21 December, 2024
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«Il Centrosinistra al governo della Regione Sardegna, in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Ministeriale 70, ha dovuto ridefinire l’assetto del sistema organizzativo sanitario dell’Isola, cosa che è stata fatta senza chiudere nessun ospedale, con l’obiettivo principale di  fornire risposte adeguate ai bisogni dei cittadini e tutelare le prerogative e le peculiarità della nostra Isola.»

Lo scrive, in una nota, Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale.

«Il governo formato dai 5 stelle e dalla destra di Salvini ha contestato la legge sostenendo che la Regione Sardegna ha ecceduto con le deroghe rispetto alle disposizioni ministeriali accusandoci di aver lasciato aperti troppi ospedali – aggiunge Pietro Cocco –. Il Governo leghista pentastellato vorrebbe farci chiudere i seguenti presidi: Iglesias, la Maddalena, Isili, Guspini, Muravera, Bosa, Tempio Pausania, Ozieri, Chilarza e Lanusei. I rappresentanti del centrodestra in Consiglio regionale hanno fatto una strenua opposizione alla legge di riforma e oggi, lo stesso centrodestra, plaude con soddisfazione all’operato del governo: incredibile!».

«Dicano da che parte stanno, se in difesa del mantenimento dei servizi senza chiudere nessun ospedale o col Governo che vuole sopprimerli – sottolinea ancora Pietro Cocco -. Un’incoerenza dannosa sulle spalle della salute dei cittadini e dei più deboli.»

«Non staremo a guardare ma faremo tutto ciò che è necessario per garantire il rispetto della nostra autonomia – conclude Pietro Cocco -, e per il mantenimento di tutti i presidi ospedalieri.»

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«Una boccata d’ossigeno per tante famiglie della nostra città. Un risultato importante, raggiunto grazie al lavoro della Giunta in collaborazione con l’operato degli uffici comunali.»

Così il sindaco Paola Massidda ha annunciato che lunedì 1° ottobre partiranno i cantieri comunali di forestazione, che vedranno impiegate 64 persone. 

I cantieri comunali prevedono interventi tesi alla valorizzazione del patrimonio boschivo della città di Carbonia. A seguito della convenzione tra comune di Carbonia e Aspal, saranno impiegate a tempo determinato, per 129 giornate lavorative, 64 persone. Gli operai prenderanno servizio in due turnazioni differenti, di 6 mesi ciascuna. I cantieri dureranno complessivamente 1 anno e riguarderanno soprattutto la Grande Miniera di Serbariu e la pineta di Rosmarino.

Nel dettaglio sono stati assunti:

– 56 operai comuni di 1° livello;

– 4 operai qualificati di 2° livello con mansione di motoseghista;

– 4 operai specializzati di 3° livello con mansione di capo squadra.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai: «Attraverso l’avvio dei cantieri comunali viene assunta un’ampia gamma di lavoratori in diverse attività tese al miglioramento e alla manutenzione del patrimonio boschivo esistente. Sin dal momento del nostro insediamento ci siamo attivati per recuperare i finanziamenti regionali relativi ai cantieri di forestazione delle annualità 2012 e 2013, che rischiavano di andare persi, con grave danno per il tessuto occupazionale cittadino». 

Un importante traguardo raggiunto anche grazie alla capacità del comune di Carbonia di offrire ai cittadini strumenti di intervento utili nel campo delle politiche attive per il lavoro: «Lo stanziamento di 1 milione di euro consente l’assunzione di 64 operai per circa 6 mesi, ridando dignità e speranza alle famiglie della nostra città», ha affermato l’assessore alle Politiche del Lavoro Loredana La Barbera.

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Questo l’annuncio ufficiale dato, domenica 9 settembre 2018, dal direttore del Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e della formazione dell’Università di Sassari, prof. Marco Milanese: «Ieri è mancata Caterina Virdis Limentani, già ordinaria di Storia dell’arte moderna nella Facoltà di Lingue del nostro Ateneo e già Direttrice del Dipartimento di Scienze dei Linguaggi. La sua produzione è prevalentemente dedicata alla pittura e alla miniatura del Rinascimento europeo e alle indagini tecnologiche relative alla pittura. Ha inoltre rivelato interesse continuo per l’estetica e la produzione degli artisti del nostro tempo, dimostrandosi attenta in particolare ai classici della pittura contemporanea».

