20 November, 2024
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L’assessore della Sanità Luigi Arru ha incontrato i rappresentanti delle postazioni centrali della centrale 118 Sardegna, Gimmy Onnis e Claudio Cugusi, con i quali ha esaminato l’andamento del servizio di trasporto in ambulanza.

Sono stati discussi, in particolare, gli aspetti che riguardano l’organizzazione di questo importante servizio. L’assessore Luigi Arru ha convenuto «sulla necessità di adeguare il sistema di soccorso base alle mutate esigenze della riforma sanitaria e dell’elisoccorso che deve essere integrato, per essere pienamente efficace, con la rete del trasporto su strada». L’assessore della Sanità ha ascoltato le richieste dei portavoce delle postazioni che hanno ricordato l’esigenza di un aggiornamento dei rimborsi attuali in linea con i maggiori costi del soccorso di base. Luigi Arru ha spiegato che la Giunta intende approfondire e dare concrete risposte anche su questo punto. Sul tema della formazione del personale,  l’assessore ha chiarito che «la Regione guarda al modello di Areu Lombardia per arrivare a un sistema formativo permanente anche del soccorritore di base, con i costi e le certificazioni a carico di Areus».

Al tavolo è emersa inoltre la necessità di rivedere il numero e la dislocazione delle duecento postazioni presenti nell’Isola per valorizzare le piccole realtà di soccorso. L’assessore Luigi Arru si è impegnato a convocare a breve un nuovo incontro a Cagliari, allargato ai rappresentanti della centrale Nord Sardegna e di Avis, Anpas, Misericordia e Croce rossa.

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Titoli di coda, a Carloforte, per la prima tranche di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, quest’anno alla sua edizione numero dodici.

Domani (domenica 16) l’ultima giornata nel paese sull’isola di San Pietro si apre alle 11.00 al Cinema “Mutua” con una tavola rotonda sulla Musica per il Cinema con alcuni degli ospiti e protagonisti del festival: il giornalista Enzo Gentile, la regista Cecilia Pagliarani, il compositore Pivio, alias Roberto Pischiutta (presidente dell’Associazione Musicisti per Cinema), e Stefano Campus, fonico e docente di suono al Centro Sperimentale di Cinematografia, oltre al direttore artistico Gianfranco Cabiddu.

In serata, alle 21.00, ultima proiezione al Cinema “Cavallera”: in programma “Figlia mia”, della regista Laura Bispuri, con musiche di Nando di Cosimo: un film tutto al femminile, girato in Sardegna, che racconta la storia e le emozioni di una bambina e delle sue due madri, quella naturale (Alba Rohrwacher) e quella adottiva (Valeria Golino), che se ne contendono l’affetto in una spirale dinamica tra smarrimento e ricerca di sicurezza, rispecchiata anche dalla natura in cui la vicenda è ambientata.

Calato il sipario sulla sei giorni a Carloforte, il festival dà appuntamento a Cagliari dall’1 al 4 novembre, per completare il programma della sua dodicesima edizione.

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Limoges Csp e Dinamo Banco di Sardegna Sassari sono le squadre finaliste dell’ottava edizione dell’International Tournament City of Cagliari. La squadra francese s’è qualificata superando i vicecampioni d’Europa del Fenerbahce con il punteggio di 84 a 75 (primo tempo 39 a 34); nella seconda semifinale, la Dinamo Banco di Sardegna ha avuto la meglio sull’Armani Olimpia Milano con il netto punteggio di 94 a 76 (primo tempo 47 a 35).

Nella prima semifinale, molto equilibrata nel primo e nell’ultimo quarto, terminati in parità con un solo punto di scarto a testa, la squadra francese ha fatto la differenza nei due quarti centrali (con un +5 per ciascun parziale), portando cinque giocatori in doppia cifra. La squadra turca ha dovuto fare a meno di diversi titolari, tra i quali gli azzurri Gigi Datome e Nicolò Melli, impegnati con la Nazionale nelle qualificazioni mondiali.

