19 November, 2024
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Un protocollo d’intesa fra Regione Sardegna (l’unica in Italia) e BEI, Banca Europea per gli Investimenti, per migliorare la qualità dei progetti finanziati con i fondi comunitari della programmazione 2014-2020 a vantaggio di imprese e Comuni. L’obiettivo sarà raggiunto attraverso l’attivazione di strumenti finanziari per sostenere interventi di rigenerazione urbana e per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese a tassi agevolati. Uno degli strumenti che sarà rifinanziato e attivato anche nel ciclo di programmazione 2014-2020 è, per esempio, il fondo Jessica. I settori prioritari in cui si articolerà la collaborazione sono: ricerca e innovazione, efficienza energetica, investimenti sociali, sviluppo urbano sostenibile, agricoltura. 

L’accordo è stato firmato oggi, nella sala Lussu di Villa Devoto, dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci e dal vicepresidente BEI Dario Scannapieco. Una collaborazione che si rafforza anche sulla base di accordi già avviati in precedenza, come l’apertura lo scorso anno di una linea di credito da 100 milioni di euro da parte di BEI denominata “Sardinia Financial Instrument Financing”, da assegnare a banche operanti sul territorio della Sardegna che, raddoppiando gli importi, li metteranno a disposizione delle piccole e medie imprese sarde per poter accedere a nuove linee di finanziamento con tassi particolarmente vantaggiosi (operazione supportata dalla Regione con il proprio Fondo di garanzia).

«Con questo accordo formalizziamo una importante collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, che riconosce la serietà e l’affidabilità della Regione da noi governata. Abbiamo lavorato molto per ottenere questo risultato, per nulla scontato, e siamo molto soddisfatti di esserci riusciti, unica regione italiana a sottoscrivere un’intesa di questo tipo per avviare con BEI una collaborazione a 360 gradi, strutturata e a lungo termine – dice Raffaele Paci -. Con questa operazione vogliamo riuscire a spendere ancora meglio le risorse europee, attraverso progetti che sempre più migliorino la qualità della vita dei cittadini nelle nostre città. Allo stesso tempo vogliamo continuare a dare un nuovo impulso alla nostra economia e un ulteriore aiuto alle imprese, creando tutte le condizioni favorevoli per poter investire, innovarsi, creare nuova occupazione e consolidarsi in modo da poter affrontare la sfida dei mercati internazionali. Ringrazio dunque la BEI – conclude il vicepresidente della Giunta regionale della Sardegna – per la fiducia nella Regione e per l’importante supporto tecnico che potrà garantirci.»

La Banca Europea per gli Investimenti è l’istituzione dell’Unione europea che eroga finanziamenti a lungo termine finalizzati a sostenere la crescita e l’occupazione negli Stati membri dell’UE e in Paesi extra UE. I suoi obiettivi prioritari consistono nel sostenere l’innovazione, lo sviluppo delle competenze e le piccole e medie imprese, nonché nell’operare a favore del clima e dello sviluppo di infrastrutture strategiche. Per garantire il maggiore impatto possibile della propria attività, la BEI investe in progetti sostenibili combinando i propri prestiti con fondi dell’UE e fornendo consulenza su aspetti tecnici e finanziari. Dal 2015 la BEI sostiene la ripresa economica anche grazie al cosiddetto Piano Juncker.

«Con l’accordo di oggi, la BEI e la Regione Sardegna formalizzano una partnership consolidata nel campo dei fondi strutturali, con l’intento di promuovere l’attuazione di ulteriori strumenti finanziari e ottimizzare l’uso delle varie fonti di finanziamento nazionali, regionali e dell’UE – spiega il vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti -. Tali strumenti non mirano a sostituire i finanziamenti “a fondo perduto”, ma ad integrarli in un’ottica di sinergie complessive: più fonti di finanziamento e più soggetti possono essere mobilitati ed indirizzati verso obiettivi di investimento per lo sviluppo. Se vogliamo puntare sulle prospettive dell’innovazione nella finanza locale occorre pero’ intervenire anche per offrire supporto tecnico alle amministrazioni per metterle in grado di progettare investimenti compatibili con l’uso di strumenti strumenti finanziari non tradizionali. Con questo accordo quadro, la BEI offrirà alla Regione un ampio portafoglio di prodotti, inclusi servizi di advisory per studi di fattibilità e/o studi ex-ante. Lo sforzo del Gruppo BEI – conclude Dario Scannapieco – è quello di mettere a disposizione, oltre a finanza a buone condizioni, assistenza tecnica per aiutare l’amministrazione a produrre progetti validi e che possano contribuire allo sviluppo regionale.»

