26 November, 2024
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Pianificare un approfondimento o un cambiamento professionale, riscrivere il curriculum, aggiornarsi, prendere contatti, ritrovare l’entusiasmo, reinventarsi il futuro. Allo IED Cagliari l’occasione perfetta è con i Professional Days, martedì 16 ottobre, un momento pensato in tutte le sedi IED per raccontare, tramite incontri teorici e pratici, quel segmento dell’offerta formativa IED indirizzata a chi già lavora, a chi è alla ricerca di un corso intensivo su un argomento ben definito, a chi ha bisogno di fornire nuovi stimoli alla propria esperienza formativa e professionale.

A partire dalle ore 15.00 e fino alle ore 18.00, a Villa Satta, si susseguiranno sette workshop e Open Lesson gratuite nelle aree del Design, della Moda e delle Arti Visive. Docenti professionisti IED coinvolgeranno i partecipanti in diverse discipline che spaziano dalla progettazione avanzata degli Interni al Visual Merchandising, dalla Fotografia alla progettazione del Verde. Dopo i saluti della direttrice Monica Scanu, si susseguiranno le presentazioni dei diversi corsi di specializzazione dove verranno illustrate le rispettive opportunità professionali.

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«Dal Tribunale di Sassari arrivano tre pesanti condanne per chi aveva manomesso fraudolentemente la rete idrica pubblica con l’obiettivo di avere acqua in maniera gratuita sulle spalle della collettività. Nei giorni scorsi l’ufficio del Giudice per le indagini preliminari ha depositato tre decreti penali di condotta per altrettanti casi di furto d’acqua aggravato avvenuti tutti nel territorio di Valledoria.»

Lo scrive, in una nota, l’ufficio stampa di Abbanoa.

«Due casi riguardano degli appartamenti nel centro abitato. I proprietari avevano installato da una parte un tubo di rame e dall’altra un tubo flessibile per alimentare le abitazioni senza un contatore che potesse misurare i consumi da fatturate. Il terzo caso, invece, riguarda addirittura un l’irrigazione di campo coltivato: il proprietario aveva collegato alla rete idrica più di tre metri di tubature in pvc per innaffiare le colture con acqua potabile a costo zero. Escamotage che potevano forse passare inosservati in passato, ma ora i tecnici di Abbanoa sono dotati di palmari elettronici con i quali possono controllare in tempo reale, la regolarità degli allacci e i dati dei contatori: spesso si tenta di nascondere l’allaccio abusivo installando misuratori falsi.

Il Servizio ispettivo di Abbanoa aveva individuato le manomissioni all’interno delle nicchie di allaccio e immediatamente segnalate alle forze dell’ordine: successivamente era stato eseguito un sopralluogo con i carabinieri che avevano potuto constatare il reato in flagranza. La Procura della Repubblica del Tribunale di Sassari aveva quindi proposto la condanna. Il reato contestato era il furto “con le seguenti aggravanti: essersi avvalsi di mezzo fraudolento, aver usato violenza sulle cose, aver commesso il fatto su materiale sottratto ad infrastrutture destinare all’erogazione di servizi pubblici”.»

Nei giorni scorsi è stato depositato il decreto penale di condanna con lo stesso esito per i tre imputati: 15.100 euro di multa.

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Partecipazione record, a Carbonia, per l’edizione 2018 di “Puliamo il mondo”, con oltre 300 volontari impegnati nella raccolta di circa 25 mc di rifiuti.

«L’iniziativa ha superato nettamente i numeri realizzati nell’edizione 2017, quando furono 200 i partecipanti – ha commentato il sindaco, Paola Massidda -. Quest’anno, invece, sono stati oltre 300 i volontari che si sono prodigati per la loro comunità, dimostrando senso civico, partecipazione, collaborazione e amore per la propria città. Un plauso e un ringraziamento a tutti i partecipanti, in particolare ai tantissimi studenti che, accompagnati dai loro docenti, hanno dato un contributo non soltanto simbolico ma anche concreto al decoro urbano di Carbonia.»

Un successo sia a livello di partecipazione che dal punto di vista dei risultati, comunicati dalla De Vizia Transfer SpA. «Nella mattinata di sabato sono stati raccolti circa 25 metri cubi di rifiuti tra ingombranti, indifferenziato, plastica, alluminio e vetro», ha precisato l’assessore all’Ambiente Gian Luca Lai, che ha «ringraziato la società De Vizia per aver collaborato alla realizzazione dell’iniziativa e i volontari che, muniti di guanti, sacchi, cappellini e pettorine gialle, hanno contribuito con il loro prezioso lavoro a innalzare il livello di decoro urbano, rendendo più pulite alcune zone cittadine che presentavano elevate criticità sotto il profilo igienico-ambientale».

Le attività dei volontari e degli studenti hanno riguardato non soltanto il centro cittadino, ma anche le periferie e le frazioni. Sono state ripulite le aree del Centro Intermodale e della pista ciclabile, del canale tombato Cannas, del Cimitero di Carbonia, del palazzetto di Cortoghiana e parte della pineta limitrofa, della zona tra Barbusi e Is Perdas.

Nel dettaglio, hanno preso parte all’iniziativa circa 135 studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Gramsci-Edoardo Amaldi” (Liceo Scientifico e Liceo Sportivo), e un centinaio di allievi dell’Istituto Comprensivo Satta (scuola secondaria di 1° grado di via Umbria e scuola primaria di via Mazzini). Insieme a loro tanti volontari, animati dallo spirito di servizio verso la propria collettività. Giovani e meno giovani, accomunati dalla sensibilità verso l’ambiente in cui vivono e da una grande forza di volontà.

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37 istituti alberghieri iscritti, 67 classi partecipanti, 86 ricette inviate, 10 ricette finaliste: questi i numeri della prima edizione del concorso nazionale di cucina indetto dal Consorzio di Tutela del Pecorino Romano DOP che si appresta alla gara conclusiva a Roma.

Si avvicina la sfida finale della prima edizione del concorso nazionale di cucina “Il Pecorino Romano DOP nei territori della gastronomia italiana”, organizzato dal Consorzio del Pecorino Romano e rivolto agli studenti degli istituti alberghieri dell’intera penisola, che si terrà a Roma, mercoledì 17 ottobre 2018 a partire dalle ore 10.00, nella splendida cornice della Casina Valadier.

Sono 10 le scuole dei finalisti aspiranti chef, che dovranno sfidarsi dal vivo, preparando le ricette a base di Pecorino Romano DOP, selezionate dallo chef stellato cagliaritano Luigi Pomata, tra quelle proposte dai quarantadue istituti iscritti, distribuiti da Nord a Sud della penisola. La sfida proposta a questi giovani studenti non era scontata: inventare uno o più piatti a scelta tra antipasto, primo, secondo o dessert, utilizzando come elemento caratterizzante il Pecorino Romano DOP abbinato ad altri ingredienti scelti tra quelli più tipici e rappresentativi del territorio di appartenenza della scuola.

Il giudizio insindacabile della selezione delle ricette finaliste è stato affidato allo chef Luigi Pomata, due forchette Michelin e proprietario dell’omonimo ristorante di Cagliari. I 10 istituti da lui prescelti parteciperanno quindi alla prova finale. Ogni classe finalista sarà rappresentata sul palco da due promettenti chef in divisa, chiamati a realizzare un piatto da esposizione e 3 mini-porzioni per una giuria d’eccezione, composta dal presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano, Salvatore Palitta, dallo stesso chef Luigi Pomata e dallo chef Matteo Barbarossa, coordinatore di cucina della scuola Chef Academy a Terni. Interverranno per approfondire i diversi aspetti di questa eccellenza, l’antropologo alimentare Sergio Grasso e il prof. Luca Piretta, Nutrizionista Gastroenterologo. Modererà l’incontro il conduttore televisivo Marco Liorni.

Il Pecorino Romano DOP è il formaggio italiano più venduto nel mondo, dopo il parmigiano, grazie anche alla sua grande versatilità sotto ogni punto di vista: dal consumo, che non ha stagioni, alla ricettabilità. Il Pecorino Romano DOP è un prodotto per tutti, in quanto recenti studi hanno messo in luce un’altra sua importante caratteristica: l’assenza di lattosio che lo rende ottimo anche per i soggetti intolleranti.

La fantasia e la voglia di osare di questi ragazzi hanno permesso di realizzare un ricettario unico, con abbinamenti originali e moderni, che mostrano come il Pecorino Romano DOP, nonostante il forte legame con il territorio di provenienza, possa essere consumato ovunque e da diverse tipologie di consumatori, oltre che inserito in ogni portata, in qualsiasi stagione.

Gusto, originalità, entusiasmo e territorialità sono il giusto condimento di un’iniziativa dedicata a valorizzare un gioiello della gastronomia italiana insieme alle aspirazioni dei giovani cuochi di domani.

 

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La Regione consolida la sua rete di relazioni con i territori dei paesi dell’Africa subsahariana. Da domani (martedì 16 ottobre) e sino al prossimo 20 ottobre l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu sarà impegnato in una missione in Uganda dove sottoscriverà in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, l’intesa tra la Sardegna e la Sub Regione del Madi-West Nile, con l’obiettivo di dare vita a iniziative comuni nei settori dell’ambiente, dell’agricoltura e delle risorse forestali.

L’accordo sarà siglato il prossimo 19 ottobre ad Adjumani, situata proprio nel Madi-West Nile, nella parte nord-occidentale del paese. In quest’area, con una forte vocazione agricola, c’è un forte bisogno  delle esperienze e delle buone pratiche sperimentate positivamente in altri territori.

Della delegazione, guidata dall’assessore Filippo Spanu, fanno parte Luciano Gutierrez, pro rettore per l’internazionalizzazione e ricercatore del Centro intedipartimentale “Nucleo di Ricerca sulla desertificazione” (NRD) dell’Università di Sassari, Laura Altea, che opera nell’ambito dello stesso nucleo di ricerca, e i funzionari dell’Enas Maria Antonietta Dessena e dAndrea Virdis.

L’esponente della Giunta incontrerà nel corso della missione il primo ministro ugandese Ruhakana Rugunda, insieme ai ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, e l’ambasciatore d’Italia Domenico Fornara.

«La Sardegna – sottolinea l’assessore Filippo Spanu – deve potenziare i rapporti con la sponda sud del Mediterraneo e con i paesi dell’Africa subsahariana. È un’apertura necessaria sia per trovare occasioni di inserimento per le nostre imprese sia per contribuire allo sviluppo di questi territori e arginare conseguentemente i flussi migratori. L’Uganda offre un quadro favorevole alle imprese esterne che vogliono fare investimenti nei settori del turismo, delle opere civili, delle energie rinnovabili, del marmo e del granito.»

I rapporti con l’Uganda sono stati ulteriormente rafforzati con la visita in Sardegna, nel gennaio 2018, di una delegazione istituzionale guidata di Moses Ali, nella sua qualità di primo vice-ministro e delegato del governo ugandese in materia di rapporti commerciali. In quell’occasione era stato deciso di sottoscrivere un memorandum d’Intesa quale cornice istituzionale per lo scambio di buone pratiche nella gestione delle risorse forestali e idriche, oltre che nella formazione tecnico-scientifica per le attività di rimboschimento.

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Nel corso il pomeriggio di ieri, i carabinieri della stazione di Assemini sono intervenuti in piazza don Bosco dove una minore del 2017, in compagnia della madre, è stata colpita alla testa e alla mano sinistra dal cancello d’ingresso del parco sito nella suddetta piazza, delle dimensioni circa di 1 m x 1 m. Il cancelletto, infatti, era fuoriuscito, all’atto della sua apertura, dai relativi cardini. I carabinieri hanno allettato anche i sanitari del 118 che hanno trasportato subito la minore presso il Pronto soccorso dell’ospedale civile Brotzu, dove è stata dimessa poco dopo, per le lievi lesioni riportate.

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La mancata attuazione, dopo 1.581 giorni, della legge regionale n. 12 del 13 giugno 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica” ha portato il responsabile scientifico dell’associazione “Amici della Vita Sulcis”, Giorgio Madeddu, a scrivere una nuova lettera aperta ai Sardi, alla Giunta e al Consiglio regionale della Sardegna, nella quale propone la bocciatura del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, dell’assessore della Sanità Luigi Arru e del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

Di seguito il testo integrale della lettera.

13 giugno 2014, il Consiglio regionale dopo la presentazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru e gli entusiastici interventi di numerosi onorevoli regionali approva all’unanimità dei presenti (cinquanta) la legge. Arrivava finalmente al capolinea l’emozionante avventura cominciata nel 1989 al Centro Alcologico “Don Vito Sguotti” di Carbonia dove il tribunale dei minori inviò una mamma, alcolista, di tre bambini con grave ritardo mentale poi affidati a tre coraggiose famiglie. La storia umana ci investì, emozionò, in noi scatenò interesse e impegno, con don Diaz e dr. Gerini pionieri sulcitani dell’amore alla vita debole che, la prevenzione della fetopatia alcolica, sarebbe stato obiettivo prioritario, essenziale, da perseguire!

La proposta di legge elaborata da “Amici della Vita Sulcis” nella trincea del bisogno e della solitudine fu affiancata e preceduta da iniziative divulgative e di sensibilizzazione nelle scuole, parrocchie e associazioni, conquistò gradualmente adesioni e partecipazione delle Amministrazioni comunali, Curia, dei consiglieri regionali del Sulcis ed il sostegno della Giunta e Consiglio provinciale che nel 2012 finanziarono la prima brochure italiana sulla fetopatia alcolica.

I punti qualificanti della L.R. 12/2014:

a) Riconosce la possibilità di prevenire le conseguenze dell’abuso alcolico in gravidanza ma soprattutto propone una premura e un rispetto mai dimostrato prima dal legislatore per la malata di alcoldipendenza, nessun giudizio morale, la stessa dignità che il mondo sanitario e le istituzioni riconoscono alle altre patologie.

b) Adozione di Linee guida, questionari, percorsi di presa in carico attraverso consultori, Serd, associazioni.

c) Incoraggia e valorizza la collaborazione tra tutte le figure professionali sanitarie competenti in materia.

d) Riconosce la gratuità dei rilevatori (GammaGT e Transferrina Desialata) d’abuso alcolico per le donne in epoca pre concezionale o in stato di gravidanza ampliando di fatto in Sardegna) quanto garantito dal decreto ministeriale del 10 settembre 1998.

La legge prevede inoltre:

1) Delibera della Giunta Regionale “entro 60 giorni di linee guida”.

2) Istituzione entro 60 giorni del “tavolo permanente per la prevenzione della fetopatia alcolica e i problemi alcol correlati”.

2 dicembre 2016: delibera di Giunta regionale 64/5, il presidente Pigliaru da mandato all’assessore Arru di istituire un tavolo tecnico che elabori linee guida e tavolo permanente (dai 60 giorni previsti dagli art.2 e 4 della L.R.12/2014 ai 910 giorni della delibera). Evitando le facili polemiche riteniamo che P.A.G. abbiano sottovalutato l’importanza sociale, scientifica e morale della legge.

Sintetizziamo le drammatiche conseguenze che l’abuso alcolico in gravidanza determina in Sardegna ogni anno ( rilievi dalla nostra associazione aggiornati al 2010, condivisi peraltro nella prima proposta di legge regionale sulla fetopatia alcolica n. 546 del 31 luglio 2013 sostenuta da Giorgio Locci, Pietro Cocco, Paolo Dessì, Lorenzo Cozzolino, Onorio Petrini, Lai, Gallus, Campus, Mariani, Corda, Daniele Secondo Cocco, Espa.

Alcolisti in Sardegna 40.000 (20.000 donne, 15.000 in età fertile)

650 aborti da abuso alcolico non diagnosticati, definiti “spontanei” nelle cartelle cliniche ospedaliere.

65 fetopatie alcoliche (F.A.) caratterizzate da sindromi fenotipiche variabili e ritardo mentale grave.

I bambini affetti da F.A. hanno identica aspettativa di vita dei loro coetanei, 75 anni, rappresenta non solo strazio, angoscia e sofferenze per la famiglia e la comunità ma un impegno economico non indifferente.

In 75 anni tra invalidità e accompagnamento, Legge 20, Legge 162, Insegnante di sostegno per, mediamente 13 anni, Legge 104/92 per un genitore e spese sanitarie varie, la F.A. disabilità grave, supera il milione e mezzo di euro, ipoteca che non graverà soltanto su noi tutti ma la trasmetteremo in eredità ai nostri figli, sì, amici sardi, i nostri figli e nipoti affiancheranno e si prenderanno cura di questa grave ma prevenibile disabilità che la superficialità e indolenza di P.A.G. non ha considerato prioritaria rispetto alle, concedeteci, frequenti banalità e spesso marchette clientelari di cui è lastricata la Sardegna.

Riflettiamo insieme: quante iniziative e contributi sono stati destinati nelle ultime due legislature: sagre del pisello, fagiolo, castagne e torrone, ai numerosi eventi animati spesso da semplice familismo e clientelismo? I 150.000 euro annui che la legge 12 prevedeva per il 2014/15/16 meritavano per noi, scandalosamente, esageratamente fuori dal coro, altrettanto interesse!

Amici sardi, la P.A.G. ha snobbato la legge, prima in Europa, in grado di incidere concretamente sulla prevenzione della più frequente forma di ritardo mentale pediatrico da etiologia nota, hanno privilegiato la cronaca e la visibilità delle inaugurazioni dove il clientelismo è tangibile (sanità, turismo, industria, cultura, lavori pubblici e…) trascurando i potenziali vantaggi economici e sociali ma soprattutto morali della Legge 12/2014. Sintonizzati, oggi sulle prossime elezioni, esattamente come Cappellacci, De Francisci, Lombardo (C.D.L.) che anestetizzarono la proposta 546 perché incombeva la campagna elettorale, per i politico-dipendenti da potere, niente è prioritario al craving/bramosia elettorale.

Il Centro, la Destra e la Sinistra Sarda si dimostrano geneticamente simili, campagne elettorali scoppiettanti di buone intenzioni, patetici incoraggiamenti al volontariato, per tutti: «Risorsa insostituibile da valorizzare e sostenere”, balle! I politici, quasi tutti i politici, corteggiano il volontariato quando lo ritengono funzionale al proprio interesse, potere, visibilità; quando il volontariato non chiede assistenza o contributi al potente di turno ma lavora, studia, propone in autonomia e senza servilismi quanto la “strada e la vita” insegna, l’entusiasmo si trasforma in distanza, sospetto, indifferenza e, come in questa vicenda, meschino boicottaggio.

Amici sardi tenetevi stretti, l’assessore Arru, in altre occasioni probabilmente più rapido, impiega oltre un anno (384 giorni per l’esattezza) a firmare una paginetta, il decreto assessoriale n. 37 del 21 dicembre che all’art. 1 costituisce il tavolo tecnico, prendetene visione e senza lasciarvi condizionare dalle nostre perplessità segnalateci se 384 giorni vi sembrano “fisiologica gestazione”? Sarebbe interessante conoscere quanto la task force tecnica ha prodotto in questi 10 mesi, aiutateci a comprendere.

L’’art. 5 della legge 12 recita: «La Giunta regionale presenta ogni due anni al Consiglio regionale una dettagliata relazione che illustra i dati concernenti l’attuazione della presente legge, con particolare riferimento alla verifica dell’efficacia degli interventi», il presidente del Consiglio regionale Ganau protagonista il 13 giugno del 2014 ma successivamente contumace come gran parte dei 50 consiglieri votanti, avrebbe dovuto sollecitare, rimproverare e sculacciare la Giunta regionale che ha ampiamente disatteso quanto la legge n. 12/ 2014 del Popolo Sardo stabiliva.

1.581 giorni, nessuna indicazione è pervenuta alle Assl, ai medici della nostra regione, alle scuole (art. 4) giudicate con le associazioni di volontariato indispensabili partner nella sensibilizzazione e prevenzione. Sgomenta quanto abbiamo scoperto: macchina regionale (politici e dirigenti) indolente, fiacca, incapace di strategie veloci anche quando il compitino come in questo caso è facile facile, la Sardegna meriterebbe ben altri ritmi, passione, sensibilità e amministratori.

Pigliaru, Arru e Ganau vi bocciamo perché siete inadeguati, per 1.581 giorni, statici, ingessati privi di dinamismo e sollecitudine. Il giorno successivo alla pubblicazione della legge nel BURAS potevate con una delibera di Giunta invitare le, allora 8, ASL regionali e a cascata ospedali, consultori, medici di famiglia e pediatri, a garantire gratuitamente i due esami GammaGT e Transferrina Desialata poiché come annunciato dall’art. 3 « …essenziali per la conferma del sospetto diagnostico di abuso di alcol nelle donne in età fertile o in stato di gravidanza». La stessa delibera poteva invitare l’Ufficio Scolastico Regionale e le associazioni di volontariato ad una capillare sensibilizzazione studentesca regionale e divulgare la documentazione scientifica tra i giovani. Siete in ritardo, senza attenuanti, di almeno 1.550 giorni, senza idee, impantanati, vittime, almeno in questa storia, della vostra supponenza o forse c’è dell’altro?

Riabilitatevi, chiedete scusa ai Sardi, siate coerenti, trasformate la legge 12/2014 nel più affascinante ed innovativo dispositivo europeo a favore della vita debolissima accolta nella vita fragile delle alcoliste e tossicodipendenti.

Oggi dopo 29 anni siamo sempre più determinati a sostenere la prevenzione della fetopatia alcolica avremo, forse, perso le speranze se non avessimo ricevuto il sostegno delle Amministrazioni Comunali del Sulcis, del Volontariato, della Curia e dei Sindacati.

Tra i 50 consiglieri regionali che votarono la Legge alcuni ci sono stati sempre vicini, intendiamo ringraziarli per il costante incoraggiamento a non arrenderci. Insieme a Paolo Dessì, Raimondo Perra, Valter Piscedda, Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu, ricordiamo con affetto il costante sostegno e l’amicizia dell’ex consigliere regionale Giorgio Locci e degli ex Parlamentari Emanuele Cani e Tore Cherchi.

GUTTA CAVAT LAPIDEM, NON VI, SED SAEPE CADENDO.

Iglesias, 13 ottobre 2018

Giorgio Madeddu

Responsabile Scientifico di AMICI della VITA Sulcis

Associazione AMICI della VITA – amicidellavitasulcis@gmail.com

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo

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Il presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras, ha convocato una nuova seduta dell’assemblea pubblica cittadina per oggi, lunedì 15 ottobre alle ore 19.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma. 

I punti all’ordine del giorno dell’adunanza sono quattro:

1. Comunicazioni del sindaco;
2. Interrogazioni, interpellanze, mozioni;
3. Approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2017 ai sensi dell’art. 11 – Bis del D. LGS n. 118/2011;
4. Nomina della rappresentanza dell’Amministrazione comunale ai sensi dell’art. 5 del regolamento per il conferimento del premio annuale in occasione della ricorrenza della fondazione della città.

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Lunedì 22 ottobre, alle 16.30, presso la sala conferenze della Biblioteca Comunale in viale Arsia, a Carbonia, SulciScienza18 e l’associazione Unisulky S’Ischiglia Onlus presenteranno la conferenza “A ognuno la sua alimentazione. Verso una nutrizione personalizzata per ogni fase della vita”, a cura di Sebastiano Banni, professore Ordinario di Fisiologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari. L’ingresso è libero.
Sono aperte le iscrizioni all’associazione.
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