18 July, 2024
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Questa mattina, a Roma, il Comitato Promotore per l’insularità ha tenuto una conferenza stampa per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare. Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.
«Grazie all’impegno generoso di decine e decine di volontari – si legge in una nota del Comitato promotore – è stato sfondato lo straordinario traguardo di centomila firme, oltre settantamila delle quali sono state raccolte in Sardegna. Un risultato quasi incredibile, ottenuto grazie a tutti i sardi, finalmente uniti sulla «madre di tutte le nostre battaglie» e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno sostenuto la proposta di legge.»
Le firme di sottoscrizione non sono state raccolte soltanto in Sardegna, ma in tutta Italia: con il sostegno della FASI e dell’ANCIM (associazione dei comuni delle isole minori), abbiamo voluto in questo modo sottolineare come la garanzia delle pari opportunità e dei pari diritti dei cittadini isolani sia un problema dell’intera comunità nazionale, la cui soluzione spetta a tutti gli italiani!

Questa mattina alla conferenza stampa, a Roma, hanno partecipato Pierpaolo Vargiu, Michele Cossa, Emilio Floris, Luciano Uras, Christian Solinas, Giannina Usai e Gemma Azuni in rappresentanza del Comitato promotore, mentre la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini che, da emiliana, ha fatto un appassionato intervento a sostegno delle ragioni della insularità, ha garantito, insieme ad altri senatori presenti, il massimo impegno per la rapida discussione della legge.
Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole, dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che spesso rende gli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Pierpaolo Vargiu ha ricordato che «nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute diventa un elemento di spesa maggiore, da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati dalle tendenze allo spopolamento. E’ per questo – ha concluso Pierpaolo Vargiu – che chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità e misurare gli svantaggi delle sue Isole e degli italiani che ci vivono».
«Gli isolani, ma anche tanti italiani del continente, hanno fatto sentire la loro voce, sottoscrivendo in modo travolgente la proposta – ha detto Michele Cossa – ora tocca all’intero Parlamento di fare la sua parte, modificando l’art. 119, comma 5 della Costituzione. Da parte nostra il Comitato continuerà a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensa gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità – ha concluso Michele Cossa -, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.»
Accanto al comitato promotore (presidente Roberto Frongia, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu, Alessandra Zedda, Emilio Floris, Luciano Uras, Piergiorgio Massidda, Roberto Deriu, Cecilia Cherchi, Piero Comandini, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni, il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il coordinatore dei giovani, Matteo Rocca, Pietro Pittalis, Antonello Peru, Franco Sabatini, Stefano Tunis, Giannina Usai segretaria generale dell’Ancim, Romina Mura, il sindaco di Buggerru Laura Cappelli), è nato un comitato scientifico, coordinato dalla prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, a cui hanno dato il loro contributo:

Il prof. Paolo Savona, il dr. Gavino Sanna, il prof. Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, la professoressa Maria Del Zompo, la prima donna ad essere eletta Rettore nella storia dell’Università di Cagliari, il prof. Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, il dr. Ettore Angioni, già procuratore generale della Repubblica, dr.ssa Simonetta Sotgiu, Giudice della Corte di Cassazione, il prof. Gianluigi Gessa, il Giudice dott. Federico Palomba, prof. Giovanni Lobrano, ordinario di Diritto romano presso l’università di Sassari, il prof. Francesco Sitzia, Dipartimento di Giurisprudenza di Cagliari, docente di Diritto Romano e diritti dell’Antichità (è stato preside della facoltà di giurisprudenza per 5 mandati – dal 1985 al 1994 e dal 2000 al 2006), prof. Gavino Faa (medico, università di Cagliari), il dr. Paolo Fadda, storico, l’editore Carlo Delfino, il giudice dr. Enrico Altieri, il prof. Mario Sanna fondatore e direttore del Gruppo Otologico, centro riconosciuto a livello mondiale per l’Otologia, l’Implantologia uditiva e la Chirurgia della Base Cranica, punto di riferimento nel suo campo, riconosciuto a livello internazionale, il dr. Francesco Manca, già direttore generale dell’Osservatorio industriale della Sardegna, il dr. Paolo Figus, già direttore de L’Unione Sarda, l’avv. Francesca Curreli, l’avv. Rita Dedola, già presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Cagliari, l’avv. Stefano Altea. 