La Regione stabilirà le condizioni organizzative e logistiche per un dialogo strutturato con la BEI sull’esecuzione del Protocollo. Nelle prossime settimane saranno promossi incontri che coinvolgano le istituzioni, gli enti regionali specifici, gli enti pubblici locali e regionali e i concessionari per informarli sulle opportunità offerte dalla BEI nell’ambito del Protocollo.

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37 milioni e 350mila euro destinati alla mitigazione del rischio idrogeologico e a opere nell’ambito della viabilità e dell’edilizia abitativa. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini. Le risorse rientrano nel mutuo infrastrutture che ha una dotazione complessiva di 700 milioni di euro.

«Facciamo ricorso – sottolinea l’assessore Edoardo Balzarini – a uno strumento finanziario importante come il mutuo infrastrutture per intervenire, con uno stanziamento significativo negli ambiti delle difesa del suolo e assetto idrogeologico, viabilità ed edilizia per azioni di cui i comuni hanno grande bisogno. Particolarmente rilevanti le opere per la mitigazione del rischio idrogeologico nell’abitato di Olbia dove, in seguito all’adeguamento degli elaborati progettuali e degli esiti delle indagini geognostiche e di caratterizzazione ambientale, è emersa l’esigenza di incrementare le previsioni di spesa per la copertura finanziaria di tutto l’intervento articolato in quattro lotti.»

Una parte consistente delle risorse, circa 26 milioni di euro, viene utilizzata proprio per le opere di mitigazione del rischio idraulico nel comune di Olbia, il cui quadro generale è stato approvato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino. Nei quattro lotti viene prevista la realizzazione delle vasche di laminazione e la sistemazione dei canali San Nicola, Gadduresu e Seligheddu. Con un milione e 150 mila euro si darà corso al completamento e alla sistemazione del rio Sologo nel territorio del comune di Galtellì. 1 milione e 815mila è invece la somma che servirà a incrementare i fabbisogni dei comuni già indicati nella delibera approvata dalla Giunta  lo scorso 22 maggio. 950mila euro saranno assegnati ai comuni di Buggerru, Fluminimaggiore, Seulo e Bottida per far fronte ai danni provocati dalle recenti abbondanti precipitazioni. Un milione e 800 mila euro vengono assegnati al Consorzio di Bonifica della Nurra per il completamento della condotta di collegamento tra la vasca terminale dell’acquedotto Coghinas ed i serbatoi di Campanedda.

Il Consorzio di Bonifica della Gallura, con 100 mila euro, completerà invece gli interventi necessari ad ottenere l’autorizzazione al massimo invaso dei serbatoi del Liscia. Una parte del finanziamento riguarda il settore della viabilità: previsti gli interventi  di messa in sicurezza, affidati all’Anas, delle intersezioni a raso sulla strada statale 195 mediante la realizzazione di una rotatoria e sulla provinciale 71 (3 milioni e 500mila euro) e la messa in sicurezza delle intersezioni a raso sulla 129 (un milione). 290mila euro vengono infine destinati al patrimonio abitativo regionale per lavori che devono essere realizzati dall’Agenzia regionale edilizia abitativa (Area) a Cagliari.

