20 November, 2024
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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile oggi ha emesso, a partire dalle ore 00.00 e sino alle ore 23.59 di domani, 19/09/2018, un avviso di ordinaria criticità per rischio idrogeologico, codice giallo, sui bacini del Flumendosa-Flumineddu e Gallura, sulla base dell’avviso di condizioni meteorologiche avverse per temporali (prot. n. 32709 del 18.09.2018) recante la dicitura «da domani (19/09/2018) sin dalle prime ore del mattino sulla fascia costiera orientale della Sardegna saranno possibili temporali isolati o sparsi anche di forte intensità. I fenomeni saranno accompagnati anche da improvvise raffiche di vento, seppure di breve durata. Eventuali estensioni del presente avviso saranno valutate nel corso della giornata di domani, 19/09/2018».

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Venerdì 21 settembre, nella sede della Carbosulcis, società partecipata regionale, a Nuraxi Figus (Gonnesa) verrà inaugurato il progetto ARIA che prevede la realizzazione nella miniera di Monte Sinni, nel Sulcis Iglesiente, di una nuova infrastruttura d’avanguardia: una torre criogenica per la distillazione di isotopi dell’argon in un pozzo minerario da impiegare nell’esperimento DarkSide per la ricerca della materia oscura presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.

All’evento, che prevede anche la visita agli impianti e alla miniera di Seruci e Nuraxi Figus, parteciperanno Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Antonio Martini, amministratore unico di Carbosulcis, gli assessori ella Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e dell’Industria Maria Grazia Piras, Cristian Galbiati, coordinatore scientifico del progetto e Speranza Falciano, vicepresidente INFN, responsabile per i progetti di trasferimento tecnologico.

Di seguito il programma della mattinata:

9.00  Arrivo a Nuraxi Figus

9.15  Presentazione siti Carbosulcis

9.25  Presentazione progetto ARIA e collaborazione DARKSIDE

9.35  Briefing di sicurezza

9.45  Visita impianto pilota Seruci 0 e magazzino moduli della torre criogenica a Nuraxi Figus

10.30 Visita altre infrastrutture di ricerca presso il sito

11.15 Visita sito Seruci, pozzo 1 e sala argani

12.30 Al termine della visita alle infrastrutture di superficie, per i giornalisti, fotografi e operatori di ripresa interessati sarà possibile scendere in sottosuolo per una visita della miniera (durata prevista, 2 h circa) o, in alternativa, proseguire il tour con la visita al nuraghe di Seruci.

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E’ Cagliari la città che, in Sardegna, detiene il primato della produttività di addetti e imprese. Infatti, ogni dipendente che nel Capoluogo Regionale viene impiegato nelle aziende della manifattura, delle costruzioni e dei servizi, produce di media 41.082 euro di valore aggiunto. Al contrario, è Iglesias la città con l’indice di produttività più basso dell’Isola con 26.653 euro per dipendente. Una differenza tra i due centri di ben 14.429 euro.

Ciò emerge dallo studio dell’Istat pubblicato pochi giorni fa, rielaborato dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato la produttività e il valore aggiunto di imprese e dipendenti nel 2015. L’Istituto di Statistica ha quindi, per la prima volta, effettuato la stima delle principali variabili di conto economico delle imprese con un dettaglio superiore rispetto al passato, fornendo così indicazioni importanti sull’apporto dei comuni capoluogo di provincia (attuali ed ex) al valore aggiunto delle imprese nei settori Industria e Servizi.

Se il responso di Cagliari in testa alla classifica sarda è quasi una conferma, così come quello della seconda piazza per Sassari (35.382 ogni addetto), a sorpresa il terzo gradino del podio viene occupato da Oristano che, con 34.367 per dipendente, ruba il posto d’onore a Olbia con 34.254. Ultime posizioni regionali, ma anche assolute, per Carbonia (30.684), Tempio (30.574), Lanusei (29.621) e come detto, Iglesias (26.653).

