19 November, 2024
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La filosofia “Slow Food” incontra i birrifici artigianali, tra i colori e i profumi della Laguna di Sant’Antioco. Un’unione da cui nasce la seconda edizione di “Isola in Fermento”, manifestazione all’insegna del buon cibo e della birra di qualità, in programma nel Lungomare di Sant’Antioco sabato 29 e domenica 30 settembre. L’evento è organizzato dal comune di Sant’Antioco in collaborazione con “Slow Food” ed il birrificio artigianale “Rubiu” e, accanto alle proposte Slow abbinate a una selezione delle migliori birre made in Sardegna, propone appuntamenti di intrattenimento e iniziative alla scoperta dell’isola e della Laguna, terzo attore protagonista di “Isola in Fermento”.

Ma l’interprete indiscusso sarà la birra artigianale, portata in scena da ben sei birrifici della Sardegna: P3 Brewing Company da Sassari; Brewpub Trulla da Nuoro; Birrificio 4Mori da Guspini; Birrificio Gattarancio da Cagliari; Il Birrificio di Cagliari da Cagliari; Rubiu Birrificio Artigianale da Sant’Antioco. Birra che potrà essere degustata con i Presidi Slow Food (Pecorino di Osilo; Fiore Sardo; Casizolu; Pompia; Cappero selargino)  e con il cibo di produttori gastronomici provenienti da tutta la Sardegna. Senza dimenticare i “Viaggi emozionali nella birra” a cura di Deamater e i diversi laboratori “Slow Food”, nei quali birra e buon cibo la faranno da padrone. E c’è un’importante novità: un occhio di riguardo verrà riservato a celiaci e vegetariani, che potranno assaporare pietanze appositamente preparate per chi soffre di intolleranze o ha abbracciato l’alimentazione vegetariana. Due giornate, inoltre, che offriranno al visitatore un ricco ventaglio di opportunità di svago: itinerari gastronomici della birra, dj set “Music Is my Boyfriend” e dj set con il noto duo “Lilies on Mars”, spettacolo di Eleonora Giua e Michela Atzeni in “Onde”, la musica di Sergio Piras (storica voce dei Tamurita) e Rox Camellini, escursioni in canoa in laguna e lezioni di Kite surf per principianti a Porto Botte, passeggiate in quad e itinerari mototuristici alla scoperta dell’isola.

«Dopo il successo della prima edizione svoltasi all’Arena Fenicia – commenta l’assessore del Turismo e dello Spettacolo Roberta Serrenti – abbiamo deciso di riproporre “Isola in Fermento”, cambiando location e puntando a prestigiose e proficue collaborazioni: ecco, dunque, la scelta della Laguna e degli spazi del Lungomare cittadino, da Via Cavour al Lido, dove verranno allestiti gli stand dei birrifici e dei produttori gastronomici della Sardegna; e la partnership con “Slow Food”, che ci consente di dare un tocco in più e di qualità all’evento.  Ancora una volta puntiamo ad intercettare i flussi di visitatori che si muovono alla ricerca di eventi gastronomici. E “Isola in Fermento” è decisamente un appuntamento da non perdere.» 

La manifestazione inizierà sabato 29 settembre alle 18.00, presso il Lungomare (da via Cavour al Lido) con l’inaugurazione degli stand e con il convegno promosso dal GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e il FLAG Sardegna Sud Occidentale. Scopo del convegno, illustrare le strategie dei Piani di Azione di sviluppo locale rurale e costiero e le opportunità, anche finanziarie, offerte nell’ambito dei percorsi di creazione di impresa e lavoro autonomo attivate grazie alle Misure integrate tra sviluppo locale partecipativo e occupazione dei settori della Green & Blue economy. Linee di Sviluppo progettuale 2 e 3.

Durante l’evento sarà possibile avere informazioni sull’apertura delle iscrizioni ai percorsi formativi gratuiti (che partiranno in autunno) di accompagnamento alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo per il progetto “Competenza e impresa per lo sviluppo rurale e costiero sostenibile” e sulle opportunità di finanziamento presenti nel territorio.