Caterina Virdis Limentani ha insegnato Storia dell’arte moderna, Storia dell’arte fiamminga e olandese, Iconografia e iconologia nelle Università di Padova (1970-2006), Milano Cattolica (Scuola di specializzazione, 1999-2002) e Sassari (2007-2011).

Ha partecipato in campo internazionale a numerosi congressi, pubblicazioni scientifiche, mostre, mentre in campo nazionale ha diretto rilevanti campagne di ricerca, ha curato mostre e organizzato convegni specialistici in sedi prestigiose. Suoi allievi insegnano Storia dell’Arte Moderna in varie Università italiane e occupano posizioni di rilievo in istituzioni museali. La sua produzione scientifica comprende riflessioni metodologiche e studi su specifici artisti del Nord, come Rubens e Van Dyck. Si è inoltre particolarmente dedicata alla pittura e alla miniatura del Cinquecento europeo, con una particolare attenzione a Hieronymus Bosch, sul quale è intervenuta anche recentemente nel catalogo della mostra di Madrid.

L’ultima sua fatica,  firmata con Maria Vittoria Spissu, è stata presentata qualche settimana fa a Stintino, quando la prof.ssa Virdis stava già male: «La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento».

Se si controlla l’OPAC (il catalogo online) dell’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane), sono oltre sessanta le pubblicazioni registrate a nome di Caterina Virdis Limentani come autrice, come coautrice, come prefatrice, come postfatrice.

Da quest’elenco riportiamo le opere che hanno per oggetto artisti e fenomeni artistici dell’isola di Sardegna, terra natale alla quale Caterina rimase sempre affettivamente legata. I cataloghi seguenti sono una testimonianza viva della sua appassionata collaborazione con la F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e in particolare con il Circolo sardo “Eleonora d’Arborea” di Padova, di cui era attualmente presidente.

  • Insularità: percorsi del femminile in Sardegna / a cura di Caterina Limentani Virdis; Sassari: Chiarella, 1996; 247 p.; 30 cm. In testa al front.: Comune di Sassari.
  • Paola Dessy: sculture e grafica / a cura di Giuliana Altea, Marco Magnani, Caterina Limentani Virdis, Gian Franco Martinoni; stampa 1999 (Rubano: Grafiche Turato); 46 p.: ill.; 22 cm. Catalogo della mostra tenuta a Padova dal 4 dicembre 1999 al 9 gennaio 2000.
  • Stanis Dessy: dipinti e opere grafiche nel centenario della nascita / a cura di Caterina Limentani Virdis; Padova : Il poligrafo, 2000; 142 p. : ill.; 27 cm. Catalogo della Mostra tenuta a Padova nel 2000.
  • L’ arte dell’incisione a Sassari nel Novecento: produzione, formazione, politiche espositive / a cura di Caterina Virdis Limentani e Paola Dessy; testi di Caterina Virdis Limentani;  Villanova Monteleone: Soter, 2008; 58 p.: ill.; 22×22 cm.
  • Vincenzo Manca: opere 1937-2009 / a cura di Caterina Virdis Limentani; con scritti di Annalena Manca; Padova: Cleup, 2010; 82 p.: ill.; 21×23 cm. Catalogo della mostra tenutasi a Sassari, Palazzo della Frumentaria, 9-26 aprile 2010
  • Albino Manca: L’officina di uno scultore dal mito di Roma al sogno americano / a cura di Giuliana Altea e Caterina Virdis; Roma: Gangemi, 2010; 206 p.: ill.; 24 x 31 cm. Mostra tenuta a Roma al Vittoriano nel 2010. La mostra andò anche nella sede della Legione di Carabinieri di Cagliari dove ci sono quattro statue gigantesche,  realizzate da Albino Manca, proprio sul frontone della Legione.
  • Ascoltare la pietra: sculture di Pinuccio Sciola / a cura di Caterina Virdis Limentani e Roberto Favaro; con uno scritto di Claudio Mazzoli; Roma: Gangemi, 2013; 143 p. : ill.; 22 x 24 cm. Catalogo della Mostra tenuta a Padova nel 2013.
  • Stanis Dessy: maestro del colore e delle tecniche / testi di Caterina Virdis Limentani; Nuoro: Ilisso,  2013; 112 p.: ill.; 30 cm. Catalogo della mostra tenuta presso la Pinacoteca comunale “Carlo Contini”, Oristano 17 maggio-6 luglio 2013.
  • Album delle ore d’ozio di Enrico Costa (1841-1909): impiegato di banca / [a cura di] Paolo Cau; postfazione di Caterina Virdis Limentani; Sassari: Mediando, 2014; 122 p.: ill.; 25 x 29 cm.

