19 November, 2024
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Dopo qualche settimana di pausa, sabato 22 settembre a Cagliari ritornano gli appuntamenti con Echi lontani, la rassegna che propone tutta la bellezza della musica antica suonata in alcuni dei luoghi più suggestivi della città.

Alle 21.00, nella Chiesa di Santa Maria del Monte, in via Corte d’Appello, si esibirà l’ensemble Les Nations (formato da Laura Antonaz, soprano, Marco Rosa Salva, flauto dolce, Antonio Fantinuoli, violoncello barocco, e Maria Luisa Baldassari, clavicembalo) per un concerto che vuole omaggiare uno dei musicisti più brillanti del periodo barocco: Niccolò Porpora.

Nato a Napoli nel 1686, Porpora divenne col tempo un vero musicista cosmopolita figura centrale della scena musicale europea, spesso a confronto, più o meno amichevole, con nomi di prima grandezza come Alessandro Scarlatti, Johann Adolf Hasse, Antonio Vivaldi e Georg Friedrich Händel, con i quali ebbe comunque un indubbio scambio stilistico e di reciproche influenze.

Ai brani di Porpora la serata affiancherà dunque anche quelli di alcuni dei musicisti suoi contemporanei, da Domenico Scarlatti ad Antonio Vivaldi, da Georg Friedrich Händel ad Alessandro Scarlatti.

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La Sardegna si presenta per la prima volta con un proprio spazio al National Wedding Show di Londra, l’importante fiera internazionale dedicata al segmento dei matrimoni. «Dopo l’esordio dello scorso anno come ospiti nello spazio Enit – dice Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – quest’anno l’Assessorato propone la destinazione Sardegna con un proprio stand, nel quale sono accreditati operatori turistici e amministrazioni comunali isolane». 

In corso al centro espositivo Kensington Olympia da oggi fino a domenica 23 settembre, il National Wedding Show è una delle più importanti fiere di settore a livello mondiale, con la partecipazione di espositori provenienti da ogni parte del mondo. Nello spazio dell’Assessorato, saranno sei gli operatori (cinque del ricettivo e un wedding planner) e sei i Comuni (Cagliari, Pula, Arbus, Castelsardo, Gonnesa e Loiri Porto San Paolo) presenti in qualità di co-espositori.

«La Regione – dice ancora Barbara Argiolas – crede nel segmento wedding, così come in tutti quei settori di nicchia capaci di accrescere il valore della nostra isola, aumentarne la notorietà e soprattutto generare importanti ricadute economiche. È in forte crescita in Italia e in Europa, in Sardegna ha grandi potenzialità di sviluppo grazie alle sue tante locations suggestive, promosse dai Comuni presenti, e alle professionalità presenti nell’isola. Siamo ancora agli inizi, questo è vero, ma l’interesse cresce e stiamo lavorando in sinergia con enti locali e operatori per far conoscere la Sardegna come destinazione ideale per matrimoni suggestivi e di qualità e guadagnare quote sul mercato internazionale.»

Il wedding è, infatti, uno dei segmenti sui quali si è concentrato il lavoro dell’Assessorato in quest’ultimo anno. «Un matrimonio ha bisogno atmosfere suggestive – spiega l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – ma, soprattutto, di competenze specifiche in settori non propriamente di carattere turistico. Per questo nei mesi scorsi abbiamo seguito tre principali linee d’azione: prima di tutto, la partecipazione a importanti eventi di settore nazionali e internazionali per far conoscere e promuovere la Sardegna come wedding destination; poi l’organizzazione di workshop ed educational tour con gli operatori stranieri; infine, di fondamentale importanza, il lavoro di formazione col personale degli enti locali, così che siano pronti a dare adeguata assistenza a chi vuole organizzare in Sardegna il proprio matrimonio. La bellezza dei nostri territori – conclude Barbara Argiolas – la cultura dell’ospitalità che ci caratterizza, la professionalità degli operatori sono elementi che ci fanno essere positivi sulla possibilità che questo tipo di turismo possa crescere nei prossimi anni».  