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Dopo la partecipazione dello scorso anno, il comune di Carbonia aderirà anche nel 2018 alla nuova edizione di “Puliamo il mondo”, l’iniziativa ecologica lanciata da Legambiente con la collaborazione di Anci e con i patrocini di ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e di UPI (Unione delle Province d’Italia). “Puliamo il mondo” fa parte del progetto “Clean up the World”, un evento internazionale in difesa dell’ambiente, nato a Sydney nel 1989, che oggi coinvolge più di 120 Paesi e 35 milioni di cittadini in tutto il mondo.

La data della manifestazione, che avrà luogo in varie zone del territorio di Carbonia, è fissata per la mattinata di sabato 13 ottobre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Tra le aree individuate per la pulizia si segnalano le pinete comunali di Bacu Abis, Cortoghiana e aree attigue, la zona limitrofa al Cimitero di Serbariu, l’area tra Barbusi e Caput Acquas, il canale tombato Cannas, sito tra via Tirso e via Puglie, il tratto di pista ciclabile tra il Centro intermodale e via Nazionale.

«Il nostro obiettivo è sensibilizzare il mondo giovanile e i cittadini al rispetto, alla salvaguardia e alla pulizia dell’ambiente, attraverso il coinvolgimento delle scuole, delle associazioni ambientalistiche, sportive, culturali e sociali di Carbonia. La tutela e la valorizzazione del decoro urbano sono alcuni dei capisaldi del nostro programma amministrativo, che intende promuovere e diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile anche attraverso il volontariato ambientale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«L’iniziativa mira a bissare e a superare il successo dello scorso anno, quando circa 200 volontari diedero un esempio pratico di coscienza civile e responsabile, pulendo dai rifiuti le aree di via Dalmazia, del Centro intermodale, della Grande Miniera di Serbariu e della pineta di Cortoghiana», ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai.

Per consentire lo svolgimento dell’iniziativa, il comune di Carbonia ha provveduto ad acquisire, tramite la società De Vizia, una serie di kit – da adulto e da bambino – contenenti materiale e gadgets che il giorno della manifestazione verranno consegnati ai volontari. Ciascun volontario sarà coperto da idonea assicurazione.

I volontari che hanno intenzione di aderire all’iniziativa sono pregati di comunicare il proprio nominativo agli uffici del comune di Carbonia, chiamando il numero di telefono 0781 694266, ed esprimendo la propria preferenza su una delle sedi indicate sopra.

 

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Anche quest’anno “Voci per la libertà” sarà protagonista al Mei, il Meeting degli Indipendenti, in programma a Faenza dal 28 al 30 settembre.

Nella giornata del 29 saranno molti gli appuntamenti che vedono coinvolto il festival veneto: si parlerà del libro uscito nel 2017 per festeggiare i vent’anni del festival e saranno ospiti in varie situazioni alcuni artisti legati a “Voci”: i vincitori del Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti, nel 2018 e nel 2017, rispettivamente Pupi Di Surfaro e Carlo Valente, e i vincitori del Premio della Critica: Danilo Ruggero (2018) e Elisa Erin Bonomo (2017).

Si comincerà dal mattino con la partecipazione a “EdicolAcustica”, all’edicola della stazione ferroviaria di Faenza, dove saranno ospiti: alle 11.00 Danilo Ruggero e alle 12.00 Michele Lionello, direttore artistico di VxL, ed Elisa Erin Bonomo. Nel pomeriggio alle 16.30 sarà invece la volta di Carlo Valente.

Alle 14.00 al Caffè Letterario Musicale (al Caffè della Molinella, in Piazza Nenni), ci sarà la presentazione del libro sui vent’anni di festival e del CD della ventesima edizione, recente vincitore della Targa Tenco come miglior album collettivo a progetto. Parteciperanno Michele Lionello, Elisa Erin Bonomo e Carlo Valente.

Ci sarà poi spazio anche per due esibizioni al Corona Cocktail Plaza (Piazza Martiri della Libertà): alle 17.30 Danilo Ruggero, alle 23.30 i Pupi di Surfaro.

Il Mei è il più grande evento italiano dedicato alla musica indipendente ed emergente, denso di concerti, incontri, convegni, premi ed expò. Tutto il programma dettagliato è su www.meiweb.it . 