– La via dei retabli: le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento / Caterina Virdis Limentani, Maria Vittoria Spissu; Sassari: Carlo Delfino, 2018; 335 p.: ill.; 31 cm.

Mostre organizzate dalla F.A.S.I. a cura di Caterina Virdis Limentani

Mostra “Sul filo dell’Arte: tessiture d’artista in Sardegna”, catalogo ed. Charta, Teulada, Casa Baronale Sanjust dal 25 agosto al 29 settembre 2001; Cagliari, Centro d’Arte “Exma” dal 26 ottobre al 1° dicembre 2001.

Mostra “Trafitture Preziose” di Giovanna Sechi, Padova, Oratorio di San Rocco, dal 30 settembre al 15 ottobre 2005.

Mostra “Francesco Ciusa: gli anni delle Biennali (1907-!928), coordinatrice Caterina Virdis Limentani, Venezia, Palazzo Molin Adriatica, dal 3 novembre 2007 al 6 gennaio 2008; Firenze, Palazzo Medici Ricciardi, dal 25 gennaio 2008 al 26 febbraio 2008.

Mostra “Antonio Corriga. Pitture e grafiche”, Padova, Circolo culturale sardo, dal 18 marzo al 30 maggio 2016.

Mostra “Elio Pulli dalla terra al sole”, Padova, Circolo culturale sardo, dal 16 al 30 dicembre 2017.

Mostra “Antonio Corriga. Pitture e grafiche”, Siena, Circolo “Peppino Mereu”, aprile 2018.

Testimonianze personali su Caterina dall’interno della  F.A.S.I.

Serafina Mascia, presidente: «Amica carissima, donna generosa e tenace, grande intellettuale impegnata nel trasmettere e far conoscere l’arte, la cultura e la storia della Sardegna lavorando con semplicità nei circoli della F.A.S.I. e nelle nostre città di emigrazione. Curatrice delle più prestigiose mostre della F.A.S.I. e delle attività culturali del Circolo sardo di Padova».

Tonino Mulas, presidente onorario: «Piccola, minuta, dolce e forte. Grande Caterina. Storica dell’arte e intellettuale impegnata, in politica e nel sociale, consigliera regionale veneta del PCI-PDS (dal 1990 al 1993), poi nella F.A.S.I.  Un esempio di rigore,  di misura, di generosa partecipazione, per tutti noi».

Sia Pierangela Abis (già responsabile del Coordinamento Donne) che Francesca Concas (attuale coordinatrice) ricordano con rimpianto il contributo dato da Caterina alle iniziative del  movimento delle donne dei Circoli della F.A.S.I.

Personalmente, dopo averla avuta come giovane e appassionatissima (era appena laureata) docente di Storia dell’ arte al Liceo classico “Azuni” di Sassari, ho ritrovato Caterina nel mondo F.A.S.I. La prima volta di questo “ritrovarci” le manifestai il positivo ricordo che in classe avevamo del Suo insegnamento, finalmente in grado di motivarci allo studio della storia dell’arte, dopo precedenti esperienze con professori didatticamente incapaci. Con mia grande meraviglia si ricordava di un mio tema che il prof. Brigaglia aveva letto in un consiglio di classe per motivare il voto più alto.

Nell’occasione mi regalò una copia del libro di memorie scritto da Marcella Piras Zara, Tramariglio: 1941-1945: cronache familiari da un luogo singolare della Sardegna (Padova: Cleup, 2002). Caterina, parente dell’autrice, è nominata spesso nel libro, ambientato nella colonia penale di Tramariglio (dal catalano Tramarill, “tra due mari”), vicino ad Alghero. Qui il direttore non era un carceriere nel senso vero, ma una figura bonaria che trattava i carcerati come se fossero figli suoi con l’intenzione, forse, di redimerli.

