19 July, 2024
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«L’iniziativa della ‘Camminata tra gli olivi’, inserita all’interno di un contesto che ha visto il doppio riconoscimento da parte dell’Unesco della dieta mediterranea tra i beni immateriali e del paesaggio ulivetato italiano, rappresenta la dimostrazione di come il paesaggio rurale possa essere un valore aggiunto per le zone interne della Sardegna. Questo perché il paesaggio rurale è in grado di integrare le politiche di sviluppo locale valorizzando l’offerta turistica, le produzioni agro-alimentari, i prodotti artigianali identitari e l’ambiente. Per questo motivo la Regione patrocina l’importante iniziativa proposta dai Comuni aderenti all’associazione nazionale Città dell’olio (coordinata in Sardegna da Elio Sundas, sindaco di Santadi, n.d.r.), e la promuove come esperienza eccellente di progettualità territoriale.»

Lo ha detto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ai margini della conferenza stampa di presentazione della seconda edizione, che si è tenuta questa mattina a Cagliari.

La “Camminata tra gli olivi”, un passo dopo l’altro, conduce i partecipanti alla scoperta di piante secolari e di un mondo antico in Sardegna. L’Associazione Nazionale Città dell’Olio riporta infatti alla ribalta la qualità e il valore dell’olio extravergine, degli olivicoltori e dei territori domenica 28 ottobre con nuovi percorsi e suggestive passeggiate alla scoperta dell’eccellenza di un prodotto che modella l’identità stessa del paesaggio. La Camminata è stata presentata nei giorni scorsi anche a Roma, al MiBACT, dal direttore generale Francesco Palumbo e dal presidente nazionale di Città dell’Olio Enrico Lupi.

L’esperienza, che ha il patrocinio della Regione Sardegna, coinvolge i comuni di Berchidda in provincia di Olbia Tempio, Bosa, Riola Sardo e Seneghe in provincia di Oristano, Dolianova e Escolca in provincia di Cagliari, Genuri, Gonnosfanadiga, Serrenti e Villacidro nell’ex provincia del Medio Campidano, Giba, Masainas e Santadi nell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Ittiri, Uri e Usini in provincia di Sassari. Ognuno ha selezionato un percorso tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale, che documentano il fascino di una produzione indissolubilmente legata a dimore storiche, frantoi e borghi di fascino immutato nel tempo. In Sardegna hanno aderito 16 dei 30 Comuni associati. I tecnici dell’agenzia regionale Laore guideranno i percorsi in 10 Comuni, mostrando le peculiarità degli oliveti sardi.

123 Comuni in tutta Italia hanno raccolto l’invito dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e, nell’anno dedicato al Cibo Italiano, hanno allestito la propria passeggiata (dai 2 ai 5 chilometri) arricchita da incontri, itinerari, degustazioni sulla scia del successo dell’anno passato. Nel 2017 infatti furono oltre 20.000 i partecipanti in tutta Italia agli eventi organizzati da 121 Comuni.

«Un successo che ci ha regalato la conferma di una scelta e la responsabilità di un percorso che intreccia il valore delle coltivazioni e la preziosa passione dei loro custodi, gli olivicoltori – afferma il presidente delle “Città dell’olio” Enrico Lupi -. Chi cura e chi visita questi luoghi rappresenta ugualmente un investimento per il futuro economico e turistico.»

L’Associazione Nazionale” Città dell’Olio” è, infatti, convinta che lo sviluppo dei territori olivetati può e deve essere strettamente legato a quello dell’oleoturismo, proprio perché, se ben organizzato, il turismo dell’olio può incrementare la competitività dell’olivicoltura tradizionale, diventando una risorsa per l’ambiente, il territorio e i produttori.