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Una novità importante sulla complicata vertenza dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) è giunta ieri sera dal Tribunale di Cagliari che, nella persona del presidente Mauro Grandesso Silvestri, ha nominato due nuovi liquidatori: i dottori commercialisti, esperti in gestione di procedure di crisi d’impresa e risanamento aziendale, Giovanni Nicola Dettori e Alberto Picciau. Primo impegno sul tavolo: presentare agli uffici dell’Agenzia regionale Laore Sardegna la rendicontazione delle prestazioni svolte dai tecnici ARAS nelle aziende zootecniche, così da poter ricevere i trasferimenti finanziari, già disponibili nelle casse di Laore, e procedere al pagamento degli stipendi e dei rimborsi spesa degli ultimi 4 mesi. Secondo appuntamento in agenda, e di più ampio respiro riguarda il supporto documentale che dovrà essere garantito alla Regione per agevolare le trattative con il ministero dell’Economia e delle Finanze nell’iter di applicazione della legge 3 del 2009. Il terzo passaggio interviene invece sulla riorganizzazione delle attività di ARAS, compresa la richiamata al lavoro dei dipendenti precari, per garantire le prestazioni a tutti gli allevatori, nel rispetto della convenzione con Laore, e l’espletamento degli impegni riguardanti la misura 14 del Programma di sviluppo rurale, dedicata al Benessere degli animali.

La decisione del Tribunale di Cagliari azzera di fatto il vecchio Collegio dei liquidatori, in carica negli ultimi 7 mesi, e composto da Enrico Leccisi, Vito Tizzano e Raffaele Marcello.

Questa mattina alle 9.00, Dettori e Picciau si sono presentati nelle sede ARAS di Cagliari in via Cavalcanti. «Oggi si inizia a lavorare – hanno detto i liquidatori -, dobbiamo far ripartire la macchina da subito».

«Apprendiamo con particolare favore la decisione tempestiva assunta dal Tribunale che ha individuato due tecnici di alto profilo. Auguro ai nuovi liquidatori un buon lavoro – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – perché ad attenderli ci sono tanti impegni che devono innanzitutto ricreare un clima più sereno fra i lavoratori da un lato e il mondo delle campagne che attende le prestazioni dall’altro.»

L’assessore dell’Agricoltura ha poi ricordato che già da venerdì mattina, con l’assessore del Personale Filippo Spanu, riprenderanno al Ministero della Funzione pubblica i lavori del tavolo tecnico dove si sta discutendo sul futuro dei quasi 300 dipendenti di ARAS.

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Al fine di programmare tutte le iniziative in compartecipazione con le associazioni del territorio comunale in occasione dell’80° compleanno della città, l’Amministrazione comunale di Carbonia invita tutti i soggetti a vario titolo interessati a proporre attività ed eventi di carattere sportivo, culturale, sociale, ricreativo, da inserire all’interno del calendario delle manifestazioni programmate per il compleanno della città nell’arco del mese di dicembre 2018.
Le associazioni suddette sono invitate a presentare le loro proposte entro e non oltre lunedì 15 ottobre 2018, inviando una pec all’indirizzo comcomcarbonia@pec.comcarbonia.org, o in alternativa un’email all’indirizzo comcarbonia@comune.carbonia.ca.it, oppure consegnando la loro proposta a mano, in busta chiusa, all’Ufficio Protocollo sito in piazza Roma 1, 09013 Carbonia.
Le domande dovranno riportare nell’oggetto la seguente dicitura:
CARBONIA 80, PROPOSTE ORGANIZZATIVE.

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L’Associazione sportiva dilettantistica Arcobaleno, in collaborazione con la Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) e l’Associazione culturale Origine organizza, con il patrocinio del comune di Carbonia ed il contributo dei commercianti di Carbonia, Sant’Antioco, Gonnesa e dintorni, la manifestazione denominata “IncontriAMOci 2018”, che prevede la realizzazione di un campus sportivo integrato, rivolto a disabili e normodotati, e si svolgerà venerdì 28 e sabato 29 settembre. L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, avrà come sedi gli impianti sportivi di via Balilla (Campo da hockey e da calcio a 5) ed il Palazzetto dello sport di via delle Cernitrici. L’inaugurazione si terrà venerdì alle ore 9.30 in via Balilla.
“IncontriAMOci 2018” consiste nello svolgimento di una serie di attività afferenti a varie discipline sportive: tiro con l’arco; arrampicata; basket in carrozzina; calcetto; bocce (raffa e petanque) ballo; atletica; scherma; boxe; handbike; tennis.
Alla manifestazione saranno presenti circa 200 atleti diversamente abili provenienti da tutta la Sardegna, che si cimenteranno nelle specialità sportive, interagendo anche con persone normodotate.
«Siamo orgogliosi di sostenere un’iniziativa meritoria come IncontriAMOci 2018, che dà l’opportunità agli atleti di dimostrare la loro abilità, favorendone nel contempo l’inclusione sociale, l’integrazione e l’aggregazione», ha detto il sindaco Paola Massidda.
«Ed è proprio in occasioni come IncontriaMOci che lo sport diventa uno strumento privilegiato per far comprendere a tutti valori come l’amicizia e l’autonomia delle persone con disabilità», ha precisato l’assessore allo Sport Valerio Piria.
All’iniziativa, nella giornata inaugurale di venerdì 28 Settembre, parteciperanno, oltre agli atleti dell’ASD Arcobaleno e di tutta la Sardegna, anche i ragazzi del Centro diurno “Pensami adulto” di Carbonia, del Delfino, dell’Asso Sulcis e dell’AIAS.
Per l’Amministrazione comunale di Carbonia saranno presenti l’assessore dello Sport Valerio Piria, l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera ed il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras.

