22 November, 2024
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La Geologia e le Georisorse della Sardegna al servizio della ricerca. Significativa opportunità per la nuova economia.

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La “Notte dei Ricercatori”, promossa dalla Commissione Europea, ha fatto tappa a Lula, venerdì 28 settembre scorso presso lgi impianti della miniera di “Sos Enattos”, con un duplice obbiettivo: incontro dei ricercatori con i cittadini, per diffondere la cultura scientifica e l’annuncio dell’avvio di “Einstein Telescope a Sos Enattos”, progetto di un osservatorio di onde gravitazionali  di terza generazione. ET è una sfida tecnologica estrema e stimolerà sviluppi nel campo della meccanica di precisione, ottica e sistemi laser, sistemi di controllo automatici, metodi di analisi dati e computing.

L’importante sito minerario, importante tassello del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, viene candidato a nuova vita. Non solo sito turistico della memoria industriale ma nucleo di riferimento mondiale per la ricerca, in un settore che coinvolge diversi centri al mondo per svelare e conoscere meglio una delle quattro interazioni fondamentali del governo dell’universo, la gravità.

Il Parco Geominerario è presente a sostegno della comunità Lulese e del territorio, perché questa occasione, fortemente voluta dai ricercatori italiani, vinca la sfida con gli altri due candidati europei: nel Linburg, al confine fra l’Olanda, Belgio e Germania e in Ungheria.

La competizione è dura, ma “Sos Enattos” può vantare alcuni punti di forza: nel nostro geosito minerario dalle vene d’argento, regna quasi un silenzio assoluto e si trova nella regione europea fra le meno sismiche al mondo.

Bisogna far quadrato con le popolazioni e gli Enti istituzionali, dai Comuni, alla Regione e allo Stato. Un’importante opportunità di sostegno e sviluppo per le zone interne, ma anche un importante centro di prestigio mondiale per la Sardegna e lo Stato.

Le aree minerarie della Sardegna possono essere risorsa importante per l’economia  dell’isola, non solo turismo, ma gli imponenti resti dell’attività estrattiva che hanno caratterizzato l’era industriale di metà ‘800, possono essere risorsa importante per la ricerca e per una nuova economia.

A Sos Enattos, dove è già partita la realizzazione di un primo laboratorio di ricerca, vincendo la sfida, ET sarà anche un motore economico per la regione che l’ospiterà, generando lavoro e nuove competenze sia nella fase costruttiva che in quella operativa. Nella prima fase, quella costruttiva, saranno investiti un milione di euro nell’arco di 6/7 anni per realizzare il grande laboratorio costituito da tre tunnel di 10 Km di lunghezza, a formare un triangolo rettangolo sotterraneo.

La seconda fase ospiterà uno staff di 150 addetti fra ricercatori, tecnici ed amministrazione. A regime si stimano 2.425 visite annue, tra ricercatori esterni, scuole, associazioni, eventi, etc.

Insomma una prospettiva che consentirà a tanti giovani sardi di prepararsi per essere magari parte degli attori di ricerca, ma anche operatori di servizi di cui l’importante centro internazionale avrà bisogno.

Prof. Tarcisio Agus

Presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

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