Genti Noa: «Sul ponte e sulla circonvallazione, il sindaco di Sant’Antioco litiga con i suoi concittadini, ma tace clamorosamente nei tavoli che contano».
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«Commentiamo le dure reazioni di Ignazio Locci alla notizia della interrogazione parlamentare del movimento cinque stelle sul progetto del nuovo ponte e della circonvallazione di Sant’Antioco. Riteniamo altresì degne di biasimo le parole, non certo lusinghiere, riservate dal sindaco al locale comitato Porto Solky.»
Lo scrive, in una nota, Genti Noa, gruppo di minoranza del comune di Sant’Antioco.
«Bisognerebbe suggerire ad Ignazio Locci che la partecipazione dei gruppi sociali alla vita politica è un valore da proteggere, non un fenomeno da combattere. Come gruppo politico, Genti Noa, fin dal principio, ha espresso le sue riserve sul progetto di un ponte e di una circonvallazione che avrebbero assorbito tutte le risorse per lo sviluppo del nostro territorio. Abbiamo urlato inutilmente sulla necessità di coinvolgere i tavoli istituzionali per rimodulare un piano incoerente rispetto alle attitudini e alle aspettative delle nostre comunità. Tuttavia, non senza difficoltà, insieme alle altre forze di opposizione, abbiamo ottenuto il voto unanime del consiglio comunale, facendo cambiare idea ad una maggioranza, quella guidata da Ignazio Locci, che fino a quel momento aveva scelto la via del silenzio e dell’inerzia, pur condividendo, a parole, il merito delle nostre richieste. D’altra parte, per una volta che nel Sulcis ed in particolare a Sant’Antioco piovono milioni di euro del piano Sulcis, il rischio che le stesse risorse vengano spese male, producendo effetti negativi anziché ricadute positive nel sistema economico e sociale, non può essere in nessun modo tollerato.»
«Ora, da parte del sindaco, assistiamo ad una presa di posizione incomprensibile contro il comitato porto Solky che ha avuto il merito di richiamare l’opinione pubblica sull’argomento – aggiunge Genti Noa -. Chiediamo formalmente, allora, ancora una volta, al nostro sindaco di occuparsi della sua città, di fare il sindaco e di lasciar perdere le questioni del suo partito almeno fino alla fine del mandato di sindaco. Non si dovrebbe indignare se il movimento cinque stelle porta all’attenzione del parlamento i problemi di Sant’Antioco e del Sulcis, cosa che il suo partito, invece, non ha mai fatto.»
«Il sindaco di Sant’Antioco non dovrebbe gridare allo scandalo se un comitato cittadino suggerisce soluzioni alternative ad un progetto non condiviso da una larga fetta dei suoi cittadini. Un sindaco deve pensare prima di tutto alla sua città. Ignazio Locci, alzi la voce non contro i cittadini o i partiti che portano davanti alla massima assemblea i nostri problemi – conclude Genti Noa -. Urli fino a perdere la voce nei tavoli istituzionali, faccia sentire anche la nostra voce e, se lascerà perdere per quattro anni le campagne elettorali di Forza Italia (che del problema in discorso non si è mai occupata) per occuparsi di Sant’Antioco, avrà fatto solo il suo dovere di sindaco.»
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