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Nuove tariffe per i servizi “Nido D’Infanzia” e “Primavera” del Generale Carlo Sanna. La Giunta comunale di Sant’Antioco, con la delibera n° 184 approvata oggi 5/10/2018, rimodula l’impegno di spesa del Comune per l’avvio dei servizi (ricalibrato non più su 50 bambini, bensì su un massimo di 30) e, soprattutto, le tariffe di accesso, che scendono da 300 a 250 euro per il tempo parziale e da 400 a 350 euro per il tempo pieno. L’impegno di spesa passa da 156mila ai 119mila euro attuali. «Abbiamo accolto le richieste delle famiglie giunte all’Amministrazione Comunale e in parte le giuste obiezioni dell’opposizione consiliare – commentano Eleonora Spiga e Rosalba Cossu, rispettivamente assessore dei Servizi Sociali e della Pubblica Istruzione – siamo certi di poter garantire un servizio adeguato e moderno, funzionale e all’altezza delle aspettative. Siamo felici di avere riportato a Sant’Antioco, a costi più accessibili, i servizi dedicati alla famiglia, in una struttura storica, profondamente rivisitata e a misura di bimbo».

Dei circa 300 metri quadri che lo compongono, ogni singolo centimetro del Generale Carlo Sanna è stato concepito per soddisfare un solo principio: accogliere i piccoli e promuovere la loro crescita insieme alle famiglie. Sono presenti la “Stanza dei Sogni” per il riposino, gli spazi esterni dell’Orto “Montessori”, i giocattoli colorati e i piccoli arredi a misura di bambino. Non mancheranno attività laboratoriali innovative, giochi costruttivi ed esperienze coinvolgenti, nella consapevolezza che si tratta di un processo educativo destinato a rimanere per sempre nella memoria dei bimbi che frequenteranno l’Asilo Carlo Sanna. I piccoli alunni seguiranno un percorso con personale altamente qualificato, in un ambiente famigliare e accogliente. Nella retta sono compresi pasti, merende, prodotti per l’igiene quotidiana, panni, tassa di iscrizione, assicurazioni e attività di laboratorio innovative.

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Sold out in pochissimi giorni e una nutrita lista d’attesa per il debutto dello spettacolo teatrale “La conosci Giulia?” che porterà in scena sabato 6 ottobre, al Teatro Massimo, alle 21.00, attraverso il linguaggio ironico della commedia, i temi sul rapporto tra media e parità di genere offrendo uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere, con una testimonial d’eccezione:la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Le richieste di prenotazione (ingresso gratuito) hanno raggiunto il limite della capienza prevista, ma è già stata attivata una lista di attesa. Per info si consiglia di chiamare il botteghino del Teatro Massimo, viale Trento n. 9, a Cagliari.

Un’opera originale frutto di una scrittura collettiva tra Giulia Giornaliste e gli artisti coinvolti, prodotta da Lucido Sottile, organizzata e promossa all’interno del Premio “Gianni Massa” – Sezione Scuola – su iniziativa congiunta del Corecom Sardegna e l’associazione di Giulia Giornaliste (che dedica la sezione “Giornalismo” a Maria Piera Mossa), con la collaborazione di Marina Cosi (Presidente Giulia giornaliste nazionale) e Giovanna Pezzuoli (Giulia Giornaliste nazionale). Un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni, sketch divertenti, monologhi ironici e drammatici, musica, canti e interventi, per offrire spunti di riflessione sul corretto uso delle parole, sui linguaggi antidiscriminatori e su una comunicazione corretta nel rispetto della parità di genere, per sensibilizzare e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità tra i generi. Drammaturgia teatrale a cura di Tiziana Troja (che cura anche la regia) e Vito Biolchini.

Sul palcoscenico una schiera di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, in veste di testimonial straordinaria della serata. Il cast: Le Lucido Sottile (Michela Sale Musio e Tiziana Troja), Cristina Maccioni, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle. Testi di Giulia Giornaliste, Michela Sale Musio, Tiziana Troja, Vanessa Podda, Angelo Trofa, Valentina Fadda, Ambra Pintore. Costumi e scene: Filippo Grandulli e Daniele Coppi; Sound Design: Davide Sardo; Luci e audio: Live Studio di Giovanni Carlini; Trucco e Parrucco: Daniela Dessì; Foto: Michelangelo Sardo; Organizzazione generale: Federica Troja; Direzione generale: Michela Sale Musio, Aiuto regia: Irene Orrù. Una produzione Lucido Sottile. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti.

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«Ora per chi abita a Sassari, a Porto Torres, ad Alghero e fino alla costa Nord Occidentale non sarà più necessario “scendere” a Cagliari o andare a Nuoro per una TAC o una risonanza magnetica dell’encefalo o della colonna vertebrale.»