Ultimamente, Le avevo fatto avere una copia del libretto  di Teresa Mannu, Canzunetti, giogghi firastrocchi e gobbuli…: testi inediti della tradizione orale sassarese raccolti dalla mamma di Salvator Ruju / a cura di Sandro Ruju; Sassari: Edes, 2016.

Mi aveva scritto: «Caro Paolo, grazie del bel libretto, curato, elegante, sorprendente per l’impegno della raccoglitrice e  degnamente corredato dall’ottima introduzione del nostro amico Sandro Ruju. Mi dispiace di essere mancata all’appuntamento, ma ultimamente passo da un malanno all’altro. […] Non voglio affliggerti con questi resoconti sanitari, invece preferisco dimostrarti quanto mi stia a cuore il possesso di un libro che contenga i testi  popolari sassaresi di antica tradizione. Sono certa che mi sarà utile per un mio lavoretto dedicato alle memorie familiari, del quale mi permetto di farti conoscere un capitolo».

Il dolore che mi procura la scomparsa di u’amica ritrovata nel modo che ho appena detto è molto forte. Per quello che Lei ha fatto per la F.A.S.I. merita un ricordo adeguato alla Sua professionalità di studiosa e al Suo amore per le iniziative a favore della nostra organizzazione.

A Padova è intitolata al marito di Caterina prematuramente scomparso, Alberto Limentani (1935-1986; professore di Filologia Romanza nelle Università di Cagliari, di Venezia e di Padova), la biblioteca della Accademia Galileiana di Scienze, Lettere e Arti.

L’Università di Padova ha pubblicato il volume Uno sguardo verso Nord : scritti in onore di Caterina Virdis Limentani / a cura di Mari Pietrogiovanna; cura editoriale di Chiara Ceschi, Padova: Il poligrafo, 2016, 494 p.: ill.

Speriamo che – oltre Padova – anche l’amata città di Sassari e la mai dimenticata isola di Sardegna facciano la loro doverosa parte in memoria di una studiosa sarda così illustre!

Paolo Pulina

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Nella serata di ieri i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale un giovane originario del Gambia, pregiudicato, classe 1999. Secondo le ricostruzioni dei militari il giovane extracomunitario che si trovava in Piazza del Carmine, aveva poco prima venduto della sostanza stupefacente del tipo hashish ad un turista austriaco che, fermato e controllato dai carabinieri, ha riferito tutti i dettagli dello spacciatore. Sottoposto a perquisizione personale, infatti, il giovane gambiano è stato trovato in possesso delle banconote provento dell’attività di spaccio e, pertanto, condotto presso gli uffici del comando provinciale, dove ha opposto una violenta resistenza ai militari operanti che, pertanto, lo hanno tradotto presso le camere di sicurezza del comando provinciale, in attesa del rito direttissimo.

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«Iscol@ è un sistema, un progetto complesso fatto di tanti tasselli. Per raggiungere il massimo dei risultati dobbiamo portarlo avanti insieme, deve essere un’azione collettiva, un intervento che si sviluppa sulla base della massima unità di intenti e della collaborazione di tutti. Sentirci squadra e operare come tale ci consente di procedere velocemente verso l’obiettivo di avere, in tempi rapidi, istituti più moderni, sicuri accoglienti per i nostri studenti.»

Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru che, nella Sala Emilio Lussu a Villa Devoto, ha aperto l’incontro incentrato sugli ulteriori 14 concorsi di progettazione per le “Scuole del nuovo millennio”, ormai in fase di chiusura. Sono poi intervenuti Alessandra Berry e Matteo Frate, dell’Unità di Progetto Iscol@, e i sindaci, gli amministratori e i tecnici dei comuni coinvolti. I concorsi riguardano la realizzazione di poli scolastici a Villaspeciosa, Guasila, Mores, Uta, Escalaplano, Neoneli, Monti, Mores-Ittireddu, Scano di Montiferro-Tresnuraghes-Sagama- Sennariolo, Samugheo, Thiesi, Olbia, Posada e Sassari.

