18 July, 2024
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Edoardo Bennato sabato 29 settembre sarà ospite al Mei di Faenza, giunto alla sua ventitreesima edizione, per premiare i giovani vincitori del contest “Non sono solo canzonette” dedicato proprio al rocker partenopeo, recentemente uscito con l’edizione rivisitata di “Burattino senza fili”, a quarant’anni dalla sua pubblicazione.

Inoltre l’artista riceverà egli stesso un premio, quello di Rai Radio Live: 

«Sono molto felice che il Premio Radio Live quest’anno vada ad un grande artista, un vero poeta del panorama Rock italiano: Edoardo Bennato. – dichiara il direttore di Radio Live Fabrizio Casinelli -. Negli anni Bennato è stato motivo di coscienza e conoscenza per le nuove generazioni grazie i suoi testi e i suoi memorabili concerti. La sua grande capacità è stata quella di fotografare attraverso le sue canzoni, mai “solo canzonette”, il nostro mondo, dove esistono buoni e cattivi e di incitare quel popolo dalla grande forza umana. In questa era di grandi trasformazioni il suo invito è stato sempre quello di guardare le cose da un altro punto di vista, mai omologarsi, mai essere burattini senza fili.»

A queste parole, si aggiungono quelle di Giordano Sangiorgi, patron del Mei:

«Sono orgoglioso di ospitare al MEI il premio di Rai Radio Live a Edoardo Bennato per i suoi live infuocati in oltre 40 anni di carriera. Artista indipendente e fuori da ogni circuito omologato, rappresenta da sempre un simbolo per la musica d’autore italiana con una lunga serie di album e brani capisaldi della storia della musica del nostro paese.»

L’artista, infine, sarà presente come guest star del Mini Festival de L’AltopArlAnte, che vedrà avvicendarsi sul palco The Lizards’ Invasion, Zuin, Francesco Camin, Rita Zingariello, Giulia Pratelli, Inschemical, Radiolondra, Guaglione e Mau Nera, portando il suo live sul palco della Notte Bianca del Mei in Piazza del Popolo, accompagnato dalle chitarre di Gennaro Porcelli e Giuseppe Scarpato. In questa occasione verrà anche presentata live la compilation Libera Veramente Volume 8, che vede come prima traccia “Mastro Geppetto” di Edoardo Bennato.

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Tre serate cariche di musica, con gruppi e solisti nazionali e internazionali di generi e stili differenti, spaziando dal cantautorato moderno all’indie-rock, dal pop all’elettronica. Musica, ma anche cinema d’autore, laboratori per bambini, mostre, iniziative all’insegna dell’ecosostenibilità e altro ancora, a comporre il variegato cartellone del Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, in programma a Cagliari da giovedì 4 a sabato 6 ottobre, con un prolungamento domenica 14 con un’intera giornata dedicata alle tematiche genitoriali.

Il dodicesimo KME si riconosce infatti sotto il titolo “In nome del figlio”, per completare il percorso triennale inaugurato nell’edizione del 2016 (titolo: “In nome del padre”) e proseguito in quella dello scorso anno (“In nome della madre”) sul riconoscimento del nucleo familiare come origine dell’identità, dei conflitti e delle costruzioni emotive alla base dello sviluppo esistenziale per ogni essere umano. La condizione filiale, che qui sarà richiamata attraverso i diversi linguaggi artistici, è declinata in una prospettiva contemporanea, in bilico tra l’emulazione dell’età adulta e i contrasti generazionali inespressi, specchio di una socialità frantumata, dispersa in un individualismo sempre più indifferente ai concetti di comunità e di condivisione. Concetti che emergono, per contrasto, nella ricorrenza dei cinquant’anni del ‘68 e di quella stagione di speranze e ideali, di conflitto generazionale e di “rivolta contro i padri”.

