26 November, 2024
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Il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras ha presentato un’interrogazione ai ministri Danilo Toninelli, Luigi Di Maio e Barbara Lezzi (responsabili rispettivamente dei dicasteri dei Trasporti, dello Sviluppo economico e per il Sud), nella quale chiede se non ritengano il nuovo ponte di Sant’Antioco un’opera «sproporzionata, altamente impattante ed eccessivamente onerosa», e se invece non sia più opportuno recepire le proposte formulate dal Comitato Civico Porto Solky che permetterebbero un notevole risparmio di risorse ed il miglioramento di tutta la viabilità del Sulcis.

Nella sua interrogazione, Pino Cabras chiede inoltre ai tre ministri «quali iniziative il Governo intenda intraprendere per la realizzazione di una nuova infrastrutturazione delle aree portuali di Sant’Antioco e per la bonifica ed il recupero delle aree ex Sardamag, in funzione di nuove opportunità di sviluppo ed occupazionali in una delle province italiane col più alto tasso di disoccupazione, in quanto la costruzione del nuovo ponte impedirebbe la realizzazione di un polo della nautica da diporto, così come previsto dal Piano Sulcis».

«In seguito ad una delibera del Consiglio comunale di Sant’Antioco – conclude Pino Cabras -, l’Anas ha tuttavia sottoposto il progetto del mega ponte al Consiglio superiore dei Lavori pubblici, il cui parere non risulta ad oggi pervenuto. In assenza di una sua risposta entro 90 giorni, il parere sarà considerato favorevole. C’è quindi ancora il rischio che l’opera possa essere realizzata.»

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Cala il sipario sulla nona edizione del Carbonia Film Festival, la rassegna organizzata dal Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Nella giornata di domani, domenica 14 ottobre, le premiazioni dei film in concorso, un focus sulla produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio, e la seconda giornata di incontri con la Palma d’Oro Laurent Cantet, che terrà una masterclass al mattino e sarà in sala la sera, per la proiezione del suo ultimo film L’atelier. 

• Il programma di domenica 14 ottobre

La domenica del Carbonia Film Festival si apre al mattino con il Festival Village. A partire dalle 10,30, in piazza Roma, espositori, artigiani, artisti, piccoli produttori dell’agro-alimentare, laboratori e giochi gratuiti, per bambini ed adulti. Un modo per coinvolgere la città e offrire al pubblico del festival un momento colorato di svago e incontro. 

Alle 11.00 alla Fabbrica del Cinema, invece, sale in cattedra Laurent Cantet, che per questa edizione del festival è anche presidente della giuria lungometraggi. Palma d’Oro a Cannes per La classe, la sua è una delle voci più autorevoli del cinema contemporaneo, con particolare attenzione ai temi cardine del festival: migrazioni e lavoro. Laurent Cantet terrà una masterclass per le ragazze e i ragazzi del Progetto Cinema Giovani, selezionati in tutta Italia attraverso un bando nel corso dei mesi che hanno preceduto il festival. 

Dal pomeriggio, poi, tutti gli appuntamenti si spostano in piazza Roma, al Cine-Teatro Centrale, dove alle 16.00 è in programma Spazio Sardegna – Fabbrichiamo sogni, raccontiamo realtà. Un focus sulla formazione e produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio. Con presentazione e proiezione di teaser e clip tratte dai lavori di Alberto Diana (Fango Rosso), Manuela Tempesta (Ritratti di famiglia), Giuseppe Casu (Ballata in minore). In cartellone anche la presentazione di L’unica lezione, cortometraggio di Peter Marcias realizzato per le attività di formazione al cinema dell’Università di Cagliari. In sala saranno presenti tutti gli autori insieme al coordinatore del Celcam – Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità Antioco Floris, e al produttore Alessandro Bonifazi.

Alle 18,30 uno dei momenti più attesi del Carbonia Film Festival, la premiazione dei film in concorso. La giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi è composta da Laurent Cantet, dall’attrice e regista tunisina Mariam Al Ferjani e da Hugo Rosak, numero uno dell’Industry Office del Karlovy Vary Film Festival. A Carbonia dall’inizio della rassegna per la visione di tutti i lavori, i tre giurati scioglieranno le riserve per assegnare il Premio Miglior Filmdal valore di 4mila euro. Mentre il Premio Giuria Circoli del Cinema, assegnato dalla rete dei Circoli del Cinema, e il Premio del Pubblico, assegnato dagli spettatori in sala, avranno un valore di mille eurociascuno. 

Per quel che riguarda invece corti, la giuria è composta dai selezionatori e organizzatori dei festival della Sardegna dedicati al cortometraggio: Alice Deledda (Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei), Marta Manconi (Sardinia Film Festival), Elisa Meloni (Notorius Film Festival), Silvia Saba (USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival), Sergio Stagno (Skepto International Film Festival). Una commissione di addetti ai lavori che assegnerà il Premio Concorso Internazionale Cortometraggi dal valore di mille euro. Sempre per i corti, due premi speciali saranno assegnati dalla Giuria Giovani, composta dagli under 30 selezioni dal Bando Progetto Cinema Giovani, e dalla Giuria Scuole, con gli studenti delle scuole secondarie della città. Entrambi i riconoscimenti avranno un valore in denaro di 500 euro, per un ammontare complessivo dei premi del festival che si assesta sugli 8 mila e 500 euro. 

A seguire, dopo la premiazione, il secondo omaggio a Laurent Cantet con la proiezione del suo ultimo lavoro L’atelier. Il film racconta la storia di Olivia, affermata autrice di gialli, che deve tenere un laboratorio di scrittura in una città del sud della Francia, nota un tempo per i cantieri navali ma ormai in piena crisi economica. Tra i suoi allievi spicca Antoine, ragazzo introverso e di talento, spesso in rotta con gli altri sulle questioni politiche per le sue posizioni razziste e aggressive.

Al termine della proiezione, come ultimo appuntamento della nona edizione del Carbonia Film Festival, Cantet dialogherà con il pubblico in sala. 

Domenica 14 ottobre

ore 10.30 – piazza Roma

Apertura Festival Village

ore 11.00 – Fabbrica del Cinema

Masterclass – Laurent Cantet

ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Spazio Sardegna: Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà – Formazione e produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio

presentazione clip del film FANGO ROSSO di Alberto Diana

presentazione del teaser del film RITRATTI DI FAMIGLIA di Manuela Tempesta 

presentazione del cortometraggio “Tre uomini e una troupe” di AA.VV.

presentazione del cortometraggio L’UNICA LEZIONE  di Peter Marcias 

presentazione del teaser del film BALLATA IN MINORE di Giuseppe Casu

lancio del concorso CARBONIA INDISCRETA 

ore 18.30 – Cine-Teatro Centrale

Premiazione dei film vincitori

> a seguire

Proiezione di L’atelier di Laurent Cantet (Francia, 2017, 113′)

Incontro con il regista Laurent Cantet e l’attore Matthieu Lucci

> Incontro con il regista Laurent Cantet 

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217737314132526/

Avvio in salita, per le squadre sarde, nel girone F del nuovo campionato di serie B di volley 2018/2019. La VBA/Olimpia Sant’Antioco ed il Cus Cagliari Sandalyon hanno perso in casa, rispettivamente per 3 a 0 con il Volley Roma (20 a 25, 17 a 25, 26 a 28) e con il Volley Anguillara per 3 a 1 (25 a 18, 22 a 25, 25 a 27, 20 a 25), la Pallavolo Sarroch sul campo dell’Istituto Estetico Sabaudia per 3 a 0 (25 a 18, 25 a 21, 25 a 15). La quarta squadra sarda del girone, la Pallavolo Olbia, giocherà questo pomeriggio, alle 16.00, sul campo della Lazio Pal. G. Castello a Roma.

La partita con il Volley Roma, ieri pomeriggio, a Sant’Antioco, ha confermato le previsioni della vigilia, per una VBA/Olimpia quasi interamente rinnovata e, soprattutto, costruita con soli elementi indigeni e da due sulcitani d’adozione, Di Franco e Cussotto, avanti con l’età (rispettivamente 44 e 4i anni). La squadra di Mario Della Pia è ancora in costruzione, in quasi tutti i suoi componenti priva di esperienza e quindi a tratti facilmente vulnerabile. Contro la formazione romana, diretta concorrente nella corsa salvezza ma sicuramente più collaudata nella categoria, i biancoblu hanno iniziato bene tutti e tre i set, giocando alla pari con gli avversari, ma finendo sempre con il pagare improvvise battute a vuoto ed errori in qualche caso anche grossolani. Il primo set è scappato via così sul 20 a 25, il secondo addirittura più nettamente sul 17 a 25 dopo un avvio ancora più promettente, ma è stato il terzo a lasciare più l’amaro in bocca, perché la VBA/Olimpia è sembrata veramente sul punto di poterselo aggiudicare, sciupando alcuni set point e finendo col perderlo ai vantaggi, 26 a 28.

                                                                          

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L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu è intervenuto nella città belga di Genk, nelle Fiandre, alla cerimonia per i 50 anni dell’associazione dei sardi “Grazia Deledda”. La celebrazione si è svolta nella sala della Centrale elettrica della miniera di Winterslag attiva sino al 1986 e nella quale hanno lavorato circa 4mila sardi. Il sito oggi ha subito una profonda trasformazione, diventando un vivace polo culturale aperto alla comunità.

«Avverto un sentimento di grande ammirazione per la capacità degli emigrati di mantenere vivo il ricordo della Sardegna attraverso l’attività dei circoli, animatori di iniziative e di progetti e in grado di esprimere un grande senso di comunità in linea con i valori di solidarietà e apertura che sono il fondamento dell’Europa unita. La storia dell’emigrazione sarda in Belgio – ha detto Filippo Spanu – è da associare al lavoro nelle miniere di carbone, un’esperienza difficile e spesso di grande sofferenza. In questo paese, infatti, nel secondo dopoguerra, si sono trasferiti migliaia di emigrati spinti dalla necessità di trovare un lavoro stabile. Non dobbiamo dimenticare quella vicenda e l’impegno generoso e proficuo dei nostri corregionali. I sardi che risiedono oggi in Belgio sono i fedeli custodi di quella memoria ma anche portatori di nuove istanze strettamente legate ai mutamenti che hanno attraversato il mondo dell’emigrazione.»

L’assessore, accolto dal presidente dell’associazione Domenico Piga a cui ha consegnato la bandiera dei Quattro Mori, ha portato i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru e dell’assessora al Lavoro Virginia Mura, con competenze specifiche in materia di emigrazione. Sono intervenuti il sindaco di Genk Wim Dries ed il governatore del Limburgo Herman Reynders che hanno espresso gratitudine ai sardi capaci di contribuire in modo concreto alla crescita della città e dell’intero territorio delle Fiandre. 

Erano presenti anche i funzionari impegnati nell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles che è l’interfaccia del sistema regionale nelle relazioni con le istituzioni dell’Unione europea, con la Rappresentanza permanente italiana presso l’Ue ed altri soggetti istituzionali che operano nella capitale belga. Il presidente del Cagliari calcio Tommaso Giulini, nella serata arricchita dal contributo artistico di Giuliano Marongiu e del gruppo Incantos, per telefono, ha salutato i sardi che vivono in Belgio, molto legati ai colori rossoblu, e ricordato l’esperienza di emigrazione del padre in Germania.

L’associazione di Genk, a cui fanno riferimento i 2.500 sardi che vivono nella città del Limburgo, è nata nel 1968 per iniziativa di un gruppo di emigrati, impegnanti nel settore minerario, che avvertivano il bisogno di ritrovarsi per coltivare la memoria e le tradizioni della loro terra. Genk, è uno dei centri economici più importanti del Paese. Dopo il tramonto dell’industria mineraria è stata avviato un processo di riconversione indirizzato verso l’industria automobilistica, con il rilevante indotto legato alla presenza dello stabilimento della Ford, e al commercio. 

In Belgio vivono circa 50mila sardi tra i quali molti giovani che, pur essendo nati nelle terre di arrivo dei genitori, hanno un rapporto molto stretto con l’Isola.

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Avviare un’iniziativa per coinvolgere direttamente almeno diecimila cittadini e cittadine della  Sardegna raccogliendone le firme per sostenere il rilancio del progetto di un’Europa unita, federale, dei diritti civili  e sociali. E’ stata questa la conclusione operativa di una partecipata assemblea svoltasi a Sassari sui rischi che incombono sull’Unione europea. Non si può restare indifferenti,infatti, rispetto alle rinascenti spinte nazionalistiche e sovraniste che attraversano l’Europa e  trovano crescenti spazi anche in Italia. Il segnale dato è che bisogna reagire. Nonostante  le gravi difficoltà e i limiti dell’Unione Europea, emersi soprattutto negli anni più recenti, il rafforzamento anche politico, in una prospettiva federale, dell’Unione europea non ha alternative, se non negative.

I sovranismi e i populismi che rodono dall’interno l’Unione europea si alimentano specialmente del timore dell’immigrazione extra-comunitaria. L’esodo delle popolazioni dell’Asia e dell’Africa verso l’Europa è la conseguenza dei conflitti in atto in questi continenti e, soprattutto, della dinamica dell’economia globalizzata, che nelle aree forti porta benessere e nelle aree deboli miseria. Serve perciò una risposta basata sui valori fondanti la civiltà europea che agisca sulle cause di fondo di questi fenomeni epocali. Il populismo è alimentato anche dal disagio sociale che interessa una parte estesa della popolazione, soprattutto, nelle aree periferiche. Bisogna, dunque, agire sulle cause: l’Europa deve porre al primo punto le questioni del lavoro e dell’equità sociale.

La soluzione è nel progresso dell’unione politica europea andando oltre l’unione monetaria.

L’Europa è invece oggi sull’orlo di una drammatica disgregazione, alla quale l’Italia sta dando un pesante contributo, contrario ai suoi stessi interessi. La crisi è destinata a precipitare se alle prossime elezioni europee prevarrà un vasto schieramento della destra sovranista europea. Il rischio è incombente. La responsabilità di chi ha un’altra idea di Europa è grande. È diventata perciò urgentissima e indispensabile un’iniziativa che contribuisca a una discussione capillare su questi nodi strategici. Perché ciò accada è indispensabile attivare, tempestivamente, tutti gli strumenti in grado di ridare la parola ai cittadini che la crisi dei partiti del centro-sinistra ha confinato nella zona grigia del disincanto e della sfiducia, ammutolendoli.

Il dibattito promosso da un gruppo di persone che si riconoscono nei valori della sinistra, dell’autonomia e del federalismo, coordinato da Danilo Idda e Tore Cherchi, è stato aperto dal sindaco di Sassari Nicola Sanna in prima linea nel difendere la grande tradizione civica e libertaria della sua Città e dalle introduzioni dei costituzionalisti Omar Chessa che ha posto in evidenza i limiti intrinseci dell’unione monetaria senza l’unione fiscale e politica, e Gianmario Demuro che ha sostenuto la necessità di un progetto federalista, obiettivo sostenuto da Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale. Caterina Cocco, segretaria regionale della CGIL, ha spronata la sinistra perché il tema della piena e buona occupazione sia prioritario in ogni agenda politica. Presenti numerosi amministratori comunali, e esponenti della cultura e della politica. Hanno preso la parola fra gli altri, Carlo Sotgiu sindaco di Ploaghe. Gabriella Esposito, vicesindaco di Alghero, Ivana Russu, consigliere comunale di Olbia, e cittadini semplicemente impegnati, Filippo Isgrò, Eugenio Cossu, Lorenzo Serra. Nell’intervento finale, Gian Giacomo Ortu, ordinario di storia, partendo dal forte sentimento europeista e federalista dell’assemblea, ha indicato l’obiettivo della campagna di raccolta delle firme nel rilevante numero di diecimila, a sostegno del progresso dell’Unione politica dell’Europa.

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I componenti della Rappresentanza Regionale del Volontariato di Protezione Civile della Regione Sardegna hanno inviato al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, lamentando il mancato coinvolgimento in questi giorni di emergenza. 

Il testo integrale. 

Gent.mo Presidente della Regione Sardegna 

con la presente, ancora una volta, constatiamo il mancato interesse e coinvolgimento delle Istituzioni sarde per una grande parte del Volontariato della Sardegna, oltre che il Suo mancato intervento, più volte richiesto, affinché venisse arginato questo disinteresse. 

In occasione delle ultime vicende catastrofiche che, a causa delle avverse condizioni meteo, hanno portato morti e distruzione nelle zone dell’Ogliastra, Sarrabus e Campidano ancora una volta si è manifestata l’incapacità degli Uffici territoriali di porre in campo e mobilitare l’intero apparato regionale del Volontariato e, forse, ma per noi non è dato sapere, neanche l’intero apparato istituzionalizzato; considerato che dalla stampa e dai siti web veniamo a conoscenza che arrivano in Sardegna mezzi e personale dei VV.FF. della Regione Toscana per la gestione dell’emergenza alluvione nel sud Sardegna. 

Le nostre Associazioni in questi anni hanno svolto in modo professionale, puntuale ed umano un lavoro eccellente nella gestione delle emergenze, a titolo esemplificativo si ricordano gli interventi in Villagrande Strisaili 2004, Capoterra 2008, Olbia 2013 e 2015, Sorso, Bitti, Terralba, terremoto dell’Aquila e del Centro Italia, campagne A.I.B. e emergenze neve, coinvolgimento attivo e fattivo nei porti sardi per agevolare lo sbarco migranti. Però, oggi, alla gran parte dei Volontari e nostri Soci, non attivati e disponibili a spostarsi dai territori di Sassari, Olbia Tempio, Nuoro, Oristano, Medio Campidano e Carbonia Iglesias, anche solo per dare un cambio turno ai nostri Volontari impegnati e stanchi, si è data, ancora una volta, dimostrazione che poco contiamo e che gli investimenti economici pubblici effettuati per la formazione, per l’acquisto e assegnazione dei mezzi assegnati, le attrezzature acquistate non sono solo che una bella vetrina e spreco di denaro se non utilizzata e portata in campo. 

Testimonianza ancora più incisiva: in Ogliastra nessuna delle associazioni è stata coinvolta per il supporto alla popolazione di Tertenia e con rammarico si segnala il mancato coinvolgimento del Tavolo della Rappresentanza che pur presente nella giornata del 10 ottobre u.s. nel palazzo di via Veneto 28 in occasione delle operazioni di monitoraggio dalla S.O.R.I., non è stata coinvolta o sentita su eventuali criticità. 

La nostra non è una critica a chi viene a darci una mano d’aiuto nella difficoltà, anzi porgiamo il nostro più cordiale ringraziamento per la loro opera e per la sensibilità offerta alle popolazioni colpite dall’alluvione; ma vorremmo che ci fosse da parte Sua e delle Istituzioni che Lei rappresenta una attenzione e considerazione maggiore delle tante donne e tanti uomini Sardi che dell’aiuto alle persone e al territorio ne fanno quotidianamente uno scopo di vita e sarebbero e sono pronti a partire e lavorare per vedere l’Isola risollevarsi. 

A seguito di quanto sopra si chiede la Sua disponibilità ad un incontro con tutti i componenti della Rappresentanza Regionale del Volontariato, non senza informarLa che quest’ultima valuterà il fermo delle attività di protezione civile e la marcia su Cagliari in segno di protesta. 

Auspicando un celere riscontro, porgiamo distinti saluti 

Tutti i Componenti della Rappresentanza Regionale del Volontariato di Protezione Civile della Regione Sardegna 

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L’emigrazione sarda negli Stati Uniti ed il suo portato culturale sono state portate in primo piano a Los Angeles in occasione dell’Italian Heritage Day. Ieri mattina, nella prestigiosa ricorrenza promossa dalla municipalità della capitale californiana, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura è stata ricevuta con il consigliere regionale Mario Tendas, componente della seconda Commissione Lavoro, cultura e formazione professionale, dal member council Joe Buscarino durante il “Proclamation day” trasmesso in diretta televisiva, ed è stata presentata  all’intero Consiglio Comunale. Alla cerimonia si è esibito il coro a tenore di Orgosolo.

La sera, nella sala consiliare  dedicata a John Ferraro (consigliere comunale italo americano per 35 anni, dal 1966 al 2001 e quattro volte presidente dell’assemblea cittadina), ha partecipato ad un incontro con le autorità istituzionali italiane e diverse persone di rilievo nella vita di Los Angeles, per le premiazioni degli italiani che nella metropoli della west coast statunitense si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno.

Nell’incontro istituzionale l’assessore Virginia Mura ha illustrato le caratteristiche dell’emigrazione sarda nel Mondo: «Solo tra il 1951 e il 1970 emigrarono 400mila sardi su una popolazione di 1milione 200mila abitanti. Una migrazione che, se comparata in termini assoluti a quelle degli Italiani provenienti da altre Regioni, potrebbe sembrare modesta, ma che in realtà ha rappresentato una vera e propria migrazione di popolo, quasi una diaspora». L’assessore del Lavoro ha poi illustrato l’articolazione dei Circoli dei Sardi sostenuti dalla Regione e ricordato il radicamento della comunità isolana nello Stato della costa occidentale degli USA, «un legame che affonda le radici 190 anni fa , quando nel 1827 arrivò a Los Angeles il sardo Giovanni Battista Leandri, il primo italiano che giunse in California».

Nell’occasione l’assessore Virginia Mura ha parlato di un importante progetto culturale, promosso dall’associazione culturale Su Disterru ONLUS con il comune di Asuni, con il sostegno dell’assessorato regionale del Lavoro, al via tra la Sardegna e la California: il gemellaggio tra il MEA, il Museo dell’Emigrazione di Asuni inaugurato nel 2016 nel paese dell’Oristanese a rischio di spopolamento e lo IAMLA, l’Italian American Museum of Los Angeles, aperto nello stesso anno e gestito congiuntamente dalla storica Fondazione Italiana Hall e la città di Los Angeles.

«Oggi è sempre più opportuno parlare delle migrazioni nel loro complesso – ha concluso Virginio Mura, citando un’altra istituzione in capo all’assessorato regionale del Lavoro: la Consulta Regionale per l’Immigrazione – un organo consultivo, nato per consentire l’inclusione degli immigrati residenti in Sardegna, ora dedicato a favorire l’inclusione dei richiedenti asilo, in un momento cruciale della storia delle migrazioni nel Mediterraneo, con popoli interi che scappano dall’Africa e dall’Asia Occidentale a causa di guerre, persecuzioni etnico religiose e situazioni di povertà estrema. E la Sardegna è al centro del Mediterraneo. L’attuale Giunta regionale ritiene un suo preciso dovere accogliere i richiedenti asilo, per favorire l’inclusione, per ottenere l’integrazione e così garantire la sicurezza per tutti.»

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Creuza de Mà, seconda parte: dopo il successo della sei giorni di metà settembre a Carloforte, il festival di musica per il cinema, ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, approda a Cagliari, dal primo al 4 novembre, per completare il cammino della sua dodicesima edizione. E saranno altre quattro giornate dense di appuntamenti, con masterclass, incontri e proiezioni di film e documentari nella sala “Nanni Loy” dell’E.R.S.U. (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) di Cagliari e due serate di concerti all’Auditorium del Conservatorio.

Il programma del seconda tranche di Creuza de Mà verrà presentato alla stampa martedì 16 ottobre a Cagliari dal direttore artistico Gianfranco Cabiddu. All’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle 11.00, nella nella sala “Nanni Loy”, in via Trentino, interverranno l’assessore della Cultura del comune di Cagliari Paolo Frau ed il presidente dell’E.R.S.U. di Cagliari, Gian Michele Camoglio.

 

 

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Crescita della fiducia e della collaborazione di tutto il Sistema di Protezione civile e gestione efficace dell’emergenza nei giorni scorsi sono i temi sottolineati oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru che, insieme all’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano e al direttore della Protezione civile Sandra Tobia, ha incontrato a Cagliari il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che si è congratulato con la Sardegna per il funzionamento dell’intera macchina. Per tutti il primo pensiero è di cordoglio per la scomparsa di Tamara Maccario, vittima dell’esondazione del rio Giacu Meloni e la preoccupazione per Nicola Campitello, il pastore ancora disperso. Accordo unanime nel proseguire nella cultura di sensibilizzazione per scongiurare la perdita di vite umane. «Abbiamo girato per il territorio, siamo stati nei Comuni interessati dagli eventi dei giorni scorsi, abbiamo parlato con i Sindaci, e ovunque abbiamo trovato un clima di straordinaria collaborazione e di crescita della fiducia –  ha detto Francesco Pigliaru -. È evidente che in questi anni abbiamo tutti imparato molto e che la consapevolezza su cosa fare durante l’emergenza è chiaramente maggiore e ben più diffusa. Questo, insieme ad un’azione efficace e rapida della macchina organizzativa, è l’elemento essenziale, quello che fa la differenza. Per questo è importantissimo continuare ad intensificare l’educazione al rischio per i cittadini, fin da giovanissimi. Lavoriamo con ‘Tutti a Iscol@’, la parte del nostro programma straordinario sulla scuola riservata alla didattica – ha concluso il presidente Pigliaru – per attivare laboratori specifici su un tema così importante».

La visita del capo del Dipartimento nazionale è iniziata a Villa Devoto e proseguita prima nella sede regionale della Protezione civile, per un punto tecnico della situazione, poi in piazza Garibaldi per l’incontro con i volontari delle associazioni Provi Arci Assemini ed Alba impegnati oggi nella piazza cagliaritana della manifestazione ‘Io non rischio’, alla quale ha partecipato anche il Comune con l’assessora delegata alla Protezione civile Claudia Medda.

«Sono in Sardegna per portare la vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia e per ringraziare tutto il Sistema di Protezione Civile, che continua a lavorare per essere sempre più efficace e tempestivo, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i rischi per i cittadini – ha dichiarato Angelo Borrelli, che ha concluso la visita incontrando il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e delle componenti del Sistema di Protezione civile -. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto sia migliorata l’organizzazione del soccorso e della gestione dell’emergenza in Sardegna e quanto abbia investito nella previsione, ma purtroppo non sempre basta. Uno dei punti fondamentali per scongiurare i rischi – ha concluso Angelo Borrelli – è averne consapevolezza. Bisogna costruire una cultura di protezione civile, è questo che muove la campagna ‘Io non rischio’ che, attraverso la diffusione alla popolazione delle buone pratiche di protezione civile, vuole evitare che altre tragedie come quella di questa settimana possano ripetersi.»

Mentre oggi e domani si fa campagna di prevenzione con il volontariato, in queste ore continua il lavoro delle sale operative e sui territori. Ne ha parlato l’assessore Donatella Spano che con Angelo Borrelli ha discusso anche della tempistica per accelerare l’iter dello stato di emergenza e della necessità di maggiori risorse umane e finanziarie per la macchina della Protezione civile.

«Ringrazio tutte le componenti regionali e nazionali e i volontari per il grande sforzo fatto davanti a questa dura prova. Nessuno si è risparmiato e i sindaci sono sempre stati in prima linea in ogni momento dell’allerta – ha detto l’assessore dell’Ambiente -. Il Sistema di Protezione civile è cresciuto in ogni suo aspetto e i primi cittadini lo hanno pienamente dimostrato sul campo. Naturalmente miriamo a una maggiore consapevolezza tra la cittadinanza, sia tramite il nostro progetto Pronti, per diffondere le buone pratiche nelle scuole e nelle famiglie, che con i progetti nazionali nelle piazze grazie ai nostri generosi volontari.»

 

 

 

 

 

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Scatta alle 16.00, al PalaGiacomoCabras, contro il Volley Roma, il nuovo campionato di serie B per la VBA/Olimpia Sant’Antioco. La squadra sulcitana si presenta profondamente rinnovata, con un nuovo coach, Mario Della Pia, ed un roster quasi interamente sardo (gli unici on sardi di nascita lo sono ormai di adozione). Il girone F, nel quale è inserita la VBA/Olimpia, è composto da 14 squadre, quattro delle quali sono sarde: oltre alla VBA/Olimpia, il Cus Cagliari Sandalyon, la Pol. Sarroch e la Pallavolo Olbia.

Questo il calendario della prima giornata:

Cus Cagliari Sandalyon – Volley Anguillara 13 ottobre 0re 15.00;

Istituto Estetico Sabaudia – Pol. Sarroch 13 ottobre ore 16.00;

Volley Club Orte – Fenice Pallavolo Roma 13 ottobre ore 17.30;

Pol. Roma 7 Volley – Scarabeo Civita Castellana 13 ottobre ore 19.00;

IsolaSacra Fiumicino – Armundia Virtus Roma 14 ottobre ore 17.30;

VBA/Olimpia Sant’Antioco – Volley Roma 13 ottobre ore 16.00;

Lazio Pal. G. Castello – Pallavolo Olbia 14 ottobre ore 16.00.