19 December, 2024
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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Iglesias di martedì 4 settembre, il presidente Daniele Reginali ha letto un documento del  coordinamento territoriale della Rete Sarda in difesa della Sanità Pubblica, contenente le richieste avanzate all’Ats Sardegna.

«La Rete Sarda in difesa della Sanità Pubblica, nello specifico coordinamento Sulcis Iglesiente – si legge nel documento -, alla luce degli impegni presi, rispetto alla Riforma Ospedaliera, approvata in Consiglio Regionale il 25/10/2017 e non attuati dall’Ats per i presidi ospedalieri del Cto/Santa Barbara di Iglesias chiedono a gran voce l’applicazione della stessa:

– Dea di 1° livello su due stabilimenti, Sirai/Cto, Santa Barbara;

– Sirai (Carbonia) Stabilimento Dea/Emergenza/Urgenza;

– Cto (Iglesias) Stabilimento Dea

Attività programmata e Polo Materno Infantile, Dialisi;

– Santa Barbara (Iglesias)

Ospedale di Comunità, Casa della Salute con servizi specialistici, Polo Riabilitativo e hospice.»

«Ci chiediamo le motivazioni per le quali a tutt’oggi è assente l’applicazione della Rete Ospedaliera – si legge ancora nel documento -. Assistiamo con rammarico alle continue inaugurazioni di alcuni servizi, prive di senso logico, considerando la mancata funzionalità degli stessi. Le uniche che si perpetuano nei presidi del Cto/ Santa Barbara sono i continui smembramenti dei servizi essenziali!

La Rete denuncia la mancata applicazione delle norme da parte dell’Ats, votate e approvate dal Consiglio regionale, disattendendo alla Riorganizzazione Ospedaliera.

Recente e grave episodio, la chiusura del laboratorio analisi, dislocato al Santa Barbara. Episodio in un primo tempo al crollo della contro soffittatura. Problema risolto in poco tempo, con la possibilità di trasferire l’operatività del servizio presso i locali siti nello stesso edificio, locali occupati nei mesi precedenti dalla Radiologia.

Dopo i sopralluoghi per poter identificare l’idoneità dei locali, ritenuti in grado quindi idonei alla continuità del servizio stesso. In fase di trasloco del Laboratorio un documento inviato dall’Ats il 13/08/2018 dove si evince la volontà di chiusura definitiva dello stesso. La comunicazione riportava motivazioni poco chiare, o addirittura ricche di falsità.

Peraltro contraddicendo alle rassicurazioni ricevute dal sindaco Mauro Usai da parte del responsabile del laboratorio Analisi con il lasciapassare del Direttore di Area. l’intervento immediato del sindaco, occupando l’ufficio dell’assessorato della Sanità ha ottenuto il blocco di tale provvedimento. Il servizio viene riavviato ma non a pieno ritmo.

L’azione del Direttore di Area e la responsabile del laboratorio Analisi si contrappongono alle esigenze del territorio, smantellando peraltro un pubblico Servizio, andando contro gli interessi dell’azienda stessa.

La Rete Sarda in difesa Sanità pubblica, invita il sindaco ed il Consiglio comunale ad impegnarsi con assoluta fermezza con l’Ats, nella figura del dott. Fulvio Moirano in tempi non biblici l’applicazione della Rete Ospedaliera!

Invitano inoltre il sindaco, a farsi promotore di una iniziativa Pubblica, che coinvolga i Sindaci dell’Iglesiente, per fare il punto sulla situazione dei servizi sanitari.

I cittadini – conclude il coordinamento territoriale della Rete Sarda in difesa della Sanità Pubblica – lamentano l’assenza di servizi che hanno carattere indicativo nelle cure e la difesa della propria vita.»

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Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Truzzu, critica pesantemente l’Areus, l’azienda regionale dell’emergenza-urgenza. definendola «un’autentica scatola vuota che si occupa soltanto del servizio dell’elisoccorso».