Anche nella seconda semifinale Dinamo Sassari e Olimpia Milano hanno dovuto fare a meno di diversi giocatori (in maggior misura la squadra di Simone Pianigiani) ma lo spettacolo non è mancato. Dopo un avvio equilibrato, è stata la Dinamo a cambiare marcia e, facendo leva sulla fisicità e la presenza ai rimbalzi di Jack Ryan Cooley (al termine 15 punti e 10 rimbalzi), affiancato da Achille Polonara, Terran Joseph James Petteway e Stefano Gentile, ha chiuso il primo quarto avanti di ben 10 lunghezze.

Nel secondo quarto l’Olimpia s’è rifatta sotto con Mike James (miglior realizzatore dell’incontro con 29 punti, 10 su 18 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist)e Simone Fontecchio, ma la Dinamo ha prontamente ripreso a correre, con Terran Joseph James Petteway e Marco Spissu in evidenza e le squadre sono andate al riposo con la Dinamo avanti di 12 punti: 47 a 35.

In avvio della seconda frazione, la squadra di Vincenzo Esposito ha operato un nuovo perentorio allungando, fino al +22 (61 a 39) e, nonostante i tentativi di Mike James di tenere in vita la squadra milanese, la Dinamo ha tenuto sempre a debita distanza gli avversari, concedendogli solo un riavvicinamento fino a -12 (75 a 63), per poi riprendere a spingere sull’acceleratore per il definitivo 94 a 76, tra gli applausi del pubblico del PalaPirastu. La Dinamo ha chiuso con ben 6 giocatori in doppia cifra.

Le squadre sono ancora in fase di preparazione e con organici incompleti, ma la Dinamo ha destato comunque una buona impressione e tra le note positive, va segnalata la presenza della squadra ai rimbalzi (oltre ai 10 di Cooley, 7 di Petteway e ben 10 giocatori presenti a referto in questo fondamentale), come emerge dai numeri complessivi delle due squadre: 44 a 30.

Domani, alle 16.00, Fenerbahce scenderanno in campo per il 3° e il 4° posto, alle 18.00 la finalissima tra il Limoges e la Dinamo che cercherà di bissare il successo ottenuto un anno fa sull’Auxilium Torino.

Limoges CSP 84 – Fenerbahce Erkek 75

Parziali: 17-16; 22-17; 23-18; 22-23.

Progressivi: 17-16; 39-34; 62-52; 84-75.

Limoges Csp: Hardy 17, Howard 10, Larribau, Doumboula 11, Bouteille 10, Bazille, Miles 6, Boutsiele 4, Jaiteh 8, Perrantes 10, Samuels 8. All. Miling.

Fenerbahce Erkek: Dragovic, Tirpaci, Hersek, Ennis 17, Biberovic, Arna 3, Minchev 9, Guduric 8, Guler 11, Muhammed, Lauvergne 15, Omic 12. All. Obradovic.

Arbitri: Carmelo Paternicò, Manuel Attard e Giulio Pepponi.

Dinamo  Banco di Sardegna 94 – Olimpia Milano 76

Parziali: 27-17; 20-18; 28-28; 19-13.

Progressivi: 27-17; 47-35; 75-63; 94-76.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Marzaioli, Smith, Bamforth 11, Petteway 16, Devecchi, Magro 6, Gentile 14, Thomas 11, Polonara 10, Diop, Cooley 15. All. Esposito.

Armani Olimpia Milano: James, Waller, Bertans, La Torre, Shashkov, Fontecchio, Babilodze, Micov, Tarzewski, Maras, Ortner. All Pianigiani.

Arbitri: Valerio Grigioni, Gianluca Calbucci e Gianluca Capotorno.