A livello nazionale, su 116 capoluoghi di provincia ed ex provincia, Milano è prima per produttività nel totale dei settori, con un valore aggiunto per addetto pari a 70.547 euro. A ruota arrivano Bolzano con 68.902 euro, Siena con 60.133 euro, Brindisi – primo capoluogo del Mezzogiorno – con 58.160 euro, Roma con 57.054 euro, Monza con 56.620 euro, Parma con 54.299, Bologna con 53.788 euro, Cremona con 53.654 euro e Genova con 52.772 euro.

Tra le sarde Cagliari si classifica al 49° posto, Sassari all’83°, Oristano all’89°, Olbia al 92°, Tortolì al 98°, Nuoro al 100°, Villacidro al 102°, Sanluri al 105°, Carbonia al 108°, Tempio al 109°, Lanusei al 111° e Iglesias al 115° (penultimo) posto.

Dall’analisi poi emerge come, anche in Sardegna, così come nel resto dell’Italia, il valore aggiunto dei “Servizi” sia di molto superiore rispetto a quello prodotto dalla “Manifattura e Costruzioni”. A Cagliari nel caso dei “servizi” si arriva a 1 miliardo 799 milioni di euro contro i quasi 444 milioni della “manifattura”. A Sassari si va dai circa 736 milioni dei servizi ai 320 milioni della manifattura. A Olbia, 435 milioni sono dei Servizi e solo 160 milioni della manifattura.

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Dal 28 settembre al 1 ottobre a Cherasco, il 47° Incontro Internazionale di Elicicoltura ed il 13° Festival della Chiocciola in Cucina permetterà di ri-scoprire l’unico animale capace di conquistare il settore gastronomico, agricolo e cosmetico italiano e internazionale, guadagnando sempre di più  la fiducia dei  produttori e  conquistando  consumatori sempre più esigenti, informati e attenti.

La lumaca, protagonista del Festival della Chiocciola in Cucina di Cherasco, allevata con il Metodo Cherasco, è all’origine di una vera e propria rivoluzione agricola, cosmetica e gastronomica: da umile prodotto della terra a fonte di guadagno sicuro e lucrativo per migliaia di piccoli produttori, materia prima d’eccellenza da trovare sui piatti stellati e nei centri benessere più all’avanguardia. La chiocciola Metodo Cherasco segna l’inizio di una nuova era per l’elicicoltura permettendo agli agricoltori di diventare veri e propri imprenditori protagonisti delle  vette dei mercati mondiali, grazie alla forza del network di vendita e di consulting della filiera alla quale appartengono: un sistema ideato e monitorato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco e dal suo presidente Simone Sampò.

Quattro giorni di immersione nel magico mondo dell’elicicoltura per scoprire e apprezzare un animale unico e dalle mille potenzialità in tutte le sue sfaccettature.

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Giovedì 20 settembre, alle ore 10.30 presso l’Hostel Marina, Scalette San Sepolcro, Cagliari, il Comitato delle Associazioni Sarde per la Mobilità Internazionale (CASMI), terrà una conferenza stampa per presentare la campagna “Le Scatole Piene” a raccogliere dati sulla condizione giovanile in Sardegna e promuovere azioni ed interventi elaborati e proposti dagli under 35 residenti nell’Isola.

La campagna prevede la collocazione di scatole, che riprendono la forma di un’urla elettorale, in alcuni dei principali punti di aggregazione giovanile in Sardegna, all’interno delle quali sarà possibile inserire un modulo relativo al gradimento giovanile per le politiche a sostegno dell’inclusione sociale e lavorativa e, inoltre, proporre interventi a tutela dei giovani sardi. Attraverso la campagna il CASMI mira a sostenere la democrazia partecipativa e il coinvolgimento dei giovani cittadini nei processi istituzionali di definizione e attuazione dei processi di sviluppo sociale e produttivo (obiettivo sostenuto dall’Unione dei Paesi del Mediterraneo e dall’Unione Europea).

«Coinvolgere i giovani in Sardegna nei processi di formazione di opinioni e di assunzione di decisioni, offrendo anche ai più giovani l’opportunità di proporre proposte  – per il portavoce del CASMI – è uno strumento di partecipazione a difesa dei diritti della popolazione giovanile in Sardegna. La campagna permetterà di presentare come comitato, le istanze dei giovani agli amministratori regionali e supportare lo sviluppo delle politiche giovanili nell’Isola.»