 

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Lunedì 24 settembre prenderanno il via alcuni lavori specifici di manutenzione del ponte, la cui conclusione è prevista venerdì 28 settembre. Da sabato (fatta salva la fine lavori) verrà ripristinato il traffico in entrambi i sensi di marcia. Si invitano gli automobilisti alla prudenza: per l’occasione, infatti, verrà istituito il senso unico alternato dalle 8.00 alle 17.00.

I lavori verranno eseguiti con risorse comunali, in attesa di reperire le somme necessarie a dare gambe al progetto di manutenzione dell’intera struttura. «In particolare – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – verranno rimossi i giunti usurati e non funzionanti e saranno sostituiti con nuovi elementi elastici in grado di garantire le corrette dilatazioni dovute alle escursioni termiche. Inoltre verrà steso l’asfalto laddove necessario. Ci scusiamo fin da adesso per gli eventuali disagi ed il rallentamento del traffico dovuti al senso unico alternato».

Nei giorni scorsi sono state eseguite nuove prove strumentali per il monitoraggio dello stato di salute del ponte. I dati raccolti verranno sviluppati e poi confrontati con quelli relativi alle ultime prove di carico, datate 2017. Lo scopo è verificare se la struttura ha subito modifiche o peggioramenti nel corso di quest’ultimo anno. Un lavoro compiuto nell’interesse della sicurezza e della viabilità.

 

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«Il prossimo 28 settembre il dipartimento della Funzione Pubblica ha convocato a Roma un incontro sulla situazione dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) a cui interverranno i rappresentanti di tutti i ministeri e dipartimenti coinvolti: Funzione Pubblica, Affari regionali, Economia, Politiche agricole.»

Lo ha annunciato l’assessore del Personale Filippo Spanu che stamattina ha ricevuto la lettera di convocazione direttamente dagli uffici della Funzione Pubblica. 

L’assessore del Personale Filippo Spanu e l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, in vista della riunione in programma venerdì prossimo nella Sala Tarantelli di Palazzo Vidoni, esprimono soddisfazione «per il riavvio del confronto che riguarda la proposta formulata dalla Giunta per l’inserimento dei lavoratori all’interno dell’Agenzia Laore».

«Abbiamo contatti continui con i ministeri coinvolti e questa convocazione lo dimostra. Stiamo lavorando – aggiungono gli assessori Filippo Spanu e Pier Luigi Caria – per dare risposte concrete ai lavoratori che continuano a manifestare il loro disagio anche per il mancato pagamento di stipendi e rimborsi spese da parte del collegio dei liquidatori in carica da alcuni mesi. Con tutti i ministeri coinvolti approfondiremo tutte le questioni più delicate con l’obiettivo  di trovare rapidamente gli strumenti adeguati per risolvere una vicenda che si trascina da troppo tempo.»

 

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«Ci sono ancora ostacoli da superare e pregiudizi da sconfiggere per la piena partecipazione delle donne nella sfera pubblica e in tutti i livelli istituzionali. Negli ultimi anni sono stati conseguiti significativi risultati ma resta da percorrere ancora molta strada. Le azioni preventive e di sensibilizzazione della Commissione regionale per le Pari Opportunità sono fondamentali in particolare quelle nell’ambito scolastico e nel contesto familiare.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, in apertura della Conferenza nazionale delle presidenti delle Commissioni regionali Pari Opportunità che si è svolta a Cagliari, a Palazzo Regio.

«Nell’ambito del sistema Regione – ha aggiunto Filippo Spanu – la presenza femminile è forte e qualificata e rappresenta un’energia positiva per l’intera amministrazione. Ma occorre vigilare affinché i diritti delle lavoratrici siano sempre rispettati.»