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E’ tutto pronto per la terza edizione di Eneroad, il roadshow e documentario che nasce da un’idea di UCNET per far toccare con mano la mobilità del futuro e condividere la rivoluzione del vivere sostenibile. L’evento inizia oggi e si inserisce nel panorama delle iniziative attivate in occasione della settimana europea della mobilità sostenibile.

Nelle prime due edizioni sono stati percorsi oltre 6.000 km elettrici con 616.056 visualizzazioni sui social, 6.700 persone coinvolte, e più di 6 tonnellate di CO2 risparmiate con un evento completamente senza scopo di lucro, autofinanziato e sostenuto da imprese del territorio e grandi brand.

«Quest’anno accorceremo ulteriormente la distanza tra i partecipanti che diventeranno i veri protagonisti, coinvolti in tutte le tappe con laboratori, workshop e prove su strada per grandi e piccini – spiega Ugo Cuncu, CEO di UCNET -. Con ENEROAD 3 la tecnologia elettrizzerà ancora una volta le strade della Sardegna per condividere la rivoluzione del vivere sostenibile attraverso energie rinnovabili, autosufficienza energetica, domotica e scelte capaci di migliorare la vita quotidiana.»

Eneroad 3 supera i confini della Sardegna e si arricchirà di nuovi ingredienti per una ricetta sempre più ricca. 

The Roadshow è il consueto tour che, dal 15 al 19 settembre, vedrà la crew a bordo della Tesla Model X documentare l’evoluzione della mobilità sostenibile nell’isola nell’ultimo anno, le nuove installazioni e gli sviluppi per i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici.

The Village è la prima novità del 2018 che dal 20 al 23 settembre, vedrà un vero e proprio villaggio allestito al Parco di Monte Claro, grazie all’ospitalità della Città Metropolitana di Cagliari, coinvolgere appassionati e curiosi in quattro giornate dedicate al mondo della mobilità elettrica e sostenibile, in pieno spirito “mix and move”, con un fitto programma di incontri, attività e laboratori – come ad esempio un laboratorio di costruzione aquiloni e un openday di rugby.

The Race è la seconda novità che trasforma la sfida dell’innovazione nella prima gara elettrica in Sardegna: sabato 22 settembre cinque equipaggi si sfideranno con altrettanti itinerari, prove da superare, imprevisti da accogliere con una risata. Ogni equipaggio, composto da follower delle edizioni precedenti, partirà da un punto diverso dalla Sardegna per convergere nel cuore verde di Cagliari, al Parco di Monte Claro. Si potranno seguire le auto in gara – una Tesla Model S, una Renault Zoe, tre Nissan Leaf 24, 30 e 40 kWh e una Fiat 500E – tutte 100% elettriche, in diretta sulla pagina Facebook di UCNET e dal vivo al quartier generale, allestito in collaborazione con EJA TV, nel Village al Parco di Monte Claro. Sarà possibile una telemetria vera e propria degli equipaggi in gara grazie ai collegamenti in diretta attivati da Piramis Group, Excellent Partner Vodafone, e alle centraline Visirun che saranno installate su tutte le auto elettriche aggiornando la posizione e tutte le informazioni cruciali per monitorare la gara in tempo reale che culminerà con il ronzante arrivo delle auto nella sera del 22 settembre, sempre nel Village.

La manifestazione sarà poi conclusa alle ore 11.00 di domenica 23 settembre, nella sala polifunzionale del Parco di Monte Claro con un incontro di chiusura dell’edizione 2018.

 

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Tre persone sono state denunciate a piede libero in un’operazione antibracconaggio portata a termine dal personale del Corpo Forestale delle stazioni di San Nicolò Gerrei ed Escalaplano. Nella notte tra il 13 e il 14 settembre, i Forestali in servizio notturno di controllo del territorio hanno sorpreso in località Corollia, in agro di Villasalto, due persone a bordo di un fuoristrada che esercitavano la caccia sparando dal veicolo ad un branco di cinghiali. Il mezzo, intercettato dai Forestali, ha tentato una breve fuga ma poco dopo è stato raggiunto e fermato. Durante il successivo controllo, sono state rinvenute le armi, due fucili automatici calibro 12, e le munizioni che i due avevano tentato di occultare al di sotto del sedile posteriore. Armi e munizioni sono state sottoposte a sequestro.