Per la prima volta il KME fa base all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, nello storico quartiere della Marina, trovando nelle sue strutture riqualificate la collocazione ideale per i suoi tanti e diversi appuntamenti e protagonisti. A partire da quelli musicali, naturalmente, che in questa edizione vedono una maggiore presenza di artisti e proposte della scena nazionale e locale: ecco dunque Diodato, gli …A Toys Orchestra, Massimiliano Larocca, Mimosa, Lamusa II, Enrico Cipollini, Mop Mop, i sardi Confrontational, Mowman, Foxi & Herny, mentre è giapponese Sparky Quano, islandese Mr.Silla, greco Leon of Athens, scozzese Midge Ure. Artisti e proposte che si avvicenderanno nell’arco delle tre serate sui due palchi allestiti all’ex Manifattura Tabacchi: il Main Stage e l’Officine stage.

 

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La Giunta regionale si è riunita questo pomeriggio nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto, sotto la presidenza di Francesco Pigliaru.

Su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu, di concerto con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, sono state approvate le procedure e le modalità per l’attivazione della mobilità interna del personale del sistema Regione ai fini di una prima copertura della dotazione organica dell’Agenzia Sarda delle Entrate. La dotazione del personale non dirigente, pari a 18 unità, è articolata in 10 unità di categoria D, 6 unità di categoria C e le restanti 2 unità di categoria B.
L’Esecutivo ha deciso, su proposta dell’assessora Donatella Spano, di aderire come membro all’Istituto Forestale Europeo ed ha dato mandato all’Agenzia Forestas ed al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale per fornire un fattivo supporto alla organizzazione dell’iniziativa “European Forest Institute Annual Conference 2018” che si svolgerà in Sardegna nei giorni 26-29 settembre 2018.
A seguito dello studio del CONAI, che ha approfondito tecnicamente il fine ciclo dei rifiuti differenziati e analizzato l’attuale sistema impiantistico per la valorizzazione di carta e cartone, plastica, vetro, metalli (alluminio e acciaio) e legno, valutando molto positivamente l’efficacia del sistema regionale di valorizzazione delle frazioni secche da raccolta differenziata, la Giunta ha deciso di stanziare 15 mila euro per una campagna informativa finalizzata a fornire ai cittadini le informazioni sul fine ciclo dei materiali raccolti in via differenziata e sul buon esito degli sforzi da essi profusi nel praticare correttamente la raccolta. È stato poi deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, salvo recepimento delle prescrizioni descritte, gli interventi “Trattamento di rifiuti solidi urbani ed assimilati non pericolosi”, nel comune di Muros; la “Richiesta di autorizzazione all’esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di aggregati riciclati tramite procedura ordinaria ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/06, nella Z.I. di Tempio Pausania” e l’estensione dell’efficacia temporale della delibera del 2011 relativa allo schema fognario depurativo del comune di Castelsardo (n. 12 del P.T.A) proposto dalla società Abbanoa. Giudizio negativo di compatibilità ambientale, invece, per l’istanza di concessione mineraria Sos Contones, nel comune di Orani.
Come proposto dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha licenziato due delibere: la prima prevede che per il 2018 e il 2019 le Organizzazioni dei produttori, interessate a ottenere il riconoscimento, devono presentare apposita istanza all’Assessorato dell’Agricoltura entro il 10 ottobre di ciascuna annualità. La seconda delibera riguarda invece il recepimento del decreto interministeriale del 3 febbraio 2016 sull’istituzione del Sistema di consulenza aziendale in agricoltura. Il provvedimento licenziato dall’Esecutivo prevede inoltre di implementare il sistema di consulenza aziendale in agricoltura nel territorio regionale così da procedere al riconoscimento dei soggetti erogatori dei servizi di consulenza. Nello specifico, è stata individuata l’Agenzia Laore Sardegna per la verifica del possesso dei requisiti degli Organismi di consulenza aziendale.
Su proposta dell’assessore Carlo Careddu e per accelerare la procedura amministrativa in corso, la Giunta ha rimodulato il piano di rinnovo degli autobus per gli anni 2017-2019. Complessivamente saranno acquistati 15 nuovi pullman rispondenti ai più recenti standard riguardo alla sicurezza e alle emissioni inquinanti con uno stanziamento totale di 4.586.800 euro di cui 4.110.150 euro di risorse statali e 476.650 euro di cofinanziamento aziendale. Le società beneficiarie del rinnovo del parco automezzi previsto e che forniscono servizi di trasporto pubblico locale in Sardegna sono in totale nove.
Su proposta dell’assessora Barbara Argiolas, dopo il parere positivo della Quinta commissione del Consiglio regionale, la Giunta ha dato il via libero definitivo all’avvio della procedura di costituzione di Sardegna DMO (Destination Management Organization), società operativa di attuazione della politica strategica in materia di turismo.
Per il sostegno all’editoria libraria e stampa periodica regionale e locale, l’acquisto di materiali e servizi e la pubblicazione di opere di particolare valore la Giunta ha deliberato – su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena – di stanziare risorse per 230mila euro per l’anno 2018. Sono inoltre stati stanziati 200mila euro per la produzione di materiale didattico in lingua sarda destinato alle scuole primaria e secondaria di primo grado. Il contributo massimo concedibile per ogni progetto è di 30mila euro.
Acquisito il parere positivo della competente Commissione consiliare, la Giunta ha approvato in via definitiva i nuovi criteri di riparto dei contributi alle Associazioni tra enti locali, secondo quanto stabilito con la delibera n. 27/15 del 29 maggio 2018.