L’assessore ha inoltre sottolineato che «la legge per l’inserimento del principio della parità tra uomini e donne nella legge elettorale statutaria, approvata nel novembre del 2017, è uno dei momenti più alti di questa legislatura frutto di una battaglia di civiltà che ha accomunato tutte le consigliere che fanno parte dell’assemblea».

All’incontro hanno preso la parola anche la presidente della Conferenza regionale Pari Opportunità Roberta Mori e la presidente della Commissione regionale Gabriella Murgia.

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Lunedì 24 settembre 2018 i tecnici di Abbanoa saranno impegnati in un importante intervento di manutenzione straordinaria dei serbatoi d’accumulo di Giba in località Su Solu e Villarios. Nel dettaglio saranno installate delle nuove apparecchiature di misurazione elettronica che consentiranno di gestire in tempo reale la quantità d’acqua in uscita dai due impianti e distribuita nelle reti idriche delle utenze servite.

Al serbatoio di Su Solu i lavori inizieranno alle 8.00 e saranno completati alle 12.00: durante questa fascia oraria sarà necessario sospendere l’erogazione nel centro abitato di Giba. Dalle 14.00 alle 18.00 l’intervento sarà eseguito nel serbatoio di Villarios al servizio dell’omonima frazione. Il servizio sarà ripristinato in anticipo qualora i lavori dovessero terminare in tempi minori rispetto a quanto preventivato.

Qualsiasi anomalia può essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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Cresce la febbre per il concerto di Gianni Morandi in programma sabato sera, alle 21.00, a Carloforte, Alle 13.00 di oggi, sulla corsa suppletiva istituita per l’occasione dalla Delcomar sulla tratta Carloforte-Portovesme per le 23.30, i posti erano esauriti sia per gli automezzi sia per i passeggeri, così come erano esauriti i posti, per gli automezzi e i passeggeri, sulla corsa delle 24.00 da Carloforte a Calasetta (dove pure è stata sostituita la motonave Eolo con la motonave GB Conte, molto più capiente) ed erano avviati verso l’esaurimento anche i posti sulla corsa dell’1.30, sempre da Carloforte a Calasetta. A questo punto sarebbe opportuna l’istituzione di almeno un’altra corsa sulla tratta Carloforte-Portovesme, per l’1.00, in modo da soddisfare almeno in parte la grande richiesta che sta arrivando da tutta la Sardegna, considerato che già sulle corse attive hanno prenotato i posti comitive, con autobus, da vari centri dell’Isola.

Ricordiamo che per l’occasione, grazie ad un accordo tra Amministrazione comunale e Delcomar, la compagnia marittima Delcomar sta applicando le “tariffe superscontate” nell’ambito del trasporto marittimo locale, che prevedono l’importo di 3,90 euro sulla tratta Carloforte-Portovesme e di 3,50 euro sulla tratta Carloforte-Calasetta. Agli importi va aggiunto il contributo di sbarco di 1.50 euro.

 

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Lunedì 24 settembre alle 10.oo, nei locali dell’assessorato della Sanità, in via Roma n. 223, a Cagliari, l’assessore Luigi Arru, l’Unità di crisi della West Nile con tutti i suoi componenti ed il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, illustreranno ai giornalisti i dati epidemiologici aggiornati sulla diffusione della Febbre del Nilo nell’Isola. Nel corso della conferenza stampa, saranno fornite anche utili indicazioni di prevenzione da diffondere tra la popolazione.

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Lunedì 24 settembre, alle ore 17.00, presso il Centro di formazione regionale (CPLF) di via Costituente 43, si svolgerà un seminario informativo sulla “Creazione d’impresa”.

Nel corso dell’incontro, l’ASPAL presenterà i suoi servizi per l’autoimpiego e i contenuti della misura “Resto al Sud”: cos’è, chi può fare la domanda, come partecipare.

