19 November, 2024
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Dopo la pausa estiva riprende il campionato regionale Csen di football integrato. Venerdì 28 settembre si giocherà la terza giornata della competizione sportiva che fa giocare insieme, nella stessa squadra, atleti con disabilità e non disabili, trasformando lo sport in un’opportunità di crescita e integrazione sociale e individuale. Le sei partite in programma si giocheranno a partire dalle 9,30 nella palestra di San Nicola, a Oristano, e saranno trasmesse in diretta streaming da Directa Sport Live Tv e sulle pagine social del Csen Sardegna.

Di seguito il programma della 3ᵃ giornata di campionato:

3ᵃ Giornata – Andata (dalle 9.30)

Il Gabbiano (Oristano) – Special Team (Macomer)

Gli Equilibristi (San Giovanni Suergiu) – Aquile Onlus (Alghero)

Una Ragione in più (Oristano) – Sporty (Oristano)

3ᵃ Giornata – Ritorno (dalle 15.00)

Special Team (Macomer) – Il Gabbiano (Oristano)

Aquile Onlus (Alghero) – Gli Equilibristi (San Giovanni Suergiu)

Sporty (Oristano) – Una Ragione in più (Oristano)

La quarta e quinta giornata di campionato si giocheranno il 30 ottobre e il 7 novembre, sempre a Oristano.

La squadra prima classificata del torneo affronterà la compagine campione in carica (Sporty Oristano) e la vincente di questa finalissima rappresenterà l’Italia ai campionati europei di football integrato che si svolgeranno a dicembre a Sennori.

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Domani, mercoledì 26 settembre 2018, le squadre di Abbanoa eseguiranno un urgente intervento di riparazione sulla condotta di avvicinamento che alimenta il centro abitato di Calasetta, l’area artigianale e l’agro. Nel dettaglio, sarà sostituito un tratto in acciaio di alcuni metri del diametro di 200 millimetri dove i tecnici del Gestore hanno individuato una dispersione che rischia di compromettere il servizio: per questo motivo l’intervento è stato programmato con urgenza. I lavori inizieranno alle 8.00 e saranno conclusi entro le 16.00. Durante questa fascia oraria, sarà necessario sospendere l’erogazione. Le squadre di Abbanoa saranno mobilitate per eseguire tutte le manovre in rete necessarie a limitare i disservizi. L’erogazione sarà ripristinata in anticipo qualora i lavori dovessero terminare in tempi minori rispetto a quanto preventivato.

Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. Abbanoa segnala che alla ripresa dell’erogazione l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni.

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Si rinnova l’appuntamento annuale “Un Anthurium per l’informazione”, la campagna di sensibilizzazione sulla donazione ed il trapianto di organi promossa da AIDO – Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule – che sarà presente con i suoi volontari nelle principali piazze italiane, sabato 29 e domenica 30 settembre. Il nuovo volto della campagna è il giornalista e noto volto televisivo Gianni Ippoliti, che da anni è vicino e collabora con l’Associazione.

«Ho deciso di sostenere A.I.D.O. – ha dichiarato Gianni Ippoliti – perché sono consapevole che, nonostante il grande impegno dell’Associazione, c’è ancora molto da conoscere in tema di donazioni: quando ho saputo che si potevano donare gli organi anche oltre i 90 anni, ho scoperto che molte persone non sono a conoscenza di questa importante possibilità e non sono aggiornate sulle modalità con cui si può donare e aiutare gli altri. Per questo è importante continuare ad informare i cittadini con tutti i mezzi possibili.»

Quest’anno AIDO festeggia i 45 anni di attività, un traguardo importante ottenuto con passione e tenacia grazie all’impegno di numerosi volontari attivi in tutta Italia, che ogni giorno si dedicano alla diffusione della cultura della donazione. Va sottolineato che AIDO non riceve sostegni dalle Istituzioni e può contare solo sulla raccolta fondi degli associati, del 5×1000 e delle donazioni volontarie.

