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«Nel Sulcis Iglesiente la situazione del personale ATA appare ad oggi drammatica. Nello specifico, i dodici Istituti Comprensivi di questo territorio (ad esclusione del Globale di Carloforte) stanno affrontando con incertezza l’inizio del nuovo anno scolastico: 20 comuni con 94 plessi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria si ritrovano con un organico ormai ridotto ai minimi termini.»
La denuncia arriva da Silvia Messori, referente della segreteria FLC CGIL del Sulcis Iglesiente.
«I collaboratori scolastici in organico di diritto sono solo 180 e a questi si sono aggiunti 5 posti in organico di fatto (contratti annuali) assegnati dall’USP di Cagliari a fine agosto che sono sembrati come una goccia nel mare – aggiunge Silvia Messori -. Con questi numeri appare chiara l’impossibilità di garantire l’apertura delle scuole che, nonostante le difficoltà, hanno un’offerta formativa sempre più ricca e articolata:
- le sezioni dell’infanzia hanno attivato le 40 ore settimanali;
- le sezioni della primaria hanno attivato il tempo pieno;
- le sezioni della secondaria di I grado hanno attivato il tempo prolungato (e due scuole hanno l’estensione oraria dell’indirizzo musicale, I.C. Angius di Portoscuso e I.C. Allori di Iglesias).
Con questi quadri orari le scuole devono garantire l’apertura pomeridiana ma appare evidente che, a fronte delle 185 unità ad oggi assegnate (su 94 plessi), abbiamo una media di solo 1,97 collaboratori scolastici per plesso.
È chiaro che in nessun plesso un solo collaboratore può garantire apertura e chiusura, vigilanza sugli alunni, assistenza agli alunni con necessità speciali e pulizia dei locali. Quello che gli istituti comprensivi chiedono (con accurate relazioni inviate ormai da giorni all’USP) è un incremento, nel complesso, di almeno 20 collaboratori scolastici al fine di superare la media di 2 collaboratori per plesso e permettere di strutturare le attività didattico-organizzative.
Alcuni esempi per comprendere meglio la situazione:
- gli Istituti comprensivi di Santadi e Narcao entrambi con 8 sedi e un organico di 10 collaboratori ciascuno
- l’istituto comprensivo di san Giovanni Suergiu che comprende cinque comuni, dodici plessi e con un organico in difetto di almeno due unità per garantire l’apertura di tutte le sedi
- l’I.C. di Domusnovas, tre comuni, con dieci plessi che chiede a gran voce almeno altre tre unità
- l’I.C. di Portoscuso che ha perso rispetto allo scorso anno un collaboratore: come se sette plessi si possano aprire con quindici unità
- non va meglio a Iglesias e Carbonia, con tre comprensivi ciascuna, che chiedono rispettivamente altri sette e sei collaboratori che consentirebbero di iniziare l’anno in maniera serena.»
«Per quel che riguarda gli assistenti amministrativi la situazione non è diversa anzi, con il fatto che questa categoria lavora negli uffici e non a diretto contatto con gli alunni spesso viene dimenticata. I carichi di lavoro sono notevolmente aumentati basti solo citare l’elaborazione delle domande di supplenza con l’apertura del bando per ATA e docenti dello scorso anno scolastico che ha portato alla valutazione di centinaia di domande e al caos sulla certificazione dei vaccini che ha portato le segreterie scolastiche al collasso. Anche qui l’organico è ridotto ai minimi termini con 45 unità su dodici istituti e una media di 3,75. Si capisce bene che l’intera macchina burocratica della scuola passa per le segreterie e sia in costante affanno – sottolinea ancora Silvia Messori -. A questo, si aggiunge il fatto che sette istituti comprensivi su dodici del territorio hanno un Dirigente scolastico in reggenza che, con tutta la buona volontà, può garantire la sua presenza massimo due volte a settimana.»
«La FLC CGIL del Sulcis Iglesiente ritiene pertanto inaccettabile che il ricorso allo strumento della deroga, prima ritenuto eccezionale, sia ora la prassi consolidata al fine di tutelare un diritto garantito dalla Costituzione: l’istruzione. Inoltre, la FLC CGIL rimarca quanto stabilito nel nuovo CCNL 2016/2018: garantire il funzionamento di una “comunità educante” che comprenda tutto il personale scolastico, dai docenti agli ATA. Questi ultimi sono, infatti, il cuore pulsante della scuola anche a fronte di una didattica in continua evoluzione, con gli allievi che sempre più spesso vivono la scuola non rinchiusi nelle quattro mura della loro aula ma in laboratorio, in palestra, nelle aule di strumento, appare una scelta scellerata quella di aver ridotto al lumicino l’organico del personale ATA.
La FLC CGIL rimarca l’urgenza che la questione inerente il personale ATA venga risolta al più presto e le venga attribuita l’importanza che merita.
Chiediamo – conclude Silvia Messori – l’apertura di tavoli di confronto con l’Ufficio scolastico e con il territorio rimarcando che “senza gli ATA la scuola resta chiusa”.»