20 July, 2024
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I carabinieri della stazione di Giba hanno identificato l’autore del furto al distributore automatico di tabacchi di Piscinas, avvenuto nella notte di giovedì scorso. Questa mattina i militari, al termine di tutti gli accertamenti investigativi condotti anche mediante la visione delle immagini della video sorveglianza presente sul luogo del reato, hanno denunciato un giovane di 19 anni, originario di Carbonia ma residente a Giba, per furto aggravato. I carabinieri hanno appurato che il giovane alle ore 4.45 di giovedì scorso, dopo aver infranto con un martello il vetro del distributore automatico della rivendita di tabacchi di Piscinas, ha asportato 5 confezioni di tabacco Marlboro e 10 confezioni di marijuana di libera vendita. All’esito della perquisizione domiciliare, infatti, i militari hanno sorpreso il 19enne con la refurtiva ed i vestiti utilizzati per commettere l’illecito. La refurtiva è stata riconsegnata all’avente diritto mentre il giovane, disoccupato e con precedenti specifici, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per furto aggravato.

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I carabinieri della compagnia di Carbonia hanno fermato un 33enne di Carbonia, disoccupato, noto alle locali forze di polizia, mentre transitava in via Costituente a bordo della propria Mercedes. Insospettiti dall’atteggiamento intollerante al controllo di polizia manifestato dal giovane, i carabinieri del Nucleo radiomobile hanno approfondito e rinvenuto, occultata nel vano porta ruota di scorta, un’ascia tagliente lunga 28 cm. Per il 33enne che non ha fornito giustificazioni valide in merito, è scattata la denuncia in stato di libertà alla procura della Repubblica di Cagliari.

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«Se la notizia sarà confermata, siamo di fronte ad una catastrofe senza eguali, un salto nel passato che riporterà la Sardegna ad una condizione di isolamento totale.»

Così l’eurodeputato lombardo ed originario della Sardegna Stefano Maullu (Forza Italia) commenta la notizia dell’abbandono dell’aeroporto di Alghero da parte di Ryanair.

«Fin dal mese di ottobre del 2016 ho denunciato con tutte le mie forze questa probabilità, che oggi viene definitivamente confermata, con il trasferimento dei 35 dipendenti Ryanair su un altro scalo – aggiunge Stefano Maullu -. La notizia odierna, sembrava già scontata a causa della totale inerzia del governo nazionale e di quello regionale nella gestione della programmazione dei trasporti nell’isola. Il crollo dell’economia e di tutto l’indotto turistico e ricettivo lascia i sardi inermi di fronte ad una politica miope e distratta. L’aeroporto “Riviera del corallo” ha registrato lo scorso mese di agosto il crollo dei transiti sia nazionali che esteri. I dati si commentano da soli, è evidente che tutto il sistema economico legato al turismo ha visto un segno negativo. Viene spontaneo chiedersi se questo nuovo governo del “cosiddetto  cambiamento”  intenda invertire la rotta ed intervenire energicamente per ridare dignità al diritto di mobilità di tutti i sardi. Voglio mettere a disposizione dei sardi tutte le azioni possibili che il mio ruolo di europarlamentare mi consente – conclude Stefano Maullu -, per portare fino a Bruxelles le istanze della mia terra di origine ed arrivare ad una soluzione del problema trasporti, unico vero motore di sviluppo economico e sociale per l’isola.»

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Carloforte racconta il mare, due giorni di metà ottobre all’insegna dell’arte, storia e cultura marinaresca. E’ stata un’importante occasione per narrare la storia di Carloforte nello scenario del Sulcis Iglesiente, come porto industriale al servizio delle fiorenti miniere, che si affacciavano sul mare, da metà ottocento sino al primo ventennio del ‘900, da Masua, passando per Buggerru sino a Piscinas (Arbus).

