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Arriva a Carbonia una delle firme più autorevoli del cinema contemporaneo: domani, venerdì 12 ottobre, per la nona edizione del Carbonia Film Festival, sarà protagonista il regista francese Laurent Cantet. Palma d’Oro a Cannes con La Classe, Cantet incontrerà il pubblico del festival al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma al termine della proiezione-omaggio del suo Risorse Umane, in programma alle 21.00.
Il Carbonia Film Festival è organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Due i temi che da sempre contraddistinguono il festival, legandolo a doppio filo con il territorio: migrazioni e lavoro, assi portanti su cui si regge la storia della città di Carbonia ed elementi centrali del dibattito pubblico contemporaneo. Senza dimenticare però la formazione dei giovani, vocazione primaria della Fabbrica del cinema, con masterclass aperte al pubblico e incontri dedicati agli studenti.
Il venerdì del Carbonia Film Festival si apre come sempre al mattino, con la proiezione di La bella e le bestie alla Fabbrica del Cinema, all’ombra della Grande miniera di Serbariu, a partire dalle 10.00. Il film racconta la storia di una giovane donna tunisina che incontra un uomo misterioso ed esce con lui. Inizia però una lunga notte durante la quale la ragazza dovrà combattere per i suoi diritti e la sua dignità. Ma come può avere giustizia quando si trova dallo stesso lato dei suoi aggressori?
A seguire, per gli studenti delle scuole superiori di Carbonia e del Progetto Cinema Giovani, appuntamento con la masterclass di Mariam Al Ferjani, attrice e regista tunisina, apprezzatissima protagonista del film di Ben Hania, in concorso al Festival di Cannes nel 2017.
Si continua poi nel pomeriggio, alle 16.00, quando al Cine-Teatro Centrale si proietta Welcome to Sodom, di Florian Weigensamer e Christian Krönes. Il film, in concorso nella sezione lungometraggi, è ambientato in Ghana, ad Agbogbloshie, uno dei luoghi più tossici del pianeta: la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo. Un luogo in cui vivono e lavorano circa seimila tra donne, uomini e bambini. Volti, corpi, voci e musiche per raccontare uno spazio di resilienza e umanità che in molti chiamano Sodom.
E ancora alle 18.00, sempre al Cine-Teatro Centrale e sempre in concorso nella sezione lungometraggi, si recupera l’appuntamento con Manon Ott. La regista francese, rimasta bloccata a Parigi a causa del maltempo nei giorni scorsi, sarà a Carbonia per presentare il suo De cendre et de braise, un ritratto poetico e politico di una periferia operaia in cambiamento. Il film, ambientato a Les Mureaux, Parigi, si sviluppa attraverso le voci degli abitanti e del loro rapporto indissolubile con la fabbrica Renault-Flins.
Manon Ott, regista e ricercatrice, è nata nel 1982. I suoi film “Yu” e “Narmada” sono stati presentati in molti festival. Dal 2010 lavora con gli abitanti dei quartieri popolari di Mureaux vicino a Parigi, dove vive. Insegna all’Università e tiene laboratori nella periferia della grande capitale francese.
La serata prosegue poi con il secondo degli Aperitivi sonori del festival, appuntamento informale in cui si abbatte la barriera tra ospiti e pubblico, per una fusione completa con il territorio di cui la rassegna è espressione. Appuntamento alle 19,30, al Centrale 38, con il djset di Vanvera.
E, infine, alle 21.00, l’appuntamento con Laurent Cantet e la proiezione, al Cine-Teatro Centrale, di Risorse Umane, la storia di un giovane laureato che ritorna nella sua città natale, in Normandia, per fare uno stage manageriale nel reparto risorse umane della fabbrica in cui il padre lavora come saldatore da 23 anni. Una storia in cui il lavoro porta a galla orgoglio familiare e rivalità. Un regista, Cantet, che da sempre e come pochi è stato capace di raccontare il lavoro, che insieme alla migrazioni è uno dei temi portanti del Carbonia Film Festival.
Nato nel 1961, figlio di insegnanti, Cantet si diploma alla prestigiosa scuola di cinema La Fémis a Parigi. Dopo aver lavorato come assistente di Marcel Ophuls, firma il suo primo cortometraggio, Tous à la manif, nel 1994, ottenendo il premio Jean Vigo. L’esordio nel lungometraggio avviene nel 1999 con Risorse umane, che insieme al successivo A tempo pieno lo rende uno dei più apprezzati registi europei. Nel 2008 riporta la Palma d’Oro in Francia dopo 20 anni grazie a La classe, che oltre al trionfo a Cannes ottiene una candidatura all’Oscar e un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo. Dopo aver partecipato al film collettivo 7 Days in Havana, gira negli Stati Uniti Foxfire – Ragazze cattive, tratto dal romanzo di Joyce Carol Oates, mentre l’anno successivo è di nuovo a Cuba per Ritorno a L’Avana. L’Atelier, presentato a Cannes nella sezione Un Certain regard, è il suo ultimo film che verrà proiettato domenica 14 ottobre in chiusura del Carbonia Film Festival, sempre alla presenza dell’autore.
CANNES, FRANCE – MAY 19: Actress Mariam Al Ferjani attends the “Alaka Kaf Ifrit (La Belle Et La Meute)” photocall during the 70th annual Cannes Film Festival at Palais des Festivals on May 19, 2017 in Cannes, France. (Photo by Pascal Le Segretain/Getty Images)