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L’Associazione Parkinson del Sulcis Iglesiente ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, una conferenza dal titolo “Ballo sardo e benefici sui malati di Parkinson”, che si svolgerà giovedì 27 settembre, alle ore 16.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

«L’incontro sarà utile per focalizzare l’attenzione su questa malattia, sui sintomi che la caratterizzano, tra cui i tremori, la lentezza nei movimenti, le difficoltà nella deambulazione, ma anche sui benefici curativi che su di essa può avere il ballo sardo», ha detto l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera. Relatrice sarà la dottoressa Lucia Cugusi, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Cagliari. Nel corso del convegno interverrà Emanuele Garau, professore e maestro di ballo, il quale esporrà le sue esperienze pratiche.
All’incontro parteciperanno, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera ed il presidente del Consiglio Ccomunale Daniela Marras.
Lo svolgimento della conferenza è stato incoraggiato dall’Amministrazione comunale di Carbonia che, come ha spiegato il sindaco Paola Massidda, «intende tenere alta l’attenzione su una malattia neurodegenerativa che colpisce circa 230 mila persone in Italia. L’incontro di giovedì rappresenta un’occasione per unire e sensibilizzare tutta la comunità sul problema del Parkinson».

Il Parkinson registra alti indici di diffusione tra le persone al di sopra dei 65 anni, ma negli ultimi anni questa malattia si sta propagando anche tra i cittadini di età inferiore ai 40 anni.

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Il prossimo 30 novembre, 700 volontari sardi saranno ricevuti in Vaticano, in udienza speciale, da Papa Francesco. Il pontefice ha accolto l’invito del Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale che in questo modo festeggerà i suoi primi vent’anni di attività. 

La visita a Roma del volontariato sardo verrà illustrata nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Cagliari venerdì 28 settembre, a partire alle 10.30, presso la sede della Rete delle Associazioni nella sede della ex scuola elementare di via Quintino Sella, e a cui parteciperanno il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

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Nella sede di Antica Fornace Villa di Chiesa nella piana di Ottana è tutto pronto. I lavori per ampliare la sede sono già in corso, le assunzioni anche e supereranno abbondantemente le 92 previste, la produzione aumenta con il moltiplicarsi delle richieste: il contratto di sviluppo da 50 milioni di euro presentato dalla società, già approvato da Invitalia (l’agenzia che fa capo al Ministero per lo Sviluppo economico e che ha dato il via libera ad agevolazioni per 25 milioni, di cui 17 a fondo perduto), e cofinanziato dalla Regione a marzo scorso con 5 milioni, entra in fase pienamente operativa. L’assessore della Programmazione e vicepresidente della Regione Raffaele Paci, che ha proposto il cofinanziamento regionale ottenendone l’approvazione in Giunta, ha incontrato nella sede sarda l’imprenditore bergamasco Usvaldo Paris, patron dell’azienda, per avviare simbolicamente questa nuova, importante fase per l’industria e l’economia di tutto il territorio.

«Questa è industria di eccellenza. Ed è la dimostrazione che industria di eccellenza in Sardegna si può fare – dice Raffaele Paci -. Con i contratti di sviluppo ci siamo impegnati a sostenere e cofinanziare progetti che partecipano a procedure nazionali ma che hanno un forte impatto sul sistema produttivo sardo, come questo che è strategico per l’area di Ottana e in generale per l’economia dell’intera regione. Un investimento importante, che dà ampie prospettive di sviluppo a una zona profondamente colpita dalla crisi industriale. Oggi abbiamo visto un’industria viva, con tanti giovani sardi che qui lavorano e costruiscono il loro futuro: come ha più volte sottolineato il presidente Paris, il valore aggiunto di questa azienda sono proprio le competenze e l’impegno quotidiano dei lavoratori, che credono fortemente nel progetto e in un futuro possibile per il territorio.» 

Antica Fornace, nata nei primi anni Duemila con il contributo pubblico di 12 milioni del Contratto d’area, produce o-rings, ovvero anelli in gomma di 8.000 diverse misure che vengono impiegati come guarnizioni meccaniche e sigilli in vari settori, dall’industria automobilistica all’elettronica, dalla telefonia all’industria di precisione. Un’avventura iniziata con 6 dipendenti che oggi sono diventati 202 a tempo indeterminato, tutti sardi e tutti provenienti dai comuni della zona: età media 35 anni, 60 donne, 200 tonnellate al mese di gomma lavorata per milioni di pezzi prodotti ed esportati per il 70% all’estero, un fatturato di oltre 12 milioni all’anno. Quella che lavora nel cuore della Sardegna è la più grande del settore in Italia. Il progetto di investimento presentato a Invitalia e cofinanziato dalla Regione prevede ora l’ampliamento del sito con quattro nuovi immobili, un nuovo corpo di fabbrica di 3.600 metri quadri, l’inserimento di nuove linee produttive dedicate all’O-rings e ai cordini in gomma e un nuovo sistema informatico per una fase di lavorazione della mescola di gomma, attualmente demandata a fornitori esterni. L’obiettivo è quello di ampliare l’export raddoppiando la produzione di O-ring dalle attuali 2.300 fino a 4mila e 600 tonnellate all’anno. Il programma di investimenti, che dovrà essere portato a termine in 36 mesi, consentirà di completare nello stabilimento di Bolotana l’intero ciclo produttivo, avviando nuove attività di filiera, e di ampliare l’organico portandolo a oltre 250 dipendenti (una sessantina sono già stati recentemente assunti e fanno parte del pacchetto previsto dal contratto di sviluppo, che dunque andrà oltre i 92 previsti). 

«Un programma ambizioso, importante, che si propone di far crescere l’economia di questa zona ma con ricadute positive sull’intera Sardegna, anche in termini di azioni anti spopolamento, perché ai nostri ragazzi viene offerto un lavoro e dunque la possibilità di non andar via – sottolinea Raffaele Paci -. La Regione, utilizzando gli strumenti a sua disposizione, continuerà a sostenere realtà imprenditoriali serie e affidabili, che portano lavoro, che consentono ai giovani di poter fare affidamento su uno stipendio che permetta loro di costruire la loro famiglia e restare nella loro terra. La formula vincente in realtà come queste è saper coniugare radicamento alla comunità e vocazione internazionale – conclude il vicepresidente della Regione -, creando ecosistemi industriali sostenibili che sappiano crescere e creare sviluppo.»

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UBI Banca, terzo gruppo bancario commerciale in Italia, nasce il 1° aprile 2007 grazie alla fusione tra altre 2 banche BPU (Banche Popolari Unite) e Banca Lombarda e Piemontese, è presente in Italia con oltre 1800 filiali, soprattutto in Lombardia e Piemonte, e conta oltre 21.000 dipendenti. Il Gruppo vanta inoltre una presenza internazionale in Europa, America e Asia attraverso banche estere, filiali e uffici di rappresentanza e partecipazioni in società straniere. Con l’acquisizione di altre 3 banche (Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti) avvenuta nel maggio del 2017, Ubi Banca ha aggiornato il proprio Piano Industriale 2019/2020 e il 6 settembre 2018 ha siglato un accordo con le rappresentanze sindacali che riguarda anche il piano di ricambio generazionale correlato all’iniziativa di esodo che consentirà l’ingresso di circa 120 nuove risorse entro il 2019. Sul sito del gruppo sono presenti alcune posizioni che riguardano diverse figure come  … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ubi_banca.html .

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«Dobbiamo correre ai ripari ripristinando gli ammortizzatori sociali ed erogando nuovi sussidi, in modo tale da non mettere sulla strada migliaia di famiglie a causa del Jobs Act, che ha creato solo danni ai lavoratori rendendo il mercato sempre più precario e incerto.»

E’ Simone Testoni, segretario Territoriale dell’UGL a sollecitare l’intervento del governo alla vigilia dell’incontro con i sindacati metalmeccanici sugli ammortizzatori sociali in scadenza in questi giorni.

«È un grave allarme sociale, per cui migliaia di lavoratori del settore perderanno la copertura della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà – dice chiedendo con urgenza un tavolo di confronto con il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio – per studiare delle misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio, in grado di bloccare l’ondata di disoccupazione prevista a fine settembre.»

«Non possiamo permetterci che vengano messe al bando le tutele antecedenti al 2015 per i lavoratori altamente usuranti. Siamo a caccia di risposte concrete: basta riforme che danneggiano il lavoro, il sistema occupazionale ha bisogno di finanziamenti per cui non siamo disposti a fare sconti», conclude Simone Testoni.

 

 

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Distinto Dottor Arru,

ho intercettato sul suo profilo facebook alcune lamentele sull’ingratitudine che la stampa e la comunità le riserverebbe per un impegno da Lei ritenuto eroico ma il resto del mondo non coglie, non valorizza, non comprende. Il suo sfogo del 20 settembre scorso riportato nel Sulcis dalla testata “La Provincia del Sulcis Iglesiente” presenta affermazioni stravaganti e decisamente non condivisibili, proverò a ragionare con Lei e con i cittadini del Sulcis Iglesiente decisamente, mi creda, delusi da Lei e dai politici che dopo le quattro riforme sanitarie (1978/92/99 e 2012) hanno dimostrato inequivocabilmente che la Sanità è riserva di caccia dei partiti politici e le aspettative delle comunità devono adeguarsi ad equilibri non sempre nobili.

Grazie Dott. Arru, a differenza di altri Lei esterna e si espone.

“Abbiamo salvato l’ospedale di Iglesias, attraverso la legge regionale 23/2014

Affermazione inconcepibile! La legge che Lei propone come aspirante Robin Hood ha modificato le leggi regionali n.23/2005 (Soru-Dirindin ), la n.10/2006 (Soru-Dirindin) se non sbaglio suoi amici e la n. 21/2012 (Cappellacci – De Francisci apparentemente avversari vista la recente solidarietà dimostrata nel dileguarsi prima di censurarla in Consiglio Regionale. Avete, Lei e il Centro sinistra nel 2014 applicato del cellofan sul tubo arrugginito.

a) Da quando Lei è Assessore alla Sanità le criticità nell’accoglienza del malato e del disabile nel Sulcis sono aumentate, si è incrementata la mobilità passiva e tanti pazienti sono costretti con grandi sofferenze e sacrifici economici a riferirsi altrove.

b) Da quando Lei è Assessore abbiamo osservato la più grande mobilità passiva di medici e infermieri. Nessuno oggi, a differenza del passato, desidera lavorare negli ospedali del Sulcis dove sono state mortificate aspirazioni, possibilità di crescita professionale e programmazioni.

c) Da quando Lei è Assessore i reparti chirurgici del CTO hanno subito il week surgery, Lei era d’accordo?

d) Da quando Lei è Assessore crollano i controsoffitti dell’Ortopedia del CTO e del laboratorio analisi del Santa Barbara.

e) Da quando Lei è Assessore vive in rianimazione l’ortopedia storicamente eccellenza del territorio (mai reintegrati gli ortopedici andati in pensione), la chirurgia pediatrica (avete preferito far decollare Cagliari e Olbia), l’otorino del CTO fino a qualche anno addietro riferimento apprezzato dal Sulcis e oltre, la chirurgia generale orgoglio del territorio mortificata con il week surgery.

f) Da quando Lei è Assessore il CTO di Iglesias è un campo di battaglia che espone i nostri Colleghi medici del Pronto Soccorso a responsabilità ingiuste e mortificanti, impossibilitati a garantire un’assistenza proporzionata alle qualità professionali e umane dei suoi Operatori.

g) “Per tanti la sanità è la Caporetto del Centro Sinistra”, questa Sua affermazione esprime l’attuale sfondo depressivo e sindrome da accerchiamento del centro sinistra, francamente desidero proporre una alternativa a Lei e all’intero Consiglio Regionale; la Sanità è la Caporetto dello spoil system dei partiti politici di centro sinistra e centro destra, inadeguati nel riconoscere nel bisogno della comunità la propria mission, prioritaria rispetto agli interessi del partito e delle poltrone, mi sgomenta pensare che un Uomo intelligente e sensibile come Lei, medico apprezzato e stimato, non abbia rilevato il marciume della politica in sanità.

h) Pensando alla Sua Paziente brillantemente sopravvissuta alla leucemia grazie all’impegno del suo reparto e alla sua conclusione «…sto cercando di riportare con le dovute proporzioni quel che ho fatto con Lei, cioè una buona sanità pubblica…» viene da pensare che Lei sia astuto o patologicamente velleitario per sognare che i partiti dopo il clamoroso fallimento nella gestione della sanità dalla prima riforma sanitaria (1978) ad oggi possano convertirsi.

i) In un momento di condivisione e testimonianza Le riferisco quanto quotidianamente mi confessano tantissimi Pazienti: «L’assistenza sanitaria del passato era vicina a noi, oggi per trovare risposte siamo costretti ad andare a Cagliari o partire».

Gentilissimo Assessore, se pensassi a Lei come il responsabile della Caporetto sanitaria sarei ingiusto e superficiale, penso però che rischia di passare alla storia come uno dei tanti supporter della “Sanità dei Partiti” di non aver intercettato Lei, brillante ematologo, l’anemia morale che alligna nel potere politico quando si discute di sanità, quando le priorità sono dettate dagli uomini di partito e non dai bisogni della comunità.

Gentilissimo Assessore, colgo l’occasione per ricordarle un peccato originale.

Il 13 giugno 2014, lei presente, il Consiglio Regionale dei Sardi approvò la legge N. 12 Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica. Era la prima legge che Lei e Pigliaru approvavate con la condivisione della minoranza in Consiglio. La proposta di legge nasceva da un decennale lavoro tra il Volontariato e le amministrazioni comunali del Sulcis. Oggi dopo oltre quatto anni Lei non è riuscito a produrre sul tema un risultato, sia più prudente in futuro quando si autocelebra, rischia di essere credibile solo tra i suoi amici.

Amici del Sulcis Iglesiente, la crisi della sanità, la povertà della nostra comunità, la mancanza di idee, progetti e aspirazioni ha un responsabile: siamo Noi che da quarant’anni deleghiamo il nostro futuro senza impegnarci quotidianamente nella progettazione di una società a misura dei nostri figli e genitori, il disastro sanitario che colpisce il CTO di Iglesias e il SIRAI di Carbonia merita una reazione composta, organizzata, condivisa. Oggi il nostro territorio non è UNITO, condizione indispensabile per avanzare richieste a Cagliari e Roma, non ha un PROGETTO condiviso sui bisogni del territorio, manca una valutazione epidemiologica sulle patologie più diffuse ed emergenti, manca una previsione demografica che vede il Sulcis invecchiare e quindi programmare risposte assistenziali sagge e competenti. Inutili saranno le rivendicazioni se non si raggiunge l’UNITA’ e si arriva al PROGETTO CONDIVISO dei 125.000 sulcitani.

NOI ABBIAMO UN SOGNO: la società della Solidarietà e dell’Auto Aiuto.

Giorgio Madeddu

Associazione AMICI della VITA – amicidellavitasulcis@gmail.com

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol-Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo

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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha pubblicato un Avviso di condizioni meteo avverse, dalle 18.00 di oggi alle 15.00 di mercoledì 26 settembre, per venti forti da nord-est sulle coste settentrionali dell’Isola, fino a burrasca sulle Bocche di Bonifacio e sul Golfo dell’Asinara, dove saranno possibili mareggiate. Localmente saranno interessate da ventilazione da grecale anche le estreme coste meridionali.