18 July, 2024
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E’ un peso ingombrante, opprimente, quasi schiacciante quello della burocrazia in Sardegna che, attraverso leggi, leggine, scartoffie, regolamenti, cavilli, decreti, formulari e riforme, interferisce, rallenta o blocca la maggior parte dei bandi, concorsi, provvedimenti e atti a sfavore di aziende, imprenditori, dipendenti, produzioni e sviluppo economico. Nonostante i notevoli passi avanti compiuti dalla Regione negli ultimi anni, per tagliare tempi, carte e certificazioni, il più delle volte inutili e già nelle disponibilità delle Amministrazioni, i numeri dell’Isola parlano chiaro: 3.806 giorni per arrivare al termine di un processo tributario e 1.378 per vedere la conclusione di uno civile, 65 per essere pagati dalla Pubblica Amministrazione (anche se solo pochi anni fa si poteva arrivare anche a 36 mesi), 4 anni e mezzo, in media, per vedere conclusa un’opera pubblica, senza tener conto, per esempio, della lunghezza delle code negli uffici,  dell’esiguità della pratiche svolte on line, dei tentativi di corruzione o dell’indice della qualità del governo di un territorio. E il conto è salatissimo: in media circa 7mila euro a impresa, secondo calcoli nazionali di 3 anni fa.

«La burocrazia è un vero costo occulto cui i nostri imprenditori devono sottostare ogni giorno – denuncia Antonio Matzutzi, presidente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – che non è dovuto al mercato, ma allo Stato e alle sue articolazioni. Ogni giorno, le imprese devono letteralmente “rubare” tempo al lavoro per districarsi dal labirinto di migliaia di atti normativi. Riconosciamo il lavoro fatto, come per esempio nel caso del SUAP, per la maggioranza delle attività produttive, e del SUAPE, per alleviare le “pene burocratiche” alle imprese delle costruzioni, ma ancora non basta.»

Quello della burocrazia nostrana, che pone l’Isola al 6° posto nazionale, dopo Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata e Puglia, è un fardello descritto nel rapporto “Indice Confartigianato della Burocrazia per regione”, realizzato dall’Osservatorio di Confartigianato per le MPI.

Il dossier ha analizzato sette indicatori di pressione burocratica: Tempi della giustizia civile, Tempi della giustizia tributaria, Tempi di pagamento degli enti pubblici, Lunghezza delle code in uffici che erogano servizi, Durata opere pubbliche, Corruzione ed Assenteismo per malattia dei dipendenti pubblici.

La classifica attribuisce valori più elevati alle regioni con una maggiore pressione della burocrazia sulle imprese e dove sono più carenti le tutele dei diritti delle realtà produttive in campo civile e tributario, le condizioni di accesso ai servizi, l’efficienza delle imprese che gestiscono servizi pubblici locali, è di più bassa qualità la governance pubblica ed è minore l’uso delle tecnologie digitali. I primi sei posti della classifica regionale del maggior peso della burocrazia sono occupati da regioni del Sud e delle Isole. In generale la ripartizione del Mezzogiorno presenta un valore dell’Indice della burocrazia superiore del 48,2% a quello del Centro-Nord.

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L’Accademia italiana della Cucina ha un nuovo delegato: è Aldo Panti che, nei giorni scorsi nello scenario del ristorante Pedramare, ha ricevuto il testimone dal suo predecessore Francesco Flumene.

L’Accademia italiana della Cucina, istituzione culturale di rilevante interesse pubblico, fondata da Orio Vergani nel 1953 e riconosciuta con dpr,  ha lo scopo di tutelare, favorire le tradizioni della cucina italiana, attraverso i propri organi territoriali. L’Accademia è presente con le proprie delegazioni a livello mondiale e a livello territoriale. In Sardegna sono attive delegazioni in ogni provincia.

In occasione della cerimonia al Pedramare, gli accademici e i numerosi ospiti hanno avuto modo di apprezzare il ricco menù predisposto da Pietro Dettori, qualificato chef con grande esperienza in importanti ristoranti a Roma e in Toscana. I piatti sono stati accompagnati dai vini della cantina sociale di Santa Maria La Palma.

A fare gli onori di casa è stata Silvia Carta Mantiglia, patron del locale.

La circostanza ha consentito di ufficializzare le nuove nomine della delegazione di Alghero. E così: delegato Aldo Panti, vice delegato Andrea Franco, tesoriera e segretaria Maria Nuvoli e componenti della consulta Maria Regina Corona, Domenica Obino e Gianfranco Righi.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 ottobre quando, in tutto il  mondo, accademici e ospiti si ritroveranno per descrivere le ricette delle torte dolci e salate della tradizione locale.

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La borgata di Pozzo San Nicola è pronta per festeggiare il patrono. Saranno tre giorni di eventi, dal 21 al 23 settembre, con sagra della pecora, concerti e appuntamenti religiosi. I festeggiamenti sono stati organizzati dall’amministrazione comunale di Stintino, in collaborazione con alcune attività commerciali della borgata.

