Dieci anni fa l’alluvione di Capoterra, nonostante il lavoro fatto, il rischio idrogeologico in Sardegna resta alto.
“Nell’ultimo quinquennio abbiamo assistito al più alto livello di investimenti pubblici mai registrati per opere di mitigazione del rischio idrogeologico”. Lo ha detto l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, nel suo intervento al convegno “Il rischio idrogeologico in Sardegna: passato, presente e futuro”, organizzato dall’Ordine degli ingegneri di Cagliari a 10 anni dall’alluvione di Capoterra del 2008.
“C’è ancora tanto da fare – ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici – ma non si può negare che l’intensa attività di coordinamento svolta dalla Struttura Commissariale, con a capo il presidente della regione e l’assessore dei Lavori pubblici, abbia dato risultati significativi, come ad esempio l’attribuzione, nell’ultimo anno, agli Enti locali, di oltre 11 milioni di euro per le sole attività di progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. È stata migliorata la condivisione, con le amministrazioni degli Enti locali, dell’esigenza di effettuare le manutenzioni dei corsi fluviali, per le quali la Regione ha trasferito risorse per oltre 30 milioni di euro, ed è attualmente all’esame del Consiglio regionale il disegno di legge 504, finalizzato a snellire le procedure riguardanti le autorizzazioni e le realizzazioni di opere idrauliche nel territorio regionale; se a queste azioni aggiungiamo gli investimenti in infrastrutture e il sempre più elevato livello organizzativo della Protezione civile regionale – ha concluso Edoardo Balzarini – possiamo dire che è stato davvero imponente lo sforzo rivolto all’obiettivo prioritario della salvaguardia della vite umane.”
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