26 November, 2024
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«Commentiamo le dure reazioni di Ignazio Locci alla notizia della interrogazione parlamentare del movimento cinque stelle sul progetto del nuovo ponte e della circonvallazione di Sant’Antioco. Riteniamo altresì degne di biasimo le parole, non certo lusinghiere, riservate dal sindaco al locale comitato Porto Solky.»

Lo scrive, in una nota, Genti Noa, gruppo di minoranza del comune di Sant’Antioco.

«Bisognerebbe suggerire ad Ignazio Locci che la partecipazione dei gruppi sociali alla vita politica è un valore da proteggere, non un fenomeno da combattere. Come gruppo politico, Genti Noa, fin dal principio, ha espresso le sue riserve sul progetto di un ponte e di una circonvallazione che avrebbero assorbito tutte le risorse per lo sviluppo del nostro territorio. Abbiamo urlato inutilmente sulla necessità di coinvolgere i tavoli istituzionali per rimodulare un piano incoerente rispetto alle attitudini e alle aspettative delle nostre comunità. Tuttavia, non senza difficoltà, insieme alle altre forze di opposizione, abbiamo ottenuto il voto unanime del consiglio comunale, facendo cambiare idea ad una maggioranza, quella guidata da Ignazio Locci, che fino a quel momento aveva scelto la via del silenzio e dell’inerzia, pur condividendo, a parole, il merito delle nostre richieste. D’altra parte, per una volta che nel Sulcis ed in particolare a Sant’Antioco piovono milioni di euro del piano Sulcis, il rischio che le stesse risorse vengano spese male, producendo effetti negativi anziché ricadute positive nel sistema economico e sociale, non può essere in nessun modo tollerato.»

«Ora, da parte del sindaco, assistiamo ad una presa di posizione incomprensibile contro il comitato porto Solky che ha avuto il merito di richiamare l’opinione pubblica sull’argomento – aggiunge Genti Noa -. Chiediamo formalmente, allora, ancora una volta, al nostro sindaco di occuparsi della sua città, di fare il sindaco e di lasciar perdere le questioni del suo partito almeno fino alla fine del mandato di sindaco. Non si dovrebbe indignare se il movimento cinque stelle porta all’attenzione del parlamento i problemi di Sant’Antioco e del Sulcis, cosa che il suo partito, invece, non ha mai fatto.»

«Il sindaco di Sant’Antioco non dovrebbe gridare allo scandalo se un comitato cittadino suggerisce soluzioni alternative ad un progetto non condiviso da una larga fetta dei suoi cittadini. Un sindaco deve pensare prima di tutto alla sua città. Ignazio Locci, alzi la voce non contro i cittadini o i partiti che portano davanti alla massima assemblea i nostri problemi – conclude Genti Noa -. Urli fino a perdere la voce nei tavoli istituzionali, faccia sentire anche la nostra voce e, se lascerà perdere per quattro anni le campagne elettorali di Forza Italia (che del problema in discorso non si è mai occupata) per occuparsi di Sant’Antioco, avrà fatto solo il suo dovere di sindaco.»

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217761572498970/

La Sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu ha ospitato ieri sera un incontro informativo dal titolo “Alzheimer, una strada da percorrere assieme”, organizzato dall’Associazione Alzheimer Cagliari, con il patrocinio del comune di Carbonia. Hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia, Loredana La Barbera, il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ed il consigliere Fabio Usai.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato l’assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia, Loredana La Barbera.

   

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La segreteria regionale della Uilcom Sardegna ha intrapreso una campagna informativa e di sensibilizzazione per la tutela dei lavoratori a progetto impiegati nei call center. La campagna, già iniziata, proseguirà con la distribuzione di volantini informativi fuori dalle aziende con l’obiettivo di far conoscere ai lavoratori interessati l’esistenza del contratto nazionale che disciplina le collaborazioni nei call center outbound e che la maggior parte delle aziende disattende totalmente.

Spesso rinnovati di mese in mese, i contratti di collaborazione smascherano di fatto rapporti di lavoro dipendente con turni e orari da rispettare, lavorazioni e gerarchie interne ben precise. Il clima lavorativo fortemente oppressivo e competitivo è legato esclusivamente alle vendite telefoniche.

«Così come denunciato sulla stampa e confermato dai lavoratori arrivati presso la nostra sede sindacale – spiega Tonino Ortega, segretario generale della UilCom Sardegna – i responsabili di turno non esitano ad alzare i toni spesso oltre i limiti dell’umana dignità qualora gli obiettivi non vengano raggiunti. Nonostante il contratto preveda una paga oraria di € 6,67 a prescindere dalle attivazioni, sembrerebbe che quasi nessuna azienda lo applichi: gli stipendi mensili nella maggior parte dei casi sono di poche centinaia di euro e i contributi previdenziali spesso non vengono versati completamente o in parte. Anche dal punto di vista organizzativo le cose non vanno meglio: aree di lavoro inadeguate, areazione inadeguata, servizi igienici insufficienti, piani di evacuazione inesistenti e gestione dei rifiuti spesso demandata ai dipendenti

In questo desolante contesto il ruolo del sindacato e della UilCom Sardegna diventa centrale.

«Siamo convinti che solo attraverso un’azione di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti sarà possibile restituire dignità ai lavoratori e rendere giustizia ad un comparto produttivo strategico – spiega Tonino Ortega -. Tutti devono collaborare in questa direzione: Ispettorato del Lavoro ed Asl, aziende committenti (i grandi operatori che appaltano le vendite), ma soprattutto occorrono le segnalazioni dei lavoratori dipendenti di queste aziende

Per questo la Uilcom Sardegna mette a disposizione i suoi uffici e i suoi funzionari per fornire ai lavoratori interessati tutte le informazioni necessarie per superare queste situazioni ma ancora di più, si mette a disposizione delle aziende interessate per condividere insieme tutti i percorsi sindacali necessari a ristabilire il rispetto delle regole e la dignità dei lavoratori.    

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Settimo San Pietro sarà per due giorni capitale della ginnastica artistica e ritmica giovanile. Sabato 20 e domenica 21 ottobre, nel Palazzetto sportivo di via 1° maggio si svolgeranno le finali nazionali CSEN Youth Artistic & Rhythmic. All’evento, organizzato da CSEN nazionale, CSEN Sardegna – Comitato provinciale di Cagliari, con il patrocinio dell’assessorato al Turismo della Regione Sardegna e del comune di Settimo San Pietro, parteciperanno circa 350 giovani atlete provenienti da tutta l’Italia per conquistare gli ambiti titoli tricolori.

La manifestazione inizierà sabato 20 ottobre alle 9.00 con la sfilata, il benvenuto del presidente CSEN Sardegna, Francesco Corgiolu, e la presentazione delle società; alle 9,30 il via con le gare Youth Artistica che vedranno le atlete delle varie categorie cimentarsi nelle prove a corpo libero, alla trave e al mini trampolino. La giornata si concluderà alle 17.00 con le premiazioni delle vincitrici e la consegna di medaglie e attestati di partecipazione e tutte le atlete e società partecipanti.

Domenica 21 ottobre si svolgeranno le finali Youth Rhythmic, con inizio alle 9,30: le atlete si misureranno in un percorso motorio di 1° livello e in gare individuali e a squadre di 1° e 2° livello, con esercizi a corpo libero, con la fune, la palla, il cerchio le clavette, il nastro.

La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming sui canali web di Directa Sport Live Tv e sulle pagine social CSEN Sardegna.

Le finali, che si svolgeranno sotto il coordinamento di Achille de Spirito, collaboratore tecnico della presidenza nazionale CSEN, supervisore Ginnastica artistica, ritmica, aerobica sportiva CSEN, si avvarranno di una giuria di eccezione, di cui faranno parte, per l’Artistica: Monia Melis responsabile nazionale Giudici  Ginnastica  Artistica CSEN, e tecnico FGI; Ilenia Oberni componente Commissione tecnica nazionale Ginnastica artistica, responsabile del Settore Regione Lazio, collaboratrice Finali nazionali del settore, e tecnico FGI; Cinzia Pennesi, responsabile nazionale Settore Ginnastica artistica, responsabile per il settore maschile, Acrobat, Eccellenza, referente  Commissione tecnica nazionale, formatrice e tecnico FGI. La giuria della Ritmica sarà invece composta da: giudici della Sardegna, coordinati da Lavinia Piseddu, con la supervisione di Martina Alicata Terranova, ex atleta della Nazionale italiana ritmica, pluricampionessa, referente Rapporti società estere/CSEN Ginnastica Ritmica, formatrice, tecnico e giudice nazionale FGI; Susanna Marchesi, ex atleta Nazionale italiana ritmica, pluricampionessa, componente Commissione Tecnica nazionale Ginnastica ritmica CSEN, formatrice, referente regionale CSEN Toscana, tecnico FGI; Luana Morgilli, psicologa dell’età evolutiva e sport, referente regionale Ordine degli psicologi sportivi Regione Lazio, ex atleta Ginnastica ritmica, formatrice, che presenterà l’evento e le discipline.