Piazza Leonardo da Vinci sarà il punto di ritrovo per quanti vorranno partecipare agli appuntamenti in programma. Il 21 settembre, alle ore 16.00, la piazzetta adiacente alla chiesa si animerà con i giochi per bambini. Alle 19.00, invece, si svolgerà l’attesa sagra della pecora. Gli amanti della gastronomia potranno gustare un primo di pasta con sugo di pecora, quindi un secondo di pecora bollita accompagnata da patate e cipolle mentre da bere un buon bicchiere di vino e acqua.

La serata proseguirà con il ballo liscio e la musica di Marco e Antonello.

Sabato 22 settembre, alle ore 21,30, piazza da Vinci ospiterà il concerto dei Tazenda che hanno scelto la borgata alle porte di Stintino per una tappa del loro Ammajos tour.

Domenica 23 settembre sarà dedicata interamente agli appuntamenti religiosi. Alle ore 17.00, la messa sarà celebrata dal parroco don Andrea Piras e a seguire la processione con il simulacro del santo, portato in spalla dai volontari per le vie della borgata. Alle 18,30, i commercianti e la popolazione della borgata offriranno un rinfresco-apericena. 

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Si è svolto questo pomeriggio, nella sede dell’assessorato dell’Industria, a Cagliari, un incontro sul futuro dell’Eurallumina. Erano presenti gli assessori dell’Industria, Maria Grazia Piras, del Lavoro, Virginia Mura, e dell’Ambiente, Donatella Spano, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, i rappresentanti dell’azienda, una delegazione di lavoratori e i sindacati.

Nel corso dell’incontro, si è preso atto delle preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali sulle questioni degli ammortizzatori sociali e sull’iter di valutazione ambientale relativo al nuovo progetto presentato dall’azienda il 10 settembre scorso che comprende la realizzazione di un vapordotto in connessione con la centrale Enel di Portoscuso. Le esponenti della Giunta hanno confermato che le attività in capo a ciascun Assessorato hanno carattere di priorità giustificata dal rilevante impatto occupazionale che si genera sul territorio in relazione all’investimento dell’azienda (472 posti di lavoro tra diretti e indiretti e oltre 200 di cantiere: considerando l’indotto si stima in 1.200 unità la ricaduta occupazionale).

Il 15 settembre scorso è stato pubblicato l’avviso ai fini della consultazione pubblica, prevista dalla norma, che si concluderà dopo 60 giorni. Esauriti i termini, sarà convocata la Conferenza dei servizi per l’esame del progetto.

Per quanto riguarda l’occupazione, infine, la Regione ha rassicurato sulla possibilità che i lavoratori possano fruire della CIGS nel corso del 2019 e anche oltre, incalzando in tal senso il Governo nazionale.

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Questa mattina, alle ore 11.45 circa, la pattuglia costituita da personale della Stazione Cfva Asinara, in servizio di vigilanza A.I.B. e vigilanza pesca, nell’ambito dei servizi di prevenzione illeciti e vigilanza terrestre e marittima, in località Su Puntello, comune di Stintino, hanno sorpreso tre persone intente alla raccolta pesca fuori stagione di ricci di mare. E’ stato accertato che un pescatore subacqueo procedeva alla raccolta dei ricci e due persone a terra provvedevano alla relativa apertura degli stessi e raccolta in apposti barattoli di vetro della polpa.

Al momento dell’intervento erano già stati riempiti n. 4 contenitori per un quantitativo di oltre 2 kg di preziosa polpa di riccio, occultati sotto la sabbia e in un contenitore, mentre circa 450 ricci vivi attendevano di essere aperti per la relativa raccolta.

Solo a seguito di attenta osservazione in zona particolarmente impervia e perlustrazione a piedi della medesima, si è riusciti, grazia anche al supporto dei Barracelli di Stintino, a cogliere gli autori in flagranza, evitando che la polpa di ricci già raccolta venisse rigettata a mare allo scopo di occultare le prove dell’illecito.

L’operazione si è conclusa con il sequestro di tutto il materiale utilizzato per la pesca, di n. 4 contenitori pieni di polpa di ricci ed il rilascio a mare di 450 ricci ancora vivi evitandone la morte. Sono stati individuati i raccoglitori abusivi presso la Stazione Forestale, in quanto privi di documenti di riconoscimento e alla notifica del relativo verbale di illecito amministrativo.

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Un nuovo avviso di condizioni meteo avverse per temporali, con avviso di criticità per rischio idrogeologico e idraulico di colore giallo, per la giornata di domani, 20 settembre, estesa ai Bacini del Campidano, Iglesiente, Montevecchio Pischilappiu. Logudoro e Tirso, è stato emesso oggi dal Centro Funzionale decentrato della Protezione civile.

Avviso di moderata criticità per rischio idrogeologico, codice arancione, sui bacini del Flumendosa-Flumineddu e Gallura.

Avviso di ordinaria criticità per rischio idraulico, colore giallo, sul bacino della Gallura.

