Il sindaco di Carbonia Paola Massidda ha emanato un’ordinanza, la n. 385 del 17 ottobre 2018, per contrastare il fenomeno della ludopatia.
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Il sindaco di Carbonia Paola Massidda ha emanato un’ordinanza, la n. 385 del 17 ottobre 2018, per contrastare il fenomeno della ludopatia, una malattia sociale, una dipendenza patologica alla stregua delle droghe e dell’alcol. Un problema sanitario con gravi implicazioni per il tessuto sociale cittadino, come risulta dai dati fornitici dal SerD di Carbonia. Si tratta di una patologia che coinvolge diverse categorie di cittadini: disoccupati, precari, studenti, casalinghe e pensionati.
«Con questo provvedimento poniamo un argine contro la diffusione del gioco d’azzardo, limitando gli orari di accensione delle slot machine presenti in città. Riteniamo che sia un dovere morale e sociale delle istituzioni combattere la ludopatia e per questo ci batteremo, anche con azioni che possono essere impopolari. Vogliamo tutelare le fasce di popolazione colpite da questa malattia e, in particolare, i nostri giovani, con la garanzia dello spegnimento delle macchinette da gioco soprattutto in prossimità degli orari di ingresso e di uscita dalle scuole. L’ordinanza è un segnale tangibile che l’Amministrazione comunale di Carbonia vuole dare alla lotta contro la ludopatia, cercando ovviamente di contemperare gli interessi della cittadinanza con quelli degli esercenti commerciali. La stretta sul gioco d’azzardo è in linea con la sensibilità dimostrata sul tema dal Governo nazionale nel decreto dignità», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Nei bar, ristoranti, alberghi, circoli, rivendite di tabacchi ed esercizi commerciali, gli apparecchi potranno restare accesi al massimo nelle fasce orarie dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 23.00 di tutti i giorni, festivi compresi.
Nelle sale da gioco, agenzie di scommesse, sale VLT ed esercizi di raccolta gioco le macchinette saranno attive al massimo nelle fasce orarie dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 all’1 del mattino di tutti i giorni, festivi compresi.
La violazione delle disposizioni sui limiti orari di accensione comporterà per i trasgressori una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 300. Sanzione di 200 euro invece per la mancata affissione di idoneo avviso al pubblico sugli orari di funzionamento delle macchine da gioco.
In caso di particolare gravità o recidiva si applicherà, per un periodo da 1 a 7 giorni, la sospensione del funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in danaro.
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