 

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Questo pomeriggio, nel palazzo di viale Trento a Cagliari, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato i sindacati per esaminare la vertenza Keller, azienda costruttrice di carrozze ferroviarie. All’incontro erano presenti anche il presidente del Consorzio industriale di Villacidro, Luca Argiolas, e i consiglieri regionali Rossella Pinna e Gianni Lampis. L’assessore Maria Grazia Piras, dopo aver ripercorso le tappe che negli ultimi anni hanno riguardato le ipotesi di riavvio della fabbrica, ha riferito che lo scorso 2 ottobre è stata formalizzata l’offerta presentata da un gruppo imprenditoriale interessato ad acquisire il sito produttivo e attingere dalla forza lavoro ex Keller per la riapertura dello stabilimento. Il presidente del Consorzio Industriale, attuale proprietario della Keller, si è impegnato a incontrare domani i rappresentanti del gruppo imprenditoriale per definire meglio i termini della proposta di acquisto. Lo stesso presidente si è impegnato inoltre a far sì che il Consorzio possa rientrare al più presto nella disponibilità dei beni già venduti, macchinari necessari per l’eventuale riavvio della fabbrica. Un nuovo incontro per l’aggiornamento della situazione, è previsto per la settimana prossima.

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Autunno 2018, arriva, puntuale, la Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata come sempre sul palco del centro culturale di Pirri da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Giancarlo Biffi. Un cartellone che, dal 19 ottobre al 9 dicembre, propone novità assolute (due prime nazionali) insieme a produzioni significative della storica compagnia cagliaritana e un festival (Transistor) fatto di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori.

Si parte venerdì 19 alla Vetreria di Pirri (il teatro che ospiterà quasi tutta la stagione), alle 21.00, con uno spettacolo che trae ispirazione da, e dedicato a, un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna: RIVA LUIGI ‘69 ‘70. CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO. Una prima nazionale (repliche anche il 20 e 21 ottobre, sempre alle 21.00, poi il primo e il 2 dicembre), di e con Alessandro Lay, prodotta da Cada Die Teatro (le luci sono di Giovanni Schirru, il suono di Matteo Sanna, le scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru).
«Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni», scrive nelle note di presentazione Alessandro Lay. «Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…».
Pier Paolo Pasolini, grande appassionato di calcio, scriveva: «Che cos’è una lingua? ‘Un sistema di segni’, risponde, nel modo oggi più esatto, un semiologo. Il gioco del football è un ‘sistema di segni’; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale. La sintassi si esprime nella ‘partita’, che è un vero e proprio discorso drammatico. Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico. Per spiegarmi darò alcuni esempi: Bulgarelli gioca un calcio in prosa: egli è un ‘prosatore realista’; Riva gioca un calcio in poesia: egli è un ‘poeta realista’».

Si prosegue domenica 28 ottobre, alle 18.00, con STORIE METICCE, di e con Alessandro Mascia (hanno collaborato al testo Francesca Caminoli, Davide Madeddu e Mario Madeddu, le musiche sono curate da Alessandro Ligas, Davide Madeddu e Nicola Spanu, una produzione Cada Die Teatro). Il progetto teatrale ha preso le mosse dal libro di Francesca Caminoli «Perché non mi dai un bacio?», sull’avventura umana di Zelinda Roccia e dell’Associazione Los Quinchos, che opera in Nicaragua per aiutare i bambini di strada di quel territorio. «Mentre lo rileggevo – spiega Alessandro Mascia – mi ritornavano costantemente in mente le immagini dei bambini da me conosciuti nel 2016, in Grecia, nel campo profughi di Kara Tepe… Quelle immagini a loro volta mi hanno fatto ricordare di altri bambini e bambine, della mia vita, come in un rimbalzo di emozioni che dentro di me si erano casualmente messe in contatto, avvicinate perché simili». Da qui il desiderio, e l’esigenza, di raccontare e mischiare “storie meticce” di varie parti del mondo. Cosa abbiamo fatto noi adulti o non abbiamo fatto per il futuro dei nostri figli? Ecco il quesito che emerge. In “Storie meticce” si ricercano e confrontano storie di ordinaria violenza o solitudine, determinate da un’umanità che si è voltata dall’altra parte, con storie di ordinaria bellezza di altre umanità, che alla violenza e alla solitudine hanno risposto con la “passione umana” e l’impegno civile.

Un’altra prima nazionale è in programma venerdì 9 novembre: al Teatro Massimo di Cagliari, alle 21.00, va in scena ECUBA, ULTIMO ATTO. Per un girotondo sulle macerie del mondo, di Giancarlo Biffi, che cura regia e scene, una produzione Cada Die Teatro in collaborazione con Sardegna Teatro (repliche sabato 10, sempre alle 21, e domenica 11, alle 19).
Lo spettacolo, che rientra nel cartellone di 10 Nodi – i festival d’autunno a Cagliari, vede protagonisti Chiara Aru, Lia Careddu, Marta Proietti Orzella, Carla Stara e Alessandro Mascia, che ha collaborato anche alla drammaturgia (direzione tecnica: Giovanni Schirru; disegno luci: Emiliano Biffi; sonorizzazione: Matteo Sanna; costumi: Marco Nateri; realizzazione elementi scenografici: Marilena Pittiu e Mario Madeddu; movimenti scenici: Ornella D’Agostino).

Il 24, alle 21, e il 25 novembre, alle 18.00, ritorna sul palcoscenico del teatro La Vetreria CIELO NERO di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, con lo stesso Piludu, la regia di Mauro Mou, la collaborazione alla messa in scena a cura di Alessandro Mascia, Mario Madeddu, Marilena Pittiu e Silvestro Ziccardi (voci bimbi registrate: Luca Pisano e Ousseynou Seck; disegno luci: Giovanni Schirru; sonorizzazione: Matteo Sanna; una produzione di Cada Die Teatro).

Sabato 1 dicembre (alle 21.00) e domenica 2 (alle 18.00) verrà riproposto alla Vetreria RIVA LUIGI ‘69 ‘70. CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO, di e con Alessandro Lay.

Il sipario sulla Stagione autunnale di Teatro La Vetreria calerà il 9 dicembre, alle 18, quando ad andare in scena sarà BARTLEBY, con Luca Radaelli, che ha curato anche la traduzione (lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo breve di Melville), regia e scenografie di Renato Sarti (luci e tecnica: Graziano Venturuzzo; musiche Carlo Boccadoro; una produzione Teatro Invito – Teatro della Cooperativa).

Anche quest’anno Cada Die Teatro, in collaborazione con Cultarch, organizza, a partire da giovedì 1 novembre, fino a domenica 4, il festival TRANSISTOR – nuove generazioni e.mo.ti.con (memoria emotiva), parte integrante del festival 10 Nodi. Quattro giorni di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori, incentrati sul tema della memoria delle emozioni, e in cui saranno coinvolti studenti, insegnanti, artisti, musicisti, architetti, creativi, esperti di social network.

Il programma di Transistor verrà presentato in una conferenza stampa apposita.

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Al Miramare GastroMusic Pub & Pizzeria d’Autore di Alghero, prosegue la programmazione musicale della stagione invernale 2018-2019. Anche questo fine settimana doppio appuntamento live, venerdì 19 la presentazione in anteprima dei Quattro Quarti e sabato il concerto dei Puro Malto.
Lo scorso weekend è stato il turno della Help Band, progetto che è approdato per la prima volta sul palco del club algherese e di Carletto e i suoi mostri, il trio capitanato da Carlo Pieraccini che ha fatto divertire il pubblico durante il sabato notte.

Questo venerdì, 19 ottobre, il Miramare ospita una prima assoluta, la presentazione dei Quattro Quarti, nuovo progetto musicale nato dall’incontro tra quattro affermati musicisti del nord Sardegna. Gavino Depalmas voce e chitarra acustica, Bachisio Ulgheri chitarra solista, Fabio Carta basso e tastiere e Domenico Bazzoni batteria e voce porteranno in scena un repertorio composto dai grandi successi italiani e internazionali sia contemporanei che di qualche anno fa, un lungo viaggio tra la musica di qualità. Sabato 20, invece, sul palco del locale algherese i Puro Malto 3.0. La longeva band sassarese nata agli albori del 2000 cambia la line up con l’innesto del batterista Stefano Romano al fianco degli storici componenti Antonello Sussarellu, voce, basso e tastiere e Giovanni Arru chitarra e voce.

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Sono a dir poco allarmanti i dati forniti dall’ultimo Rapporto Caritas: il 67% degli abitanti in Sardegna è al di sotto della  soglia di povertà.  Dati che riprendono vigore oggi, nella giornata che l’Organizzazione delle Nazioni Unite dedica al contrasto delle povertà e che stridono con alcune stime Istat, risultate sin troppo ottimistiche. 

«Abbiamo necessità di reinserimenti sociali mirati, di politiche attive del lavoro, non possiamo continuare a far finta di niente: dobbiamo tutti essere impegnati in uno sforzo comune, dai Sindaci ai prefetti Sardi, per arrivare ai politici regionali e nazionali – dice Simone Testoni (UGL) -. La Sardegna sta collassando e le soluzioni per dare impulso alla ripresa sono molteplici: ad esempio è necessario pianificare la realizzazione di servizi innovativi per l’accoglienza turistica, oltre a far ripartire l’edilizia, settore in cui l’occupazione risulta ai minimi storici.»

«Un piano straordinario di investimenti che coinvolga i settori produttivi in crisi e quelli in via di sviluppo, per evitare che i giovani più fortunati si trasferiscano nel resto della penisola o all’estero, e condannare quelli che restano all’isolamento e all’impoverimento economico e sociale – aggiunge Simone Testoni -. L’appello al senso di responsabilità deve partire dalle comunità locali per poi coinvolgere le istituzioni regionali e nazionali. Abbiamo bisogno di una svolta – conclude Simone Testoni -, dobbiamo rialzare la testa e riprenderci ciò che ci è stato tolto: il lavoro è dignità e i Sardi da troppo tempo sono stati lasciati soli.»

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La Riviera del Corallo come la Baviera, le piazze del centro storico di Alghero come quelle di Monaco. Venerdì 19 e sabato 20 ottobre, per iniziativa dell’A.S.D. Amatori Nettuno, e con il patrocinio di Comune e Fondazione Alghero, nella città catalana di Sardegna, tra la piazza Pino Piras ed il mercato ortofrutticolo, arriva il Sardinian Oktoberfest. Non una copia del famoso festival popolare ma una manifestazione che da questa prende spunto e che vuole essere un incontro di tradizioni sarde, algheresi e bavaresi, tra sapori e folklore. 

La regina è ovviamente la birra, servita rigorosamente alla spina. Da un lato Kühbacher Bier, lo storico birrificio bavarese per l’occasione porterà nella Riviera del Corallo diversi prodotti tra cui la FiestBier, prodotta in edizione speciale per festeggiare i cinquecento anni dell’editto di purezza della birra bavarese. Dall’altro non poteva mancare la birra più amata dai sardi, l’Ichnusa capace di produrre ad Assemini ben 640mila ettolitri l’anno solo per il popolo dell’isola dei quattro mori. 

Come da tradizione non possono mancare i piatti tipici di entrambi i territori, dai würstel alla purpuzza, dai crauti al pecorino, dalle salsicce al lardo il tutto rivisitato in chiave street food.

Importante spazio anche alla musica, con addirittura sette diversi progetti dal vivo tra rockband, folk tradizionale e djs. Venerdì 19 si parte con i Korome’, gruppo capitanato dai fratelli Salvio che con il proprio suono elettrico darà il via alla festa, e si continua con la Hollywood Band, progetto gallurese dalle sonorità granitiche. La giornata musicale di sabato 20 si apre con gli Skarsound, giovani talentuosi divulgatori di good vibration, prosegue con i Camberra, gruppo algherese di ritorno dalla partecipazione al Radio Deejay on Stage di Riccione mentre la chiusura spetta all’irriverenza dei Pirati, la band dell’amore libero e delle verità scomode conclude nella propria città una stagione estiva ricca di live. Inoltre in entrambe le giornate alla consolle ci sarà una delle pietre miliare dei djs sardi, Davide Merlini ma soprattutto sabato ad ora di pranzo l’importante momento del folklore algherese con l’esibizione del cantastorie Angel “Lo Barber” Maresca e della Coral Nova Alguer.

L’apertura dei fusti è prevista per venerdì, alle ore 18.00, e sabato, alle ore 11.00. Durante tutta la manifestazione all’interno del mercato ortofrutticolo ci sarà animazione dedicata ai più piccoli e alle famiglie, e intorno alla piazza saranno presenti gli stand degli artigiani sardi. 

Per l’A.S.D. Amatori Nettuno si tratta di un debutto nell’organizzazione di eventi e la prima edizione del Sardinian Oktoberfest vuole essere un banco di prova sulla capacità della Riviera del Corallo di puntare su questa tipologia di manifestazione per richiamare visitatori anche oltre la chiusura della stagione turistica. 

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Inizia alle 20.00, a Leicester, l’avventura della Dinamo nella regular season di Fiba Europe Cup. Per la prima volta la squadra sassarese calcherà un parquet inglese e gli uomini di Vincenzo Esposito vogliono iniziare l’avventura europea, dopo la fase eliminatoria superata brillantemente contro il Benfica, con una vittoria. E’ la prima di sei partite di regular season di Coppa e la Dinamo è fermamente intenzionata ad accedere al turno successivo.

Al rientro in Italia, la Dinamo si ritufferà in campionato, ancora in trasferta, a Brindisi.