I due uomini, L.L. 62 anni di Escalaplano e L.G. 50 anni di Ballao, sono pregiudicati. Sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per porto illegale d’arma, poiché non in possesso di licenza, e per reati venatori di esercizio di caccia in tempo di divieto generale, durante la notte e a bordo di veicolo: violazioni, queste, che prevedono pene sino a due anni di reclusione ed ammenda sino a 2.500 euro.

Una terza persona, U.D. 48 anni di Escalaplano, è stata denunciata nell’ambito della stessa operazione perché deteneva armi di uno dei pregiudicati senza averne denunciato il possesso all’Autorità di pubblica sicurezza. Ulteriori armi sono state sottoposte a sequestro amministrativo.

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Il cacciamine Termoli della Marina Militare dopo essere partito lo scorso 12 settembre dalla Base Navale di La Spezia, ha raggiunto le acque antistanti il porto francese di Tolone per ricongiungersi al Secondo Gruppo di Contromisure Mine della NATO (NATO – SNMCMG2), la forza marittima multinazionale integrata che opera per garantire la salvaguardia delle vie di comunicazione marittime e gli accessi ai porti dalla minaccia di mine navali.

L’impegno internazionale inizia con l’esercitazione Olives Noires, organizzata a partire dal 14 settembre dalla Marine Nationale francese e durante la quale verrà svolto un addestramento avanzato nella condotta di operazioni di contromisure mine. Tale esercitazione si protrarrà fino alla fine del mese di settembre e sarà un importante momento formativo e di aggregazione per tutti gli equipaggi delle diverse nazioni intervenute.

La SNMCMG2 è uno dei Quattro gruppi navali permanenti che compongono la forza marittima di reazione rapida della NATO. Il gruppo di contromisure mine fornisce all’alleanza una capacità operativa indispensabile per assicurare, in tempo di crisi, il libero accesso ai porti e la sicurezza della navigazione. I gruppi permanenti si addestrano continuamente con i paesi alleati e partner, partecipando ad esercitazioni nazionali o multinazionali, in modo da incrementare l’interoperabilità e mantenere alto il livello di addestramento. 

Nave Termoli, al comando del Tenente di Vascello Mirco Forasacco, è un cacciamine costiero (Mine Hunter Coastal – MHC) della classe Gaeta consegnata alla Marina Militare nel dicembre 1992. L’Unità ha un equipaggio di 44 militari ed è in grado di svolgere attività di localizzazione, identificazione, neutralizzazione di mine navali, residuati bellici e di ordigni, per garantire la sicurezza della navigazione. Per effettuare queste operazioni l’unità è dotata di veicoli subacquei filoguidati Remotely Operated Vehicle (ROV) e si avvale di operatori del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare.

Nave Termoli lascerà il gruppo NATO a fine di ottobre 2018, per fare rientro nel porto di La Spezia.

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Penultima giornata, a Carloforte, per il festival Creuza de Mà. Dopo i due appuntamenti di questa mattina al Cinema “Mutua”, la serata propone alle 19.00 uno degli eventi più suggestivi e originali del festival: il concerto al tramonto alle Ciasette, un anfiteatro di roccia naturale che si affaccia sul mare, nei pressi del faro di Capo Sandalo (sulla punta estrema nord-occidentale dell’isola di San Pietro), e che si raggiunge a piedi percorrendo un piccolo sentiero scosceso: una Creuza de Mà, appunto. Protagonista il Quartetto Pessoa, ovvero Marco Quaranta e Rita Gucci ai violini, Achille Taddeo alla viola e Kyung Mi Lee al violoncello (reduci dal concerto della sera prima con il pianista Leandro Piccioni). Nato nel 1998, il complesso d’archi si impone per le scelte musicali che mirano all’accostamento dei generi più diversi, dalla grande letteratura classica per quartetto d’archi a contaminazioni con il jazz, il rock-blues, il tango, la musica klezmer e contemporanea. Insieme a Leandro Piccioni il Quartetto Pessoa ha inciso un cd con le “Cuatro Estaciones Porteñas” di Astor Piazzolla e brani da film dello stesso pianista, con la collaborazione di Peppe Servillo.