Altrettanto importante è stato rievocare il grande apporto dei “Galanzieri”, gli uomini che a spalle trasferivano i minerali dai depositi costieri sulle imbarcazioni, impiegate per trasportare i minerali dalle importanti miniere del sud Sardegna sino a Carloforte, dove venivano trasferiti sulle navi, per essere portati nelle fonderie del nord Italia. Le “bilancelle”, così venivano chiamate le imbarcazioni di piccolo cabotaggio, capaci di approdare nei piccoli moli minerari, meglio note come “Bilancelle carlofortine”, in quanto tipiche del luogo, erano imbarcazioni lignee, interamente realizzate a Carloforte, di circa 12 metri a vela latina.

Non si è parlato solo di mare ma anche dell’interessante formazione dell’isola di San Pietro, con i suoi geositi e la miniera di ocra, già nota in epoca antica perché la formazione geologica del sito “Capo Becco” era in associazione con il diaspro rosso, utilizzato nel Neolitico per la produzione di punte di frecce ed altri utensili.

Siti minerari e geologici di interesse internazionale, alcuni dei quali, come Cala Fico e Capo Becco, hanno trovato accoglienza nello splendido folder celebrativo per il 280° anniversario della fondazione di Carloforte, realizzato da Poste Italiane, con il patrocinio del Parco Geominerario, che è in distribuzione in tutti gli uffici postali d’Italia.

Prof. Tarcisio Agus

Presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

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«Condividiamo la solidarietà ed il sostegno al sindaco di Riace della Consulta Anziani Iglesias e ribadiamo che l’accoglienza ed il rispetto per la Vita Debole che Mimmo Lucano e la sua  comunità ha testimoniato meritano di essere valorizzati e non criminalizzati.»

Lo scrive, in una nota, l’associazione “Amici della Vita Sulcis”.

«Riteniamo comunque imprescindibile coniugare accoglienza e rispetto delle leggi anche se in questo episodio sono state interpretate a nostro avviso con “animus necandi” – conclude Amici della Vita Sulcis – confidiamo, comunque, nella saggezza e prudenza della nostra magistratura che riconsegnerà Lucano alla sua comunità valorizzando l’accoglienza e l’integrazione che Riace ha sperimentato.»

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La V commissione “Attività produttive”, con l’astensione dei consiglieri di opposizione, ha espresso parere positivo sul DL 542 “Legge di semplificazione 2018”.

Il parlamentino guidato da Luigi Lotto ha sentito questa mattina in audizione l’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, che ha illustrato le proposte di modifica al provvedimento sulle parti di competenza del suo assessorato. Interventi che andranno a modificare  gli articoli 11, 50 e 104 della legge 23 del 1998 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna”.  

«Si tratta di tre proposte finalizzate alla semplificazione amministrativa – ha spiegato Donatella Spano – la prima è quella di affidare a una delibera di Giunta le disposizioni attuative della legge 23. Attualmente l’efficacia di quella legge è limitata. Si fa infatti riferimento a un regolamento che dal 1998 non è stato mai adottato.»

La seconda proposta riguarda invece le funzioni del Comitato faunistico regionale: «La modifica introdotta riconosce al Comitato funzioni esclusivamente tecnico-consultive – ha detto l’assessore dell’Ambiente – le funzioni deliberative vengono invece trasferite alla Giunta come avviene nelle altre regioni d’Italia. Attualmente le decisioni de Comitato faunistico vengono trasmesse all’assessorato che le rende efficaci attraverso un proprio decreto. Con la nostra proposta le funzioni deliberative diventano collegiali. La ragione di questa scelta è semplice: il Comitato faunistico non ha una piena potestà amministrativa. Non può, per esempio, costituirsi in giudizio per difendere una propria decisione, questa funzione viene assolta dall’assessorato. La modifica della legge servirà a semplificare le cose».

L’ultimo intervento, infine, riguarda il calendario venatorio. L’emanazione del provvedimento sarà in carico alla Giunta e non più all’assessorato dell’Ambiente.

Su queste proposte l’opposizione ha avanzato qualche dubbio. Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, Gianluigi Rubiu, l’accentramento del potere deliberativo nelle mani della Giunta rischia di svuotare di poteri il Comitato faunistico: «Dentro quell’organismo ci sono i cacciatori, attori protagonisti dell’attività venatoria – ha rimarcato Gianluigi Rubiu – mi sembra un passo indietro, una decisione poco democratico che rischia di acuire i contrasti tra cacciatori e Regione Sardegna. Sarebbe invece opportuno intervenire per ridurre il numero dei componenti del Comitato faunistico dagli attuali 24 rappresentanti a 7/8». La minoranza ha chiesto, prima di esprimere un parere, di sentire tutte le rappresentanze presenti all’interno del Comitato. Proposta che è stata però respinta dalla Commissione.