Verranno anche illustrati i bandi del GAL SULCIS, il Piano Sulcis e tutte le varie opportunità di finanziamento previste per chi intende aprire un’impresa.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217554292957111/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217556449531024/

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E’ stato inaugurato questa mattina, a Nuraxi Figus e Seruci, dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, promotore scientifico del progetto assieme alla Princeton University, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Carbosulcis, società partecipata della Regione Sardegna che gestisce l’impianto minerario, il progetto ARIA. Il progetto nasce dalla ricerca di base, in particolare dalla fisica fondamentale, per rispondere a un’esigenza sperimentale: avere a disposizione grandi quantità di argon, ricavato attualmente solo da pozzi di gas del Colorado, negli Stati Uniti, per la ricerca di materia oscura. Ma in futuro potrebbe servire anche per la distillazione di altri isotopi sempre più impiegati in medicina, sia nella diagnostica avanzata sia nella terapia oncologica, e anche nelle scienze ambientali e agricole. Il progetto consiste nella realizzazione di una torre di distillazione criogenica per la produzione di isotopi stabili di altissima purezza. L’impianto sarà il primo di questo tipo in Europa, e il primo al mondo realizzato con la tecnologia innovativa che dovrebbe permettere il raggiungimento di prestazioni mai ottenute in precedenza. In questa fase del progetto l’INFN ha già investito 6 milioni di euro, la Regione Sardegna ha partecipato con 2 milioni e 700mila euro e Carbosulcis ha contribuito già per l’adeguamento dell’infrastruttura mineraria con una spesa di oltre 1 milione e 500mila euro ed ha in corso un investimento di oltre 2 milioni di euro per l’installazione dell’impianto nel pozzo Seruci 1.

La giornata è stata aperta nella sala mensa della miniera di Nuraxi Figus, dove è stato presentato a grandi linee il progetto. E’ proseguita con una visita agli impianti già realizzati, prima a Nuraxi Figus, poi a Seruci. Nella tarda mattinata è stata effettuata la visita in sottosuolo.

«ARIA è un progetto – ha sottolineato Fernando Ferroni, presidente dell’INFN – che dimostra in maniera trasparente la capacità del sistema scientifico, politico, industriale, quando felicemente coordinato, di costruire delle infrastrutture che hanno una grande potenzialità a largo spettro e foriere di potenziali importanti ricadute sociali.»

«È un progetto sul quale abbiamo investito finanziamenti importanti, energie, risorse umane – ha spiegato il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Ne ho seguito direttamente i primi passi e oggi ci troviamo a un traguardo intermedio che soddisfa tutte le nostre aspettative iniziali. La Sardegna, oltre che sede ideale dal punto di vista delle esigenze infrastrutturali, sta dimostrando di essere un partner affidabile, in grado di parlare il linguaggio dell’innovazione, della ricerca e delle nuove tecnologie in un’iniziativa che coinvolge tante eccellenze internazionali. Molto interessanti, poi, sono le prospettive industriali e commerciali. Giovani lavoratori e ricercatori sardi sono già impegnati in questo progetto che, mostrando le potenzialità inedite di un settore critico diventa per il territorio un esempio eloquente di trasformazione in positivo.»

«La realizzazione del progetto, di grande valenza tecnologica e simbolica, si inserisce nella visione alla base della ristrutturazione aziendale a seguito del Piano di chiusura della miniera, che si completa quest’anno, indirizzata al riuso delle infrastrutture minerarie per finalità diverse da quelle originarie, ma sempre caratterizzate da un alto contenuto industriale, con l’obiettivo di valorizzare le competenze delle risorse umane presenti in azienda al fine di tutelarne il futuro», ha commentato Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis S.p.A..