Al ritorno in paese, due film chiudono la penultima giornata del festival. Alle 21.00, al Cinema “Cavallera”, prosegue la serie di proiezioni dedicata alle registe italiane con “Tito e gli alieni”diretto da Paola Randi, con la colonna sonora firmata da Giordano Corapi e il compianto Fausto Mesolella, il musicista casertano, membro storico degli Avion Travel, scomparso l’anno scorso. Commedia “lunare” sulla fine della vita, la solitudine e la morte, “Tito e gli alieni” ha per protagonista uno scienziato, impersonato da Valerio Mastandrea, che dopo aver perso la moglie, vive isolato dal mondo nel deserto del Nevada, accanto all’Area 51. Dovrebbe lavorare a un progetto segreto per il governo degli Stati Uniti, ma in realtà passa le sue giornate su un divano ad ascoltare il suono dello Spazio. Un giorno gli arriva un messaggio da Napoli: suo fratello sta morendo e gli affida i suoi figli, Anita di sedici anni e Tito di sette. I due arrivano in America aspettandosi Las Vegas, ma si ritrovano invece in mezzo al nulla, nelle mani di uno zio squinternato, in un luogo strano e misterioso dove si dice che vivano gli alieni.

Alle 23.00, infine, nel consueto spazio del Giardino di Note, ultimo film in visione per la retrospettiva sul ‘68 curata dal giornalista e critico musicale Enzo Gentile: “Zabriskie Point” pezzo storico dell’epoca (1970) firmato da Michelangelo Antonioni, ambientato tra Los Angeles e la Death Valley nell’era dei figli dei fiori e delle università in fermento.

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Tre giorni di lavori con i maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, di Università e Centri di ricerca caratterizzeranno gli Stati generali dell’Agricoltura convocati nel polo fieristico di Cagliari dal 20 al 22 settembre. Un appuntamento che mira ad analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola sarda.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Si individueranno quindi criticità, punti di debolezza e possibili soluzioni per l’attuale programmazione e per quella del prossimo settennio.

Ad aprire la tre giorni sarà giovedì alle 9.30 l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, a cui seguiranno gli interventi dell’eurodeputato e vice presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sarà poi la volta del Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, Giuseppe De Blasi, della responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, del direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Baciotti, e di Luigi Ledda del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Si apriranno quindi 11 tavoli tematici così suddivisi: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura; Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

Nella seconda e nella terza giornata i risultati dei tavoli di lavoro verranno illustrati in sede plenaria pubblica, quindi analizzati e discussi in una serie di tavole rotonde da parte di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, del mondo produttivo e della ricerca. A metà mattinata del 22 settembre partirà la fase conclusiva con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore Pier Luigi Caria, dei rappresentanti delle associazioni agricole e del mondo della cooperazione, del presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, del direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura e rappresentante dell’Autorità di gestione sul PSR, Sebastiano Piredda.

«Si tratta di un appuntamento importante e di particolare responsabilità per tutto il mondo agricolo regionale. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione che parta dal basso e che permetta a questo mondo di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile per la Sardegna e l’Italia intera. Noi come politica vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano ai numerosi portatori di interesse di rivoluzionare, finalmente nel bene, questo pilastro così importante della nostra storia e della nostra economia.»