A giudizio del consigliere della minoranza «l’intero sistema dell’emergenza è da ripensare» e ad otto mesi dalla piena operatività dell’azienda regionale, istituita con la riforma sanitaria varata nel 2006 dal centrosinistra, sono evidenti le criticità che ne compromettono l’efficacia e i servizi. «C’e’ un problema di natura politica – ha affermato Paolo Truzzu – l’Areus era uno dei punti cardine della riforma sanitaria  e avrebbe dovuto occuparsi dell’intero sistema dell’emergenza-urgenza, gestendo le centrali operative, il soccorso di base e tutto il 118, mentre oggi si occupa solo dell’impatto mediatico dell’ “elishowccorso”». «Mancano le ambulanze, i medici e gli infermieri, ci sono difficoltà nelle turnazioni, non ci sono le convenzioni con le coop e le associazioni del volontariato – ha aggiunto Paolo Truzzu – ma tutto l’impegno dell’assessore sembra rivolto a comunicare le performance, vere o presunte, dei voli degli elicotteri».

Una situazione non più accettabile – per il consigliere dell’opposizione – che nel ribadire le critiche per la scelta delle tre basi “vista mare” (Alghero, Olbia e Elmas) per l’operatività dell’elisoccorso ha insistito sulla poco convincente organizzazione del 118: «A distanza di due anni dall’approvazione della riforma sanitaria, nessuno degli operatori del 118 è stato trasferito all’Areus e tutti risultano ancora in servizio all’Ats (l’azienda unica che ha sostituito le Asl) ma il personale viene coordinato dal direttore generale dell’azienda per l’emergenza-urgenza. L’Ats trascura però tutto ciò che riguarda l’Areus: non fa acquisti, non procede con le selezioni del personale, non attiva la formazione e non paga con regolarità le spese dell’azienda per l’emergenza-urgenza».

L’ultimo affondo del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale è sull’istituendo numero unico delle emergenze in campo nazionale: «La Regione non ha attivato alcuna procedura ma dopo il 31 dicembre, in Italia, per tutte le emergenze si dovrà chiamare il 112».

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La commissione Agricoltura, presieduta da Luigi Lotto (Pd), nella prima delle due sedute dedicate alla vertenza Aras, ha ascoltato l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu ed i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil oltre agli autonomi di Confederdia, che da questa mattina hanno iniziato un sit-in di protesta sotto il palazzo del Consiglio regionale.

L’assessore Filippo Spanu, nella sua relazione incentrata soprattutto sui rapporti fra Regione e Ministeri interessati per l’applicazione della legge regionale 3/2009 che prevede il passaggio dei lavoratori all’Agenzia Laore, ha espresso il suo cauto ottimismo sulla soluzione positiva della vertenza. «Proprio questa mattina – ha affermato – abbiamo verificato con l’ufficio legislativo del Ministero dell’Economia, che dovrà pronunciarsi in ultima istanza sulla deroga alla normativa vigente in materia di finanza pubblica, che la documentazione (compresa quella che doveva essere inviata dai commissari Aras) è completa e potrà essere esaminata in tempi brevi».

«Sulla base di questa documentazione – ha aggiunto – riteniamo di aver dimostrato che le ragioni per le quali abbiamo chiesto la deroga sono fondate: da un lato perché i lavoratori Aras svolgono una funzione essenziale per il comparto agricolo regionale, dall’atro perché il loro ingresso in Laore determinerebbe, numeri alla mano, un significativo risparmio.»

«La vertenza Aras – ha tuttavia avvertito l’assessore Filippo Spanu – va affrontata per gradi ed il primo è strettamente legato ai lavoratori con le caratteristiche previste dalla legge 3/2009; una volta superato questo scoglio affronteremo i problemi degli altri.»

In precedenza la commissione ha sentito i rappresentanti sindacali, che hanno espresso grande preoccupazione per una situazione che si aggrava di giorno in giorno, sia per il mancato pagamento degli stipendi (in arretrato dallo scorso di mese di giugno) che per l’impossibilità dei lavoratori di continuare ad anticipare i costi delle trasferte per recarsi presso le aziende. Sotto accusa, inoltre, l’operato dei commissari liquidatori la cui azione determinerebbe l’impoverimento complessivo dell’associazione e delle sue professionalità con gravi danni per la Regione e l’agricoltura sarda.