«Il progetto ARIA è cruciale per la strategia di ricerca della materia oscura della Collaborazione DarkSide, e siamo entusiasti che il Sulcis Iglesiente giochi un ruolo di primo piano in questo ambizioso progetto scientifico di assoluta rilevanza internazionale – ha detto Cristian Galbiati, ricercatore ai Laboratori INFN del Gran Sasso, professore alla Princeton University e al GSSI Gran Sasso Science Institute, e coordinatore del progetto DarkSide -. E la sfida è altrettanto interessante dal punto di vista del possibile piano di sviluppo industriale e di trasferimento tecnologico, perché con ARIA potremmo stabilire un nuovo ciclo produttivo, che tenga viva la straordinaria tradizione mineraria del Sulcis-Iglesiente. Carbosulcis – ha concluso Cristian Galbiati – si è sin da subito proposto come un partner essenziale grazie alle grandi competenze tecnologiche dei suoi ingegneri e tecnici in ogni fase del progetto, determinanti per il suo successo.»

«Il progetto ARIA, che abbiamo finanziato con grande convinzione, è un pezzo importante del programma di ricerca e innovazione su cui la Regione sta fortemente investendo – ha rimarcato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Un programma che funziona, come dimostrano le numerose collaborazioni che in questi anni abbiamo avviato con i più importanti istituti di ricerca nazionali per progetti come quelli nella miniera di Sos Enattos a Lula, che si è candidata per ospitare un laboratorio europeo per lo studio delle onde gravitazionali, il progetto legato a Sotacarbo o quello di San Basilio con il Radiotelescopio. La ricerca e l’innovazione tecnologica – ha concluso Raffaele Paci – sono gli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per costruire il nostro futuro, superare i limiti imposti dall’insularità e creare occasioni di sviluppo e lavoro, attraverso progetti ambiziosi come quello che presentiamo oggi.»

«Con questo progetto stiamo indicando la strada che conduce a un nuovo modello di Industria in Sardegna – ha dichiarato l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras -. L’isola, infatti, si conferma il luogo ideale per realizzare progetti coraggiosi e all’avanguardia. L’intervento a Nuraxi Figus rientra nel piano di dismissione della miniera: non solo stiamo rispettando i tempi previsti ma abbiamo messo anche le basi per costruire, con un piano industriale articolato e programmi di ricerca avanzata, nuove opportunità di lavoro per i giovani. Alla Regione il compito di accompagnarli in questo nuovo percorso attraverso una formazione adeguata e altamente specializzata.»

«ARIA sarà un’infrastruttura di ricerca nata per la ricerca di base ma di importanza strategica, soprattutto a livello regionale, anche per le ricadute che le tecnologie utilizzate avranno per la riqualificazione di un sito minerario in via di dismissione che vedrà parte del suo personale riassorbito in nuove attività – ha  commentato Speranza Falciano, vicepresidente dell’INFN che segue i progetti di trasferimento tecnologico -. Date le molteplici applicazioni degli isotopi stabili che l’impianto produrrà,  lo spin-off di questa tecnologia, la distillazione criogenica, permetterà uno sviluppo industriale del sito minerario con un impatto importante sulle imprese del territorio e sui centri di ricerca della Regione Sardegna, a partire dalle Università, e i settori che ne tratterrebbero beneficio vanno dalla diagnostica medica, con particolare riferimento allo screening avanzato di diverse patologie, all’energia pulita, dall’eco-sostenibilità, all’agricoltura.»

Il progetto ARIA

L’obiettivo del progetto è la separazione dell’aria nei suoi componenti fondamentali, elementi che trovano utilità in diversi ambiti di ricerca e applicazione. In particolare, uno di questi componenti, l’argon-40 (40Ar), permetterà lo sviluppo di una innovativa tecnica per la ricerca della materia oscura ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’INFN, progettata e realizzata dalla collaborazione scientifica dell’esperimento DarkSide. 