Per poter partecipare alle attività aperte al pubblico è necessario registrarsi al seguente link: goo.gl/AS3v8u

 

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Dalle eccellenze enogastronomiche alla moda. Sempre nel solco della valorizzazione della qualità e delle migliori espressioni della Gallura e della Sardegna. Questa volta, però, con un tocco ancora più cosmopolita. Mirtò, il festival internazionale del mirto, diventato brand conosciuto anche all’estero, ha organizzato per sabato 22 settembre, alle ore 21, a Porto Rotondo, una sfilata di moda all’interno della manifestazione “Vita da aMare”: l’iniziativa sociale, patrocinata dalla Regione Lombardia, il comune di Olbia e dal Consorzio di Porto Rotondo, durante la quale, per tre giorni, decine di ragazzi con disabilità e i loro accompagnatori verranno ospitati in barca a vela per raccogliere i migliori stimoli che la vita sul mare può offrire. Mirtò ha sposato in pieno il valore sociale dell’iniziativa decidendo di dare un contributo con una sfilata che vedrà protagonisti Marije Graafsna, 28 anni e Ovan Abdullah, 30 anni, i due stilisti olandesi che hanno vinto il reality show “Het Italiaanse Dorp: Ollolai”, che spopola nei Paesi Bassi e che ha visto proprio Ollolai come set delle trenta puntate andate in onda sulla televisione olandese Rtl. Marije e Ovan, produttori del marchio di moda Amkina, avevano organizzato una grande sfilata tra i vicoli del paese, ma ora avranno per loro un nuovo palcoscenico di grande impatto. «Abbiamo pensato di organizzare questa sfilata dopo aver conosciuto gli stilisti olandesi nell’ambito dell’iniziativa con cui Mirtò ha coinvolto Ollolai e i Comuni della Barbaglia nella rassegna di eccellenze enogastronomiche, svoltasi lo scorso agosto tra Olbia e Porto Rotondo – spiega Giuseppe Pinna, direttore marketing di Mirtò ed ideatore dell’evento -. La rete televisiva olandese Rtl ha rappresentato un importante veicolo di promozione per la Sardegna e ora, grazie al valore acquisito dal marchio Mirtò, abbiamo scelto di organizzare la sfilata a Porto Rotondo con gli abiti dei due stilisti olandesi, che consideriamo ormai due sardi acquisiti».

La sfilata di moda, organizzata con il contributo di Antonella Fini, stilista ed organizzatrice di molti eventi legati alla solidarietà, vedrà esibirsi nella passerella di piazza Cascella, con il teatro Mario Ceroli che fungerà da magico “backstage” della manifestazione, anche diversi protagonisti della scena olbiese. Oltre alla stessa Antonella Fini, la stilista di Porto Torres che proporrà i suoi capi in jeans, ci sarà Irene Piccinnu, artista che mostrerà i suoi capi disegnati con l’antica tecnica sarda della xilografia, con l’incisione a rilievo su legni duri, imprimendo poi la stampa sul tessuto e colorandolo. Ci sarà poi Paola Tangianu, stilista che farà sfilare in passerella i suoi rinomati capi in pelle. Alla serata parteciperanno anche Niko Veccia, hair stylist e la make up artist Emiliana Sancamillo. «Si tratta di una sfilata di primissimo livello, all’interno di una manifestazione, come Vita da aMare, che conferma la sua veste sociale, ma anche di valorizzazione dell’inclusione e del turismo accessibile – spiega Marco Balata, assessore del Turismo del comune di Olbia -. Mirtò conferma la sua vocazione con questo spazio che intende valorizzare gli stilisti sardi».

