ripresa, invece, nel 2016 con +42 milioni di euro di crescita (+2,5%) rispetto all’anno precedente attestandosi a 1 miliardo e 699milioni di euro. Nel 2017 l’incidenza sul valore aggiunto delle Costruzioni sull’economia regionale della Sardegna è stata del 5,6%.

Secondo recenti calcoli, nell’Isola la riforma andrebbe a interessare circa 120mila persone, tra diretto, indotto e famiglie.

L’indotto coinvolgerebbe le imprese produttrici di materie prime e semilavorati (sabbie, cementi, malte ma anche marmi e graniti), quelle dell’autotrasporto merci, della lavorazione del ferro, degli infissi, dell’impiantistica e dei mobili, non dimenticando professionalità quali ingegneri, architetti, geometri e periti edili. Le famiglie interessate, invece, sarebbero quelle degli imprenditori e dei lavoratori.

«Crediamo non siano da sottovalutare anche gli investimenti che, con la nuova Legge, potrebbero arrivare da oltre Tirreno – riprende il presidente di Confartigianato Edilizia – piccole o grosse società che investirebbero, oltre che nella ristrutturazione o nella costruzione, anche in servizi e infrastrutture come, per esempio, strade e porti o attività legate alla salvaguardia del paesaggio, del rimboschimento, della tutela della flora e della fauna

Da Giacomo Meloni anche un passaggio sulle prossime elezioni. «Presto ci saranno le elezioni Regionali e sarà necessario far sapere a chi si candiderà, e ci rappresenterà, che occorrono norme urbanistiche che ci consentano di svolgere e far crescere la nostra economia, la nostra società e il nostro territorio, i quali sono “naturalmente” e fortemente orientati verso il turismo moderno e sostenibile, in sintonia con quanto il mercato ci chiede. Anche su questo ci sarà il nostro forte impegno di sensibilizzazione.»

Infine l’appello: «Per approvare la legge, che le nostre imprese attendono da 30 lunghi anni, il Consiglio ha solamente 200 giorni. Quindi, siamo alla vigilia di scelte che, a distanza di parecchi decenni, rappresenteranno un’importante sfida per il futuro dell’Isola, e che, in ogni caso, metteranno il comparto delle costruzioni della Sardegna al centro di un generale processo di revisione del sistema costruttivo. Ai Consiglieri diciamo: fate presto e scongiuriamo, insieme, la prosecuzione della paralisi dell’edilizia sarda.»

 

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«Estate rovente nell’Istituto Penitenziario di Sassari e come sempre è la Polizia Penitenziaria a pagarne le conseguenze.»

A dichiararlo è il Segretario Generale Aggiunto dell’OSAPP, Domenico Nicotra, che ha reso nota l’ennesima aggressione subita da un poliziotto penitenziario.

“Questa volta – aggiunge Domenico Nicotra -, per motivi apparentemente sconosciuti un detenuto italiano con pena definitiva si è scagliato contro l’agente di sezione sferrandogli un pugno in volto che gli ha causato la perdita di un dente.»

«Subito, dopo, sembrerebbe che lo stesso detenuto abbia posto in essere atti di autolesionismo tagliandosi su un braccio.»

«Ancora una volta – ha concluso Domenico Nicotra -, è il caso di ricordare al ministro della Giustizia e al neo Capo del DAP che questi episodi sono anche conseguenza dei tagli indiscriminati voluti dalla Legge Madia che indiscriminatamente dall’oggi al domani ha ridotto gli organici del Corpo di Polizia Penitenziaria.»

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Gianni Maricca è il nuovo allenatore della Fermassenti. Il tecnico di Carbonia, reduce da una positiva stagione alla guida del Selargius, conclusa con un 9° posto nel girone A del campionato di Promozione regionale, torna alla guida della squadra del patron Antonio Massenti, a distanza di alcune stagioni dall’ultima esperienza. Gianni Maricca è allenatore di lunga esperienza maturata sui campi di Prima Categoria, Promozione ed Eccellenza. A San Giovanni Suergiu trova un ambiente ideale per lavorare sui giovani ed il presidente Antonio Massenti lo ha accolto con grande entusiasmo, deciso a costruire un nuovo ciclo.

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La Sardegna lancia ufficialmente la sfida alla Coppa America. A comunicarlo Renato Azara, patron di Adelasia di Torres, noto imprenditore della Gallura, che in una intervista ha spiegato come e perché intende sfidare i detentori della Coppa America, la cui prossima edizione si terrà ad Aukland in Australia, nell’estate australe del 2021.

