22 November, 2024
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Sono quasi al completo le prenotazioni anche per l’ultima delle “Domeniche al Nuraghe” Sirai, prevista per il 28 ottobre. Il sito è stato aperto eccezionalmente al pubblico su iniziativa del comune di Carbonia, del ministero dei Beni culturali, della Cooperativa Sistema Museo, della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.Nelle prime tre settimane di apertura, la fortezza sardo-fenicia è stata visitata da quasi 800 persone. Numeri che certificano l’ampia partecipazione dei visitatori e lo straordinario interesse che il Nuraghe Sirai ingenera nei nostri concittadini e turisti. Per gli ultimi posti disponibili è possibile prenotarsi chiamando il numero di telefono 0781.1867304, oppure inviando un’email a: carbonia@sistemamuseo.it .
Le visite si svolgeranno con cadenza oraria, con quattro appuntamenti nell’arco della giornata: ore 9.30; ore 11.30; ore 15.30; ore 17.30.
Il costo della visita è di 5 euro a persona

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È stato inaugurato questa mattina, a Nuoro, il nuovo centro per l’impiego. “Mentre l’Italia parla di riforma dei centri per il lavoro e di sostegno al reddito per le fasce più povere della popolazione, in Sardegna noi tutto questo lo abbiamo già fatto e funziona – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenuto insieme all’assessore del Lavoro Virginia Mura, al sindaco di Nuoro Andrea Soddu, al direttore generale di Aspal Massimo Temussi e al commissario della Provincia Costantino Tidu -. Abbiamo lavorato duramente e con determinazione alla riforma dei Centri, segnata fin da principio tra le priorità, e oggi siamo la regione più all’avanguardia su questo fronte. Come succede da tempo nei Paesi più evoluti, ora anche in Sardegna chi non riesce a trovare un’occupazione o ha perso il proprio lavoro sa che esistono luoghi come quello che inauguriamo qui oggi, punti di riferimento dove trovare risposte efficaci, strumenti adeguati e, in sostanza, un aiuto concreto. E i risultati – ha sottolineato – cominciano a vedersi. Nel 2016 la Sardegna aveva un tasso di disoccupazione giovanile al 56%, tra i più alti d’Europa. In un anno, grazie al lavoro che stiamo portando avanti, dai centri per l’impiego che iniziano a funzionare sino a tutto il ventaglio di strumenti che continuiamo ad attivare, siamo scesi al 46%. Parliamo di migliaia di giovani in più che hanno trovato occupazione, ed è un risultato decisamente incoraggiante. È la direzione giusta e continueremo a metterci tutto il nostro impegno”, ha detto Francesco Pigliaru, concludendo con un riferimento al REIS, la cui attivazione è strettamente legata proprio alla riforma dei Centri. “Lo finanziamo con circa 50 milioni per aiutare chi ha difficoltà di reddito importanti per la famiglia e per sé”, ha detto il presidente Pigliaru – ma per funzionare non deve essere semplice assistenzialismo ma strumento di crescita, un mezzo per migliorare le proprie competenze e aumentare le probabilità di trovare lavoro. Il ruolo dei Centri per l’impiego è fondamentale anche per raggiungere questo obiettivo.” L’approfondimento sul tema ha riguardato in modo speciale gli anni 2016 – 2017, biennio che ha visto andare a pieno regime il nuovo sistema regionale dei servizi per l’impiego: 28 centri in tutta l’Isola, 12 ulteriori sportelli decentrati, servizi dedicati nelle carceri, con l’operatività di personale altamente qualificato per affrontare le nuove sfide delle politiche attive per il lavoro. Inserite, tra le altre, nell’organico dell’Aspal nuove figure professionali: psicologi orientatori, mediatori culturali. Un particolare rilievo assume la figura del job account, che si reca dagli imprenditori per informarli su tutte le misure loro dedicate dalla Giunta. I dati amministrativi dell’Osservatorio Inps sul precariato delineano un trend positivo per la Sardegna. Tra il 2016 e il 2017 si registra nell’Isola una variazione nel numero delle assunzioni pari a +26,13%, con un +3,31% dei contratti a tempo indeterminato (in Italia i dati si attestano rispettivamente a +22,40% e -2,77%). Particolarmente positivi i dati sul lavoro femminile: tra il 2016 e il 2017 le assunzioni aumentano del 30,99%. Quelle a tempo indeterminato si attestano a +10,86%. In Italia il numero complessivo delle assunzioni di donne cresce del 24,54%, mentre i contratti a tempo indeterminato scendono di ben 4,53 punti. Tra il 2016 e il 2017, in base alle banche dati Eurostat e Istat, si registra una flessione sensibile riguardo al tasso di disoccupazione giovanile (relativo ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni) con -9,5 punti percentuali dal 2016 al 2017: mentre nel 2016 il dato era pari al 56,3% di giovani disoccupati, nel 2017 il tasso di disoccupazione giovanile scende al 46,8%. Per la componente maschile l’indicatore si attesta al 54,8% nel 2016 e al 43,4% nel 2017 (-11,4%); per la componente femminile risulta una flessione più contenuta (-5,3%): si passa dal 58,6% nel 2016 al 53,3% nel 2017. “Attraverso la lettura dei dati amministrativi e di quelli statistici ”, ha commentato l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, “siamo in grado di scorgere gli importanti traguardi conseguiti dalla Giunta nel campo delle politiche attive per il lavoro, specie per l’occupazione femminile, che in Sardegna fa un balzo in avanti rispetto alla dimensione nazionale. Ricordo – ha proseguito Virginia Mura – che il 2014 è l’anno in cui i centri per l’impegno, ancora strutturati a livello provinciale, hanno cominciato a sperimentare il programma europeo Garanzia Giovani. I dati che avevano destato preoccupazioni, come l’exploit della disoccupazione giovanile tra il 2014 e il 2015, sono in realtà segnali non negativi, ricollegati alla capacità degli allora Csl di attrarre i giovani NEET, che si presentavano ai centri per partecipare a Garanzia Giovani. Gli stessi venivano poi presi in carico, svolgevano un’esperienza di tirocinio, venivano orientati verso nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale, eccetera. Con la legge regionale del 2016 di riforma dei servizi per l’impiego – ha concluso l’assessore del Lavoro – l’esperienza acquisita con Garanzia Giovani, buona prassi europea, è stata estesa, con miglioramenti, a tutti i disoccupati che si iscrivono ai centri per l’impiego”. Nel Centro per l’impiego di Nuoro circa 10mila disoccupati hanno sottoscritto il Patto di servizio personalizzato, necessario per la Naspi e per partecipare ad attività di politiche attive. Dall’inizio dell’anno sono stati oltre 12mila i colloqui effettuati dagli operatori Aspal. “Voglio ringraziare tutti gli attori che hanno reso possibile di inaugurare oggi il Centro per l’impiego di Nuoro presso la vecchia caserma dei Vigili del fuoco – ha detto il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu -. Con il presidente della provincia Costantino Tidu ed il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, abbiamo deciso che questa struttura si poteva aprire e poteva diventare uno spazio per dare ai nostri cittadini una speranza in più. Perché è questo che i Centri per l’impiego e Aspal fanno: grazie a queste strutture, il disoccupato di oggi ha più strumenti per potersi costruire una vita lavorativa e una sua dignità. Una realtà resa possibile grazie all’impegno di questa Giunta regionale e in particolare alla sensibilità mostrata dall’assessore regionale al Lavoro, Virginia Mura e dal presidente, Francesco Pigliaru verso queste tematiche. Ai giovani e ai meno giovani vorrei infine mandare un messaggio di speranza e di impegno, perché se è vero che oggi siamo più fortunati di ieri, dobbiamo comunque impegnarci al massimo ogni giorno per conquistarci il nostro futuro, la nostra professionalità. La pubblica amministrazione ci dà certo una mano, ma siamo noi ad avere il dovere, prima di tutto verso noi stessi, ad emanciparci – ha concluso Andrea Soddu -. Questo nuovo ufficio racchiude il concetto base del progetto dell’Agenzia, ovvero non pensare più al lavoro in termini astratti ma inserirlo invece in una logica circolare che comprenda le imprese e favorisca l’integrazione”, ha commentato il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi. “Siamo l’unica Agenzia d’Italia che ha all’interno mediatori culturali perché la perdita del lavoro va vista come un problema sociale e promuoveremo in ogni centro iniziative di innovazione per animare il territorio. Nuove funzioni per rendere i centri davvero polifunzionali per arrivare all’obiettivo di potenziare la forza lavoro della Sardegna. Siamo sulla strada giusta: in un solo anno di attività dell’Agenzia la disoccupazione giovanile è diminuita di 9.6 punti percentuali. Dati straordinari che permettono di dire che la motivazione c’è tutta per arrivare a fare ancora di più”.

Un’intera giornata dedicata alla visite di controllo per la prevenzione del tumore al seno. È l’iniziativa che la Senologia multidisciplinare aziendale coordinata dell’Aou di Sassari realizzerà il 30 ottobre in occasione dell’Ottobre Rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore alla mammella. Le donne senza limiti di età, sintomatiche e asintomatiche, che lunedì telefoneranno allo 079 22.84.34 saranno inserite in un piano visite nell’orario compreso tra le 9.00 e le 17.00. Si tratta di una giornata speciale, fortemente voluta dalla struttura coordinata dal professor Gian Vittorio Campus, perché la Smac in realtà non è una struttura che effettua screening mammografici. La Smac, infatti, nata il 5 giugno 2017, è un percorso assistenziale di senologia aziendale al quale possono accedere le pazienti sintomatiche che fanno la richiesta tramite il numero verde, lo sportello, o via mail (smac@aousassari). Quindi le pazienti sintomatiche provenienti dallo Screening senologico e dalla Senologia clinica territoriale munite di impegnativa. L’obiettivo della Smac è garantire un’assistenza multidisciplinare e multiprofessionale adeguata alle donne con patologia mammaria, dalla diagnosi alle terapie mediche e chirurgiche, dalla riabilitazione al supporto psicologico. A un anno dalla sua attivazione nei nuovi locali nella seconda stecca bianca (24 ottobre 2017), sono 1.731 le pazienti che hanno chiamato il numero verde per fissare un appuntamento in urgenza e follow up. Sono, invece, 365 le pazienti con una nuova diagnosi di tumore prese in carico dalla struttura coordinata dal professor Gian Vittorio Campus. Sempre dal 24 ottobre 2017 a oggi, sono 1.244 le prime visite chirurgiche senologiche. A questi dati si aggiungono le riunioni settimanali svolte dal team multidisciplinare composto da chirurgo senologo, chirurgo plastico, oncologo, anatomopatologo, radiologo, radioterapista, medico nucleare, psicologo, fisiatra e infermiera case manager. Incontri durante i quali i professionisti discutono le strategie e i percorsi da attuare per i singoli casi.

Sabato 27 ottobre, dalle ore 18.00, al Teatro Centrale di Carbonia, si terrà il concerto degli Istentales, il noto gruppo musicale sardo etno-pop agropastorale. L’evento è stato organizzato dal “Banco del Farmaco Maria Piano” con il patrocinio del comune di Carbonia. “Si tratta di un’iniziativa meritoria poiché il ricavato della vendita dei biglietti per il concerto sarà devoluto al Banco del Farmaco Maria Piano, un progetto costituito a Carbonia nel mese di Gennaio 2018 al fine di raccogliere fondi a favore delle persone indigenti che necessitano di risorse per poter acquistare i farmaci di cui hanno bisogno per preservare la propria salute”, ha affermato il Sindaco Paola Massidda. In particolare, i proventi della vendita dei biglietti del concerto verranno utilizzati per la realizzazione del poliambulatorio gratuito per i meno abbienti. Il costo del biglietto è di 10 euro per gli adulti, 8 euro per gli studenti sino ai 25 anni e di 5 euro per i bambini.Il progetto “Banco del Farmaco” è stato promosso dal sodalizio N.A.B.A. e annovera come referenti Andrea Deiana, Oscar Piano e Loredana Matta

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La commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Raimondo Perra (Cps) ha proseguito il ciclo delle audizioni sul Testo unico contro il gioco d’azzardo ascoltando i rappresentanti delle associazioni che operano nel settore. La dr.ssa Maria Grazia Pani, a nome dell’associazione “Cui prodest”, ha espresso apprezzamento per la nuova legge regionale e messo l’accento sulla necessità di sviluppare le azioni di prevenzione, riabilitazione e formazione anche attraverso campagne di comunicazione educational rivolte a fasce sempre più ampie della popolazione con iniziative mirate sugli specifici profili dei destinatari. Illustrando alla commissione la sue molteplici esperienze, fra le quali anche quella nel carcere di Uta, la Pani ha sottolineato inoltre l’importante degli interventi post-dipendenza perché, al termine del percorso terapeutico che può durare anche 2 anni, le persone hanno il bisogno di recuperare un nuovo concetto di valore del denaro nell’ambito personale e familiare. Nella lotta al gioco d’azzardo, ha concluso, non può essere tralasciato il mondo del giocoon line al quale da tempo si può accedere attraverso i telefoni cellulari; un mondo parallelo che consente di aggirare tutte le attività di contrasto che si fanno sul territorio. Armando Cerina, dell’associazione Gap Onlus, che in apertura ha ricordato il ruolo svolto dalle associazioni senza il supporto di una normativa regionale, si è invece soffermato sulla definizione di gioco d’azzardo, spiegando che al di là della cosiddette macchinette vanno considerate tutte le altre forme di gioco con cui è possibile vincere danaro, dalla scommesse sportive al gratta e vinci, dal bingo al lotto. Va contrastata inoltre, ha sostenuto, la pubblicità del gioco d’azzardo, presente spesso in forme indirette, non solo nelle sale slot ma anche in pubblici esercizi come bar, tabaccherie ed edicole. Infine, Eugenio Spiga dell’associazione Acat-Il Germoglio, ha evidenziato la difficoltà dei titolari dei pubblici esercizi di dismettere i dispositivi di gioco perché, ha detto, le macchinette vengono quasi regalate al momento dell’installazione ma poi l’esercente si trova ad essere “debitore”, per contratto, della società proprietaria. A suo giudizio non va poi messo in secondo piano il problema molto delicato del sostegno alle famiglie dei pazienti, nelle quali va ricostruito un clima di relazioni positive.

I temi dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale, delle minoranze e dei diritti umani sono al centro del Concorso “Graziano Deiana” promosso dalla Regione e rivolto agli studenti degli istituti superiori della Sardegna. Il bando è stato pubblicato oggi sul sito della Regione. Il concorso è finalizzato all’ideazione e alla realizzazione di progetti originali: illustrazioni, cortometraggi; documentari, murales; laboratori, video musicali, festival, mostre, tornei sportivi. “Vogliamo stimolare – dichiara l’assessore degli Affari Generali con delega sui flussi migratori Filippo Spanu – la fantasia e la creatività degli studenti su argomenti che sono parte integrante della vita quotidiana e sui quali è opportuno riflettere nel quadro di una società che deve essere più aperta e tollerante. Il concorso mira a favorire l’incontro, la coesione sociale e la socializzazione tra gli studenti, i migranti e la cittadinanza e contrastare linguaggi e atteggiamenti discriminatori che rafforzano stereotipi e pregiudizi nei confronti dello straniero. Questa iniziativa nasce dal progetto “La Regione incontra le scuole” ancora in corso con incontri negli istituti superiori finalizzati a fornire corrette informazioni sul fenomeno migratorio”. Ogni istituto può presentare fino a tre proposte con il coinvolgimento di diversi studenti. La domanda di partecipazione, da presentare entro il prossimo 27 novembre, dovrà essere corredata da un breve video di presentazione – della durata massima di 5 minuti – per presentare il progetto e le motivazioni della proposta. Le migliori 10 proposte saranno premiate con un contributo 3 mila euro nel corso di una manifestazione pubblica che si svolgerà il prossimo 12 dicembre a Mamoiada. Il concorso è dedicato alla memoria Graziano Deiana, sindaco di Mamoiada per 20 anni sino al 2015. L’impegno civile per il riconoscimento dei diritti dei più deboli e per la difesa delle persone più deboli e discriminate ha sempre caratterizzato la sua attività amministrativa. “Graziano Deiana – spiega l’assessore Spanu – è stato un instancabile sostenitore della democrazia e di tutte le forme di partecipazione attiva e ha aperto la strada a un modello politico a cui tanti amministratori si sono successivamente ispirati, basato sull’effettiva partecipazione e sul coinvolgimento dei cittadini alla vita della comunità. Abbiamo voluto ricordarlo attraverso questo concorso che nasce con l’intento di promuovere il confronto e la conoscenza reciproca tra giovani di mondi diversi che devono necessariamente incontrarsi e dialogare”.

Questa mattina, a Sardara, i carabinieri della locale stazione, unitamente a funzionari dell’Ispettorato del Lavoro e ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cagliari e del Nucleo antisofisticazione e sanità di Cagliari, nell’ambito di un mirato servizio di contrasto al fenomeno del caporalato, hanno proceduto al controllo di un’azienda agricola di proprietà di un imprenditore 54enne del luogo, sita in località ” Sa Mandara”, dove è stata riscontrata la presenza di 11 lavoratori irregolari, di cui 8 italiani e 3 extracomunitari (indiani e senegalesi). A seguito delle verifiche, al titolare è stata contestata la violazione amministrativa prevista dall’articolo 22 del decreto legislativo 151/2015, per avere impiegato lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, che prevede una sanzione pecuniaria di 33.000 euro.

Martedì 30 ottobre, alle ore 18.00, presso la circoscrizione di Cortoghiana, l’Amministrazione comunale di Carbonia incontrerà i cittadini della frazione. Verranno affrontati diversi temi all’ordine del giorno: la concessione in comodato d’uso degli immobili comunali alle associazioni; la gestione degli impianti sportivi; i lavori in corso d’opera e gli interventi programmati per i prossimi mesi; chiarimenti su operazioni cimiteriali di esumazione ordinaria ed estumulazione; le elezioni dei Comitati di quartiere, previste per il 18 novembre; problematiche varie riguardanti Cortoghiana. Gli amministratori locali interloquiranno con la cittadinanza, rispondendo a ogni eventuale richiesta di chiarimento o segnalazione. Si tratta di un’importante occasione di ascolto, dialogo e condivisione a cui tutti i soggetti, a vario titolo interessati, sono invitati a partecipare. All’incontro pubblico, saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore del Patrimonio, della Pubblica Istruzione e dello Sport Valerio Piria, l’assessore dei Lavori pubblici, delle Manutenzioni e dell’Ambiente Gian Luca Lai, l’assessore della Cultura, del Turismo e dello Spettacolo Sabrina Sabiu, il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ed i consiglieri comunali.

«Al Santissima Annunziata di Sassari due prelievi multiorgano, polmoni-cuore-reni e fegato-reni, hanno donato nuova speranza di vita a pazienti in lista d’attesa per un trapianto in Sardegna e nella penisola.» I prelievi sono stati realizzati nei giorni scorsi da pazienti poco più che cinquantenni, dopo un’attenta attività di segnalazione e osservazione effettuata da un team multidisciplinare di professionisti, un anestesista, un neurologo e un medico della direzione sanitaria del presidio ospedaliero sassarese. A dare la notizia delle donazioni è stato il direttore del dipartimento dell’Emergenza urgenza dell’Aou di Sassari, Pier Paolo Terragni che ieri, in apertura dell’evento formativo dal titolo Percorso che conduce dalla donazione al trapianto” che si è svolto nell’Istituto di Igiene, ha sottolineato come «Sassari sia ai primi posti in Sardegna per le donazioni». Concetto ribadito anche dal direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, che nel ringraziare gli operatori per l’importante attività di sensibilizzazione, ha ricordato che una efficiente rete delle donazioni è in grado di migliorare la qualità dell’assistenza. Il corso, aperto a medici, biologi, psicologi, direzione sanitaria, infermieri, tecnici di laboratorio e tecnici neurofisiopatologi, è stato organizzato dal dipartimento dell’Emergenza urgenza in collaborazione con la struttura di Formazione. L’incontro aveva come obiettivo quello di consentire ai partecipanti di familiarizzare con il processo di donazione e prelievo di organi, così da acquisire le competenze e le abilità necessarie a svolgere le attività nel campo della donazione, del prelievo e dei trapianti di organi. A ricordare uno dei pionieri dei trapianti all’ospedale di Sassari scomparso di recente, Nicola D’Ovidio, è stato Bruno Contu, responsabile della direzione medica del presidio ospedaliero. «Sassari ha fatto passi da gigante nelle donazioni – ha detto. Oggi grazie al coordinamento locale, al supporto della struttura di Psicologia ospedaliera, dei nostri rianimatori e all’impegno di tutti i reparti è possibile fare un ulteriore posso in avanti, verso una donazione diffusa». Sono stati quindi i rappresentanti del Centro regionale trapianti, Francesca Zorcolo e il nuovo coordinatore Lorenzo D’Antonio, a spiegare l’organizzazione e le funzioni del centri regionale trapianti e del Centro nazionale quindi il reperimento e l’identificazione del potenziale donatore di organi. In evidenza il ruolo del coordinatore locale dei trapianti, a Sassari svolto dalla dottoressa Paola Murgia, quindi il concetto che il centro trapianti deve avere caratteristiche che vanno al di là della realtà locale, in un’ottica di rete nazionale. Il corso quindi ha messo l’accento sui requisiti e i procedimenti nella diagnosi di morte encefalica, sulla valutazione del potenziale donatore, sul ruolo dell’infermiere nel processo della donazione, sull’allocazione degli organi, sulle linee guida nazionali per l’accertamento dell’espressione di volontà da parte del donatore. All’evento formativo hanno partecipato, inoltre, esperti dell’Aou di Sassari, con un focus su linguaggio ed emozioni tra operatori e familiari del donatore, quindi esperti del Brotzu e delle Molinette di Torino che hanno portato le loro esperienze in tema di coordinamento dei prelievi e degli aspetti organizzativi in sala operatoria durante prelievi multiorgani.

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Beppe Bullegas, dottore agronomo, imprenditore agricolo titolare di un’azienda agricola nel Sulcis, orientata prevalentemente verso l’olivicoltura e la vitinicoltura, è il nuovo presidente provinciale di Cagliari di Copagri Sardegna. È stato nominato due giorni fa dal Consiglio generale della Copagri provinciale di Cagliari, in sostituzione di Monica Fois che resta all’interno degli organi dirigenti e mantiene la presidenza del Centro Servizi Cagliari, strumento fondamentale di assistenza ai produttori associati.

Il presidente regionale di Copagri Sardegna Ignazio Cirronis, dopo aver ringraziato il presidente uscente Monica Fois per il lavoro svolto e l’impegno dedicato al rilancio della struttura provinciale, condividendo la scelta del Consiglio, ha sottolineato come Beppe Bullegas, al quale ha augurato buon lavoro ed assicurato il sostegno dell’intera organizzazione, abbia, per età, competenza, determinazione e passione, tutte le caratteristiche per assicurare alla Copagri di Cagliari, una direzione adeguata alle sfide che sono davanti all’organizzazione in rapporto ai numerosi problemi che l’agricoltura sarda si trova oggi ad affrontare.

Da parte sua, Beppe Bullegas, nell’accettare l’incarico, ha espresso la volontà di dedicarsi con tutte le sue forze alla tutela e rappresentanza dei produttori, in un’area complessa e caratterizzata da diversi importanti comparti che vanno dall’allevamento alla viticoltura, olivicoltura, ortofrutta e cerealicoltura andando, in primo luogo, ad affrontare le emergenze, costituite dalle calamità che si sono abbattute sul settore anche nell’ultimo periodo, la crisi del comparto lattiero-caseario ovi-caprino o il calo preoccupante della produzione cerealicoltura, ma ponendosi nell’ottica del sindacato d’impresa capace di orientare le aziende verso l’innovazione, l’aggregazione, il mercato, all’interno della costruzione di efficienti filiere capaci di assicurare un reddito adeguato alla componente produttiva.