In difesa della proposta si è schierato invece il presidente Luigi Lotto: «Del Comitato non fanno parte solo i cacciatori ma anche gli enti locali e le associazioni ambientaliste – ha detto Luigi Lotto – non c’è nessun esproprio di competenze. Si sta chiedendo al Comitato di dare tutte le indicazioni tecniche e pratiche per permettere alla Giunta di assumere le migliori decisioni possibili».

Luigi Lotto ha poi annunciato la presentazione di un emendamento che permetta ai cacciatori, in caso di prelievi controllati di specie selvatiche in particolari territori della Sardegna, la vendita della carne.

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«Bisogna mettere un punto allo smembramento del Poliambulatorio della Assl di viale Trieste, a Cagliari.» Il vicepresidente della commissione Salute in Consiglio regionale, Edoardo Tocco, promette battaglia per evitare il declino della struttura. Il polo sanitario di Cagliari – che ospita il centro unico di prenotazione e diversi dipartimento specialistici che vanno dalla cardiologia alla chirurgia sino alla sala prelievi – è nell’occhio del ciclone a causa della riduzione decisa dalla riforma ospedaliera.

«Si stanno tagliando alcune prestazioni fondamentali per i cittadini. Il poliambulatorio è diventato nel tempo un punto di riferimento per gli utenti di Cagliari e dell’area vasta. Si segnala che chiederà un intervento urgente in commissione – l’interruzione degli esami di laboratorio e di alcune visite diagnostiche. Così facendo i pazienti bisognosi di ulteriori indagini urgenti dovranno essere trasferiti in altre strutture, con l’allungamento delle liste di attesa per alcune specialità negli ospedali. Ci impegneremo – conclude Edoardo Tocco – per tutelare il diritto alla nostra salute e quella delle nostre famiglie impedendo con tutte le forze un vero e proprio stillicidio sanitario che sta mortificando i cittadini del comprensorio.».

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Tre giorni fa il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha annunciato in una conferenza stampa che le dighe del Coghinas, dell’Alto Flumendosa e del Taloro tornano in capo alla Regione e, dal 1 gennaio 2019, saranno gestite da Enas. Con tre delibere approvate lo scorso 9 ottobre, l’Esecutivo regionale ha sancito la conservazione da parte della Regione delle concessioni di derivazione scadute per i sistemi 3B Coghinas Mannu di Porto Torres, 6A Alto Flumendosa Sa Teula e Tirso 2A Taloro, ed il trasferimento della gestione delle relative opere ad Enas, che diventa così il gestore unico dei grandi laghi artificiali della Sardegna. Enel contesta il provvedimento della Regione e rivendica il diritto a proseguire la gestione delle dighe e ieri l’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, ha diffuso una nota, nella quale scrive che «era prevedibile che l’Enel difendesse i suoi interessi, anche attraverso una lettura personale del quadro normativo. Com’è stato già detto, gli interessi della società Enel non coincidono con quelli della Regione che sono invece rivolti ad un approccio sostenibile e solidaristico della gestione delle risorse idriche invasate. La lettura delle norme è chiaramente a favore dell’iniziativa regionale e non risponde al vero che il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche abbia, come riferito, ritenuto in più occasioni che la data di naturale scadenza delle concessioni dell’Enel sia il 2029, essendosi limitato ad affermare l’esigenza di una maggior incisività dell’azione regionale, cosa che riteniamo di aver ora perseguito con le delibere adottate martedì scorso».

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Alimentazione, stili di vita, basi genetiche e variabili psicologiche che influenzano e mediano un invecchiamento in salute e benessere. Ancora, racconti di alcuni centenari, magnifici testimonial viventi, che con le rispettive storie faranno da collante tra gli interventi degli addetti ai lavori e la narrazione delle evidenze scientifiche.

