Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, oggi a Cagliari, si è congratulato con la Sardegna per il funzionamento dell’intera macchina nell’emergenza dei giorni scorsi.
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Crescita della fiducia e della collaborazione di tutto il Sistema di Protezione civile e gestione efficace dell’emergenza nei giorni scorsi sono i temi sottolineati oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru che, insieme all’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano e al direttore della Protezione civile Sandra Tobia, ha incontrato a Cagliari il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che si è congratulato con la Sardegna per il funzionamento dell’intera macchina. Per tutti il primo pensiero è di cordoglio per la scomparsa di Tamara Maccario, vittima dell’esondazione del rio Giacu Meloni e la preoccupazione per Nicola Campitello, il pastore ancora disperso. Accordo unanime nel proseguire nella cultura di sensibilizzazione per scongiurare la perdita di vite umane. «Abbiamo girato per il territorio, siamo stati nei Comuni interessati dagli eventi dei giorni scorsi, abbiamo parlato con i Sindaci, e ovunque abbiamo trovato un clima di straordinaria collaborazione e di crescita della fiducia – ha detto Francesco Pigliaru -. È evidente che in questi anni abbiamo tutti imparato molto e che la consapevolezza su cosa fare durante l’emergenza è chiaramente maggiore e ben più diffusa. Questo, insieme ad un’azione efficace e rapida della macchina organizzativa, è l’elemento essenziale, quello che fa la differenza. Per questo è importantissimo continuare ad intensificare l’educazione al rischio per i cittadini, fin da giovanissimi. Lavoriamo con ‘Tutti a Iscol@’, la parte del nostro programma straordinario sulla scuola riservata alla didattica – ha concluso il presidente Pigliaru – per attivare laboratori specifici su un tema così importante».
La visita del capo del Dipartimento nazionale è iniziata a Villa Devoto e proseguita prima nella sede regionale della Protezione civile, per un punto tecnico della situazione, poi in piazza Garibaldi per l’incontro con i volontari delle associazioni Provi Arci Assemini ed Alba impegnati oggi nella piazza cagliaritana della manifestazione ‘Io non rischio’, alla quale ha partecipato anche il Comune con l’assessora delegata alla Protezione civile Claudia Medda.
«Sono in Sardegna per portare la vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia e per ringraziare tutto il Sistema di Protezione Civile, che continua a lavorare per essere sempre più efficace e tempestivo, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i rischi per i cittadini – ha dichiarato Angelo Borrelli, che ha concluso la visita incontrando il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e delle componenti del Sistema di Protezione civile -. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto sia migliorata l’organizzazione del soccorso e della gestione dell’emergenza in Sardegna e quanto abbia investito nella previsione, ma purtroppo non sempre basta. Uno dei punti fondamentali per scongiurare i rischi – ha concluso Angelo Borrelli – è averne consapevolezza. Bisogna costruire una cultura di protezione civile, è questo che muove la campagna ‘Io non rischio’ che, attraverso la diffusione alla popolazione delle buone pratiche di protezione civile, vuole evitare che altre tragedie come quella di questa settimana possano ripetersi.»
Mentre oggi e domani si fa campagna di prevenzione con il volontariato, in queste ore continua il lavoro delle sale operative e sui territori. Ne ha parlato l’assessore Donatella Spano che con Angelo Borrelli ha discusso anche della tempistica per accelerare l’iter dello stato di emergenza e della necessità di maggiori risorse umane e finanziarie per la macchina della Protezione civile.
«Ringrazio tutte le componenti regionali e nazionali e i volontari per il grande sforzo fatto davanti a questa dura prova. Nessuno si è risparmiato e i sindaci sono sempre stati in prima linea in ogni momento dell’allerta – ha detto l’assessore dell’Ambiente -. Il Sistema di Protezione civile è cresciuto in ogni suo aspetto e i primi cittadini lo hanno pienamente dimostrato sul campo. Naturalmente miriamo a una maggiore consapevolezza tra la cittadinanza, sia tramite il nostro progetto Pronti, per diffondere le buone pratiche nelle scuole e nelle famiglie, che con i progetti nazionali nelle piazze grazie ai nostri generosi volontari.»
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