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E’ di due persone denunciate e di un fucile calibro 12 sequestrato, il bilancio di un’operazione antibracconaggio condotta dal Corpo Forestale della Regione Sardegna.

Il personale della Stazione Forestale di Teulada, in servizio notturno in località “Tintioni” nel complesso forestale del Sulcis ed al confine con il Parco Regionale di Gutturu Mannu, ha sorpreso in flagranza di reato Z.E., 52 anni, di Teulada, mentre si appostava nei pressi di una pastura di granoturco (pappadroxia). L’uomo, armato con un fucile calibro 12 caricato a pallettoni, sulla cui canna risultava montata di una potente torcia, non ha opposto resistenza.

Il bracconiere si è avvalso della complicità di P.G., 58 anni, di Teulada, il quale è stato denunciato in concorso perché, in base agli accertamenti eseguiti da Forestali, aveva il compito di provvedere ad alimentare la pappadroxia con granoturco e tenere d’occhio il traffico di cinghiali e cervi che popolano la zona.

Ai due viene contestato l’esercizio di caccia in periodo di divieto e di notte, con utilizzo di insidie notturne (torce), violazioni punite con la pena sino ad un anno di reclusione e ammenda sino a 1.500 euro, oltre che la revoca della licenza porto di fucile.

L’operazione si inquadra nell’attività di presidio e controllo del territorio che il Corpo Forestale effettua a tutela della fauna e della pluralità dei cacciatori che eseguono correttamente la pratica venatoria.

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Sarà basket spettacolo questa sera, dalle 20.30, sul parquet del Palazzetto dello Sport di via delle Cernitrici, a Carbonia, tra la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, fresca vincitrice dell’8° “International City of Cagliari” ed i vicecampioni d’Europa del Fenerbahce di Željko Obradović, nel 2° Trofeo “Città di Carbonia”. La squadra turca oggi è la prima forza del basket europeo. Finalista di Euroleague nelle ultime tre edizioni e campione nell’edizione 2016/2107, 9 titoli nazionali e 5 Coppa di Turchia; Željko Obradović il coach più titolato con 9 titoli di Eurolega in bacheca, 4 degli ultimi 5 titoli nazionali vinti in Turchia, 11 campionati consecutivi vinti in Grecia e la Supercoppa Italiana conquistata con Treviso nel 1997.

La Dinamo ritorna a Carbonia tre anni dopo la sfida con il Galatasaray, persa per un solo punto, a distanza di pochi mesi dalla conquista dello storico “Triplete”.

Sono disponibili i biglietti per assistere al match: è possibile acquistare i tagliandi presso la biglietteria del Palazzetto dello sport che sarà aperta fino all’inizio del match.