«Stiamo andando avanti in modo spedito superando, con il dialogo e il confronto continuo, le eventuali criticità. Siamo a buon punto e lavoriamo per completare il percorso nei tempi più rapidi possibile per sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte da Iscol@», hanno detto Alessandra Berry e Matteo Frate che hanno fatto il punto della situazione con tutti gli amministratori presenti. Intanto lunedì 17 settembre il presidente Francesco Pigliaru partecipa alla presentazione ufficiale del progetto del nuovo polo dell’istruzione di Villaspeciosa che avviene in coincidenza con l’avvio del nuovo anno scolastico.
Sempre nell’ambito delle “Scuole del nuovo millennio”, dopo la chiusura dei concorsi di progettazione, è in fase avanzata l’iter che riguarda dieci scuole ad Ales, Alghero, Bono, Jerzu, Nuoro, Nurachi, Cagliari, Mogoro, Sassari e Tortolì. Altri 4 concorsi di idee sono stati banditi dal ministero per l’Istruzione (Olbia, Selargius, Arzachena e Muravera). Già quest’anno saranno bandite le prime gare per l’affidamento dei lavori di realizzazione delle scuole. Lo stanziamento complessivo ammonta a 90 milioni di euro.

Vanno avanti le attività dell’Asse 2 di Iscol@. Ad oggi con uno stanziamento di oltre 170 milioni di euro sono stati avviati 1.300 interventi tra manutenzione straordinaria e arredi. Ciascun intervento ha prodotto l’avvio di cantieri con evidenti ricadute per la filiera dell’edilizia.

La Regione ha inoltre promosso il bando per gli arredi e le attrezzature tecnologiche con un finanziamento di 30 milioni che consente a 400 scuole della Sardegna di dotarsi di sistemi e soluzioni più moderne e in sintonia con le mutate esigenze della didattica. A quattro anni dall’avvio del primo piano operativo, promosso dalla Giunta Pigliaru, nell’ambito del programma strategico “Iscol@”, sono stati stanziati circa 300 milioni di euro.

 

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Il vicepresidente della commissione sanità in Consiglio regionale Edoardo Tocco (FI) non mostra sorpresa dalla decisione arrivata dal ministero della Salute sulla riforma della rete ospedaliera.

«La Giunta – dice Edoardo Tocco – ha dato vita all’Ats, un carrozzone che non ha cambiato le sorti del settore, per poi passare ad una riorganizzazione delle strutture isolane senza capo né coda. Un piano che, applicato, ha prodotto la riduzione dei servizi nei piccoli ospedali, la scomparsa di strutture complesse e ridisegnato la geografia della sanità isolana. Un programma attuato attraverso l’approvazione degli atti aziendali in violazione di quanto previsto dal decreto ministeriale 70 del 2015, con l’inosservanza degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell’assistenza ospedaliera.»

«Troppe contraddizioni. Una ragnatela di nuovi dipartimenti e strutture in contraddizione con quanto previsto dalla normativa – aggiunge Edoardo Tocco – con la nomina di nuovi direttori che hanno provocato molte perplessità. Chiederò subito la convocazione del parlamentino per fare chiarezza sulla vicenda. E’ ora indispensabile che si ripristini il sistema sanitario isolano, ridando ossigeno soprattutto ai piccoli ospedali. L’assessore Luigi Arru – conclude Edoardo Tocco – non può certo tenere nascosto questo parere alla platea del Consiglio regionale, con la rivisitazione dell’intera rete ospedaliera finalizzata a porre al centro la salute dei cittadini.»

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Buona performance per il mercato del lavoro in Sardegna, in controtendenza rispetto ai dati che interessano altre regioni del Mezzogiorno e del resto d’Italia. Molta più gente di prima oggi guarda al mercato del lavoro con l’aspettativa di trovare un’occupazione: diminuiscono drasticamente gli “inattivi” e la forza lavoro cresce di ben 34 mila unità. Di queste, la gran parte trova un lavoro: l’incremento dell’occupazione è notevole, ci sono 24 mila occupati in più rispetto a un anno fa. Gli altri 10 mila che prima, rassegnati, non cercavano lavoro ora lo stanno cercando attivamente: anche questo è un segnale positivo.