È quanto si legge in una nota del Centro Cura Salute di Platamona, un centro diagnostico e terapeutico pubblico, nato da un Programma INTEGRATO D’Area nel 2000 e diventato ora, dopo alcuni anni, un centro di eccellenza nell’ambito della diagnostica strumentale.

«Abbiamo dotato il centro delle migliori tecnologie disponibili, tra Risonanza, RX e TAC, per dare una mano alla riduzione dei tempi di attesa. Molti pazienti del territorio sono infatti costretti ad attendere diversi mesi, oppure ad accettare appuntamenti a Cagliari o a Nuoro, con costi aggiuntivi di trasporto che si aggiungono al ticket e gravano sulle economie delle famiglie, oltre agli immancabili disagi fisici.» Si legge ancora nella nota.

«Abbiamo sottoscritto un investimento di centinaia di migliaia di euro per dotarci delle migliori tecnologie sul mercato ed offrire un servizio di eccellenza che si aggiunge alla Risonanza Magnetica articolare, attiva dal 2008, al percorso donna, la nostra attività di prevenzione delle patologie al seno nata dall’esperienza degli screening, nelle ASL di Sassari, Olbia e Carbonia degli anni scorsi e che hanno raggiunto percentuali di adesione record.»

La nuova risonanza magnetica ad alto campo è la Philips Intera Achieva da 1.5 tesla che consente di realizzare gli esami con la testa fuori dal magnete, riducendo la fastidiosa sensazione di claustrofobia delle macchine tradizionali, mentre la nuova TAC è una macchina a 16 slices di alta precisione.

 Dal 1 settembre tutte le nuove macchine sono a disposizione per gli esami in regime privatistico in attesa del contratto di convenzione con l’ATS per il servizio sanitario regionale per il quale il Centro Cura Salute di Platamona è già accreditato.

Tutte le ulteriori informazioni sul Centro Cura Salute di Platamona, relative alle tecnologie e agli esami a disposizione e alle eventuali prenotazioni, sono disponibili sul sito www.centrocuraesalute.com . 

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«Nonostante la penuria di liquidità e la difficoltà di accesso al credito le imprese sarde hanno beneficiato in maniera molto marginale delle agevolazioni esistenti.”. I sostegni al sistema produttivo in questi anni pensati e tarati sui bisogni delle imprese più grandi, in assenza di elementi di riequilibrio tra i diversi segmenti di imprese e le diverse aree del paese, hanno visto la tipologia di impresa più strutturate e le aree più ricche del paese assorbire quasi per intero le risorse messe a disposizione dalla mano pubblica.»

E’ questo il commento di Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della CNA Sardegna, ad una recente ricerca del centro studi della CNA Sardegna che fornisce interessanti statistiche sull’utilizzo di alcuni degli strumenti che il legislatore nazionale ha messo a disposizione dei sistemi produttivi. 

Dall’indagine della Cna Sardegna emerge, ad esempio, che nell’isola sono ancora pochissime le esperienze di reti di imprese (Contratti di Rete) seppure si tratti di uno strumento ideale per le piccole imprese sarde che vogliono crescere e ampliare il bacino di utenza e molti esempi di successo lo dimostrano anche nella nostra regione. Stesso discorso vale per i Contratti di Sviluppo (appena tre progetti) ai quali è possibile accedere anche attraverso lo strumento delle reti. Modesto è inoltre il dato sulle start-up innovative agevolate tramite lo strumento Smart&Start, con l’isola che non brilla in un contesto in cui, specialmente nel Sud, queste rappresentano l’approdo imprenditoriale ideale (se non obbligato) per molti giovani imprenditori.

Viceversa – evidenzia la ricerca – sembra aver riscontrato qualche successo tra gli imprenditori sardi lo strumento NITE (Nuove imprese a tasso zero), che ha visto 21 imprese sarde finanziate con mutui agevolati a tasso zero, a fronte di oltre 140 richieste presentate (il 6% del totale nazionale). E’ invece limitato l’utilizzo da parte delle PMI sarde di strumenti di agevolazione per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature (Nuova Sabatini), mentre il lento miglioramento della congiuntura regionale si è tradotto in una crescita del numero di richieste per finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI (anche se la Sardegna raccoglie appena l’1,4% dei fondi nazionali). E’ stato finora completamente ignorato dalle azienda sarde, invece, lo strumento del Minibond, pensato per permettere anche alle imprese non quotate di finanziarsi tramite l’emissione di obbligazioni (solo un soggetto emittente dal 2013). Diverso il discorso delle agevolazioni concesse nell’ambito delle Zone Franche Urbane: con l’istituzione delle nuove ZFU di Cagliari, Iglesias e Quartu Sant’Elena, la Sardegna risulta, infatti, la terza regione italiana per numero di imprese beneficiarie (escludendo le agevolazioni per le imprese del cratere sismico del Centro Italia).

Francesco Porcu

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Nella giornata di ieri, 4 ottobre, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Cagliari, nell’ambito dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale nel quartiere “Marina”, hanno segnalato alle competenti autorità giudiziaria, amministrativa e sanitaria, un giovane pakistano 18enne, commerciante, ritenuto responsabile dei seguenti illeciti:

– Art. 5 lett. B L. 283/1962 – Detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione
– Art. 5 lett. D L. 283/1962 – Detenzione di alimenti  insudiciati e invasi da parassiti;
– Art. 6 C. 3 D.LGS. 193/2007 – Attivazione di deposito alimenti senza le previste autorizzazioni;
– Art. 6 C. 6 D.LGS. 193/2007 – Mancata attuazione delle procedure di autocontrollo HACCP.

I militari hanno individuato un locale affittato dal giovane pakistano, sito nella parte terminale della via Sardegna, accertando che lo stesso era stato adibito a deposito di alimenti e bevande. Durante la successiva ispezione, i militari hanno accertato che alimenti e bevande erano detenuti in assoluta promiscuità con altri materiali vari, tipo tappeti, borse etniche, oggetti e suppellettili etnici ed attrezzature in disuso come vecchi frigoriferi e congelatori. E’ stato verificato che il deposito era stato attivato senza averne dato preventiva comunicazione all’autorità competente. Nel contempo è stato accertato che il locale e le relative pertinenze versavano in pessime condizioni igienico-sanitarie per la presenza di blatte, insetti, escrementi di topo, residui di alimenti, polvere diffusa sul pavimento e sulle scaffalature, ragnatele, distacco di intonaci e tinteggiatura con infiltrazioni di umidità e presenza di muffe.

Il deposito, di circa 50 mq, tutto il materiale e le attrezzature in esso contenute, per un valore approssimativo di 150.000,00 euro, così come gli alimenti e le bevande presenti, per un valore commerciale quantificato complessivamente in circa 25.000,00 euro, sono stati sottoposti a sequestro penale, mentre le violazioni amministrative da contestare, ammontano complessivamente a 5.000,00 euro.

 

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La commissione Trasporti presieduta da Antonio Solinas (Pd) ha proseguito il ciclo di audizioni sulle problematiche del trasporto pubblico locale ascoltando l’Anav, l’associazione di cui fanno parte i 52 aziende del trasporto su gomma (con 500 dipendenti), che rappresentano il 20% del mercato regionale.

Nella sua relazione il presidente di Anav Matteo Baire ha affermato fra l’altro che «la categoria è pienamente consapevole della necessità di tutelare il sistema regionale di trasporto nel suo complesso, evitando il ricorso a gare che aprirebbero la strada a multinazionali del settore senza garanzie sulla qualità del servizio».

«Da questo punto di vista – ha aggiunto – la normativa regionale, nazionale ed europea di riferimento offre soluzioni alternative, delle quali abbiamo affidato lo studio al prof. Pasquale Landi che ci ha fornito un articolato parere pro veritate.»

Secondo lo schema prospettato dal giurista, fondato sull’analisi della legislazione vigente (principalmente il Regolamento europeo 1370/2007, il Dlgs 175/2016 e la stessa legge regionale 21/2005 con cui l’Arst è stata trasformata in Spa) sarebbe possibile la costituzione di una società mista pubblico-privata con un rapporto azionario di 70-30% in possesso di tutti i requisiti per l’affidamento del servizio in house, attraverso una semplice delibera di Giunta.

Per l’Anav sarebbe la soluzione preferibile perché valorizzerebbe il ruolo del socio privato, sia pure di minoranza, in termini di conoscenza del territorio, rapporti con le comunità locali e capacità gestionali, oltre che per la tempistica. In campo anche una seconda soluzione, con l’affidamento alla sola Arst Spa, che poi potrebbe affidare singole tratte ad operatori privati, come già sta facendo, anche se in quest’ultimo caso sarebbe inevitabile la competizione interna al sistema regionale dei 52 operatori.

Nelle conclusioni, il presidente della commissione Antonio Solinas ha espresso riserve sulla possibilità di affidamento del servizio con un atto amministrativo «anche perché – ha ricordato – nel trasporto pubblico locale operano aziende di cui sono proprietarie gli Enti locali. Certamente c’è la volontà comune di mettere in sicurezza tutto il sistema sardo per evitare lo sbarco delle multinazionali e, nello stesso tempo, assicurare ai sardi un servizio di qualità prestando molta attenzione soprattutto alle zone interne della Sardegna, dove ora non è certo soddisfacente». «Le valutazioni da fare sono molte e la scadenza del dicembre 2019 quando entrerà in vigore il nuovo regime è sempre più vicina – ha concluso Antonio Solinas – comunque sentiremo nuovamente l’assessore ed i portatori di interesse per sottoporre quanto prima al Consiglio una proposta definitiva».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Alessandro Collu e Giuseppe Meloni del Pd, Oscar Cherchi di Forza Italia e Francesco Agus del gruppo Misto.

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Ambiente e/è Vita Sardegna Onlus di San Basilio ha organizzato la “1ª Sagra de sa fregula incasada e de sa pezza ‘e brabei in umidu” che si terrà domani sabato 6 ottobre 2018, dalle ore 10.00, nella Via Chiesa e in tutto il centro abitato di Santu ‘Asili ‘e Monti- San Basilio.

Gastronomia, artigianato, cultura e tradizioni vi aspettano a San Basilio.

La manifestazione celebra sa coxina antiga, con i gusti e i sapori tipici, come “Sa fregula incasada e sa pezza ‘e brabei in umidu”, e riscopre le tradizioni dell’artigianato locale, in particolare la costruzione dei tipici coltelli del territorio.

Durante tutta la giornata San Basilio sarà animata dalle esposizioni dei prodotti locali, dalle dimostrazioni della preparazione della fregola e dai laboratori didattici, dall’illustrazione della produzione di coltelli artigianali e dalla degustazione della “Fregula incasada e de sa pezza ‘e brabei in umidu”.

Ambiente e/è Vita Sardegna Onlus di San Basilio ed il comune di San Basilio invitano a scoprire i sapori e i saperi antichi sempre capaci di incantare con questo calendario degli eventi:

Dalle ore 10.00

Esposizione di prodotti locali

Dimostrazioni della preparazione della fregola e laboratori didattici

Illustrazione della produzione di coltelli artigianali

Degustazione solo su prenotazione ai numeri 393 1205244 e 388 8650697

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Nel sito della Regione sono state pubblicate le graduatorie relative alle progressioni professionali dei dipendenti dell’amministrazione per l’anno 2018. Gli avanzamenti hanno riguardato 2100 persone. Si è tenuto conto dei titoli di studio e professionali, dell’esperienza di servizio maturata nel livello economico e della valutazione della competenza professionale. Si tratta delle progressioni orizzontali, bloccate dal 2013, che consentono il passaggio al livello economico superiore. In questa fase sono riservate al personale a tempo indeterminato dell’amministrazione in servizio alla data del primo gennaio 2018, con cinque anni di permanenza effettiva nel livello retributivo di appartenenza alla data del 31 dicembre 2017.

«Abbiamo mantenuto fede agli impegni assunti – ha detto l’assessore del Personale Filippo Spanu -. Per migliorare l’apparato amministrativo puntiamo sui concorsi ma anche sulla valorizzazione delle professionalità esistenti. Il percorso va avanti con l’estensione delle progressioni, sulla base di procedure già definite, ai lavoratori degli enti, delle agenzie e del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale. Voglio inoltre ricordare che, dopo 8 anni di blocco, è in vigore il nuovo contratto per 6.062 dipendenti, compresi i forestali, e i 197 dirigenti del comparto regionale. Altro risultato rilevante – ha concluso l’assessore degli Affari generali – è l’introduzione del ruolo unico che favorisce la mobilità e migliora l’utilizzo delle competenze».

Venerdì mattina la Madonna di Fatima, presente a Portoscuso da ieri 3 ottobre, farà visita allo stabilimento Eurallumina di Portovrdme. Vista l’eccezionalità dell’evento, l’invito alla partecipazione è stato esteso ai familiari dei lavoratori e delle lavoratrici.

Alle 10.00 la Madonna arriverà con un’auto cappella. La visita e la sosta della Madonna di Fatima dureranno circa mezz’ora. Verrà accolta all’ingresso dello stabilimento e trasportata a spalle da 4 lavoratori, verrà adagiata su un apposito altarino predisposto presso il piazzale antistante l’ingresso della sala addestramento (in caso di maltempo la cerimonia di svolgerà nei locali della mensa).

Ci sarà quindi il saluto di benvenuta da parte della dirigenza con la benedizione sui lavoratori e sulla struttura dello stabilimento.

Alle 12.00, presso la chiesa della parrocchia Vergine d’Itria, si svolgerà la solenne celebrazione eucaristica.