Sono questi gli argomenti al centro della tavola rotonda dal titolo “La Sfida dei longevi” in programma sabato 20 ottobre dalle ore 10.00 nella sala conferenze dell’Hotel Corte Bianca a  Cardedu. All’appuntamento inserito nell’ambito della manifestazione Terra Nostra e moderato dal giornalista di Vistanet Mario Marcis, partecipano Roberto Pili presidente della Comunità Mondiale della Longevità (CMdL), Aliaksandr Shatsko, Andrea Loviselli, Sebastiano Banni, Fernanda Velluzzi, Aksana Krupenich, Claudia Mulas, Donatella Petretto e una nutrita rappresentanza di centenari Ogliastrini.

Ai lavori sarà presente un parterre di relatori che incarna la visione integrata che la Comunità Mondiale della Longevità promuove e sostiene da anni secondo un approccio scientifico transdisciplinare, di tipo biopsicosociale e che partendo dalle basi biologiche, costituzionali, genetiche, psicosociali e socio-culturali, affronta la sfida dell’analisi della grande scommessa della longevità. Nella tavola rotonda un ruolo centrale sarà svolto dai centenari, le cui narrazioni faranno da collante tra i diversi interventi.

«La tavola rotonda, unica nel suo genere – dichiara Roberto Pili – non si limiterà alla sola enunciazione delle evidenze scientifiche ma, ha l’ambizione di mettere nel giusto rilievo il percorso esperienziale unico ed originale di ciascun centenario nel raggiungimento del loro grande traguardo di vita, in una terra, l’Ogliastra, tra le più belle al mondo.»

Il convegno è rivolto ad una vasta platea di pubblico e si inserisce nell’ambito di una nutrita serie di eventi organizzati dall’associazione Vista Net all’interno della splendida cornice dell’Hotel Corte Bianca di Cardedu, la nuova struttura del gruppo Bovi’s Hotel affacciata sul mare d’Ogliastra e arricchita in ogni dettaglio da elementi che richiamano la cultura sarda. Una convention di tre giorni che sicuramente rappresenterà un punto di riferimento importante per il mondo che ruota attorno all’Aging. La convention di particolare rilevanza scientifica, sarà l’occasione per ricercatori, docenti e professionisti del settore di approfondire tematiche inerenti gli studi sulla Scienza della nutrizione umana, le sue implicazioni cliniche per la presenza tra i relatori di scienziati di fama Internazionale, che vantano numerose pubblicazioni in journals scientifici, in una tre giorni densa di iniziative in cui gli chef stellati interpreteranno in maniera intrigante ed innovativa i gioielli della dieta Sardo-Mediterranea. “Ambasciatore della longevità” sarà anche il cantautore sardo Piero Marras, che si esibirà in un concerto intimo e suggestivo nella serata del 20 ottobre.

Foto di Daniela Zedda.

 

 

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Grande successo per la sfilata di moda “Sennori in Styling”, tenutasi nei giorni scorsi al Centro culturale di Sennori. La serata, organizzata dalla Pro Loco del presidente Riccardo Sara, ha visto come protagoniste modelle non professioniste, vestite con abiti realizzati con materiali riciclati.

La sfilata, nata da un’idea di Rita Sias ha coinvolto le artiste sennoresi Delia Fiori e Francesca Piroddu, che con loro creazioni hanno voluto sfidare le convenzioni della moda, mettendo in scena abiti creati utilizzando materiali riciclati e indossati da modelle che non ricalcano i tradizionali canoni di bellezza adottati dal mondo delle passerelle. Tutti gli abiti indossati dalle modelle sono stati ottenuti riutilizzando materiali di scarto e stoffe dismesse, scelta molto apprezzata dal folto pubblico accorso al Centro culturale.

Dal palco stiliste, modelli e organizzatori hanno esibito cartelli con frasi a effetto per lanciare un chiaro messaggio contro lo sfruttamento dell’immagine femminile, esortando le donne a combattere per ottenere libertà e rispetto, nell’ambito lavorativo, sociale, famigliare.