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Il Centro di lingua russa di Cagliari presso il Consolato onorario bielorusso informa che entro la fine di settembre sarà possibile aderire ai corsi di lingua russa vari livelli per la stagione 2018/2019.

In particolare per il livello principianti sono disponibili gli ultimi due posti.

Il Centro è nato nel 2015 alla presenza del pro rettore dell’Università Statale di Mosca, massimo esperto di certificazione internazionale della lingua russa prof.ssa Tatiana Kortava e gode del patrocinio del Centro Relazioni Internazionali del Ministero dell’Istruzione della Repubblica Belarus. Ogni hanno organizza il Forum internazionale della lingua russa in Sardegna, con la partecipazione di illustri linguisti e specialisti degli atenei della Federazione russa e della Repubblica Belarus.

Questo il calendario delle lezioni

Lingua Russa Principianti indirizzo Turistico o Generico (50 ore):

• Corso A Lunedì – Mercoledì ore 18.00 – 20.00  

• Corso B  Martedì – Giovedì ore 16.00 – 18.00

Lingua Russa Avanzato indirizzo Turistico o Generico (50 ore):           

• Corso A Lunedì – Mercoledì ore 16.00 – 18.00

• Corso B Martedì – Giovedì ore 18.00 – 20.00

Per l’ammissione ai corsi sarà preso in considerazione l’ordine cronologico di ricezione dell’adesione.

 Per informazioni, ricevere i moduli e  adesioni contattare l’indirizzo mail: linguarussacagliari@gmail.com . 

Contatti telefonici: 328 8243732

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I carabinieri della compagnia di Carbonia hanno effettuato, nelle ultime ore, controlli mirati sugli allevamenti di animali da reddito, finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in materia di somministrazione di medicinali ad uso veterinario da parte degli allevatori di bestiame, con particolare attenzione alla ricerca di farmaci e sostanze proibite negli allevamenti, a tutela della salute pubblica. Due gli allevamenti ispezionati. Il primo sito in località Cuccu Mannu, dove il titolare di un’azienda di allevamento di capi ovini, L.E., residente a Carbonia, allevatore, con precedenti di polizia, è stato deferito in stato di libertà per il reato di esercizio arbitrario della professione veterinaria. Nel corso dell’ispezione, infatti, i carabinieri dell’aliquota operativa hanno rinvenuto e sequestrato 2 flaconi di farmaci antibiotici e parassitari della casa farmaceutica “Pasteur filipesti Romania”, di provenienza rumena e detenuti illecitamente, poiché non autorizzati in Italia e non prescritti dal medico sanitario, con grave rischio sia per la salute e per il benessere degli animali sia per la sicurezza degli alimenti destinati all’uomo. Inoltre, al L.E. è stata intimata la bonifica igienico sanitaria dell’allevamento ovino entro 30 giorni, a causa delle gravi carenze igienico sanitarie in cui versava l’allevamento.

Nella seconda azienda di allevamento di capi suini, situata in località Musteddinu, ispezionata con il personale specializzato dei carabinieri del Nas di Cagliari, i carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno proceduto al sequestro cautelativo sanitario di 187 capi suini, avendo riscontrato irregolarità riguardanti la mancata identificazione e registrazione degli animali allevati, nonché carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di 2 carcasse di suini in stato avanzato di decomposizione all’interno delle stalle. Gli animali, non identificati e non registrati, sono stati sequestrati e sottoposti a vincolo, poiché in assenza di garanzie sanitarie non possono essere destinati alla macellazione. I militari hanno prescritto all’allevatore di procedere entro 15 giorni alla completa registrazione di tutti i capi, al fine di non incombere in sanzioni più gravi.