Ma il vero colpo di scena sarà la presenza del noto stilista Paolo Isoni, in qualità di ospite d’onore della manifestazione. Non solo una presenza simbolica, però. Isoni, infatti, sarà uno dei protagonisti del progetto di inserimento dei ragazzi diversamente abili voluto da Mirtò, che lo ha ideato. Nascerà così un premio pensato per i ragazzi con disabilità, gli stessi protagonisti dell’evento “Vita da aMare”, che durante l’inverno disegneranno degli abiti che il prossimo anno Isoni si è preso l’impegno di realizzare. «Nella prossima edizione della manifestazione sfileranno le creazioni disegnate dai ragazzi e realizzate nei miei laboratori – spiega lo stilista olbiese -. Il prossimo 22 settembre sarò presente a Porto Rotondo in veste di ospite, proprio per dare il mio sostegno a questa iniziativa, con la quale creeremo un premio per valorizzare le creazioni nate dalla loro inventiva. Gli daremo da fare i compiti a casa, con l’obiettivo di avvicinare due mondi e due sensibilità, anche se saranno loro i protagonisti». L’iniziativa vede uniti Mirtò con l’assessore del Turismo, Marco Balata e dei Servizi sociali, Simonetta Lai, del comune di Olbia, grazie al fondamentale contributo di Maria Antonietta Cossu, presidente della commissione consiliare ai Servizi sociali e pedagogista di professione.

A decretare la vittoria degli stilisti, è stata la popolazione di Ollolai, dopo aver dato vita ieri sera a delle vere e proprie elezioni in cui gli abitanti del paese hanno fatto la fila per qualche ora pur di dare la preferenza alla coppia preferita. Marije e Ovan, produttori del marchio di moda Amkina, che nei giorni scorsi hanno dato vita alla grande sfilata tra i vicoli del paese, sono stati scelti tra cinque coppie protagoniste del reality: oltre a Marije a Ovan, c’erano Joy e Danielle, Paul e Chantal, Sandra e Marcello, Diederik e Brenda con la piccola Cloe.

Gli ollolaesi sono arrivati per le “elezioni” in una piazza stracolma che ha accolto la festa finale del reality show mandato in onda dalla Tv olandese Rtl. Lo show però continua le sue registrazioni, forse fino a ottobre. Restano infatti da registrare 16 puntate delle 30 previste.

Le cinque coppie erano arrivate a Olloai dopo il progetto lanciato dal sindaco Efisio Arbau, che ha scommesso sulla rinascita di questo borgo di 1.200 anime arroccato sulla montagna del Nuorese: vendere le vecchie case a 1 euro per ripopolare il paese a una sola condizione: che venissero ristrutturate e abitate. Una proposta che è piaciuta a una giornalista olandese arrivata nel cuore della Sardegna e che ha favorito l’incontro con i produttori del reality messo in onda dalla tv Rtl. Le cinque coppie olandesi, che hanno scelto di vivere a Ollolai, una delle comunità isolane più colpite dallo spopolamento, dovranno ora ristrutturare le case acquistate a 1 euro e progettare il loro futuro nel paese barbaricino.

 

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Il vicepresidente della commissione Salute in Consiglio regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) denuncia in una nota «il mancato acquisto dei sensori per la glicemia che sta provocando disagi per i diabetici sardi negli ospedali cagliaritani Binaghi e Businco, dove la situazione è fuori controllo, con i centri diabetologici all’interno dei presidi sanitari che attendono l’approvvigionamento dei dispositivi da fornire ai pazienti».

«L’Azienda tutela salute – aggiunge Edoardo Tocco – non ha ancora dato il via libera per il rifornimento degli apparecchi “Flash glucose monitoring”, ovvero dei sistemi che consentono l’automonitoraggio glicemico. Un metodo innovativo che permette la lettura dei valori senza dover pungere le dita. E’ diventata un’emergenza insopportabile per i diabetici, già sottoposti a delle cure continue per il controllo della patologia. L’Ats non ha dato ancora la disponibilità per la fornitura delle strumentazioni che supporterebbero una qualità di vita sicuramente migliore per i pazienti. E’ una situazione insostenibile – conclude Edoardo Tocco – che necessita di provvedimenti urgenti dell’assessorato della sanità per concedere gli apparecchi ai diabetici sardi.»