Vediamo l’intervista realizzata con il capitano della Dinamo Jack Devecchi.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217532770579065/

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Proseguono gli incontri di partecipazione pubblica sulle pratiche e le tradizioni rurali, organizzati dall’assessorato dell’Urbanistica con la collaborazione dell’Anci Sardegna. Domani, a Calangianus, alle 10.00, all’Auditorium dell’ex convento in via San Francesco, i lavori saranno aperti dal sindaco Fabio Albieri. La ricerca vede impegnati l’Osservatorio del paesaggio, gli Atenei di Cagliari (Dipartimenti di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura e di Scienze Sociali e delle Istituzioni) e Sassari (Dipartimenti di Agraria, di Scienze della Natura e del Territorio e di Architettura, Design e Urbanistica), l’Istituto Superiore Regionale Etnografico con un approfondimento legato agli aspetti immateriali della cultura antica dei territori e delle popolazioni che li abitano. Un importante contributo è stato fornito anche dall’Agenzia regionale Forestas per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna.

Gli incontri aiutano a definire le modalità utili all’estensione del Piano paesaggistico regionale delle zone interne e a comporre un progetto di ricerca finalizzato al riconoscimento delle componenti storiche, culturali e insediative dei paesaggi rurali.

In un’ottica di partecipazione attiva delle comunità rurali di tutta la Sardegna, questi appuntamenti servono a definire ambiti, paesaggi rurali storici, regole di governo dei corridoi vallivi e di tutto il territorio isolano. I paesaggi rurali, negli attuali scenari programmatici in ambito comunitario, nazionale e regionale, sono oggetto di particolare attenzione per l’importanza che ricoprono a livello identitario, ambientale, culturale, storico e produttivo.

Prossima tappa il 25 settembre a Oliena.

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«Ci attiveremo per avere una corsia preferenziale nella discussione della proposta di legge sul principio di insularità nella Costituzione.»

Il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis raccoglie così l’appello del presidente del comitato referendario Roberto Frongia: «E’ un patto per la Sardegna. Il riconoscimento degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità permetterebbe un nuovo percorso anche nei rapporti con lo Stato. Un’intesa per difendere gli interessi della Sardegna che abbiamo sottoscritto anche con la parlamentare del Pd Romina Mura ed altri colleghi isolani. Una partita decisiva per dare nuove prospettive alla nostra Isola, che deve scontare un arretramento derivante dalla sua posizione sotto il profilo dei trasporti e dei costi dell’energia. Non solo. L’insularità – conclude Pietro Pittalis – va declinata anche in una maggiore autonomia nelle competenze legislative, in settori vitali come la sanità e l’ambiente».

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Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.

In questa direzione sono ottantamila le firme raccolte ad oggi e oltre sessantamila quelle raccolte in Sardegna. Un risultato straordinario, che va ben al di là di ogni aspettativa, ottenuto grazie ai Sardi e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno aderito alla proposta di legge.

Non abbiamo raccolto solo le firme dei residenti delle isole ma anche quelle di moltissimi connazionali che non risiedono nelle isole e che hanno sottoscritto il testo della proposta di legge nella convinzione che la questione dei diritti dell’insularità sia un tema aperto e impellente che riguarda l’intero Paese.

Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM (Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori) hanno raccolto, trasversalmente oltre 80mila firme di cittadini e molte stanno ancora arrivando; un successo che conferma come i Sardi e i cittadini di tutte le Isole vivano con profonda consapevolezza e passione i temi della propria specialità e identità. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla mobilitazione di moltissimi volontari, sindaci e amministratori dei Comuni della Sardegna. Un ringraziamento particolare va alla CISL sarda e a tutte le organizzazioni, gruppi e associazioni che in questi mesi si sono attivati.

Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole,  dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che fa degli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute è considerata un fattore di spesa maggiore da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come il territorio e l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati da considerazioni di opportunità dettate dalla tendenza allo spopolamento.

Per tali motivi chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità della situazione delle sue Isole.