Il legame con VxL è ormai storico: a partire dal 2003, anno in cui il festival è stato premiato dal Meeting come ‘Miglior festival dell’anno’, fino ad oggi come parte della Rete dei festival, associazione che contribuisce a tutelare e favorire lo sviluppo dei festival per musica emergente in Italia. Inoltre il Mei continua a supportare “Voci” nelle varie attività e iniziative a favore dei diritti umani attraverso la musica.

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La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, in collaborazione con il comune di Carbonia, ha partecipato alle Giornate Europee del Patrimonio 2018 con un’escursione partita dalla Grande Miniera di Serbariu (fronte Museo del Carbone) alle ore 9.00, con tappa al Nuraghe Sirai ed arrivo, intorno alle ore 12.30, nel sito archeologico di Monte Sirai. Tra i partecipanti, i sindaci di Carbonia Paola Massidda e Portoscuso Giorgio Alimonda, e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu.

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U.M., 19enne cittadino nigeriano, già ospite del centro di accoglienza straordinaria di Sinnai, gestito della società A.T.I. TRE FONTANE E MEDIHOSPES, sito in località Burranca, lo scorso 21 settembre era stato allontanato dal centro, poiché i continui comportamenti aggressivi nei confronti del personale della struttura, avevano scaturito la revoca prefettizia della misura d’accoglienza. Non gradendo il provvedimento, il nigeriano si è reso più volte protagonista di alcune forme di protesta nei pressi del centro, con intenti suicidi, con il proposito di far ritorno nel suo alloggio.
La scorsa notte, però, l’ennesimo tentativo di rientrare nella struttura, non è passato inosservato agli operatori del centro, con i quali il cittadino nigeriano ha assunto atteggiamenti violenti e minacciosi. Richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, sul posto sono intervenuti per l’ennesima volta i carabinieri di Sinnai, che sono riusciti inizialmente a far desistere il nigeriano dalle sue intenzioni violente, ma dopo essersi reso conto che non poteva essere ospitato dal centro, ha reagito con incontrollata violenza, strattonando i militari e sferrando calci al loro indirizzo. Inevitabilmente, sono scattate le manette, con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e, in attesa dell’udienza di convalida fissata per la mattinata di domani, 24 settembre, l’arrestato è stato tradotto presso la camera di sicurezza.

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Nel corso della serata di ieri, i carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari hanno arrestato per il reato di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e danneggiamento, un pregiudicato extracomunitario di nazionalità nigeriana, irregolare sul territorio nazionale, classe 1997. I militari sono intervenuti intorno alla mezzanotte presso la pizzeria “Evolution”, sita in via Mandrolisai, dall’interno della quale era stato richiesto il loro intervento poiché l’extracomunitario, probabilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, aveva avviato un’animata e violenta discussione con il proprietario dell’attività commerciale. Al sopraggiungere dei carabinieri, il nigeriano si è rifiutato categoricamente di fornire le proprie generalità, pertanto è stato invitato a salire a bordo della vettura militare, al fine di essere sottoposto ad ulteriori accertamenti identificativi, ma lo stesso si è rifiutato energicamente, reagendo con calci gomitate e pugni nei confronti dei militari operanti. In particolare, il pregiudicato ha colpito un militare al volto, ma è stato immediatamente immobilizzato ed ammanettato, anche grazie all’ausilio del sopraggiungere di altri carabinieri. Nella circostanza, l’extracomunitario, dimenandosi violentemente, ha danneggiato anche lo sportello della vettura militare. Quindi è stato tradotto immediatamente presso le camere di sicurezza del comando provinciale, in stato di arresto, in attesa della celebrazione del rito direttissimo che verrà nella giornata di domani.
Il militare ferito se la caverà con qualche giorno di cure.

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Centotrenta minuti a 100 all’ora (proprio come il titolo di una delle sue canzoni degli esordi), per 39 canzoni, un mix perfetto tra successi vecchi e nuovi, che hanno regalato una serata di inizio autunno da ricordare a lungo per migliaia di fans (una stima non ufficiale parla di quasi 10.000 presenze) di uno dei miti della musica leggera italiana. Gianni Morandi non delude mai e non ha deluso neppure questa volta, la seconda a Carloforte in 23 mesi (la prima risale al 30 ottobre 2016), comunità dalla quale è stato letteralmente conquistato da quando ha iniziato l’esperienza professionale con la fiction “L’Isola di Pietro”, ed alla quale, in segno di riconoscenza per l’ospitalità e l’affetto ricevuti, ha “regalato” la sua musica.