Il tutto, sulla base dell’avviso di condizioni meteorologiche avverse per temporali recante la dicitura: «Dalla serata di oggi, 19 settembre 2018, e per tutta la giornata di domani, 20 settembre 2018, sulla Sardegna orientale persisterà il rischio di temporali sparsi anche di forte intensità con cumulati che localmente potranno essere anche molto elevati su tutto il periodo. I fenomeni saranno accompagnati anche da attività elettrica e da improvvise raffiche di vento, seppure di breve durata. Eventuali estensioni del presente avviso, saranno valutate nel corso della giornata di domani, 20 settembre 2018».

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Giovedì 20 settembre 2018, alle ore 10.00, presso la sala stampa del Consiglio Regionale della Sardegna in via Roma 25 a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di tutti i gruppi di minoranza in Consiglio regionale, sulla mozione di sfiducia della minoranza e la censura politica nei confronti dell’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Luigi Arru.

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E’ polemica, tra i sindaci, sulla manifestazione svoltasi stamane davanti al Palazzo della Giunta regionale, in viale Trento, a Cagliari. Paola Massidda, presidente della Conferenza dei Servizi-Socio sanitari del Sulcis Iglesiente, pochi minuti fa ha diffuso una nota nella quale scrive che «in riferimento a quanto apparso oggi sui principali organi di stampa regionali in merito alla manifestazione svoltasi stamattina davanti al Palazzo della Giunta regionale, la sottoscritta Paola Massidda, in qualità di presidente della Conferenza dei Servizi-Sociosanitari del Sulcis Iglesiente, intendo esercitare il diritto di rettifica sugli articoli e i servizi dei telegiornali in cui si parla erroneamente di “Sindaci del Sulcis”. Tale definizione è, infatti, estensiva e non rispecchia la realtà dei fatti e l’esatta dimensione dell’iniziativa».

«Erano, infatti, solo 3 i sindaci presenti alla manifestazione: Iglesias, Fluminimaggiore e Domusnovas – ha concluso Paola Massidda -. Tale protesta ha avuto carattere  marginale e non è stata concordata all’’interno della Conferenza Territoriale sociosanitaria, quindi è assolutamente non rappresentativa delle istanze provenienti dai 23 Comuni del Sulcis Iglesiente.»

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Un centinaio di amministratori, sindaci, assessori e consiglieri, dei comuni del Sulcis Iglesiente, hanno manifestato questa mattina in viale Trento, a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, per chiedere l’applicazione della legge di riordino della rete ospedaliera approvata lo scorso anno dal Consiglio regionale.

Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, protagonista alcune settimane fa dell’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, ha denunciato ancora una colta che mancano chirurghi e altre figure specialistiche e l’ospedale di Iglesias funziona praticamente come un grande poliambulatorio.

Il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, ha ricordato la recente convocazione della riunione del Consiglio comunale, alla quale era stato invitato a partecipare l’assessore Luigi Arru che non si è presentato giustificando la sua assenza con un improvviso concomitante impegno a Roma con il presidente della Giunta. Proprio quel giorno, la conferenza dei capigruppo ha deciso di convocare il Consiglio comunale sotto il palazzo della Regione.

L’assessore Luigi Arru, ha superato non senza difficoltà l’esame dell’Aula che ha esaminato un ordine del giorno di censura nei suoi confronti presentato dal Partito dei sardi, gruppo di maggioranza, bocciato ma con soli 25 voti della maggioranza, ha incontrato incontrare gli amministratori locali.

«Abbiamo presentato all’assessore Luigi Arru l’ordine del giorno elaborato dai capigruppo e votato all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale – ha scritto su facebook il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, segretario del Pd del Sulcis Iglesiente -. È stato un incontro costruttivo, nel quale abbiamo rivendicato con forza un impegno diretto per affrontare le criticità che ogni giorno viviamo. La disponibilità mostrata dall’assessore nel valutare le nostre richieste, è un elemento di novità, nelle prossime settimane incontreremo il dottor Fulvio Moirano per approfondire alcuni aspetti riguardanti direttamente l’ATS. Grazie ai Sindaci, ai cittadini ed alle associazioni oggi presenti.»

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Si è svolto oggi, a Roma, un sit-in davanti all’ambasciata araba, in segno di protesta contro il traffico di armamenti dalla Sardegna verso l’Arabia Saudita. Tra i partecipanti alla protesta c’erano l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Giulia Moi ed i rappresentanti delle associazioni Sardegna Pulita, Cobas, Cagliari Social Forum che hanno denunciato ancora una volta che a Domusnovas, la società tedesca Rwm produce bombe che vengono poi utilizzate nello Yemen, causando il massacro di migliaia di bambini e di persone innocenti.

«Non è dignitoso che dei lavoratori sardi siano costretti a fabbricare bombe che l’Arabia Saudita usa per sterminare la popolazione yemenita – ha detto il presidente dell’associazione Sardegna Pulita Angelo Cremone -. Il Governo italiano applichi la legge 185/90 e dichiari l’embargo sugli armamenti verso l’Arabia Saudita, come già deliberato dal Parlamento europeo.»