25 November, 2024
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L’Amministrazione comunale di Carbonia esprime soddisfazione per l’ottima riuscita del primo appuntamento delle “Domeniche al Nuraghe” Sirai, un sito eccezionalmente aperto al pubblico tutte le domeniche del mese di ottobre per volere del comune di Carbonia, del ministero dei Beni culturali, della Cooperativa Sistema Museo, della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna. Nella giornata di ieri, caratterizzata da uno splendido sole, sono stati oltre 300 i visitatori che si sono recati nella fortezza sardo-fenicia per ammirare le peculiarità storiche, archeologiche e culturali insite in uno dei più importanti siti archeologici italiani. Gli spettatori sono stati sapientemente guidati dalla direttrice degli scavi, l’archeologa Carla Perra, alla scoperta dell’unico sito dove si riconosce la fase più recente della civiltà nuragica, contemporanea a quella fenicia.

«È stata una visita bellissima che ci ha consentito di apprezzare nei dettagli un fiore all’occhiello del nostro sistema archeologico, il Nuraghe Sirai, un patrimonio da preservare, promuovere e valorizzare», ha detto il sindaco Paola Massidda, presente alla visita inaugurale insieme all’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

L’appuntamento con le “Domeniche al Nuraghe” Sirai si rinnoverà anche nelle prossime domeniche del mese: 14, 21 e 28 ottobre.

Le visite si svolgeranno con cadenza oraria, con quattro appuntamenti nell’arco della giornata: 

• Ore 9.30;

• Ore 11.30;

• Ore 15.30;

• Ore 17.30.

Il costo della visita è di 5 euro a persona. È consigliata la prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero: 0781 1867304 o inviare un’email a carbonia@sistemamuseo.it . 

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E sono sette punti. Lo stesso numero delle cornici del Purgatorio. Eh sì perché se è vero che il Serramanna contro l’Atletico Lotzorai porta a casa la partita con un 2 a 0 realizzato nel primo tempo, è altrettanto vero che per la squadra di Carracoi c’è ancora tanto da “scontare” per arrivare alla promozione agognata dalla Prima categoria. A decidere è la doppietta di Alessio Meloni, ma le occasioni sciupate sono tante. Le parole del mister subentrato a Putzolu sono dure: «Soddisfazioni? Nessuna. Solo il risultato va bene. Il resto è da migliorare».

Dal 4-4-2 al 4-3-1-2, Carracoi opta per un cambio di modulo che permetta l’inserimento di Felipe Soares. Fuori dunque Yakouba e dentro dal primo minuto, dietro le punte, l’asso brasiliano. Per il numero cinque qualche spunto intelligente e un calcio di punizione, sul finale del primo tempo, finito a lato. Nel complesso una prova sufficiente, ma è ancora un “rinvio a giudizio”.

Nel primo tempo, nei primi minuti, più Lotzorai che Serramanna ed è un paradosso vista la posizione in classifica dei locali. Ma l’attacco dimostra tutte le sue inefficienze e gli unici pericoli arrivano da Marco Serra che prova con caparbietà a sfondare e sulle fasce e costruire qualcosa. Ma lo spirito di iniziativa a volte nel calcio non basta ed ecco che il Serramanna che si porta in vantaggio, dopo appena cinque minuti. Si ringrazia il duo Amorati-Meloni: il primo vola sulla sinistra, il secondo timbra il cartellino con l’aiuto del palo.

Il Lotzorai prova a vendere cara la pelle, ma i veri grattacapi per i campidanesi nascono solamente da alcuni  cross sulla destra e da calci piazzati. La conclusione di Mascia però non impegna Concas che respinge con i pugni.

A dir la verità, sembra quasi che gli ospiti aspettino la fortuna, quella che aiuta gli audaci. Sami, lanciato da Aretino, la cerca con una rasoiata da posizione centrale; Meloni invece la trova intorno al ventesimo minuto sulla destra: tiro non irresistibile e deviazione decisiva di Mascia che beffa il suo portiere. Fortuna che non aiuta gli ogliastrini: azione simile ma Atzeni non trova la stessa deviazione vincente.

Nel secondo tempo la gara non decolla, eppure le occasioni per chiuderla non mancano al Serramanna. Carracoi fa salire Soares e i ritmi sembrano alzarsi. Intorno a metà ripresa il brasiliano emula Cristiano Ronaldo, ma il suo calcio di punizione trova la respinta del portiere.

Il Lotzorai prova a giocare la carta dei cambi ma gli sterili lanci lunghi non impegnano Secchi. Eppure di fronte a una squadra provata dal due a zero il Serramanna non riesce ad affondare il colpo decisivo, con la partita che diventa sempre più “maschia”. Soares serve Amorati ma l’attaccante classe ’95 spedisce sopra la traversa quello che avrebbe potuto essere il volo del tre a zero. E poco ci manca che, sull’asse Vincis-Pischedda, Prasciolu non trovi la rete che riapre il match. Ma il numero 18 spara alto.

Nel finale inizia una girandola di cambi anche per il Serramanna, nel tentativo di chiudere definitivamente il match, ma anche Coccodi, subentrato a Meloni, non riesce in contropiede a infliggere il colpo del 3 a 0.

Per i biancazzurri, comunque, una vittoria importante che fa classifica e morale. Per gli uomini di Carracoi c’è da migliorare la concretezza in fase offensiva, in preparazione di gare contro avversarie ben più equipaggiati. Ma per il patron Pilato non ci sono dubbi: «Questa è una squadra costruita per vincere».

Riassunto: il Serramanna batte l’Atletico Lotzorai per due reti a zero e vola in classifica a sette punti. Decisiva la doppietta di Alessio Meloni.

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Al controllo del mese di settembre 2018 risulta che il beneficio fiscale e contributivo di cui hanno effettivamente usufruito le piccole e micro imprese del territorio con la Zona Franca Urbana del Piano Sulcis, ammonta a 60.090.991 euro. Questo notevole sconto nelle tasse e nei contributi sociali da pagare ha riguardato 3.604 imprese, che hanno ricevuto per questa un considerevole e consistente aiuto a partire dal 2014.

La dotazione finanziaria del Piano Sulcis per la Zona Franca Urbana è di circa 125 milioni di euro. Le aziende hanno già utilizzato mediamente il 48 per cento delle risorse assegnate. Se questo vale mediamente, la situazione è diversa da azienda a azienda. Quelle più grandi, infatti, hanno usato molto più rapidamente lo sconto fiscale e contributivo. Qualche dettaglio: 912 imprese ne hanno usufruito per meno del 25 per cento, 579 imprese tra il 25 ed il 50 per cento, 478 imprese tra il 50 ed il 75 per cento e 1.635 imprese tra il 75 ed il 100 per cento.

I controlli effettuati hanno portato alla revoca del beneficio a 233 imprese per irregolarità, con un conseguente recupero di circa 6 milioni di euro.

Sul totale di 4.375 imprese ammesse al beneficio, 771 imprese non ne hanno mai usufruito. Si tratta di imprese inattive che bloccano però risorse per circa 23 milioni di euro. Queste risorse potrebbero essere sbloccate e riassegnate per un nuovo bando. Per fare questo serve però una disposizione di legge. Già in due occasioni in Parlamento sono stati proposti emendamenti al riguardo ma per varie ragioni non sono stati approvati. La prossima occasione potrebbe essere quella della legge di stabilità il cui esame inizierà nella seconda metà di ottobre.

«La zona franca urbana è una vera e propria zona franca fiscale per le piccole e micro imprese del Sulcis Iglesiente – ha commentato il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi -; bisogna revocare i 23 milioni bloccati da aziende inattive e assegnarli ad un nuovo bando anche per  includervi le nuove imprese nel mentre costituite.»

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Alle prime luci dell’alba i carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari sono intervenuti nei pressi di via Mameli, nelle vicinanze del locale “linea notturna”, dove verosimilmente a seguito di una lite avuta con un soggetto extracomunitario allo stato non identificato, un cagliaritano pregiudicato classe 1994 si è procurato delle lesioni, probabilmente cadendo al suolo ed impattando su dei frammenti di vetro di bottiglia, ferendosi alla zona occipitale sinistra ed alla mano sinistra. All’intervento dei carabinieri, il cagliaritano è stato soccorso e trasportato presso l’ospedale Marino non in gravi condizioni di salute.

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Grande successo ieri sera, al Teatro Massimo di Cagliari, per lo spettacolo “La conosci Giulia?”, che affronta in modo delicato il difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere, attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia. In scena quindici artisti e artiste con tante spassose gag alternate a momenti più drammatici, per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi. Organizzato dal Corecom e Giulia Giornaliste Sardegna coordinata da Susi Ronchi, con la produzione di Lucido Sottile, ha visto un debutto straordinario con standing ovation all’insegna del tutto esaurito e una lista d’attesa di centinaia di persone (di cui tantissimi giovani, studenti e studentesse) per un’opera scritta a più mani da undici “Giulie” e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini.

Testimonial d’eccezione la Rettrice Maria Del Zompo, protagonista di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi, che ha aperto lo spettacolo con un racconto-monologo molto toccante sulla sua difficile esperienza personale e professionale, in cui ha ripercorso gli anni del liceo e il sogno nel cassetto di iscriversi nella facoltà di Medicina per diventare poi una neuro-scienziata, fino alla nomina di Rettrice (tra le sole sei donne in Italia a ricoprire questo ruolo). «Si può fare, si può crescere. Si può arrivare ad eliminare quel soffitto di cristallo che custodisce vecchie regole non scritte e permettere anche alle figure femminili di arrivare all’apice della carriera. Dobbiamo osare di più. Dobbiamo fare in modo che le nostre giovani studentesse abbiano maggiori esempi di donne che si sono realizzate, e che per arrivare a questo non si devono fare necessariamente delle rinunce, come è successo a me. Perché il mondo è cambiato e deve ancora cambiare. Siamo noi che possiamo farlo».

In scena la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), in cui cronache di ordinaria disparità e luoghi comuni sui generi si alternano tra sketch divertenti e monologhi comici e drammatici degli attori e musicisti (Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle) che mettono in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati sia nel mondo dell’informazione che della comunicazione, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione. Una pièce che ha visto anche le irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri hanno travolto il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere.

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Un grande appuntamento con la storia, l’archeologia e la cultura: tutte le domeniche del mese di ottobre (7-14-21-28) il Nuraghe Sirai di Carbonia sarà aperto al pubblico. «Aver reso fruibile ai visitatori una delle aree archeologiche più importanti in Italia ci rende orgogliosi – ha detto il sindaco Paola Massidda -. L’iniziativa delle “Domeniche al Nuraghe“ offre ai turisti e ai nostri concittadini la possibilità di accedere agli scavi finora condotti e anche a quelli in corso d’opera, grazie alla presenza di una squadra di lavoratori assunti per un anno dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e grazie alle visite guidate a cura della Cooperativa Sistema Museo». L’evento è stato organizzato dal comune di Carbonia, dal ministero dei Beni culturali, dalla Cooperativa Sistema Museo, dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.
La fortezza sardo-fenicia del Nuraghe Sirai è l’unico sito dove si riconosce la fase più recente della civiltà nuragica, contemporanea a quella fenicia. La visita comprende le fortificazioni, la porta pedonale, l’area sacra, la più antica officina del vetro, l’area di lavorazione delle pelli e le cortine esterne del Nuraghe vero e proprio.
Ogni domenica di ottobre, le visite si svolgono con cadenza oraria, con quattro appuntamenti nell’arco della giornata:
• Ore 9.30;
• Ore 11.30;
• Ore 15.30;
• Ore 17.30.
Il costo della visita è di 5 euro a persona. È consigliata la prenotazione.

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«La notizia che l’on. Rubiu avesse avuto un fascinazione per Fratelli d’Italia circolava negli ambienti del Palazzo già da qualche tempo, Purtroppo, ho saputo della conferenza stampa solo dai giornali e non dal collega Rubiu. Questo mi spiace, ma pazienza. Auguro a Gigi Rubiu, che ringrazio per le belle parole sul nostro conto, ogni fortuna e mi complimento per il suo rinnovato entusiasmo politico.»

Sono queste le prime parole con le quali l’on. Giorgio Oggi, consigliere regionale e segretario regionale dell’UDC, commenta l’annuncio con il quale l’on. Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, ha ufficializzato il suo passaggio a Fratelli d’Italia.

«Ciò nondimeno mi preme fare alcune precisazioni, per amore di verità – aggiunge Giorgio Oppi -. Le trattative politiche per le elezioni comunali di Iglesias non sono state condotte da me, ma proprio dall’on. Rubiu, che era il nostro capo-delegazione. Alcuni autorevoli esponenti del centro-destra hanno riferito che sarebbe stata propria una rigidità dell’UDC ad aver portato alla rottura e, conseguentemente, all’approdo alla coalizione che ha eletto Mauro Usai. Nessun consigliere comunale dell’UDC ha accettato di candidarsi a Sindaco col centrodestra, né mi risulta che in alcuna dichiarazione ufficiale l’on. Rubiu abbia preso le distanze dalla attuale collocazione politica iglesiente, anche se è vero che i candidati consiglieri indicati da Rubiu non sono stati eletti.»

«Leggo che l’amico Rubiu ritiene che il Centro abbia esaurito la sua spinta politica: io la penso diversamente – rimarca Giorgio Oppi -. Peraltro, le recenti elezioni amministrative hanno mostrato che, dove l’UDC è attiva e organizzata, raccoglie consensi e vince. Anche in Consiglio regionale ci sono state diverse spinte, in questi anni, per creare un gruppo unico, con diversi consiglieri, che si rifacessero alla tradizione moderata e centrista. Noi abbiamo preferito tenere vivo il Gruppo UDC, il cui capogruppo è stato fin dall’inizio della legislatura Gigi Rubiu, sia per testimoniare il nostro simbolo, sia perché Rubiu potesse mantenere il suo ruolo.»

«Il Centro è un luogo politico complesso, al quale aderiscono molti cittadini e personalità di grande valore della vita pubblica italiana, anche se le contingenze le hanno portate in diversi partiti. Credo che sia il nostro compito testimoniare i valori della tradizione democratico cristiana con orgoglio e con coerenza – conclude Giorgio Oppi -. Io, perlomeno, non avendo mai cambiato partito o bandiera, continuerò a farlo nel gruppo UDC, che non si scioglie affatto.»

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Partenza falsa per la Dinamo, a Reggio Emilia (85 a 77, primo tempo 38 a 43), nella prima del nuovo campionato. La partita è stata a lungo equilibrata ed ha visto la Dinamo avanti anche di 10 punti nel secondo quarto (33 a 43), trascinata da un grande Terran Petteway, autore di due “triple” poi chiuso avanti di 5 punti: 43 a 38. Al ritorno in campo dall’intervallo lungo, la partita ha cambiato volto, con la squadra emiliana più convinta di sé e capace di piazzare un parziale da 10 a 2 che ha riportato prima il punteggio in parità, poi la Grissin Bon avanti. Una tripla di Stefano Gentile ha riportato il punteggio sul 48 pari e la Dinamo, con un controparziale di 9 punti, con un Jack Cooley formato super, autore di 7 punti in 3′, e un ispirato Terran Petteway, ha riallungato a +9. Partita decisa? Assolutamente no. Reggio Emilia s’è rifatta sotto con Mussini e Cervi ed una tripla di De Vico che hanno riportato il punteggio in equilibrio al termine del terzo quarto: 62 a 63. In avvio di ultimo quarto la partita è rimasta in equilibrio ma poi la Grissin Bon ha preso il largo trascinata da Butterfield, autore di ben tre triple, e Ledo, arrivando a +12, fino al definitivo 85 a 77.

«Abbiamo disputato per 30’ una gara interessante ed intelligente, come la volevamo giocare – ha commentato a fine match coach Vincenzo Esposito -. Purtroppo, negli ultimi 5-6 minuti, quando Reggio Emilia è stata brava a fare un paio di canestri difficili trovando gli uomini giusti, noi abbiamo perso lucidità. In quei minuti abbiamo commesso troppi errori di seguito: sia in attacco, dove abbiamo mostrato poca lucidità e fretta, sia in difesa dove abbiamo giocato con l’ansia di voler ritornare nella fase offensiva per rimediare al gap. Abbiamo fatto una discreta difesa per due quarti e mezzo ma – come ho detto ai ragazzi negli spogliatoi – se vogliamo pensare di vincere in questo campionato, anche con le assenze che abbiamo oggi e che in futuro potrebbero esserci, dobbiamo essere più bravi a leggere determinate situazioni in attacco e in difesa. Non sono preoccupato, so che c’è tanto da lavorare e per alcuni giocatori era la prima partita nel campionato italiano, oltretutto fuori casa. Reggio Emilia ha vinto meritatamente – ha concluso Vincenzo Esposito -, soprattutto per lo sprint e l’accelerata che ha fatto nel finale.»

Domani il Banco partirà per Lisbona, dove mercoledì scenderà in campo per il ritorno del Qualification Round di Fiba Europe Cup: i ragazzi di coach Vincenzo Esposito ripartono dal +34 maturato nella partita di andata al PalaSerradimigni.

Pallacanestro Reggiana 85 – Dinamo Banco di Sardegna 77

Parziali: 21-16; 17-27; 24-20; 23-14.

Progressivi: 21-16; 38-43; 62-63; 85-77.

Pallacanestro Reggiana: Mussini 3, Ledo 22, Cipolla, Candi, Gaspardo, Vigori, Butterfield 17, Elonu 9, Cervi 9, Griffin 12, Llompart 7, De Vico 6. All. Devis Cagnardi.

Dinamo Banco di Sardegna: Re, Bamforth 15, Petteway 18, Devecchi 3, Magro 3, Pierre 3, Gentile 10, Thomas 5, Polonara 2, Diop , Cooley 18. All. Vincenzo Esposito.

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«Stiamo finalmente facendo un grande passo avanti, dalla tutela passiamo alla messa a valore del paesaggio: se rispettato e regolato, il paesaggio è una risorsa economica straordinaria per i territori costieri e interni della Sardegna.»

Lo ha detto Barbara Argiolas, assessora regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, nell’intervento che ha chiuso ieri, alla Fiera di Cagliari, la tavola rotonda “La valorizzazione del paesaggio (anche costiero) attraverso le nuove direttive tecniche regionali in materia di sentieri (ciclo)escursionistici e ippovie”, organizzata dall’agenzia Forestas nell’ambito delle iniziative ospitate dal Turisport 2018.

L’incontro, molto partecipato, ha riunito funzionari di Forestas, docenti universitari, esperti del Club Albino Italiano, operatori turistici, rappresentanti delle Guide ambientali escursionistiche, con lo scopo di presentare i punti salienti delle Linee guida per la nascita della Rete escursionistica della Sardegna (RES), approvate pochi giorni fa dalla Giunta regionale: la RES, istituita formalmente con la legge regionale 16 del luglio 2017, nasce con circa 1.000 km di percorsi censiti e due obiettivi: accatastare nei prossimi anni all’interno del sistema SIRA dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente i 4.000 km stimati di sentieri esistenti e includere nella rete tutti gli attrattori archeologici, culturali, ambientali presenti sul territorio regionale. Inoltre, grazie al progetto INTENSE, cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, si arricchirà la RES connettendola al circuito della vie del cicloturismo su strada grazie ai cosiddetti “hub ciclo-escursionistici”, punti di contatto tra le ciclovie ed i sentieri escursionistici.

Con la delibera approvata dalla giunta, ha sottolineato la titolare del Turismo, «continuiamo a dare gambe alla legge sul turismo del 2017 e portiamo avanti il lavoro su tutti quei segmenti funzionali allo sviluppo di un turismo lento e attivo in Sardegna che si affianchi a un balneare forte e sempre più di qualità. Oltre alla nascita della RES – ha spiegato Barbara Argiolas – abbiamo progetti importanti sulle ciclovie, sul circuito dei Giardini storici, sui borghi, sui cammini minerari e gli itinerari religiosi, oppure legati al turismo enogastronomico, coi quali vogliamo creare nuove stagionalità che amplino il richiamo turistico della destinazione Sardegna oltre i mesi estivi e generino sviluppo col ruolo fondamentale delle imprese, il coinvolgimento attivo delle comunità e la valorizzazione delle loro peculiarità».

«Sulle linee guida – ha continuato Barbara Argiolas – c’è ancora da lavorare e qualche aspetto avrà bisogno di una successiva messa a punto. Ma oggi dobbiamo sentirci soddisfatti perché, nei due livelli di coordinamento regionale e locale, abbiamo dato un ruolo a tutti gli attori coinvolti. Crediamo, infatti, che il ruolo della politica sia quello di infrastrutturare i progetti e creare le condizioni perché le imprese possano operare, ma soprattutto riteniamo che il sistema turismo possa funzionare soltanto attraverso il coinvolgimento, la corresponsabilità e la suddivisione dei ruoli e dei compiti tra tutti i soggetti coinvolti, in una visione unica e sostenibile che superi l’individualismo e sappia mettere a valore la nostra unicità sotto il profilo ambientale e culturale.»

La tavola rotonda si è articolata in due sessioni nelle quali sono state discusse la strategia della Regione e i compiti di Forestas (cui è demandata la gestione operativa della RES), il ruolo delle associazioni e delle guide ambientali escursioniste, la collaborazione con gli operatori turistici e la possibile estensione dei percorsi marini come ampliamento della RES sulle coste, col coordinamento di Alessio Saba dell’Ufficio comunicazione di Forestas. Nella prima si sono confrontati i “tecnici”: PierFrancesco Boy, presidente CAI di Cagliari, Giorgio Argiolas, coordinatore regionale dell’Organo Tecnico CAI escursionismo; Dionigi Secci e Andrea Murgia, funzionari del Servizio Tecnico – DG Forestas; Marco Marrosu, guida escursionistica e dottore naturalista; Italo Meloni, docente del Dipartimento di Ingegneria dei trasporti, Università di Cagliari. Nella seconda, orientata sulla nuova visione turistica e sostenibile della Sardegna, prima delle conclusioni dell’assessore Barbara Argiolas, sono intervenuti Davide Sanna, Club della Vela a Porto Conte; Paolo Insolera, operatore turistico nel trasporto via mare a Cala Gonone e componente tecnico commissione ambiente del Comune di Dorgali; Alessandro Abis, coordinatore regionale AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche); Matteo Cara, geografo ed scrittore; Giuseppe Pulina, Amministratore Unico dell’Agenzia Forestas.

Proprio Giuseppe Pulina, dopo aver portato i saluti dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha sottolineato «il lungo percorso, quasi ventennale, compiuto per arrivare oggi alla RES, che nasce anche grazie all’esperienza dell’Ente Foreste della Sardegna portata oggi avanti da Forestas, che gestisce 150 compendi e una superficie di 220mila ettari. La legge del turismo del 2017 ha compiuto, grazie al grande lavoro degli assessorati del Turismo e della Difesa dell’Ambiente, il passo decisivo, quello di dare uno standard unico alla risorsa costituita da sentieri e percorsi e mettere insieme esigenze che finora era parcellizzate. Ma il difficile – ha puntualizzato Giuseppe Pulina – viene adesso: abbiamo finalmente la legge e l’atto di indirizzo, sarà ora necessario fare il salto culturale per rendere questa infrastruttura un’autentica opportunità per tutti i territori».

 

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Due pareggi e due sconfitte per le squadre sulcitane, nella terza giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. Il Carbonia ad Arzana ha ripetuto lo 0 a 0 maturato 7 giorni fa sul campo della San Marco Assemini ’80, e con il punto conquistato, sale a quota 5 punti in classifica, a due lunghezze dalle due nuove capolista, Gonnosfanadiga ed Arborea, impostesi rispettivamente per 2 a 1 suil Vecchio Borgo Sant’Elia (scavalcato in vetta alla classifica) e per 1 a 0 sulla Monteponi. Per la squadra di Andrea Marras, alla seconda sconfitta consecutiva, questo avvio di stagione si conferma inferiore alle attese della vigilia, con un bilancio di 1 punto in tre partite e l’ultimo posto in classifica in compagnia del Selargius e del Carloforte. La squadra tabarchina ha perso di misura in casa, 0 a 1, con il La Palma Monte Urpinu. Giornata positiva per il Villamassargia, al secondo pareggio casalingo nel match che l’opponeva al forte La Palma Monte Urpinu, 1 a 1 in rimonta con goal di Nicola Farci.

Sugli altri campi, il Sant’Elena Quartu ha vinto a Selargius, 3 a 1; Andromeda e Seulo 2010 hanno pareggiato 1 a 1; il Villasor s’è imposto per 1 a 0 sull’Orrolese.

Domenica prossima il calendario proporrà il primo derby del Sulcis, al Comunale “Carlo Zoboli“, tra Carbonia e Villamassargia (già avversarie nel primo turno di Coppa Italia, con doppia vittoria del Carbonia, 3 a 1 in casa e 1 a 0 in trasferta), mentre la Monteponi ospiterà il Selargius ed il Carloforte giocherà sul campo dell’Idolo, ad Arzana. Mercoledì 10 ottobre, intanto, torna la Coppa Italia, con le partite di andata del secondo turno eliminatorio, in evidenza il derby Monteponi-Carbonia (stadio Monteponi, fischio d’inizio alle ore 15.00). Le altre partite in programma sono: Villasor-Vecchio Borgo Sant’Elia ore 15.00), Sant’Elena-Arborea (ore 16.00), Orrolese-Idolo (ore 16.30), Fonni-Borore (ore 17.30), Thiesi-Calangianus (ore 15.00), Ozierese-Usinese (ore 15.00) e Porto Torres-Valledoria (ore 15.00).

Nel girone B del campionato di Prima categoria, com’era non era stato difficile prevedere, le tre capolista Atletico Villaperuccio, Villacidrese e Virtus Villamar, hanno vinto ancora e restano appaiate in vetta alla classifica, a punteggio pieno. L’Atletico Villaperuccio ha superato di misura l’Atletico Sanluri per 2 a 1, la Villacidrese ha travolto il Villanovafranca per 5 a 1 e la Virtus Villamar ha liquidato il Circolo Ricreativo Arborea con un netto 3 a 0.

Seconda vittoria consecutiva per il Cortoghiana che, impostosi per 3 a 1 sulla Freccia Parte Montis, si conferma al quarto posto con 7 punti, sulla stessa linea della Gioventù Sportiva Samassi che ha superato la Libertas Barumini in un match ricco di goal, 4 a 3. Netta prima vittoria stagionale per la Fermassenti, 3 a 0 sul Seui Arcueri; prima vittoria ancora più netta per l’Isola di Sant’Antioco, 4 a 0 sul Gergei, mentre l’Atletico Narcao ha perso di misura in casa con il Sadali, 1 a 0, e resta ultimo in classifica, ancora a digiuno di punti, in compagnia di Gergei, Tharros (travolta per 3 a 0 dall’Oristanese nel derby della città di Eleonora) e Villanofranca.