«Abbiamo recuperato tanto del molto terreno perso durante la crisi – commenta il presidente Francesco Pigliaru -. Dopo anni terribili, occupazione e tasso di disoccupazione sono tornati ai livelli del 2012. Speriamo sia il segnale definitivo di una uscita dalla crisi che consentirà di irrobustire politiche pubbliche a favore di chi ha pagato e sta pagando il prezzo più alto della crisi.» 

«Tutti i dati sono incoraggianti – commenta l’assessora del lavoro, Virginia Mura -. L’aumento della forza lavoro, dell’occupazione, il calo del tasso di inattività. In questo contesto anche il contenuto aumento dei disoccupati (nel 2014 il tasso di disoccupazione era superiore di oltre 4 punti), a prima vista potrebbe apparire un dato negativo, ma in realtà è riconducibile alla circostanza che gli scoraggiati si affidano ora ai rinnovati servizi per l’impiego. Emerge, poi, con prepotenza un balzo dell’occupazione femminile, alla quale corrisponde un marcato calo delle inattive. Donne che erano ai margini del mercato del lavoro sono ora accompagnate in nuovi percorsi occupazionali. Confidiamo che il miglioramento dell’occupazione femminile e il calo dell’inattività dipendano anche dalle misure di welfare messe in campo dall’assessorato. Il settore più dinamico, che ha visto crescere maggiormente l’occupazione, è stato quello dei servizi.»

Il tasso di occupazione cresce dal 51,2% al 53,8% (nel Mezzogiorno e in Italia l’indicatore è in aumento rispettivamente dal 44,2% al 45,3%, e dal 58,1% al 59,1%). In aumento sia la componente femminile (dal 42,8% al 46,6%), che quella maschile (dal 59,4% al 60,8%). Il numero degli occupati sale del +4,3% (da 568,2 a 592,5 unità), in raffronto al dato nel Mezzogiorno (+2,2%) e nell’intero Paese (+3,3%). La crescita nell’Isola interessa la componente maschile (+1,6%), e in particolare quella femminile (+8,0%).

Incremento anche con riguardo alla forza lavoro: un +5,2% (da 668,9 a 703,4). Il dato positivo interessa la componente femminile (+10,2%) e in minor misura quella maschile (+1,7%).

Il lavoro in Sardegna è in crescita anche in base all’indicatore del tasso di attività: guadagnati +3,6 punti percentuali (dal 60,3% al 64,0%), con un incremento sia della componente femminile (+5,4), sia di quella maschile (+2,0).

Calano gli inattivi: -10,1 punti percentuali (da 430,0 a 386,4). Il dato positivo interessa entrambe le componenti, ma è più marcato a livello femminile (-11,8%), che a livello maschile (-7,4%). Diminuito il tasso di inattività (in calo dal 39,7% al 36,0%) sia per la componente femminile (-5,4%) sia per quella maschile (-2,0%).

Per effetto del forte aumento delle persone che ora cercano attivamente lavoro, questo quadro positivo determina un leggero aumento della disoccupazione: persone che prima non lavoravano e che rinunciavano alla ricerca di un lavoro ora invece si attivano e si iscrivono alle liste di disoccupazione. La disoccupazione dunque passa da da 100,6 mila a 110,8 mila. In parallelo si registra per il tasso di disoccupazione un incremento dal 15,0% al 15,8, un tasso che comunque rimane tra i più bassi degli ultimi anni.

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«Il documento del ministero della Salute certifica il fallimento della riforma portata avanti dalla Giunta Pigliaru.»

E’ durissimo il giudizio del capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Francesco Pigliaru, sullo stop imposto dal ministero della Salute alla riforma della rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale, dopo un lungo e duro scontro tra le forze politiche di maggioranza e minoranza e le rimostranze emerse nei territori.

«Si sospendano i lavori programmati e si riunisca urgentemente l’assemblea regionale per correggere il tiro – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Ora è chiaro come il riordino della sanità sia stato il più grande pasticcio politico della legislatura con una confusione ed un disordine senza precedenti. Un epilogo davvero drammatico di una giunta che ha visto bilanci bocciati, leggi sospese, piano di sviluppo rurale da correggere, debiti fuori bilancio. L’ultimo siluro sulla riforma ospedaliera pone rilievi di legittimità su una normativa contestata dalla minoranza, dai sindaci, dai territori. Un riordino che ha creato solo caos e disservizi nella sanità sarda, portato avanti dalla maggioranza (a guida Pd) con arroganza e incompetenza.»