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Cresce, tra i lavoratori, la preoccupazione per l’allungamento dei tempi di riavvio produttivo dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, dopo il rinvio dell’incontro fissato al Mise per il 9 ottobre, alle 15.00, su richiesta dei segretari nazionali di Fim-Cisl Raffaele Apetino, Fiom-Cgil Mirco Rota e Uilm-Uil Guglielmo Gambardella. Le organizzazioni sindacali avevano chiesto il 19 settembre l’incontro al dottor Giampietro Castano, responsabile Unità gestione vertenze delle imprese in crisi al ministero dello Sviluppo economico, per verificare ed approfondire alcuni punti sulla Sider Alloys, l’azienda neo proprietaria dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. Nello specifico, le tre organizzazioni sindacali, a nome e per conto delle strutture territoriali e della rappresentanza sindacale unitaria, chiedono di verificare ed approfondire il Piano industriale, il nuovo assetto societario, le riattivazioni degli impianti e la partecipazione finanziaria (Invitalia, lavoratori).

Il giorno dopo la richiesta d’incontro, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, aveva scritto alle organizzazioni sindacali FIOM-FSM-UILM-CUB e, per conoscenza, al presidente della Giunta regionale, che «Il percorso intrapreso a seguito dell’acquisizione dello stabilimento “Ex Alcoa” di Portovesme da parte della società Sider Alloys Italia s.p.a. e volto all’entrata nel capitale sia di Invitalia sia dei lavoratori in essa impegnati, è proseguito negli scorsi mesi ed è in fase di positiva conclusione. Sono in corso gli incontri finali propedeutici alla definizione puntuale delle modalità operative di ingresso e dei relativi corrispettivi, nonché dei passi formali da compiere per renderlo possibile.»

Nonostante queste rassicurazioni, il rinvio annunciato alla stessa Invitalia, alla Sider Alloys ed alle organizzazioni sindacali dal dottor Giampietro Castano, con la specificazione che a breve verrà comunicata la nuova data, non lascia tranquilli i lavoratori.

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I carabinieri della stazione di Sant’Andrea Frius, al termine degli accertamenti di legge, hanno arrestato M.S., classe 1973, di Silius, per omicidio stradale in seguito all’incidente che ha provocato la morte di C.S., classe 2003, residente a Sant’Andrea Frius.
La dinamica, appurata dai militari del nucleo radiomobile della Compagnia di Dolianova che hanno effettuato i rilievi, ha visto la Fiat Bravo lanciata a velocità non commisurata ai limiti di velocità e alle condizioni della strada, il che l’ha fatta sbandare nell’abitato di Sant’Andrea Frius, per poi carambolare sul ragazzo che camminava sul bordo della strada.
Si è rivelato inutile l’intervento del 118 di Senorbi, perché il ragazzo s’è spento a seguito della frattura della base cranica riportata.
Sono in corso gli accertamenti per stabilire l’eventuale presenza, a seguito di assunzione da parte del conducente, di sostanze pregiudizievoli per la sua idoneità psicofisica al momento in cui si è verificato l’incidente.

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Nonostante un netto aumento di assunzioni rispetto allo scorso anno, in Sardegna la ripresa prosegue a ritmi più lenti rispetto alla media nazionale e la fiducia delle imprese isolane è ancora molto blanda. E’ quanto si evince da uno studio della Cna Sardegna che analizza le rilevazioni mensili sulle aspettative di assunzione da parte delle aziende sarde effettuate dal sistema informativo Excelsior di Unioncamere. Tali dati – che fotografano in maniera efficace il livello di fiducia del sistema imprenditoriale isolano rispetto all’evoluzione della congiuntura regionale e nazionale – evidenziano che nell’ultimo trimestre le imprese sarde hanno indicato circa 30 mila unità lavorative in ingresso: un risultato positivo che supera abbondantemente le indicazioni fornite un anno fa (22.980 ingressi nello stesso periodo del 2017). In pratica circa il 13,2% delle imprese sarde ha indicato movimenti in entrata di lavoratori, percentuale in crescita rispetto al 12,5% dell’anno passato, eppure il dato sardo è significativamente inferiore rispetto alla media italiana (+14,7%), a testimoniare una ripresa economica regionale meno robusta (un anno fa i due dati erano in perfetto accordo).