I sindacalisti, in sintesi, chiedono alle istituzioni regionali certezza di risorse, a cominciare dal pagamento di tutti gli stipendi maturati, e prospettive chiare in tempi certi per il futuro di tutti i lavoratori. Confederdia, in particolare, ha annunciato che non rimuoverà il presidio allestito sotto il palazzo del Consiglio fino a quando non sarà risolto il problema delle retribuzioni arretrate.

Nel dibattito hanno preso la parola Luigi Crisponi dei Riformatori, Alberto Randazzo ed Alessandra Zedda di Forza Italia, Giuseppe Meloni e Raimondo Cacciotto del Pd, Fabrizio Anedda del Misto e Antonio Gaia di Cps.

Domani alle 10.30 la commissione proseguirà i suoi lavori con l’audizione dell’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria.

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Non ha mitigato le preoccupazioni della Cgil l’incontro di oggi al Mise sull’accordo Tiscali-Fastweb, soprattutto per l’assenza di chiarezza sul piano industriale e di adeguate garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali.

«Prendiamo atto positivamente dell’impegno preso dal rappresentante del ministero, l’avvocato Marco Bellezza – hanno detto i segretari regionali Cgil e Slc Samuele Piddiu e Roberto Camarra – secondo il quale nessuno perderà il posto di lavoro ma non possiamo non rilevare che l’azienda non ha confermato né smentito il punto e che l’atteggiamento complessivo non consente di attendere con serenità il prossimo incontro fissato al Mise il 23 ottobre.»

Tra le varie perplessità esposte dalla Cgil nei giorni scorsi c’era quella relativa al gruppo di lavoratori coinvolti nella cessione del ramo d’azienda a Fastweb: stamattina è arrivata la conferma solo per i già annunciati 34 lavoratori mentre il sindacato chiede che vengano coinvolti anche gli altri. 

«È positivo il fatto che l’accordo preveda l’utilizzo delle reti a condizioni vantaggiose per Tiscali – hanno detto Piddiu e Camarra – ma sul piano industriale nulla è stato detto nonostante si tratti di un elemento centrale per l’intera operazione, sia per quanto riguarda le prospettive dell’azienda sia per le risposte attese dalle banche.»

Secondo il sindacato il piano deve infatti chiarire le modalità di rilancio e di riposizionamento dell’azienda nel complesso panorama delle telecomunicazioni e l’incontro di oggi non ha permesso di fare alcun passo avanti su questo punto. Si resta quindi in attesa di garanzie sul  mantenimento dell’occupazione degli oltre 650 dipendenti, ai quali si sommano i circa 160 del ramo d’azienda già affittato a Engineering, oltre a un numero consistente di lavoratori delle aziende che ruotano intorno a Tiscali.

«Al ministero – concludono i segretari Cgil e Slc – chiediamo invece di confermare il ruolo di garante dei livelli occupazionali facendo le dovute pressioni sull’azienda.»

Il sindacato valuterà nei prossimi giorni come proseguire la vertenza.

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L’estate si avvia alla conclusione e un po’ dappertutto, in Sardegna, emergono le prime indicazioni decisamente poco positive per quel che riguarda la stagione turistica, con presenze in consistente calo, per svariate ragioni, tra le quali le condizioni meteo avverse di buona parte del mese di agosto. Una delle poche località che nel mese di agosto ha segnato un aumento di presenze rispetto allo scorso anno è l’Isola di San Pietro.

Il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, ha diffuso oggi i dati sui flussi di transito registrati dai collegamenti marittimi nel mese di agosto. Complessivamente, sui due scali di Portovesme e Calasetta, nel mese di agosto si è registrato un incremento complessivo del +2,7% rispetto al 2017, ed un +13,3% rispetto al 2016. Nel 2018 sui flussi di transito complessivi in ingresso, i residenti hanno rappresentato il 21,27% del totale, i non residenti il 78,73%.

Nel 2017 sui flussi di transito complessivi in ingresso, i residenti avevano rappresentato il 21,36% del totale, i non residenti il 78,64%.

Nel 2016 sui flussi di transito complessivi in ingresso, i residenti avevano rappresentato il 33,05% del totale, i non residenti il 66,96%.

Le auto in ingresso complessivamente sui due scali nel mese di agosto sono state 18.133, contro le 16.960 del 2017 , con un incremento di circa il 6,5%.

«Si può sostenere – sottolinea il sindaco Salvatore Puggioni – che i numeri registrati ad agosto 2018 siano decisamente soddisfacenti e, comunque, risultano i più alti mai registrati. Siamo soddisfatti per questo andamento – conclude Salvatore Puggioni – nella speranza che anche il mese di settembre possa regalarci numeri in crescita.»

E’ prematuro per individuare con certezza le ragioni di questo aumento di presenze nell’Isola di San Pietro, ma non pare azzardato inserire tra queste l’effetto “Isola di Pietro”, la fiction di Gianni Morandi, per la quale riprenderanno nei prossimi giorni le riprese della seconda serie.

 

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L’Amministrazione comunale di Carbonia, con atto n. 100 dell’8 maggio 2018, ha deliberato lo stato di calamità naturale per gli eventi avversi occorsi in data 4 maggio. «Una decisione doverosa e imprescindibile, alla luce degli straordinari eventi meteorologici che hanno causato allagamenti a strade, campagne ed edifici pubblici e privati. Le eccezionali piogge abbattutesi sul territorio comunale hanno arrecato danni a cittadini e imprese», ha detto il sindaco, Paola Massidda.

La Regione Sardegna ha chiesto di conoscere il censimento dei danni causati dagli eventi calamitosi al fine di valutare eventuali risarcimenti in ossequio alla legge regionale n. 26 del 9 novembre 2015.

I cittadini interessati potranno presentare domanda al comune di Carbonia su apposito modulo allegato alla presente entro il 15 settembre al seguente indirizzo di posta elettronica: 

comcarbonia@comune.carbonia.ca.it o comcarbonia@pec.comcarbonia.org .

In alternativa, la domanda potrà essere consegnata a mano all’Ufficio Protocollo con sede in piazza Roma 1, Carbonia.

Sarà cura degli Uffici comunali trasmettere i dati alla Direzione Generale della Protezione Civile della Regione Sardegna.

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Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, devolverà la sua pensione in beneficenza.

«Quest’anno ho compiuto 65 anni, ed ho ricevuto così la mia pensione da ex vice-presidente della Commissione europea. Si tratta di un bonifico di circa 3.600 euro.

Ho deciso di devolvere questa somma alla comunità di recupero per tossicodipendenti “In Dialogo” a Trivigliano, in provincia di Frosinone, una comunità dove faccio volontariato ormai da 25 anni.

Questo significa che ognuno è libero di utilizzare la propria pensione come vuole. E non credo che sia giusto toccare le pensioni di chi ha dato tanto allo Stato. Penso ai carabinieri, ai poliziotti, ai finanzieri, agli agenti della Polizia penitenziaria.»

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Resterà aperto il tavolo sindacale a garanzia dei circa 650 lavoratori sardi interessati dalla vendita delle frequenze 5G da Tiscali a Fastweb. Nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Roma il ministero per lo Sviluppo Economico ha accolto, infatti, la richiesta formulata dalle organizzazioni sindacali, in particolare della UilCom che alla fine di luglio aveva lanciato il grido d’allarme per la tutela dei lavoratori sardi di Tiscali. Il proseguo dei lavori è stato aggiornato al prossimo 23 ottobre perché è stato ritenuto opportuno un ulteriore confronto successivo all’apertura della procedura di cessione del ramo d’azienda ex. Art. 47 legge 428.

