L’assessore Luigi Arru alla ministra Giulia Grillo: «Rispediamo al mittente le accuse di falsità, e siamo certi di aver interpretato la lettera correttamente».
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«Rispediamo al mittente le accuse di falsità, e siamo certi di aver interpretato la lettera correttamente. In ogni caso, prendiamo atto delle dichiarazioni della ministra Grillo, che superano le prescrizioni eccessivamente restrittive della lettera inviata dalla direzione generale del ministero della Salute, evidentemente dopo aver verificato la validità della nostra rete ospedaliera e, in particolare, la necessità che la stessa rete si adatti alle caratteristiche geografiche e demografiche della Sardegna. Presenteremo le nostre osservazioni al Ministero, ma l’apertura della ministra è molto importante rispetto ai toni tassativi con cui la lettera impone l’adeguamento totale al DM70 entro il 31 ottobre.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru.
«La trasmissione della rete ospedaliera al Ministero è stata concordato con lo stesso – incalza Arru – e risponde a quanto previsto dalle norme nazionali, anche per le Regioni autonome, per poter accedere a successivi finanziamenti per l’ammodernamento edilizio e tecnologico degli ospedali, 250 milioni per la Sardegna. Oggi il ministro ci riconosce l’esigenza di adattare i criteri ministeriali alle particolari condizioni demografiche e geografiche della Regione, cosa di cui invece non c’è alcuna traccia nell’istruttoria del Ministero – ricorda Luigi Arru -, che ha inteso applicare in modo letterale e rigido i parametri ministeriali alla nostra Regione, chiedendo di rivedere tutti gli aspetti che prevedevano il potenziamento dei servizi ospedalieri nelle aree più disagiate della Sardegna (Ogliastra, Barbagia, Sarcidano) e la realizzazione di un nodo potenziato nell’ospedale di Nuoro. I modelli che il Ministero ha applicato per altre regioni come la Lombardia, il Piemonte e il Lazio non sono funzionali alle esigenze della Sardegna: oggi il ministro dimostra di prenderne atto, cosa che ci consentirà di lavorare meglio in un’unica direzione. Per quanto invece riguarda tutti quelli che in questi giorni si sono arrogati il diritto di intervenire in una questione che evidentemente non conoscono – conclude l’assessore Luigi Arru -, li invito a leggere con attenzione la lettera del Ministero che nella forma, e soprattutto nella sostanza, è lontana anni luce dalle apprezzabili dichiarazioni di oggi della ministra, soprattutto nel caso dell’Ospedale di Lanusei in cui si mette in discussione esistenza di specialità che secondo DM 70 sono tipiche di un Ospedale DEA I livello.»
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