L’inizio del concerto era stato annunciato per le 21.00 e, alle 21.00 in punto, sul palco sistemato sul molo centrale del porto, si sono accese le luci ed è iniziato lo spettacolo, con l’impegno di concludere in tempo utile per rispettare gli orari dei traghetti, chiamati a riportare a Portovesme e Calasetta le migliaia di fans arrivati tra tante difficoltà (non sono mancati i disagi, nonostante l’istituzione di una corsa straordinaria per Portovesme alle 23.30 e la sostituzione della piccola motonave Eolo con la molto più capiente GB Conte, perché l’invasione è andata al di là di ogni più ottimistica previsione).

Gianni Morandi ha aperto il concerto con il suo ultimo successo, “Dobbiamo fare luce“, al quale sono seguiti subito due dei successi “storici“: “Se perdo anche te” e “Occhi di ragazza”. Il clima s’è acceso, la partecipazione del pubblico è salita canzone dopo canzone… Una dietro l’altra, canzoni vecchi e nuove o seminuove (della seconda stagione della sua ultracinquantenaria carriera): “Grazie perché”, “Una vita che ti sogno”, “Al bar si muore”, “La mia nemica amatissima”; poi cinque successi “storici” consecutivi: “Chimera”, “Giocattolo”, “La Fisarmonica”, “Ma chi se ne importa” e “Non son degno di te”.

L’età non è più verde ma l’energia che ha in corpo “l’eterno ragazzo di Monghidoro” è ancora straordinaria e le diverse fasi del concerto sono state tenute insieme da brevissimi interventi parlati. E, dopo ogni breve pausaa,, ha ripreso a cantare con un’energia sempre maggiore… Emozioni particolari, soprattutto per i meno giovani (il Gianni nazionale piace in tutte le fasce d’età, ma ieri sera anche sui traghetti erano tantissime le presenze di persone di mezza età giunte da ogni angolo della Sardegna, con carovane di autobus ed auto private) quando ha iniziato “Se non avessi più te”, “Solo insieme saremo felici“, “Scende la pioggia”, “Canzoni stonate” (la canzone che ha segnato l’inizio della seconda straordinaria fase della sua carriera) e “C’era un ragazzo“. Emozioni fortissime, anche per lui, quando ha interpretato due canzoni dell’amico che non c’è più, Lucio Dalla: Vita e Caruso.

E le emozioni si sono mischiate a non poca commozione, anche quando ha ricordato l’esperienza artistica e l’amicizia che lo hanno legato per alcuni anni all’indimenticabile Andrea Parodi, prima della formazione dei Tazenda, ed ha voluto ricordarlo con una toccante versione di “No potho reposare“.

La temperatura è salita ancora con alcune canzoni degli esordi: “Belinda”, “Andavo a 100 all’ora”, “Se puoi uscire una domenica“, “Fatti mandare dalla mamma”, “In ginocchio da te”… E dopo “In amore” e “Uno su mille”, ha presentato la sua band, la novità rispetto al concerto di due anni fa, che fu organizzato a sorpresa e lo vide protagonista da solo, accompagnato soltanto nel finale dagli attori della fiction…

La chiusura non ha deluso: prima “Un mondo d’amore”, poi tre bis, “Banane e lampone“, “Si può dare di più” e “Una vita che ti sogno”

Alle 23.10 i ringraziamenti ed i saluti, a tutto il pubblico e all’Amministrazione comunale che ha reso possibile l’organizzazione del concerto…

Il pubblico ha iniziato a sfollare, guadagnando gli accessi ai traghetti (durante il concerto Gianni Morandi ha invitato tutti a rispettare gli orari delle prenotazioni, per evitare confusione e disagi) e tutto si è svolto regolarmente, senza particolari disagi, anche se molti hanno dovuto aspettare le corse notturne per Calasetta ed altri, giunti nell’Isola da Portovesme, addirittura la prima corsa del mattino.