I dati raccolti saranno resi pubblici in occasione della manifestazione “Connessioni 2018” – Fiera del Volontariato Regionale (organizzata dal CASMI) ed elaborati al fine di offrire uno strumento utilizzabile dall’Amministrazione Regionale per facilitare l’interazione con i giovani, ascoltare i bisogni, favorire il processo di creazione di idee e migliorare le politiche giovanili in Sardegna.

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L’ultima edizione, appena scorsa, del NurArcheoFestival è stata dedicata a lui. Ora Il Crogiuolo, come peraltro già annunciato, dedica a Cristiano Bandini, giornalista e scrittore recentemente, e prematuramente, scomparso, lo spazio scenico di Fucina Teatro, alla Vetreria di Pirri. E lo fa organizzando per giovedì 20 settembre, alle 21.00, una serata di inaugurazione ufficiale della nuova sala teatrale, che porta il nome del suo username: Bancri. Un omaggio/ricordo a cui parteciperanno la famiglia di Cristiano, amici, colleghi e diversi ospiti, fra artisti, attori e musicisti.

«Abbiamo deciso di chiamare il nostro spazio Sala Teatro Bancri in pieno accordo con la moglie, la giornalista Maria Carrozza – precisa Rita Atzeri, presidente e direttrice artistica del Crogiuolo -. Un caro amico, giornalista, scrittore e intellettuale di prim’ordine, una persona di raro rigore morale, di grande generosità e sapienza umana. L’incontro con Cristiano Bandini – ricorda Rita Atzeri – risale agli anni in cui la compagnia fondata da Mario Faticoni metteva in scena al Teatro dell’Arco di Cagliari “Aspettando Godot” di Beckett. Con Giovanni Sanna curava l’ufficio stampa e la realizzazione di un piccolo giornalino informativo sullo spettacolo. Da quel momento l’intelligenza e lo sguardo discreto e buono di Cristiano sono stati un dono prezioso che ha accompagnato, anche nella distanza, il nostro lavoro.»

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Venerdì 21 settembre, alle 17.30, si terrà l’inaugurazione e la presentazione dei servizi di recente istituzione, “Asilo Nido” (per i bambini dai 3 ai 24 mesi) e “Sezione Primavera” (per i bambini dai 24 ai 36 mesi), che si svolgeranno negli spazi dello storico Asilo “Generale Carlo Sanna”. L’occasione sarà utile per mostrare alle famiglie di Sant’Antioco le ampie aree (circa 300 metri quadri) profondamente rinnovate con arredi a misura di bambino, e per presentare il programma e l’équipe educativa. I due servizi, Asilo Nido e Sezione Primavera, perseguono l’obiettivo del pieno sviluppo delle potenzialità delle bambine e dei bambini e contribuiscono a realizzare il diritto all’educazione per i piccoli dai 3 ai 36 mesi. Questa finalità viene perseguita in sinergia con le famiglie, riconosciute come protagoniste del percorso educativo. 

La struttura “Generale Carlo Sanna”, inoltre, è sede del progetto sperimentale del ministero della Pubblica Istruzione che promuove la continuità del percorso educativo e scolastico per i bambini dai 0 ai 6 anni. All’interno della struttura (piano terra) è infatti presente una sezione di Scuola dell’infanzia (Istituto Comprensivo Statale “Sant’Antioco-Calasetta”): i bambini che frequentano il Nido e la Sezione Primavera (primo piano) hanno dunque la possibilità di proseguire il percorso all’interno dello stesso ambiente educativo.  

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«Finalmente ci saranno controlli serrati sull’import export delle armi, la legge 185/90 deve essere rispettata.» C

Così Emanuela Corda e Pino Cabras, deputati del M5S in commissione Difesa e Esteri, commentano l’annuncio del ministro della Difesa Elisabetta Trenta di voler verificare con il ministro degli Esteri Enzo Moavero i termini che regolano l’export di armamenti italiani in Arabia Saudita, una vicenda che riguarda da vicino anche la fabbrica Rwm di Domusnovas. «Siamo lieti – aggiunge Emanuela Corda – che il ministro abbia assunto una posizione netta su un argomento scomodo che ad oggi sembrava diventato un tabù». 

