Nuova operazione dei NAS e dei carabinieri della Compagnia di Cagliari nell’ambito dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale nel quartiere “Marina”.
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Nella giornata di giovedì 11 ottobre 2018, a Cagliari, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, coadiuvati da quelli della locale Compagnia dei carabinieri, nell’ambito dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale nel quartiere “Marina”, hanno segnalato alle competenti Autorità Amministrativa e Sanitaria, O.S., cittadino del Bangladesh 35enne, commerciante, poiché ritenuto responsabile dei seguenti illeciti:
- art. 6 c. 3 d.lgs. 193/2007 – attivazione di deposito alimenti senza le previste autorizzazioni;
- art. 6 c. 6 d.lgs. 193/2007 – mancata attuazione delle procedure di autocontrollo HACCP.
L’attività è scaturita nel corso di un servizio organizzato, nell’ambito dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale nel quartiere “Marina”, dal NAS e dalla Compagnia CC di Cagliari, teso a contrastare il noto fenomeno.
I militari operanti hanno individuato un locale affittato dal suddetto extracomunitario sito nella via Napoli, accertando che lo stesso era stato adibito a deposito di alimenti e bevande. Durante la successiva ispezione i militari hanno accertato che lo stesso deposito era stato attivato senza averne dato preventiva notifica all’Autorità competente.
Il deposito di circa 40 mq, tutto il materiale e le attrezzature in esso contenuto, per un valore approssimativo di € 110.000,00, così come gli alimenti e le bevande presenti, per un valore commerciale complessivamente quantificato in circa € 45.000,00, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, mentre le violazioni amministrative da contestare ammontano complessivamente a € 5.000,00.
Nell’ambito, invece, di ispezioni igienico sanitarie nel settore della ristorazione etnica, lo scorso fine settimana, i carabinieri del NAS hanno deferito all’Autorità Amministrativa e Sanitaria una donna 31enne di nazionalità cinese, titolare di un ristorante/market cinese sito in Cagliari zona via del Fangario, poiché ritenuta responsabile di:
- aver omesso di mantenere i requisiti minimi igienico strutturali del proprio esercizio (art. 8 d.lgs. n. 507/1999);
- aver omesso di tenere puliti e in buone condizioni i locali e le attrezzature del laboratorio di produzione e deposito alimenti (art. 6/5° d.lgs. 193/2007);
- aver omesso di applicare procedure autocontrollo secondo il sistema HACCP (art. 6/8° d.lgs. n. 193/2007).
I militari operanti, nel corso dell’ispezione igienico sanitaria nell’esercizio di ristorazione/market, hanno riscontrato, nei locali deposito delle materie prime e della cucina, nonché in tutte le attrezzature ivi presenti, gravi carenze igienico strutturali dovute a presenza di sporcizia, notevole sporco pregresso, ragnatele, ruggine, pareti scrostate, alimenti poggiati sul pavimento e presenza di materiali non pertinenti all’attività.
Per quanto rilevato, al termine dell’ispezione, è stata emessa diffida a proseguire l’attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, con conseguente immediata chiusura dell’esercizio stesso, fino alla completa rimozione delle carenze riscontrate e al ripristino delle condizioni ottimali. Violazioni amministrative accertate per un valore complessivo di € 3.000,00.
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