Carloforte non è nuova a grandi eventi (uno su tutti, negli ultimi tre lustri, il Girotonno) ma le presenze registrate ieri in una sola serata sono state una novità. Qualche disagio, lamentato ovviamente da coloro che lo hanno dovuto sopportare, era quasi inevitabile, e servirà d’esperienza per il futuro, ma certamente i più ricorderanno a lungo una serata quasi magica, regalata loro da un “giovane” artista di quasi 74 anni (li compirà l’11 dicembre), che non ha ancora smesso di divertirsi e di divertire il suo pubblico con la melodia delle sue canzoni, che tantissimi giovani e meno giovani conoscono a memoria ed hanno cantato insieme a lui per 130 minuti, vissuti “a 100 all’ora”!!!

Giampaolo Cirronis

                           

 

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Il girone A del campionato di Promozione regionale è iniziato nel segno di Christian Cacciuto. Tesserato dal Carbonia per sopperire all’anemia dell’attacco emersa nelle ultime stagioni, il 35enne ex bomber del Monastir, già in goal alla prima di Coppa Italia, su calcio di rigore, contro il Villamassargia, ha deciso la prima di campionato contro il Selargius con una zampata da grande attaccante a 11′ dalla fine, dopo aver sciupato un calcio di rigore (accordato per un fallo sul centrocampista Luca Orgiana) al 13′ del primo tempo.

La partita è stata molto complicata, la squadra di Fabio Piras (priva degli infortunati Cogotti, Sanna e Mastino) ha cercato di fare la partita ma dopo un buon primo tempo, nella ripresa ha fatto più fatica ed il goal del suo bomber è arrivato quando tra i tifosi (250 sulla tribuna del Comunale “Carlo Zoboli”) cominciava ad affiorare il timore di non farcela.

A fine partita abbiamo intervistato il tecnico biancoblu Fabio Piras.

Ha iniziato con il freno a mano tirato la Monteponi, tornata da Siurgus Domnigala con un punto, frutto dello 0 a 0 maturato con l’Andromeda. Un punto anche per la matricola Villamassargia che ha pareggiato 2 a 2 sul proprio campo contro l’Orrolese, con goal di Michel Milia e Andrea Iesu. Esordio amaro, infine, per il Carloforte, travolto in casa per 3 a 0 dal La Palma Monte Urpinu.

Sugli altri campi, altro pari per 2 a 2 tra Idolo e San Marco Assemini ’80; netta vittoria per il Vecchio Borgo Sant’Elia sul campo del Villasor, 3 a 1; pari tra Gonnosfanadiga e Seulo 2010, 1 a 1; netta vittoria per l’Arborea sul Sant’Elena Quartu, 2 a 0.

Domenica prossima, il Carbonia giocherà sul campo della San Marco Assemini ’80, la Monteponi esordirà in casa contro il Gonnosfanadiga, il Villamassargia giocherà sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia e, infine, il Carloforte renderà visita all’Orrolese.

 

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40 delegati in rappresentanza di Italia, Palestina, Algeria, Cipro, Egitto, Germania, Israele, Giordania, Lussemburgo, Malta, Marocco, Slovacchia, Spagna e Turchia a Cagliari per discutere di immigrazione e di rifugiati e della situazione euro-mediterranea. Si è riunita per la prima volta a Cagliari, questa mattina nell’Aula consiliare del Consiglio regionale, la Commissione politica, di sicurezza e dei diritti umani presieduta dall’europarlamentare Renato Soru. La commissione è una delle cinque in cui si articola l’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo (AP – Upm) che è stata istituita in occasione del vertice dei Capi di Stato e di Governo di Parigi del 13 luglio 2008. L’Assemblea, nel complesso, è formata dalle delegazioni parlamentari dei 28 Paesi membri dell’Unione europea, di quattro Paesi rivieraschi europei (Albania, Bosnia Erzegovina, Principato di Monaco e Montenegro), del Parlamento Europeo e di 11 paesi mediterranei (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Mauritania, Palestina, Siria, Tunisia e Turchia). Le altre quattro commissioni sono: la Commissione economica, finanziaria, per gli affari sociali e l’istruzione (presieduta dal Portogallo), la commissione per la promozione della qualità della vita, degli scambi umani e della cultura (presieduta dal Marocco), la Commissione per i diritti delle Donne del Mediterraneo (presieduta dalla Tunisia), la Commissione per l’energia, l’ambiente e l’acqua (presieduta dalla Giordania).