L’infrastruttura per la produzione dell’argon e degli altri elementi consisterà in una torre criogenica di distillazione alta 350 metri, che sarà installata nel Pozzo 1 dell’area di Seruci. La torre sarà costituita da 28 moduli collaudati al CERN, e poi trasportati nei cantieri di Nuraxi Figus. Qui, i moduli vengono parzialmente assemblati in superficie per i primi test propedeutici all’installazione dell’intera colonna all’interno del Pozzo 1, dove già dallo scorso anno si stanno svolgendo le attività di adeguamento. L’altezza e il diametro dei pozzi, la loro configurazione, con accessi multipli e sistemi di sicurezza integrati e, soprattutto, la disponibilità di un’autostrada camionabile dalla superficie fino alla profondità di 500 metri, sono condizioni ideali per l’installazione in sicurezza di un impianto che avrà dimensioni uniche al mondo. Grazie alle sue infrastrutture d’avanguardia, realizzate quasi interamente all’interno di un pozzo minerario pre-esistente, ARIA sarà in grado di abbassare notevolmente i costi energetici di produzione, rendendo più accessibili e fruibili i preziosi elementi ottenuti dalla distillazione dell’aria.
La distillazione criogenica è il metodo più efficace per la produzione di isotopi stabili. La torre di distillazione, oltre a produrre l’isotopo stabile 
40Ar di interesse per i programmi di ricerca sulla materia oscura, servirà inoltre a realizzare studi pilota per la produzione degli isotopi 76Ge, 82Se, e 136Xe, di interesse per i programmi di ricerca sul neutrino svolti sempre ai Laboratori INFN del Gran Sasso. Inoltre, ARIA permetterà la sperimentazione e lo sviluppo della nuova tecnologia per la successiva produzione su larga scala di isotopi stabili di interesse commerciale, come 13C, 15N, e 18O, che trovano impiego per esempio in medicina e hanno un mercato internazionale di grande rilievo.

DarkSide e la ricerca di materia oscura ai Laboratori INFN del Gran Sasso 

Quasi un secolo di osservazioni astronomiche convincenti hanno mostrato che la materia ordinaria e visibile costituisce solo una piccola frazione dell’universo. Esso risulta invece formato per la maggior parte da una componente di materia non visibile, detta materia oscura, e da una componente misteriosa di energia, detta energia oscura.  I Laboratori del Gran Sasso sono all’avanguardia mondiale nella ricerca diretta della materia oscura: vi si svolgono, infatti, vari esperimenti, basati su diverse tecnologie, che hanno tutti come obiettivo quello di rivelare gli urti delle particelle di materia oscura sui nuclei del materiale-bersaglio del rivelatore.  In particolare, il rivelatore DarkSide si basa sull’utilizzo dell’argon come mezzo di interazione: è costituito da una camera a proiezione temporale (Time Projection Chamber, TPC) bifasica, ad argon liquido e gassoso. I risultati di un rivelatore prototipo in operazione presso i Laboratori sin dal 2013 hanno già raggiunto la sensibilità migliore al mondo per la ricerca di particelle di materia oscura di bassa massa. Il prossimo rivelatore, DarkSide-20k, è stato pensato per realizzare il programma più ambizioso di ricerca e scoperta della materia oscura. Entrerà in operazione nel 2022, e richiederà l’utilizzo di 50 tonnellate di argon processate dall’impianto ARIA. Quindi, il progetto ARIA svolge un ruolo fondamentale nella strategia di possibile scoperta della materia oscura tramite rivelatori ad argon. L’unicità e le prospettive del progetto hanno permesso di riunire scienziati provenienti dai quattro angoli del globo a formare un’unica collaborazione internazionale che raccoglie tutti i ricercatori che hanno finora sviluppato rivelatori ad argon per la materia oscura: è la Global Argon Dark Matter Collaboration, il cui primo passo è il programma DarkSide ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. 

DarkSide-20k è un esperimento approvato e finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dalla US National Science Foundation. Ulteriori contributi importanti saranno forniti da altri dieci paesi (Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Messico, Polonia, Spagna, Svizzera, Russia).