Il progetto di Renato Azara è ben delineato e strutturato, con l’obiettivo principale di portare la cultura e le bellezze della Sardegna sotto i riflettori del mondo: «Affronteremo la sfida con il Circolo Velico di Arzachena supportato dalla Fondazione Adelasia di Torres, con lo scopo di raccontare al mondo la Sardegna. L’imbarcazione verrà costruita in Sardegna con la collaborazione dei maggiori centri di ricerca e porteremo nell’isola le migliori competenze per costruire la sfida più importante della nostra vita», spiega entusiasta Renato Azara.

Il team dell’Adelasia di Torres Sailing, nato dalla passione per le regate di Renato Azara, è promettente, e già nei primi 2 anni di vita ha trionfato nella classifica overall della Giraglia Rolex Cup 2017, conquistando sia la long distance race e sia la combinata lunga/costiere di St. Tropez, la Rolex Middle Sea Race 2016 (primi di classe e terzi overall) e in altre prestigiose manifestazioni.

La passione dell’imprenditore sardo poi, cresciuta man mano, ha portato il team a sperimentare in poco tempo manifestazioni ed esperienze veliche sempre nuove e differenti tra loro, come la Sailing Arabia The Tour, svoltasi nel Golfo Persico e dell’Oman nel 2016, la Maxi Rolex Cup a Porto Cervo, le principali regate veliche d’altura del Mediterraneo del circuito Rolex, e la 151 Miglia Trofeo Celadrin (secondi classificati overall).

«Nei prossimi anni intendo portare la Sardegna sulla vetta del mondo, attraverso la sfida alla Coppa America. Voglio che i sardi  credino di più in se stessi, e che conquistino la giusta autostima in modo da affrontare con l’eccellenza le più grandi sfide al mondo. Vivere in Sardegna dovrà essere vista come una fortuna, e non come uno svantaggio», conclude l’imprenditore sardo.

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«Le crescenti tensioni e strumentalizzazioni relative alla vertenza AIAS sono indirizzate male, in quanto, purtroppo, cercano di colpire non la causa della crisi ma invece chi sta cercando faticosamente di far rispettare le regole, dare qualità al servizio e tutela e salvaguardia del lavoro.»

Lo scrivono, in una nota, i segretari regionali di FP CGIL Roberta Gessa, CISL FP Davide Pateri e UIL FPL Fulvia Murru.

«Il pagamento dello stipendio è un diritto sacrosanto in tutti i settori; per CGIL, CISL e UIL è una coerenza col diritto e la civiltà del lavoro. Nella vertenza AIAS questo diritto p da tempo venuto meno, come sono venute meno le relazioni sindacali ed il dialogo necessario, soprattutto in un’azienda in crisi da anni come AIAS – aggiungono Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru -. Da tempo AIAS ha scelto di rompere con CGIL, CISL e UIL e licenziare una serie di dirigenti sindacali, rei solo di aver espresso opinioni libere e non offensive. La regola, prevista in altri contratti ed appalti e dal 2017 prevista in Sardegna finalmente per questo settore, mette tutti gli operatori di fronte ad una responsabilità aziendale importante. Pagare lo stipendio per poter avere il rinnovo della convenzione. ATS non ha, purtroppo, applicato in questi mesi alcune parti fondamentali della delibera della Giunta regionale. Perciò ATS ha in parte favorito AIAS, non applicando del tutto la delibera, ad esempio rispetto ai rigidi vincoli delle verifiche mensili sulla regolarità stipendiale e previdenziale. Addirittura oggi ATS paga AIAS prima di tutti.»

«E’ oggettivo che non è colpa di Arru se AIAS non paga gli stipendi correnti ed arretrati. Non è colpa di Arru se AIAS non trova una società che fornisce una fidejussione valida che sblocchi le risorse. Non è colpa di Arru se i soldi che AIAS ha già preso da ATS e dai Comuni non sono andati tutti ai lavoratori e che quelli che ancora mancano per le mensilità dovute ai lavoratori, sono molto ma molto superiori al credito reale vantato dall’Associazione – sottolineano ancora Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru -. Nei confronti di Arru non siamo stati teneri in occasione della riforma e abbiamo anche realizzato un grande sciopero generale, ma non ci sono mai state azioni violente e offensive della sua persona. Al netto delle polemiche appositamente confuse, per CGIL, CISL e UIL – concludono Roberta Gessa, Davide Pateri e Fulvia Murru – tutti i lavoratori AIAS devono lavorare con serenità professionale e la garanzia del salario. Dopo anni di disperazione, gli utenti e i lavoratori in un settore così delicato, non meritano una simile situazione, che non è stata creata da altri se non dal vertice AIAS.»

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Questa mattina, nell’agro di Muravera, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito, insieme ai colleghi della Stazione, al termine di uno specifico servizio, hanno arrestato M.M., 46 anni, disoccupato, originario del luogo, trovato in possesso, occultati presso la sua abitazione, di 200 grammi circa di marijuana, un bilancino e una pistola straniera, perfettamente funzionante priva di canna e per la quale sono in corso specifici accertamenti. L’uomo, dopo la perquisizione, è stato accompagnato presso il Comando di San Vito e, successivamente, trasferito presso la propria abitazione, in attesa del rito direttissimo previsto per domani dall’Autorità Giudiziaria Cagliaritana.

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Sarà la sede dell’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna, della Corte d’Appello – Sezione distaccata di Sassari, dei Giudici di Pace, dei servizi delle amministrazioni giudiziarie, di un museo della memoria carceraria e della sede di Sassari della direzione regionale dell’Agenzia del Demanio. L’ex Casa Circondariale di San Sebastiano, attiva a Sassari per oltre 140 anni e dismessa 5 anni fa, sarà riconvertita in Polo giudiziario. Con la firma dell’accordo tra il Comune di Sassari, la Regione Sardegna, l’Agenzia del Demanio, il Ministero dei beni e delle attività culturali (Mibac) e il Ministero della Giustizia, avvenuta oggi, 3 agosto, a Palazzo Ducale, si dà il via effettivo al percorso di riqualificazione.
Quella appena avviata è la fase conclusiva di un progetto che ha preso le mosse nel 2013, in seguito al trasferimento dei detenuti nel nuovo complesso penitenziario di Bancali, la Casa Circondariale “Giovanni Bacchiddu”. Un ulteriore step, nel maggio del 2014, ha portato all’approvazione dell’idea progettuale e dello studio di pre-fattibilità, sottoscritto anche dal Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, dalla Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Province di Sassari e Nuoro, dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Sardegna, dal Tribunale di Sassari, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari e dal Consiglio dell’Ordine forense di Sassari. Con l’accertamento della compatibilità delle future destinazioni d’uso direzionale e museale, avvenuto nel 2017 a cura dell’amministrazione comunale, in seguito al riconoscimento come “immobile di interesse culturale storico-artistico” da parte della Commissione regionale per il patrimonio culturale della Sardegna, e con l’approvazione da parte della Giunta regionale, il 29 maggio 2018, dell’accordo di programma, si dà il via all’esecutività del piano.
Il progetto, che prevede l’accorpamento degli uffici delle amministrazioni giudiziarie, punta alla tutela, alla fruizione e alla valorizzazione di un importante bene culturale, restituito così al centro storico, alla riqualificazione integrale dell’intera zona, di 18 mila metri quadrati, e alla rivitalizzazione del tessuto urbano grazie all’inserimento di nuove funzioni e servizi.
La realizzazione del Polo giudiziario è finanziata dall’Agenzia del Demanio con un iniziale investimento di 13 milioni 895 mila euro, stanziamento già presente all’interno dell’accordo di programma, firmato oggi, a cui si aggiunge una compartecipazione di 700 mila euro da parte del comune di Sassari per il museo della memoria carceraria, la cui realizzazione rientra tra i progetti della Rete Metropolitana del Nord Sardegna, finanziati dalla Regione Sardegna nell’ambito della programmazione territoriale integrata. L’investimento totale previsto dall’Agenzia del Demanio, per il completamento dell’operazione di riqualificazione urbana, sarà di 22 milioni di euro.
L’Agenzia del Demanio sta realizzando operazioni di questo tipo su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di migliorare la gestione degli spazi utilizzati dalle pubbliche amministrazioni. Trasformare luoghi abbandonati in veri e propri poli amministrativi o federal building comporta numerosi vantaggi: permette infatti di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini che vengono accorpati in un unico luogo contribuendo a rivitalizzare intere aree urbane. In particolare la realizzazione di un polo giudiziario nell’ex Carcere di San Sebastiano consentirà anche di realizzare un importante risparmio di spesa pubblica pari a circa 1 milione di euro annui dovuto alla chiusura dei contratti di affitto con le strutture private che oggi ospitano gli uffici statali della città di Sassari che saranno trasferiti nell’ex Carcere.

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agricoltura

L’Agenzia regionale Laore Sardegna ha pubblicato la graduatoria provvisoria sul secondo bando “Terra ai giovani”. Con il progetto, la Regione ha messo a disposizione di agricoltori e allevatori sardi under 41 anni circa 650ettari di proprietà incolte o non utilizzate dall’amministrazione: 15 diversi lotti, localizzati in 13 Comuni saranno concessi in affitto agevolato per 15 anni, eventualmente rinnovabili una sola volta. I territori interessati dal bando si trovano ad Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra le proprietà messe a bando anche due ex siti militari, a Siliqua e Villasor. Lo scorso 5 aprile, data di scadenza per la presentazione delle domande, erano pervenute negli uffici di Laore ben 240 richieste, il doppio rispetto alla prima edizione del 2016 quando le domande furono 128. Le eventuali osservazioni sulla graduatoria dovranno essere presentate entro il prossimo 10 settembre 2018. Al seguente link si possono consultare tutti i materiali relativi al bando: goo.gl/TgGc1G
«Se tutto dovesse procedere come da calendario – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – entro la prima metà di ottobre si potrebbero già firmare i contratti con i nuovi assegnatari e fare quindi un bilancio sulle attività messe in campo dai vincitori del primo bando. Chiusa questa fase, ci metteremo subito al lavoro per lanciare, all’inizio del prossimo anno, un terzo bando su un progetto tanto ben riuscito e accolto dal mondo delle campagne.»

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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, presieduto da Antonello Arru, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno.

«Questa prima semestrale 2018 rappresenta per il Banco un vero punto di svolta, sia perché include la cessione conclusa nel mese di giugno di 900 milioni di euro di sofferenze lorde (il 59% del totale a bilancio) sia perché conferma diversi segnali positivi sul fronte della crescita commerciale che avevamo già colto nel passato esercizio – ha commentato Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna -. Da un lato, la cessione delle sofferenze ha consentito una drastica riduzione del 59% dello stock in essere, sceso ad un valore netto contabile di 292 milioni, migliorando significativamente il profilo di rischio, con un rapporto sofferenze/crediti netti, sceso al 4,2% dal 9,3% di fine 2017; per quanto riguarda gli UTP lo stock netto è sceso a 270 milioni, con un rapporto UTP/crediti netti in calo al 3,8% dal 5,4%. Lo stock complessivo di NPL netti è sceso a 586 milioni, mentre il rapporto NPL netti/crediti netti è sceso all’8,3% dal 14,8%. E’ salito al 48,5% il grado di copertura dei NPL, con le sofferenze al 53,9% e gli UTP al 43,3%.»

«Questa importante operazione di derisking, unitamente alla elevata solidità patrimoniale (che presenta indicatori superiori al 31%, largamente superiori ai requisiti normativi), alla robusta liquidità e alla crescente performance commerciale, sono elementi che consentono di rafforzare strutturalmente il bilancio e le potenzialità operative del Banco dando nuovo impulso a una crescita sostenibile, sia dal punto di vista dei volumi patrimoniali sia per quanto riguarda l’andamento economico – ha aggiunto Giuseppe Cuccurese -. Queste evidenze sono confermate anche dal forte miglioramento del Texas ratio, sceso a livelli di eccellenza al 79,4% dal 98,1% di fine 2017. E’ di ampia soddisfazione l’utile netto semestrale che, per il solo Banco, sale a 31,3 milioni – rispetto a 1 milione del giugno 2017 e a 8,8 milioni dell’intero 2017 – realizzato grazie sia alla consistente riduzione delle rettifiche di valore per rischio di credito (-39,1 milioni) sia alla positiva performance del primo margine, con gli interessi che crescono del 3,6% e le commissioni che crescono del 4,7%, mentre i costi operativi crescono di 1,5 milioni per effetto di oneri una tantum.»

«In buona tenuta l’andamento degli impieghi con clientela, con una leggera riduzione in linea con il sistema, mitigata da nuove erogazioni per 415 milioni che hanno in buona parte compensato 515 milioni di rimborsi rateali e scadenze; continua la buona crescita dei mutui casa e dei prestiti personali; la raccolta diretta da clientela conferma una sostanziale stabilità mentre crescono del 3,7% il risparmio gestito e la componente assicurativa – ha concluso Giuseppe Cuccurese -. In crescita anche la dinamica clienti, sia privati sia imprese, saliti complessivamente a oltre 623mila unità.»

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Sarà l’attrice e regista Francesca D’Aloja la protagonista domani (sabato 4 agosto) del secondo appuntamento con LiberEvento, il festival tra letteratura, teatro e musica che l’associazione culturale Contramilonga, in collaborazione con il Comune di Calasetta, organizza davanti al suggestivo scenario della Torre Sabauda.

L’appuntamento è alle 22.00, quando Francesca D’Aloja presenterà “Cuore sopporta”, la sua terza fatica da scrittrice. Il libro, attraverso il racconto della storia di Adele, che ha deciso di rifugiarsi in una villa isolata sul mare, fruga tra le pieghe dell’animo umano.

A dialogare con l’autrice sarà Cinzia Micheletti, già assessora alla Cultura dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.  Durante l’incontro è prevista una performance dal vivo del vignettista Massimo Piga che realizzerà in tempo reale un disegno ispirato al libro di Francesca D’Aloja.

Dopo l’appuntamento con Francesca D’Aloja la serata proseguirà con la pièce teatrale “Quotidianamente insieme”, storia di una crisi coniugale messa in scena dagli attori Carlo Angioni e Floriana Ancis.