I lavori di questa mattina sono stati aperti dal presidente della Commissione, l’eurodeputato Renato Soru, che voluto e organizzato la seduta in Sardegna, e dal Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«La Sardegna isola di pace nel Mediterraneo» protagonista in «Un’Europa che non costruisce muri ma affronta, per risolverli, i conflitti mediorientali». Sono queste, in sintesi, le dichiarazioni e gli auspici dell’europarlamentare del Pd, Renato Soru, e del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, a conclusione dei lavori, nell’Aula consiliare, della «commissione politica, di sicurezza e dei diritti umani» (è una delle cinque commissioni in cui si articola l’assemblea parlamentare dell’Ue per il Mediterraneo) presieduta da Renato Soru e che per la prima volta si è riunita in Sardegna.

Nel corso dell’incontro con la stampa, a cui hanno preso parte, oltre al presidente dell’Assemblea sarda, anche Abdallah Khiat e Mehmet Sukru Erdinc, in rappresentanza, rispettivamente, del parlamento algerino e di quello turco, l’eurodeputato dei democratici, ha riaffermato principi e valori contenuti nel «progetto di raccomandazione sul fenomeno migratorio e sullo stato dei rifugiati nel Mediterraneo», che sarà presentato al Parlamento europeo il prossimo gennaio. Trentuno punti che hanno raccolto una sostanziale condivisione da parte dei 40 delegati, in rappresentanza dei 14 Paesi, presenti a Cagliari.

«I contenuti della raccomandazione sono nelle corde del dibattito europeo e non c’è una emergenza migranti – ha dichiarato Renato Soru – il fenomeno va interpretato come una storia nuova con cui dovremo imparare a confrontarci e dopo una prima reazione rappresentata dalla paura, sono fiducioso perché nel prossimo futuro ci sia un momento di maggiore comprensione e di saggezza». «Il fenomeno delle migrazioni – ha aggiunto Gianfranco Ganau – ha come causa scatenante i conflitti in atto nei Paesi del Medio Oriente ed solo è attraverso una loro positiva risoluzione che passa la fine del problema.»

Un tema che, a giudizio della parlamentare algerina Abdallah Khiat, riguarda sì l’Europa ma soprattutto i paesi del Nord Africa, anch’essi interessati da imponenti flussi in arrivo dall’area Sud del Sahara: «Auspichiamo soluzioni condivise ad un problema di grande attualità e che deve essere risolto senza danneggiare i migranti, i loro paesi di origine né quelli di transito e tantomeno quelli che rappresentano la destinazione finale».

«La raccomandazione discussa oggi in Sardegna – ha aggiunto il rappresentante del parlamento turco che avrà la presidenza della commissione per il prossimo semestre, Mehmet Sukru Erdinc – offre spunti interessanti ma serve prevedere un coinvolgimento attivo anche della Lega araba, per affrontare con più efficacia e determinazione il tema dei migranti nell’area del Mediterraneo.»

 

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«La Sardegna nel quadro dell’Unione europea deve essere sempre di più un avamposto per le politiche di cooperazione e i progetti di partenariato con i paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Dobbiamo continuare a creare reti e l’esperienza molto positiva del programma euromediterraneo ENI CBC Med 2014-2020, di cui l’isola è Autorità di Gestione, dimostra che ci sono utili spazi d’azione per instaurare rapporti proficui in particolare con i territori a noi più vicini.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, nel suo intervento alla tavola rotonda organizzata dall’associazione Openmed e inserita nella quinta edizione del festival “Smart cityness” in programma all’Exmà di Cagliari.

Filippo Spanu ha aggiunto che «è necessario avere un atteggiamento aperto nella costruzione delle relazioni da cui possono scaturire benefici per tutti. La chiusura è contraria alla nostra storia e in stridente contrasto con la nostra posizione geografica».

Filippo Spanu ha poi ricordato i progetti già avviati dalla Regione in Africa, in particolare con la Tunisia ed il Senegal, e quello che sta per essere avviato in Uganda.

«Ma sono di vitale importanza – ha spiegato l’assessore degli Affari regionali – anche i rapporti con altre regioni europee con cui condividiamo la stato di insularità. Per questo la Giunta guidata da Francesco Pigliaru sta lavorando insieme a Corsica e Baleari con l’obiettivo di essere più forti nel confronto con i singoli governi e con l’Unione europea per il superamento degli svantaggi causati dalla condizione geografica