La Sesta commissione del Consiglio regionale della Sardegna ha approvato questa mattina il testo unificato in materia di Gioco d’azzardo patologico.
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La Sesta commissione del Consiglio regionale della Sardegna ha approvato questa mattina il testo unificato in materia di Gioco d’azzardo patologico sul quale avvierà le audizioni nei prossimi giorni. Lo comunica la consigliera regionale Daniela Forma che, nell’ultima seduta dei lavori, aveva ricevuto l’incarico di proporre alla Commissione un testo unificato che tenesse conto delle tre proposte di legge depositate sul tema: la proposta di legge n. 514, prima firmataria la stessa consigliera Daniela Forma, e le proposte di legge n. 56 e n. 280 che vedono quali primi firmatari rispettivamente i consiglieri Agus e Demontis.
«Quest’oggi, con l’approvazione del Testo Unificato in materia di Gioco d’azzardo patologico – spiega Daniela Forma – abbiamo fatto un importante passo in avanti per l’esame di un provvedimento molto atteso, in grado di qualificare la nostra azione legislativa perché mira a dare risposte ad un fenomeno, quello della diffusione del gioco d’azzardo e delle patologie e dei problemi ad esso correlati, che è meritevole di particolare attenzione.»
«Il testo unificato che si compone di cinque parti – aggiunge Daniela Forma – presta particolare attenzione alle competenze della Regione Sardegna in materia come pure a quelle dei Comuni, senza tralasciare il ruolo fondamentale dell’istituzione scolastica e dell’associazionismo.»
«Il testo unificato – precisa Daniela Forma – ora messo a disposizione di tutti i portatori di interesse perché facciano pervenire alla Sesta commissione le loro osservazioni e, nei prossimi giorni, verrà formalizzato il calendario delle audizioni per consentire ai principali referenti sul tema di poter fornire un utile supporto alla discussione e alle scelte in materia del Consiglio regionale. Sono numerosi, infatti – conclude Daniela Forma – i soggetti portatori di interesse che in queste settimane hanno fatto richiesta di poter essere ascoltati e tenuti in debito conto dalla Commissione.»
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