Dello stesso avviso Pino Cabras che aggiunge: «È necessario avviare una serie di scrupolosi controlli nei confronti di quei soggetti che vendono armi a paesi come l’Arabia Saudita che, ricordiamo, sono pesantemente coinvolti in aree di conflitto. Si pensi ad esempio alla tragica situazione dello Yemen, con bombardamenti che colpiscono ogni giorno da tre anni la popolazione civile, con infiniti lutti, 10 milioni di senzatetto e la partenza di flussi di milioni di rifugiati. Ecco perché siamo sicuri che il ministro Moavero accoglierà al più presto le istanze del ministro Trenta, affinché si metta immediatamente fine ad una situazione inaccettabile».

I parlamentari hanno però le idee molto chiare sul fatto che «non si debba strumentalizzare la questione, come fanno quelli che pretendono che la Repubblica Italiana non abbia una propria industria a produzione militare. Il fatto che il Governo si sia posto il problema del rispetto di una legge, la 185/90, per troppo tempo bypassata senza ritegno, non significa che non abbia a cuore il problema occupazionale. Si pensi per esempio al caso Rwm azienda produttrice di materiale bellico, con acclarati rapporti con il mercato saudita o il rispetto per il lavoro svolto dai nostri militari».

 «Un conto è incrementare i bilanci vendendo bombe da usare sulla popolazione civile, un’altra questione ancora è produrre sistemi d’arma complessi – aggiungono Pino Cabras ed Emanuela Corda -. Un paese che perda competenze militari e non abbia una politica industriale militare moderna perde ogni residua sovranità, specie se ambisce a creare relazioni multilaterali paritarie, ancorché orientate al disarmo. Per non far prevalere un interesse troppo particolaristico basterebbe un rispetto più rigoroso dell’articolo 11 della Costituzione.»

Sulla difesa del diritto al lavoro del personale coinvolto, Pino Cabras ed Emanuela Corda si richiamano ad alcune esperienze europee: «Per uscire dalla monocultura delle bombe servono scelte politiche di grande portata. Dopo la Guerra Fredda, quando la Germania fu riunificata, ottenne un programma comunitario per la riconversione economica e sociale delle aree troppo dipendenti dalle produzioni militari. Un’analoga scelta di livello europeo occorre anche per far uscire le comunità coinvolte in Sardegna da una monocultura economica ed offrendo alternative occupazionali».

 

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Sabato 22 e domenica 23 settembre il comune di Carbonia aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (GEP) 2018. Un evento organizzato dal ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna. 

Il week-end del 22-23 settembre prevede una serie di iniziative che verranno svelate nel corso di una conferenza stampa di presentazione delle Giornate Europee del Patrimonio, che si svolgerà oggi, martedì 18 settembre, alle ore 11.30, nella sala riunioni della Torre Civica.
Per l’Amministrazione comunale di Carbonia la partecipazione alle Giornate Europee del Patrimonio si colloca nell’ambito dell’Anno europeo del Patrimonio culturale 2018 e delle celebrazioni per l’ottantesimo compleanno della città.

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Il comune di Carbonia ha aperto le iscrizioni ai servizi integrativi offerti dall’Asilo Nido Comunale “I Colori dell’Arcobaleno” di via Manzoni, struttura in grado di proporre un’ampia gamma di attività finalizzate all’educazione dei bambini. «Un punto d’eccellenza nel panorama dei servizi per l’infanzia del nostro territorio, formato da personale professionale altamente qualificato», ha affermato l’assessore alle Politiche giovanili Loredana La Barbera.
I servizi integrativi prenderanno il via lunedì 1° ottobre con lo spazio gioco (mattutino e pomeridiano), aperto a tutti i bambini residenti e non residenti in città.
Per le iscrizioni è possibile rivolgersi direttamente al Nido, chiamando il numero telefonico 0781 671184. Le quote di iscrizione ai servizi integrativi sono uguali per tutti i bambini e non tengono conto del parametro ISEE.
Stante la limitata disponibilità di posti, è preferibile presentare la domanda d’iscrizione entro la fine del mese di settembre.

L’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.