«Da subito hanno applicato questa riorganizzazione – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – senza il via libera del Ministero. E, cosa ancora più grave, hanno trasferito e smontato interi reparti degli ospedali sardi, creato strutture complesse e dipartimenti, assunto nuovo personale, nominato primari, assegnato nuovi incarichi. Scelte inopportune, illegittime, arbitrarie. I provvedimenti non hanno posto il paziente come perno centrale della sanità. La prima tappa ora è la convocazione urgente del Consiglio regionale, per apportare le dovute correzioni al piano di riforma. Entro il prossimo 30 ottobre le revisioni devono essere trasmesse. Si auspica che sia rivisto e stravolto un riordino che scontenta tutti i sardi, a partire dalla Asl unica. Dobbiamo assolutamente evitare la chiusura di ospedali strategici come Iglesias, San Gavino e Muravera – conclude Gianluigi Rubiu –. Un rischio altissimo senza una revisione della rete ospedaliera.»

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E’ scontro aperto tra le forze politiche di maggioranza e quelle di minoranza, sia a livello nazionale sia regionale, dopo lo stop imposto dal ministero della Salute alla legge di riordino della rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale. Ieri sono state molto dure le critiche del senatore del Partito Sardo d’Azione Christian Solinas, già consigliere regionale, nei confronti della Giunta Pigliaru, che avrebbe tenuto nascosto il contenuto delle motivazioni dello stop ministeriale alla legge, protocollate il 7 settembre, e puntuale è arrivata la replica dell’assessore della Sanità Luigi Arru.

«Il senatore Solinas cerca di mischiare le carte, soffermandosi sul fatto che avrei nascosto il parere del ministero della Salute e non, invece, sul parere stesso, che di fatto porterebbe alla chiusura dei nostri ospedali – ha detto l’assessore Luigi Arru sull’intervento del senatore Christian Solinas -. Il documento è stato  protocollato il 7 settembre ma spedito via PEC dal Ministero solo ieri. Fatta questa premessa, siamo pronti a confermare e difendere quanto contenuto nella Rete voluta dalla Giunta, dalla maggioranza e dal Consiglio regionale. Non abbiamo stravolto il Dm 70, ma abbiamo utilizzato le prerogative che ci assegna per salvare ospedali difficilmente raggiungibili a causa dei collegamenti stradali e delle infrastrutture. Il senatore su questo non interviene, però, di fatto sposando la linea del Ministero, e quindi del Governo, che porterebbe alla chiusura dei nostri ospedali. Il tutto alla faccia dell’Autonomia, rivendicata in Sardegna, dimenticata all’ombra della Lega.»

«Noi difenderemo la nostra proposta e ci aspettiamo che la battaglia vada oltre l’appartenenza partitica, e veda mobilitati il Consiglio regionale, le amministrazioni comunali, i cittadini. Magari così – ha concluso Luigi Arru – capiremo anche da che parte sta il senatore Solinas, se con i Sardi o con chi vuole togliere loro servizi.»

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Ieri sera i carabinieri della stazione di San Giovanni Suergiu hanno attuato controlli di polizia nel territorio di competenza, setacciando meticolosamente tutte le aree maggiormente sensibili per la commissione di reati predatori. Nel corso del servizio i militari hanno arrestato, in flagranza di reato, F.L.. 53enne. originario del luogo, disoccupato, già sorvegliato speciale di p.s. e sottoposto alla misura dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. In particolare, i militari hanno colto l’uomo in atteggiamento sospetto in quella via Vittorio Emanuele che, vedendo i militari, tentava di eludere eventuali controlli. È stato fermato ed identificato dai carabinieri dinnanzi ai quali mostrava sempre più evidenti segnali di insofferenza alle operazioni di polizia di rito. C’è voluto poco ai militari dell’Arma per risalire alle ragioni di tale anomala condotta. All’esito del controllo e degli accertamenti, infatti, l’uomo è stato trovato in possesso di documenti ed effetti personali asportati poco prima ad una coppia di pensionati e di una pianta ornamentale trafugata da un esercizio commerciale vicino. Ma la perquisizione ha consentito di rinvenire, occultati sulla sua persona, anche due coltelli di genere proibito. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari.