Peppino La Rosa (Riformatori sardi) sul voto alla mozione di censura all’assessore Arru: «25 su 60 non fa maggioranza».
[bing_translator]
Ieri, nel Consiglio regionale, è andata in onda la sceneggiata di una mozione di censura nei confronti dell’assessore alla sanità Luigi Arru, presentata da un partito alleato della Giunta Pigliaru, componente della maggioranza di centrosinistra con la quale si è presentato ormai quasi cinque anni fa e con la quale ha governato male, malissimo, condividendo i ruoli nell’esecutivo, nel Consiglio e quant’altro ed approvando le cosiddette riforme e tutti i provvedimenti che la Giunta e la maggioranza hanno scelto di assumere.
La votazione finale ha confermato che non esiste ormai da tempo una maggioranza politica alla Regione ma soltanto la volontà di restare lì sino all’ultimo giorno utile, ben sapendo che dopo il voto del prossimo febbraio l’attuale maggioranza sarà mandata a riflettere sui danni prodotti alla nostra Regione e tantissimi dei protagonisti negativi di questa stagione nefasta per i Sardi non torneranno ad occupare uno scranno del Consiglio regionale e ovviamente della Giunta.
La coalizione di centrodestra, giustamente,ha fatto una dichiarazione chiedendo di portare in aula la mozione di sfiducia che ha presentato e ha deciso di uscire dall’aula per non partecipare ad una disputa tutta interna alla maggioranza e per non aggiungere i propri voti appunto in funzione di questioni che poco hanno di politico e molto di tatticismo pre-elettorale.
Se il “Partito dei Sardi” che ha presentato la mozione di censura vuole davvero ottenere la rimozione dell’assessore voti in conferenza dei capigruppo con i rappresentati del centrodestra la richiesta di portare in aula la mozione di sfiducia e quindi la voti in aula. I numeri di ieri, quelli espressi in aula più quelli delle forze che sono uscite dall’aula garantiscono che la mozione di sfiducia possa essere approvata con conseguenze immediate e dirette.
Peppino La Rosa
Direzione regionale Riformatori sardi
NO COMMENTS