Ora chiediamo all’intero Parlamento di condividere il nostro diritto e modificare l’art. 119, comma 5 della Costituzione: conclusa la fase 1 inizia, infatti, la fase 2, quella più importante e delicata. Sarà il parlamento a decidere se l’istanza che arriva a gran voce dalla sardegna e dalle altre isole italiane dovrà essere inserita nella Costituzione. È quella la sede in cui i sardi dovranno saper dimostrare il massimo di coesione e di determinazione. Non per far valere una semplice rivendicazione per per affermare il principio che una effettiva uguaglianza tra i territori che fanno parte di uno stesso Stato si può realizzare concretamente solo se c’è una effettiva parità di punti di partenza. 

Continueremo a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensi gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.

Roberto Frongia

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La Regione ha deciso di estendere la sperimentazione del telelavoro ad altri 20 dipendenti portando a un totale di 40 le persone che saranno impegnate con questa metodologia organizzativa. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu.

Viene così rafforzata la fase sperimentale che ha coinvolto, in questi primi due anni di operatività, 20 dipendenti con gravi e perduranti problemi di salute personale o con esigenze di assistenza a familiari affetti da gravi patologie. Con questa sistema i lavoratori possono continuare a prestare la propria attività anche nel corso dei periodi di cura. Viene così attenuato il loro il disagio e garantita a tutti la possibilità di restare all’interno del processo lavorativo con indubbi benefici anche per l’attività amministrativa.

«Il telelavoro – sottolinea l’assessore Filippo Spanu – costituisce una modalità di lavoro flessibile in grado di introdurre nella pubblica amministrazione soluzioni organizzative che migliorino la qualità delle prestazioni e determinino un incremento della produttività del lavoro attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane. Rappresenta, inoltre, una valida opportunità per dare concreta attuazione alle crescenti richieste di flessibilità della prestazione lavorativa, assicurando tempi di lavoro meno rigidi e meglio rispondenti alle esigenze individuali e della vita extralavorativa.»

Nella delibera approvata oggi viene previsto di dare priorità, ai fini dell’accesso al telelavoro, per un numero di ulteriori 20 unità, ai dipendenti che si trovino in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare debitamente documentate.

Entro il 2018 si procederà ad una verifica della sperimentazione per un’eventuale estensione dei posti disponibili. «Per le stesse motivazioni che hanno portato all’introduzione del telelavoro – conclude l’assessore del Personale – stiamo valutando la possibilità di introdurre, in tempi brevi, nell’amministrazione regionale altre modalità di lavoro flessibile come lo smart working o lavoro agile».

 

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Da giovedì 4 a domenica 7 ottobre ritorna Licaniàs, il festival letterario di casa a Neoneli, in provincia di Oristano, quest’anno al traguardo della nona edizione. Preceduto da una serie di anteprime (venerdì 21, e poi il 28, il 29, e il 30 settembre), il festival promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico borgo del Barigadu conferma la sua vocazione storica: quella di una comunità rurale che scommette sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento. Una piccola realtà che vuol far conoscere la propria storia e al tempo stesso aprirsi al mondo, per conoscere “il diverso”.

Con Licanìas ritorna anche l’atteso appuntamento enogastronomico “Sa Fregulada”, con degustazioni, esposizioni di prodotti artigianali e agroalimentari, incontri, e l’immancabile gara di cucina che vedrà sfidarsi nove chef nella preparazione di ricette originali a base di fregula, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro.

Saranno, dunque, quattro giornate intense a comporre un cartellone variegato e fitto di appuntamenti che al racconto dei libri, alle parole dei loro autori, unisce le storie dei cibi e dei vini, capaci di raccontare territori e tradizioni, le persone e il loro modo di vivere.

Un denso programma che verrà presentato alla stampa mercoledì 19 settembre a Cagliari, presso l’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in viale Trieste n. 105. All’incontro con i giornalisti, con inizio alle ore 11.00, interverranno il sindaco di Neoneli Salvatore Cau il direttore artistico Alessandro Marongiu, il direttore tecnico Riccardo Dessì e Paolo Satta, presidente della Consulta giovani Neoneli.