«E’ fondamentale che la procedura di cessione delle frequenze sia strettamente legata al piano di rilancio di Tiscali anche in sede ministeriale – ha spiegato al termine dell’incontro il segretario regionale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega – auspichiamo che con il supporto del MISE e di tutti i soggetti coinvolti siano messe in atto le massime garanzie per le 650 famiglie sarde. E’ comunque inspiegabile – ha aggiunto Ortega – l’assenza della Regione Sardegna che a tutt’oggi, nonostante varie sollecitazioni, continua il suo assordante silenzio

Durante l’incontro al MISE – richiesto dalle OOSS nazionali il 31 luglio – i rappresentanti di Tiscali hanno ribadito la valenza dell’accordo precisando che non stravolgerà le linee di business aziendali (Tiscali continuerà a vendere anche servizi Fixed wireless access) e che i 150 milioni saranno dedicati essenzialmente allo sviluppo del piano industriale. Dal canto loro i rappresentanti di Fastweb, dopo aver evidenziato l’importanza strategica dell’avvio anticipato delle frequenze 5g, hanno precisato che Tiscali avrà accesso alla rete Fastweb (che ha la potenzialità di raggiungere 18 milioni di utenze), compreso il futuro accesso alla nuova rete 5g, i cui costi resteranno per intero in carico a Fastweb. Tutto ciò, insieme alle risorse finanziarie previste dall’accordo, consentirà a Tiscali un vantaggio competitivo che potrebbe garantirgli così la permanenza nel mercato delle TLC.  

Pierpaolo Mischi, segretario nazionale Uilcom, ha evidenziato due aspetti. Il primo di carattere procedurale, richiedendo che il ministero e l’AGCOM si facciano garanti affinché ci sia massima chiarezza e trasparenza sulla legittimità giuridica dell’operazione di cessione delle frequenze. Sul piano sindacale il segretario nazionale Uilcom ha ribadito che la preoccupazione reale riguarda la fase successiva all’accordo, per cui ha richiesto al rappresentante del ministro Luigi Di Maio, l’avvocato Marco Bellezza, che il ministero segua la vicenda accompagnando l’intero percorso già in sede di procedura di cessione di ramo d’azienda. «Siamo molto preoccupati dell’aspetto occupazionale – ha detto Pierpaolo Mischi – c’è in gioco il futuro di 680 famiglie, peraltro su territori già labili sul piano occupazionale, quali quello di Cagliari e Perugia».    

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Al giro di boa il XXXIII Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” si divide tra la spiaggia di Is Solinas e Piazza del Nuraghe.

Dopo l’esibizione di ieri sera con la Chicago London Underground, ritorna Rob Mazurek, questa volta in duo con Gabriele Mitelli, alle 19.00 (ingresso gratuito) sulla spiaggia di Is Solinas, al tramonto.  

Più tardi, sul palco di piazza del Nuraghe, si esibiranno Pride Of Lions, quartetto formato da Joe McPhee (sax), Daunik Lazro (sax), Jousha Abrams (basso), Guillaume Séguron (basso) e Chad Taylor (batteria) che, attraverso l’improvvisazione aperta accoglie il lirismo e l’astrazione di un progetto tutto made in Sant’Anna Arresi: i Sant’Anna Arresi Black Quartet (David Murray al sax, Jaribu Shahid al contrabbasso, Tyshawn Sorey alla batteria e James Brandon Lewis al sax).

Compiuto il giro di boa, domani aprirà la sesta serata la ONG “crash”, formata da Gabriele Mitelli alla tromba, Gabrio Baldacci alla chitarra, Enrico Terragnoli al basso e Cristiano Calcagnile alla batteria; sarà poi la volta di Alexander Hawkins Quartet, anch’egli presenza amata dal Festival, con questo nuovo progetto in quartetto, con Elaine Mitchener alla voce, Neil Charles al contrabbasso e, infine, Stephen Davis alla batteria.

                      

 

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Benvenuti a Busachi, il paese dell’amore è lo slogan, tanto romantico quanto originale, che il piccolo centro dell’Oristanese, affacciato verso la valle del Tirso e le colline del Montiferru, ha scelto dallo scorso anno per presentarsi a turisti e visitatori.

E, proprio per celebrare l’amore, il paese si vestirà a festa il 9 settembre e dal 12 al 15, in occasione di Busachi e i suoi colori, saperi e sapori della tradizione.

Un evento all’insegna di tradizione, folklore, enogastronomia, musica e danze. Una grande festa che, sotto la direzione artistica del famoso pubblicitario Gavino Sanna, coinvolgerà l’intero paese e offrirà a turisti e visitatori uno spattacolo unico nel suo genere.

Cinque giorni intensi che inizieranno domenica 9, giornata in cui si potrà assistere a su Presente. Un corteo di donne, in abito tradizionale, sfilerà tra le vie del paese per portare a casa degli sposi i regali della tradizione: oggetti artigianali, ricami, pane, dolci, e su Succu, pasta tipica di Busachi. Dopo la sfilata, alle 11.45, nella centrale piazza Italia, avrà luogo la simulazione dell’antico matrimonio busachese.

La grande festa riprendrà mercoledì 12 con il rinnovo delle promesse matrimoniali di una coppia di neo sposi olandesi. La cerimonia civile avrà luogo alle 18.00 nella suggestiva cornice dell’ex monastero di Collegiu e si svolgerà secondo la tradizione busachese, banchetto nuziale a base di piatti tipici compreso.

L’amore è il fil rouge che lega il paese, affacciato sul lago Omodeo, a Filippo Figari, considerato uno dei padri dell’arte sarda del Novecento. Nel novembre del 1911 al pittore fu affidato il lavoro di decorazione della sala dei Matrimoni del palazzo municipale di Cagliari. Per realizzare l’opera decise di vivere per tre anni a Busachi, dove trovò l’ispirazione per quello che sarebbe diventato il maestoso ciclo pittorico dal titolo l’amore in Sardegna che tuttoggi adorna la sala del Comune di Cagliari.

E sempre l’amore è l’ingrediente principale del matrimonio busachese, evento tradizionale che non veniva celebrato da oltre trent’anni e che, lo scorso anno, è tornato a vivere. Grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale, Pro Loco Cuvventu e cittadini, e sotto la magistrale regia di Gavino Sanna, il rito non solo è stato recuperato ma ha rappresentato l’anima di un evento che, lo scorso settembre, ha richiamato nel piccolo centro del Barigadu migliaia di turisti e spettatori accorsi per provare in prima persona l’emozione delle tradizioni del passato.

Amore e tradizione, dunque, ma anche buona cucina e sapori di una volta, che rivivono durante la Sagra de su Succu, pasta tipica busachese. Cucinata con un brodo di carni miste, condita con formaggio pecorino fresco e insaporita dallo zafferano, costituisce il piatto delle occasioni importanti come il matrimonio ma anche delle festività natalizie e pasquali. Le fasi di preparazione di questa specialità gastronomica, che il ministero per i Beni culturali ed ambientali ha riconosciuto meritevole di tutela e conservazione, verranno mostrate domenica 9 settembre alle 12.30 in piazza Italia e i visitatori avranno modo di degustare questa leccornia.

Sempre domenica 9, ma alle 16.00, si terrà la XIII edizione di Antigas Armonias, rassegna di canti polifonici

Sabato 15 settembre, alle 18.30, si svolgerà invece la XIX Rassegna regionale del folklore-I U.F.I. Festival regionale. I gruppi folk di diversi centri dell’isola, con amazzoni e cavalieri, sfileranno per le vie di Busachi impreziosendo il paese con i colori e i tessuti degli splendidi abiti della tradizione sarda. A seguire avrà luogo l’VIII edizione del Carnevale estivo, con la sfilata delle suggestive maschere isolane.

Sono molti altri gli eventi che animeranno Busachi nei cinque giorni di festa, per citarne solo alcuni l’inaugurazione di stand espositivi con prodotti agroalimentari e artigianali sardi, mostre fotografiche, intermezzi letterari e serate di musica sarda (per prendere visione del programma completo si rimanda alla brochure in allegato).

Busachi è il paese dell’amore che è amore per la tradizione e per la propria cultura ma anche per l’arte, la musica, il ballo e il buon cibo. Saperi e valori antichi che il piccolo centro punta a fare conoscere al maggior numero di visitatori.

Una cerimonia antica e un evento che, nell’idea degli amministratori e degli organizzatori, dovranno divenire un appuntamento fisso in grado di richiamare turisti e curiosi nel paese dell’amore. «Crediamo fortemente in questo progetto – ha detto il vice sindaco Lino Cordella – che punta a far diventare Busachi, a tutti gli effetti, meta di turismo matrimoniale, un settore in costante crescita che potrebbe rappresentare un ottimo volano per l’economia locale».