Nell’ex provincia di Olbia Tempio si passeggia sulla strada alle pendici del monte Limbara verso la località di S’orighina con l’antico mulino ad acqua. In quella diOristano si incontra Terio, immersa negli oliveti della cultivar Bosana e l’agro di Seneghe in una zona dove dominano quiete, silenzio e dolcezza del paesaggio. A Cagliari resti romani e olivi antichissimi come quelli di Arrita Floris e il museo Casa Pillatus, vecchia casa campidanese che racconta la storia agricola. Nella provincia del Medio Campidano oltre 800 olivi plurisecolari, fra cui i monumentali ormai quasi millenari, sono una delle attrazioni, insieme ai vecchi frantoi ancora funzionanti e a paesaggi incontaminati. Nella provincia di Carbonia Iglesias si può visitare il sistema di stagni popolati da fenicotteri rosa, aironi e falchi di palude o i vecchi sentieri di olivi di Monte Pisano o le grotte naturali, le foreste e l’archeologia. A Sassari oliveti centenari e scalpellini che lavorano la pietra, ma anche un mini corso per riconoscere le cultivar olivicole isolane e le problematiche fito-patologiche dell’olivo.

Per scegliere il proprio itinerario o solo per saperne di più basta un click. È on line il sito www.camminatatragliolivi.it per scaricare subito il programma della giornata e trovare notizie sul territorio, il paesaggio, la storia. E c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi che potrà essere utilizzato anche per postare foto dei luoghi e degli eventi così da creare una vera e propria community della giornata.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con i suoi oltre 320 soci tutti enti pubblici (Comuni, Province, CCIAA, Parchi e GAL) tutela il territorio olivicolo e si batte per la valorizzazione dei paesaggi rurali e per l’inserimento di aree territoriali olivicole di valore storico nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle Politiche agricole.


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Un goal di Manca al 90′ (dopo il goal iniziale di Pinna ed il pari della squadra di casa messo a segno da Cacciatori) ha dato all’Atletico Villaperuccio di Gian Marco Manca la quarta vittoria consecutiva sul campo del Circolo Ricreativo Arborea ed il primato solitario in classifica, a ponteggio pieno, nel girone B del campionato di Prima categoria. Le altre due capolista, Villacidrese e Virtus Villamar sono state bloccate sul pari, la prima nel derby sul campo dell’Atletico Sanluri (1 a 1), la seconda, a sorpresa, a Gergei (2 a 2), sul campo di una delle squadre ancora a digiuno di punti dopo le prime tre giornate.

La giornata è stata complessivamente positiva per le squadre sulcitane. Il derby tra Isola di Sant’Antioco e Cortoghiana è terminato in parità, 1 a 1, con goal realizzati in piena zona Cesarini (all’88’ Cossu, al 91′ Serci), con il Cortoghiana che recrimina per essere stato raggiunto quando pensava ormai d’aver vinto.

La Fermassenti ha espugnato il campo della Libertas Barumini con il netto punteggio di 3 a 1 (reti di Matteu, Cuccheddu e Melis) ed aggancia il Cortoghiana e la Gioventù Sportiva Samassi al quarto posto in classifica; l’Atletico Narcao di Walter Poncellini, infine, conquista ad Oristano, con la Tharros, una netta vittoria per 3 a 1 e i primi punti in classifica, con una doppietta di Tinti e un rigore trasformato da Foglia.

Walter Poncellini, tecnico dell’Atletico Narcao.

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Domani, mercoledì 17 ottobre, alle ore 10.00, presso la sede della provincia del Sud Sardegna, in via Mazzini 39 a Carbonia, il sindaco della Città metropolitana di Cagliari, Massimo Zedda, e l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa, illustreranno il contenuto della variazione al bilancio di previsione finanziario 2018-2020, approvata il 15 ottobre scorso dal Consiglio metropolitano di Cagliari, con cui sono trasferiti alla provincia Sud Sardegna a titolo di contributo agli investimenti € 14.580.702,98 dell’avanzo di amministrazione vincolato.

Si tratta di fondi spettanti alla provincia del Sud Sardegna fino ad ora bloccati a causa della difficoltosa interpretazione della controversa normativa vigente in materia.

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Nei primi sei mesi del 2018 il credito per l’acquisito di abitazioni ha avuto una nuova accelerazione (+23%) tanto che alla fine dell’anno l’offerta potrebbe aver recuperato del tutto il gap accumulato durante la fase recessiva. Di contro desta preoccupazione la modesta crescita del credito all’acquisto di altri immobili (uffici, capannoni industriali, magazzini, negozi), fortemente sottodimensionato rispetto alla fase di massima espansione). Ancor più stagnante la dinamica recente per le erogazioni di finanziamenti per la costruzione di nuove abitazioni. Sono abbastanza contraddittori i risultati dell’ultimo report della Cna Sardegna sull’andamento dell’offerta di credito a lungo termine, una analisi che fornisce importanti indicazioni per interpretare le dinamiche del settore edilizio.

Dopo il picco espansivo del 2007 i finanziamenti di durata superiore ai 12 mesi (sia le erogazioni per l’acquisto di immobili, sia quelle per la nuova costruzione) hanno registrato in Sardegna una fortissima contrazione e tra il 2013 e il 2014 hanno raggiunto il livello minimo storico. Ma dai dati riportati dalla Cna lo scenario è caratterizzato da segnali bivalenti.

«In una fase in cui il mercato delle costruzioni regionale stenta a ripartire, il credito  sta sostenendo la vivacità del mercato immobiliare residenziale – commentano Francesco Porcu ed Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni -. Lasciano invece meno tranquilli i dati relativi ai fabbricati non residenziali, soprattutto dal lato acquisti: dopo il bilancio positivo del 2017, infatti, nel primo semestre dell’anno l’offerta di credito ha segnato una nuova flessione, appiattendosi su livelli modestissimi rispetto al picco del 2007. I segnali provenienti dal credito sono quindi bivalenti – aggiungono Francesco Porcu ed Antonello Mascia -: da un lato, riflettono la ripresa in atto nel mercato abitativo favorito da un livello dei prezzi ai minimi storici e da tassi di interesse ancora bassissimi; dall’altro, indicano un’offerta di credito che si riduce per l’acquisto di immobili non-residenziali (uffici, spazi commerciali, capannoni, etc.). Proprio questo dato rappresenta un forte campanello d’allarme perché pone di fronte ad una battuta di arresto del trend positivo che aveva caratterizzato l’ultimo triennio, riflettendo una congiuntura regionale ancora lontana dal prendere quota e, soprattutto, aspettative delle imprese in deterioramento rispetto ad un anno fa

Il report della Cna Sardegna registra, dunque, un aumento della vivacità del mercato residenziale. Dal 2014 il credito per l’acquisito di abitazioni in Sardegna è cresciuto senza sosta, ma dopo tassi del +80% nel 2015 e del +22% nel 2016, nel 2017 si era registrato un più modesto +6,8%. Ora il dato dei primi sei mesi del 2018 indica una nuova accelerazione (+23%) e probabilmente a fine anno l’offerta di credito per l’acquisto (in termini di nuove erogazioni) potrebbe aver pienamente recuperato il gap accumulato durante la fase recessiva.

E’ invece stagnante la dinamica recente per le erogazioni di finanziamenti per la costruzione di nuove abitazioni, circostanza che testimonia di come il mercato non abbia ancora smaltito lo stock di abitazioni disponibili per la vendita: il livello dell’offerta di credito per l’investimento è oggi pari al 20% di quella che caratterizzava gli anni di massima espansione.

Una maggiore vivacità è registrata invece dal credito all’investimento, cioè dallo sviluppo di progetti di edificazione non residenziale: 2017 e 2018 fanno registrare una accelerazione delle erogazioni. Ciò è dovuto al fatto – riporta la ricerca – che la dinamica dell’acquisto tende generalmente ad anticipare quella degli investimenti. In ogni caso, in entrambi i casi i livelli rimangono modesti.

In termini assoluti durante il 2017 il volume delle erogazioni per finanziare l’acquisto di abitazioni è stato pari a poco meno di un miliardo, mentre nel 2018 potrebbe arrivare a 1,2 miliardi, superando il 2007. Livelli drasticamente più bassi si registrano per le altre finalità: quelli destinati a progetti di costruzione di fabbricati non residenziali lo scorso anno erano pari a 150 milioni e potrebbero raggiungere i 260 quest’anno; le erogazioni di finanziamenti per investimenti nel settore abitativo sono scese ad appena 150 milioni (dai quasi 800 del 2007). Il mercato del credito per l’acquisto di immobili non residenziali, infine, è quantificato in meno di 120 milioni di euro nel 2017 e potrebbe ridursi a poco più di 100 nel 2018.

Se ci si concentra sul primo semestre 2018 il confronto regionale colloca la Sardegna tra i territori più dinamici, ma solo per i finanziamenti per l’acquisto di abitazioni e per la costruzione di fabbricati non residenziali. Nel primo caso (acquisto abitazioni), la crescita registrata nel primo semestre è stata pari al +23% (record tra le regioni italiane), da inserire, inoltre, in uno scenario nazionale di modestissimo aumento: Lombardia e Sicilia segnano un incremento pari al +6,5%, seguite da Emilia Romagna e Veneto (+4%).

Per quanto riguarda il credito alla costruzione di nuovi fabbricati non residenziali, la crescita media nazionale nella prima parte del 2018 si è attestata al +33%, da confrontare con il ben superiore +74% della Sardegna. Più modesta, ma comunque superiore alla media nazionale, è la crescita registrata per i finanziamenti per la costruzione di abitazioni, pari in Sardegna al +4,8%; in tale ambito, mercati più dinamici si osservano in Emilia Romagna (+40%), Liguria (+16%), Umbria e Puglia, con incrementi superiori al 10%. Come già evidenziato, il segmento regionale al momento più debole è quello dell’acquisto di altri immobili, in calo del -12% nel primo semestre 2018, a fronte di una media nazionale pari al +8,4%, trainata da Abruzzo, Campania, Liguria e Veneto, dove si registrano crescite superiori al +44%. Va detto che insieme alla Sardegna l’offerta di credito risulta in calo anche in tre grandi regioni del nord: Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte.

Interessante è anche il confronto con i livelli di picco del mercato raggiunti nel 2007. In primo luogo, a conferma di quanto detto, non solo emerge che nel 2018 il livello raggiunto in Sardegna dal credito concesso per l’acquisto di abitazioni avrà superato quello di dieci anni fa, ma anche che solo il Trentino Alto Adige registra un indice superiore a quelli dell’Isola; un dato che testimonia della effettiva ripresa del mercato immobiliare sardo, ma che tuttavia (come dimostrato dall’andamento del credito all’investimento) ancora non appare aver smaltito lo stock di invenduto accumulato negli ultimi anni.

Discorso totalmente diverso per quanto riguarda il mercato non residenziale: anche nel confronto con le altre regioni i dati del credito concesso in Sardegna si mostrano poco positivi. Il livello registrato nel 2018 è infatti pari ad appena il 39% di quello del 2007 e peggio della Sardegna fanno solo altre sette regioni, tra cui Molise, Campania e Sicilia. E’ vero che il dato regionale risulta in linea con quello medio nazionale, ma questo dato testimonia soltanto di un’economia che anche nel resto del Paese fatica ad avviare una fase di ripresa credibile e duratura.

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Il 30 settembre si è concluso il progetto “Aperti per ferie”, messo in campo dall’Auser Carbonia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, per non lasciare soli gli anziani durante l’estate appena trascorsa, aiutandoli ad affrontare il caldo estivo e i disagi ad esso connessi. «Faccio i complimenti ai volontari che hanno offerto un aiuto concreto a persone fragili come gli anziani, contribuendo alla loro socializzazione ed integrazione – ha detto il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -. I risultati del progetto “Aperti per ferie” confermano, per l’ennesima volta, quanto il volontariato, la solidarietà e la cooperazione, siano valori incardinati nel tessuto sociale della città di Carbonia».
Sono numerosi i servizi che l’Auser ha garantito durante tutta l’estate 2018 a beneficio di fasce deboli, come quelle della terza età, che a Carbonia sono numericamente consistenti, data l’elevata età anagrafica di molti nostri concittadini. Nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre sono stati effettuati 65 interventi con i mezzi di soccorso, di cui 6 in codice rosso, 27 in codice giallo e 32 in codice verde. 26 sono stati gli interventi programmati; 15 le iniziative culturali e di piazza a cui hanno preso parte i volontari.
Altre attività, in ben 32 casi, sono state volte a supportare le persone sole nella misurazione dei valori della pressione, della saturazione e dei valori glicemici.

Il personale dell’associazione di volontariato, inoltre, ha fornito ai cittadini informazioni su tutti i servizi sociali offerti dal comune di Carbonia e nel territorio.
Il servizio è stato svolto ininterrottamente dal 1° luglio al 30 settembre.

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«Non c’è speranza sociale senza un lavoro dignitoso per tutti». Risuona ancora il monito pronunciato da papa Francesco in occasione della sua visita pastorale a Cagliari, esattamente cinque anni fa.

È trascorso quasi un anno dalla 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, celebrata a Cagliari dal 26 al 29 ottobre scorso. Per la diocesi di Cagliari l’evento ha assunto una connotazione di rilievo. Puntualmente, nella prospettiva della formulazione di proposte armoniche e tangibili, l’iniziativa non ha acceso discussioni su numeri, ma ha mirato a focalizzare la massima attenzione sulle persone, sulle loro speranze e delusioni, sul loro senso di dignità e sulla solidarietà.

Durante quelle giornate, si è insistito in modo particolare sulla necessità di raccogliere contributi concreti per dare slancio a nuove opportunità di impiego e ad organizzazioni di lavoro che favoriscano l’elevazione della dignità umana, al fine di valorizzare le capacità delle persone con la creazione di occasioni di incontro e condivisione.

In quest’ottica sabato 20 ottobre, dalle ore 9.15, nell’Aula Magna del Seminario Arcivescovile si terrà un incontro-confronto sul tema “Animare i territori, alimentare la speranza”, durante cui riflettere non già su dati o statistiche, quanto sui segni e le opportunità concrete di speranza, i germogli di ripresa che è possibile cogliere nei nostri territori, a partire da un’attenzione nuova e diversa.

Questo il programma previsto:

Saluti ed introduzione don Ignazio Boi (direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro)

Interverrà e coordinerà i lavori il dott. Sergio Gatti (vice presidente del Comitato scientifico ed organizzatore delle Settimane Sociali, Direttore Generale di Federcasse)

“Focus” su tre ambiti: istituzionale dott. Cristiano Erriu (assessore regionale degli Enti Locali e Urbanistica)

sociale dott.ssa Marta Chessa (direttrice Panta Rei Sardegna e Counsellor)

ecclesiale dott. Francesco Manca (direttore Centro Studi Caritas)

Contributo di analisi della realtà e lettura dei “segni di speranza” e delle buone prassi

Seguirà il dibattito.

Le conclusioni saranno svolte dall’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.

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L’assessore regionale dei Trasporti, Carlo Careddu, presenta gli investimenti sulla rete ferroviaria a scartamento ordinario e a scartamento ridotto messi in campo dalla Regione. «A partire da quelli previsti dal Patto per la Sardegna siglato con il Governo nel 2016, per cui sono stati destinati oltre 400 milioni di euro alla cosiddetta ‘cura del ferro’, proseguendo con lo svecchiamento totale della flotta Trenitalia e l’acquisto di 26 treni o con i 15 Stadler destinati allo scartamento ridotto. Un lavoro di questa portata non era mai stato realizzato e innalzerà notevolmente gli standard qualitativi e di sicurezza del servizio – dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu -. La ‘cura’ però non deve essere interrotta proprio adesso e, come ho avuto modo di spiegare recentemente alla ministra per il Sud Barbara Lezzi, le ferrovie sarde hanno necessità di costanti, ulteriori e decisivi adeguamenti ai modelli europei, anche attraverso la prosecuzione del raddoppio della linea e la valutazione della sostenibilità dell’elettrificazione, temi sui quali le Amministrazioni regionali si spendono da tempo richiedendo maggiori risorse e un complessivo potenziamento del sistema».  

Di seguito lo schema degli interventi in corso di realizzazione:

Scmt rete scartamento ordinario (19,9 M€ Fondi Piano di Azione e Coesione). Per la sicurezza della rete è in corso l’installazione in tutte le strade ferrate a scartamento ordinario a nord di San Gavino del sistema Scmt (Sistema di controllo marcia treno che garantisce una migliore gestione del traffico ferroviario, con elevati standard di regolarità e puntualità). Rfi prevede di completare il lavoro entro il 2018. Sono già stati completati e attivati gli interventi sulla Oristano/Macomer, sulla Macomer/Ozieri/Chilivani/Porto Torres e sulla Chilivani/Enas. Entro l’anno sarà completata tutta la linea con l’installazione del sistema sulla San Gavino/Oristano. Seguiranno i lavori sulla Olbia/Golfo Aranci (entro il 2021). Il soggetto attuatore è Rfi.    

Variante di percorso scartamento ordinario Bonorva – Terralba e Bauladu (223 M€ Fondi FSC 2014-2020 + Contratto di programma Rfi). Si tratta dell’intervento economicamente più rilevante che consentirà un ulteriore risparmio di tempo e un innalzamento dei livelli di sicurezza sulle tratte Cagliari/Sassari e Cagliari/Olbia. Il progetto procede nel rispetto del cronoprogramma che vede la fine lavori nel 2025. Il soggetto attuatore è Rfi.      

Potenziamento tecnologico Cagliari/San Gavino/Carbonia (50 M€ Contratto di programma Rfi-Stato). Si tratta della realizzazione del sistema Scmt e ACC-M (Apparato Centrale Computerizzato – Multistazione) sulla linea Cagliari/San Gavino/Carbonia: un impianto che controlla contemporaneamente più stazioni e le relative tratte. Sulla Cagliari/Decimo/San Gavino l’installazione del Scmt sarà terminata nel 2020. Entro il 2023 avverrà l’installazione dell’ACC-M sempre sulla Cagliari/Decimo e sulla Decimo/Carbonia. Il soggetto attuatore è Rfi.    

Velocizzazione Oristano-Chilivani-Sassari/Olbia (30 M€ Contratto di programma Rfi-Stato). Rettifiche di tracciato e piccole varianti. Il soggetto attuatore è Rfi.    

Interventi diffusi (20 M€ Contratto di programma Rfi-Stato). Soppressione passaggi a livello pubblici e privati, miglioramento della qualità del servizio, accessibilità alle stazioni. Il soggetto attuatore è Rfi. 

Interconnessione aeroporto di Olbia con rete Rfi (1 M€ Fondi FSC 2014-2020). Il soggetto attuatore è Rfi.      

Rete scartamento ridotto automazione e sicurezza (56 M€ ex Ferrovie complementari + FSC 2014-2020). In corso di automazione anche la rete a scartamento ridotto per garantire maggiore sicurezza e riduzione dei tempi di percorrenza. Procedono i lavori per l’installazione del sistema ACC-M sulle tratte Monserrato/Isili e Macomer/Nuoro per i quali sono stati investiti 56 milioni provenienti dal trasferimento di competenze delle ex Ferrovie complementari (35 milioni – Decreto legislativo 46/2008) e dal Patto Sardegna (20 milioni – FSC 2014-2020). Il soggetto attuatore è Arst.

Sassari/Alghero-Sassari/Sorso (31,6 M€ risorse statali). Sulla linea a scartamento ridotto gestita da Arst è prevista l’installazione dell’ACC-M (Apparato Centrale Computerizzato – Multistazione). Il soggetto attuatore è Arst.

Acquisto nuovi treni Trenitalia (Contratto di servizio + 90 M€ Fondi FSC 2014-2020). Si conferma così la politica di svecchiamento del parco rotabile sostenuta dalla Regione. Il contratto di servizio pluriennale firmato a luglio 2017 tra Regione e Trenitalia prevede l’acquisto di 18 nuovi treni diesel: 10 del tipo “Swing”, che saranno consegnati da dicembre 2018 e nel 2019 e 8, di nuova concezione e di maggiore capacità (sino a 300 posti), che saranno consegnati dal primo semestre 2019. A questo si aggiungono ulteriori 90 milioni di investimento (60% FSC 2014-2020 e 40% da parte di Trenitalia) destinati ad altri 6 treni. Due “Minuetti” Alstom già operativi sono stati consegnati l’estate dell’anno scorso all’atto della firma del contratto di servizio. I 26 nuovi treni rinnoveranno totalmente la flotta di Trenitalia. Il soggetto attuatore è Trenitalia.

Acquisto nuovi treni Stadler Arst (88,6 M€ finanziamenti statali + cofinanziamento Arst ). Sullo scartamento ridotto la Regione ha investito quasi 90 milioni di euro per 15 convogli Stadler: nove automotrici già operative sulle tratte Macomer/Nuoro, Sassari/Alghero, Sassari/Sorso composte da due carrozze, e altri ulteriori 6 treni da acquistare. Gli Stadler, pensati per collegamenti brevi del trasporto pubblico locale sulla rete a scartamento ridotto, contribuiscono a fornire un servizio più efficiente e a valorizzare collegamenti strategici per le zone interne dell’isola. Il soggetto attuatore è Arst.

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Con un concerto del duo formato da Aurora Cogliandro e Rosabianca Rachel domani (mercoledì 17 ottobre) nel Conservatorio di Cagliari proseguono gli appuntamenti con l’VIII Festival pianistico, dedicato quest’anno a Claude Debussy nel 100° anniversario della morte.

Si comincia alle 18.00, nei suggestivi spazi dell’Auditorium, sulle note delle “Six epigraphes antiques”, scritte dal geniale compositore francese nel 1914. Il concerto proporrà poi la “Marche ecossaise sur un thème populaire”, il “Divertissement”, il brano “Lindaraja”, sino ai tre capricci “En blanc et noir” con cui si chiuderà la serata.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme” e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

L’ingresso è libero e gratuito. 

 

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«Il contrasto della rotta Algeria-Sardegna, dopo gli ultimi fatti di cronaca, non è più rimandabile. I flussi migratori non portano in Sardegna soltanto degli extracomunitari irregolari, ma anche coloro che erano stati espulsi dal territorio nazionale: è il caso dell’algerino irregolare arrestato dagli agenti della squadra mobile di Cagliari, giunto in Sardegna nel week-end a bordo di uno dei numerosi barchini che continuano ad approdare in gran numero sulle coste dell’isola. Questi flussi migratori devono essere fermati, perché rappresentano una seria minaccia per la sicurezza della Sardegna. L’intervento del governo, da questo punto di vista, non è più rinviabile.»

Lo afferma Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

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Le squadre di Abbanoa sono a lavoro in corso Colombo, a Iglesias. per riparare un guasto sulla rete idrica che alimenta il quartiere di Serra Perdosa. Questa mattina i tecnici del Gestore hanno riscontrato la rottura di una saracinesca che ha comportato l’interruzione dell’erogazione. E’ stato avviato immediatamente il cantiere per la sostituzione integrale dell’apparecchiatura danneggiata. 

I lavori di riparazione saranno completati entro la mattinata. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. Abbanoa segnala che alla ripresa dell’erogazione l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni.