I carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno rilevato irregolarità in due allevamenti (uno di ovini, uno di suini) ispezionati a Cuccu Mannu e Musteddinu.
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I carabinieri della compagnia di Carbonia hanno effettuato, nelle ultime ore, controlli mirati sugli allevamenti di animali da reddito, finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in materia di somministrazione di medicinali ad uso veterinario da parte degli allevatori di bestiame, con particolare attenzione alla ricerca di farmaci e sostanze proibite negli allevamenti, a tutela della salute pubblica. Due gli allevamenti ispezionati. Il primo sito in località Cuccu Mannu, dove il titolare di un’azienda di allevamento di capi ovini, L.E., residente a Carbonia, allevatore, con precedenti di polizia, è stato deferito in stato di libertà per il reato di esercizio arbitrario della professione veterinaria. Nel corso dell’ispezione, infatti, i carabinieri dell’aliquota operativa hanno rinvenuto e sequestrato 2 flaconi di farmaci antibiotici e parassitari della casa farmaceutica “Pasteur filipesti Romania”, di provenienza rumena e detenuti illecitamente, poiché non autorizzati in Italia e non prescritti dal medico sanitario, con grave rischio sia per la salute e per il benessere degli animali sia per la sicurezza degli alimenti destinati all’uomo. Inoltre, al L.E. è stata intimata la bonifica igienico sanitaria dell’allevamento ovino entro 30 giorni, a causa delle gravi carenze igienico sanitarie in cui versava l’allevamento.
Nella seconda azienda di allevamento di capi suini, situata in località Musteddinu, ispezionata con il personale specializzato dei carabinieri del Nas di Cagliari, i carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno proceduto al sequestro cautelativo sanitario di 187 capi suini, avendo riscontrato irregolarità riguardanti la mancata identificazione e registrazione degli animali allevati, nonché carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di 2 carcasse di suini in stato avanzato di decomposizione all’interno delle stalle. Gli animali, non identificati e non registrati, sono stati sequestrati e sottoposti a vincolo, poiché in assenza di garanzie sanitarie non possono essere destinati alla macellazione. I militari hanno prescritto all’allevatore di procedere entro 15 giorni alla completa registrazione di tutti i capi, al fine di non incombere in sanzioni più gravi.
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