La rilevazione trimestrale evidenzia un miglioramento della situazione occupazionale anche relativamente ai dati mensili: rispetto all’anno passato a luglio sono stati registrati nell’isola 4mila posti di lavoro in più, ad agosto 1.400 e a settembre circa 1.500.  

Come detto nell’ultimo trimestre circa il 13,2% delle imprese ha indicato movimenti in entrata di lavoratori, una percentuale in crescita rispetto al 12,5% dell’anno passato. Eppure il dato sardo è significativamente inferiore rispetto al dato medio italiano (14,7% nazionale).

La differenza col dato nazionale va ricercata per lo più nella scarsa fiducia delle imprese di costruzioni e di quelle manifatturiere. Solo il 9,1% delle imprese di costruzioni ha infatti indicato aspettative positive di assunzione contro il 12% registrato al livello nazionale. Appare evidente, dunque, che nonostante le confortanti indicazioni che arrivano da compravendite, credito e attività edilizia, il settore delle costruzioni regionale fatichi ancora ad avviare un nuovo ciclo espansivo in grado di ripristinare parte dell’occupazione persa durante la dura fase di crisi: 20 mila occupati in meno tra 2009 e 2017, un calo del -34%, da confrontare con il -3,8% del totale dell’economia.

Ancora più accentuato è il gap di fiducia che si osserva tra dato regionale e dato nazionale relativo alle assunzioni delle imprese manifatturiere (circa 4 punti percentuali). Tale circostanza si lega in parte alla minore vocazione all’export delle imprese sarde. D’altra parte, rileva l’analisi della Cna Sardegna, sono proprio le aziende più strutturate a mostrare la distanza maggiore con la media nazionale: tra le imprese con più di 250 addetti, infatti, il 53% indica il ricorso a nuove assunzioni tra luglio e settembre, contro il 61% della media nazionale. Tra le aziende sarde più piccole (1-49 addetti) chi assume è solo l’8,2% del totale, a testimonianza di una ripresa del mercato interno ancora stentata.

Altra indicazione interessante proviene dall’analisi del tasso di entrata di dipendenti nelle imprese del settore turistico (numero di assunzioni in rapporto ai dipendenti già presenti in azienda nella media del periodo). Oltre ad indicare una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali rispetto al 2017 (anno record per il turismo in Sardegna con oltre 3 milioni di arrivi nelle strutture ricettive), il confronto con l’andamento nazionale dimostra, per l’ennesima volta, la forte stagionalità di cui soffre il turismo regionale: i tassi di ingresso dei lavoratori stagionali sono infatti arrivati al 27% a maggio, al 26% a giugno e al 25% a luglio (in linea con il dato del 2017), contro poco più del 10% che si registra per la media nazionale.

«Nonostante i dati sulle aspettative di assunzione delle imprese indichino un miglioramento del contesto congiunturale – commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario nazionale della Cna Sardegna -. La differenza rispetto agli indici di fiducia registrati al livello nazionale rileva come la ripresa in Sardegna prosegua a ritmi inferiori rispetto al resto della Penisola. Il ritardo maggiore si registra nei settori dell’edilizia e del manifatturiero, soprattutto tra le imprese di piccole dimensioni, a testimoniare la necessità di intervenire con più decisione con politiche che possano sostenere il mercato interno. Il settore dei servizi, di contro, mostra indicazioni positive, anche grazie alle performance del settore turistico, che ha beneficiato di una stagione che potrebbe aver confermato gli importanti risultati dell’anno passato. La forte stagionalità, cui si aggiunge una scarsa diversificazione territoriale degli arrivi – concludono Pierpaolo Piras e Francesco Porcu -, continua però a porre un grosso limite alla capacità del settore di impattare sul sistema economico regionale e di farlo in maniera più sostenibile, continuativa e territorialmente omogenea