Via libera dal Governo al progetto preliminare della Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Gennargentu-Mandrolisai da 7 milioni e mezzo di euro.
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Via libera dal Governo al progetto preliminare della Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Gennargentu-Mandrolisai da 7 milioni e mezzo di euro. La presidenza del Consiglio dei ministri l’ha ufficialmente comunicato al sindaco di Tonara Flavia Loche, referente del progetto che, in occasione di “Autunno in Barbagia”, ha accolto oggi l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, ufficializzando insieme a lui la notizia.
L’approvazione da parte di Palazzo Chigi è un passo avanti molto importante nell’iter del progetto, che va definitivamente chiuso entro l’anno per assicurarsi il finanziamento che è per metà a carico dello Stato e per metà a carico del Bilancio regionale. Un progetto “antispopolamento” che punta a promuovere lo sviluppo locale per garantire ai 14.382 cittadini dell’area (in discesa del 14% tra il 2002 e il 2016) l’accesso ai servizi essenziali: istruzione, salute, mobilità.
«È il contesto migliore, quello di oggi qui a Tonara, per ricevere la notizia dell’approvazione del progetto da parte del Governo – dice Raffaele Paci -. Il progetto, e in generale la strategia Snai, punta a garantire servizi essenziali per migliorare la qualità della vita dei residenti in zone geograficamente disagiate. Ma sappiamo bene che, oltre ai servizi, l’elemento fondamentale per combattere lo spopolamento è creare opportunità di lavoro e sviluppo, partendo dalle caratteristiche e peculiarità locali. Esattamente la filosofia che è alla base di manifestazioni come Autunno in Barbagia, dove si valorizzano le nostre tradizioni, il nostro patrimonio culturale unico al mondo, la nostra enogastronomia e il nostro artigianato per incuriosire visitatori e attirare turisti. In questo modo si mette in moto l’economia, si crea sviluppo e dunque occupazione, si ripopolano i territori dove grazie alla Snai ci saranno anche servizi che funzionano.»
«Qui oggi vediamo migliaia di turisti, entusiasti, allora dobbiamo essere capaci di far conoscere ed esportare queste nostre ricchezze, di varcare i confini della Sardegna – sottolinea il vicepresidente della Regione -. E questo è possibile solo nel momento in cui si fanno scelte strategiche e condivise, favorendo l’aggregazione di servizi tra i Comuni, mettendo insieme i produttori per puntare sui mercati esterni, valorizzando fortemente l’identità e le competenze locali, puntando sulla specializzazione in una visione globale e internazionale, grazie anche all’alta tecnologia. Tutto questo è stato racchiuso nel progetto, che sono sicuro sarà fondamentale per rilanciare l’economia locale.»
La Snai Gennargentu-Mandrolisai è la seconda finanziata in Sardegna dopo l’Alta Marmilla, già chiusa e operativa. «È un esperimento estremamente importante e complesso, nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio. Il problema dello spopolamento delle aree interne va affrontato in modo integrato, e può essere risolto solo se i paesi, le piccole comunità, i singoli artigiani uniscono le forze e lavorano per un intero territorio col costante supporto delle amministrazioni, esattamente come stiamo facendo in questo territorio», ha concluso Raffaele Paci.
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